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View Full Version : Figli violentator?i, il giudice sequestra i beni dei genitori


dantes76
18-11-2006, 12:41
18 novembre 2006
Il caso
Figli violentatori, il giudice sequestra i beni dei genitori
Il Tribunale di Milano: dovevano dare un’«educazione sentimentale» e insegnare il «rispetto verso l’altro sesso»

MILANO —Tra gli obblighi di cura dei propri figli, i genitori devono farsi carico di una «strategia dell’attenzione » che comprenda anche un’«educazione sentimentale» degli adolescenti, favorendo «la crescita "sociale" dei ragazzi» nell’insegnare loro «le modalità relazionali anche con l’altro sesso»: se dunque i figli quindicenni/sedicenni hanno tormentato sessualmente per 14 mesi una compagna di giochi di 11 anni, e i loro padri e madri non solo non offrono alcun risarcimento ma anzi «tendono a negare la gravità dei fatti commessi dai figli» sino persino a «individuarne la causa nel comportamento della ragazzina», proprio i genitori possono essere chiamati, sotto questo profilo e in sede cautelare di garanzia, a risarcire la vittima e i suoi parenti.

Con questa motivazione il Tribunale civile di Milano ha autorizzato la famiglia della ragazzina angariata a porre sotto sequestro conservativo, in vista dell’esito della causa civile tuttora in corso per il vero e proprio risarcimento dei danni, le case o qualunque altro bene dei genitori dei figli sotto processo per le violenze alla bambina. Fino a un valore di 220 mila euro: 150 mila a favore della ragazza oggi 17enne, che non è più riuscita ad andare a scuola ed è in psicoterapia; e 70 mila a favore dei suoi genitori, padre portiere di condominio e madre collaboratrice domestica. Un sequestro conservativo ordinato, peraltro, dopo che almeno una delle famiglie dei ragazzi aveva «proceduto all’alienazione di un immobile di sua proprietà».

Sul versante penale, invece, questa inchiesta è una delle pochissime sfociate nel parziale fallimento delle chance offerte agli indagati dell’istituto giuridico (peculiare della giustizia minorile) della «messa alla prova »: cioè la sospensione del processo penale, per un lasso di tempo nel quale il minorenne viene osservato dai servizi sociali in un programma volto a riparare le conseguenze del reato e a promuovere la conciliazione con la persona offesa dal suo reato, che in caso positivo viene dichiarato estinto dal giudice.

Dei 5 ragazzi processati (quattro all’inizio dell’inchiesta dei carabinieri nel gennaio 2003 furono anche arrestati, uno obbligato a restare in casa, il sesto era talmente piccolo che per la legge non era imputabile), soltanto due hanno infatti superato la «messa alla prova» con esito positivo. Per altri tre il Tribunale dei minorenni non ha ravvisato segni di consapevolezza e ravvedimento, e ha perciò rimesso in moto il procedimento penale, conclusosi in primo grado il 23 ottobre scorso con la condanna dei giovanissimi per violenza sessuale a 2 anni e dieci mesi, a 2 anni e otto mesi, e a 2 anni e un mese: pene già mitigate (oltre che dalle attenuanti generiche giudicate prevalenti sulle aggravanti) dallo sconto di un terzo connesso alla scelta del rito abbreviato da parte degli imputati, e comunque sospese dalla condizionale per cinque anni.

Impressionanti le condotte descritte nel capo d’imputazione, che tra il dicembre 2001 e il gennaio 2003 individua almeno sette episodi di pesanti e plurime violenze sessuali commesse dai ragazzi nella cantina della casa di uno di loro, nell’automobile elettrica di un altro, e persino in una giostra dei giardini vicini alla scuola frequentata da vittima e aggressori in pieno centro a Milano. Il tutto con lo squallido e ormai inflazionato corollario, da parte dei violenti imberbi, di un supplemento di vessazioni (le foto delle loro «imprese » scattate con il telefonino), intimidazioni (la minaccia di divulgare le foto se la ragazzina avesse denunciato le sevizie), e umiliazioni (l’affermazione, al processo, secondo la quale sarebbe stata l’11enne a cercarsela, e comunque tutto sarebbe avvenuto con il suo consenso).
Una prospettazione, quest’ultima, sbriciolata dall’esito di una drammatica «audizione protetta» resa, davanti al giudice e in contraddittorio con i suoi aggressori (alla fine rei confessi rispetto alla materialità delle condotte), dalla ragazzina assistita dall’avvocato di parte civile Alessandra Merenda insieme ai colleghi Alaimo (nel penale) e Boneschi e Sommaruga (nel civile). «Sono rimasto esterrefatto — riflette Alaimo — per l’atteggiamento, privo di resipiscenza e compassione, dei ragazzi e del loro entourage familiare, quasi che fare e organizzare certe cose sia una cosa virtuale come giocare alla playstation». Smarrimento che riecheggia nei verbali della ragazzina su quei lunghissimi 14 mesi di sopraffazioni: «Io mi agitavo, mi muovevo e urlavo e nessuno mi sentiva (...) Poi, ritornando casa, sono rimasta chiusa in bagno per un po’, mi sono messa a piangere, non sapevo a chi aggrapparmi...».
Luigi Ferrarella

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/11_Novembre/18/ferrarella.html

dantes76
18-11-2006, 12:41
dovrebbe essere la norma, e non l'eccezzione, e applicato a tutti i reati

gor
18-11-2006, 12:57
dovrebbe essere la norma, e non l'eccezzione, e applicato a tutti i reati
vero,una volta tanto una sentenza che li tocca nel posto piu delicato,il portafogli,ora spero solo che non venga stravolta oppure cancellata in ultimo grado di giudizio.

Hitman04
18-11-2006, 16:29
Mi dispiace ma dal punto di vista giuridico la sentenza è fuori dal mondo, non è possibile attaccare in questo modo il patrimonio familiare.
Otterranno sicuramente, attraverso richiesta di revisione, il dissequestro.
Resta il fatto che quei ragazzi vadano presi a forti calci in culo.

dantes76
18-11-2006, 16:46
Mi dispiace ma dal punto di vista giuridico la sentenza è fuori dal mondo, non è possibile attaccare in questo modo il patrimonio familiare.
Otterranno sicuramente, attraverso richiesta di revisione, il dissequestro.
Resta il fatto che quei ragazzi vadano presi a forti calci in culo.

infatti, come al solito, non ti preoccupare, tutto ritornera' alla normalita',
daltronde, l'unico rimedio per vedere qualche casco indossato, e stato propio il minacciare il sequestro di un bene..

TOWERTORRE
18-11-2006, 16:59
Mi dispiace ma dal punto di vista giuridico la sentenza è fuori dal mondo, non è possibile attaccare in questo modo il patrimonio familiare.
Otterranno sicuramente, attraverso richiesta di revisione, il dissequestro.
Resta il fatto che quei ragazzi vadano presi a forti calci in culo.

veramente i genitori rispondono dei danni morali o materiali causati dai loro figli...ergo una sentenza che paralizzi gli atti di disposizione del loro patrimonio mi sembra alquanto normale...

Paganetor
18-11-2006, 18:38
veramente i genitori rispondono dei danni morali o materiali causati dai loro figli...ergo una sentenza che paralizzi gli atti di disposizione del loro patrimonio mi sembra alquanto normale...


infatti: sono i tutori dei figli (finchè sono minorenni), e quindi ne sono responsabili...

Killian
18-11-2006, 18:41
per me è giusto, se i figli sono minorenni ed i genitori se ne sono fregati di farli crescere "sani" (in senso di comportamento civile), è giusto che paghino anche i genitori, almeno per i reati più gravi come può essere uno stupro.

Ammetterei delle eccezioni nel caso di un solo genitore o comunque situazioni familiari particolari.

majin mixxi
18-11-2006, 18:44
in pratica un genitore si fa il mazzo per anni e si compra la casa poi il figlio fa il pirla e gli fa perdere la casa?

Abramo rulez :D

Paganetor
18-11-2006, 18:48
in pratica un genitore si fa il mazzo per anni e si compra la casa poi il figlio fa il pirla e gli fa perdere la casa?

Abramo rulez :D


be', allora mettiamo l'assicurazione obbligatoria... ogni cittatino italiano e chiunque si rechi in territorio italiano in visita deve avere una assicurazione che copra danni per tot milioni di euro.. un po' come si è fatto con i motorini (fino ad alcuni anni fa non era obbligatoria, poi si sono accorti che se un motorino investe un pedone sulle strisce fa parecchi danni, e allora hanno pensato - giustamente - al discorso assicurazione)

lo so che direte "ecco, sempre a dar soldi alle assicurazioni", ma in quest ocaso dovrebbe intervenire lo stato per imporre una tariffa equa sia per l'assicurazione, sia per l'assicurato...

matteo1
18-11-2006, 19:06
in pratica un genitore si fa il mazzo per anni e si compra la casa poi il figlio fa il pirla e gli fa perdere la casa?

Abramo rulez :D
di pirla non ci sono stati solo i figli:
<<...i loro padri e madri non solo non offrono alcun risarcimento ma anzi «tendono a negare la gravità dei fatti commessi dai figli» sino persino a «individuarne la causa nel comportamento della ragazzina»
Sentenza sacrosanta;anzi io avrei imposto anche il pubblico ludibrio :rolleyes:

ReverendoMr.Manson
18-11-2006, 22:57
Mi dispiace ma dal punto di vista giuridico la sentenza è fuori dal mondo, non è possibile attaccare in questo modo il patrimonio familiare.
Otterranno sicuramente, attraverso richiesta di revisione, il dissequestro.
Resta il fatto che quei ragazzi vadano presi a forti calci in culo.

Quoto :mano:

TOWERTORRE
19-11-2006, 00:06
c'è poco da fare, i genitori sono responsabili dei danni morali e materiali causati dai loro figli, quindi che paghino e non rompano le scatole
NB: i sequestri conservativi sono stati disposti dopo che si è scoperto che una delle famiglie si stava vendendo tutto il patrimonio per non pagare il risarcimento del danno...

Zebra75
19-11-2006, 19:25
ma hanno già scritto com'erano i genitori di questi ragazzi ?