View Full Version : Inchiesta sul racket dei tassisti ultrà
DonaldDuck
15-11-2006, 20:35
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?news=286775
UN RACKET vero e proprio, gestito da un’organizzazione malavitosa che picchia e minaccia i colleghi per controllare il trapasso al «nuovo sistema» delle mille licenze in più: si tratta di tre cordate composte da «tassisti nei tassisti», quaranta persone in tutto, alcune delle quali legate al mondo degli «ultrà» e con precedenti per rapina, spaccio e sequestro di persona. IL FASCICOLO delle indagini, seguite dal VIII Gruppo dei vigili, è ora nelle mani del sostituto procuratore Carlo Lasperanza, magistrato che seguì il caso Marta Russo. LA SVOLTA nell’ultimo ed eclatante episodio dell’aggressione alla troupe di Matrix, quando la telecamera, caduta in terra, continuò a riprendere la scena inquadrando uno dei tre aggressori. Da quì si è partiti per un’inchiesta che riserverà ancora molte sorprese
Paganetor
16-11-2006, 07:37
non ho capito: è accaduto a Roma?
PS: magari non ho capito io, ma come fanno i tassisti a "indirizzare" le nuove licenze? le mette fuori il comune, vengono assegnate in base a una graduatoria non in base alle mazzate date ai colleghi... :confused:
vengono assegnate in base a una graduatoria non in base alle mazzate date ai colleghi... :confused:credo che le mazzate siano per "invitare" gli assegnatari a rifiutare la licenza in piu'.
Paganetor
16-11-2006, 08:06
credo che le mazzate siano per "invitare" gli assegnatari a rifiutare la licenza in piu'.
boh, mi sembra così strano... momento che mi informo meglio ;)
Paganetor
16-11-2006, 08:10
a parte la notizia linkata sopra, ho trovato solo informazioni riguardo l'aggressione alla troupe di Matrix, ma non le motivazioni...
può essere vero, non dico di no, ma mi suona strana come cosa...
DonaldDuck
16-11-2006, 12:55
a parte la notizia linkata sopra, ho trovato solo informazioni riguardo l'aggressione alla troupe di Matrix, ma non le motivazioni...
può essere vero, non dico di no, ma mi suona strana come cosa...
Secondo quanto riportato dal quotidiano sarebbe successo a Roma.
Paganetor
16-11-2006, 12:57
Secondo quanto riportato dal quotidiano sarebbe successo a Roma.
sì, ho visto.. ma non trovo altri riferimenti al discorso racket (mentre ho trovato diverse notizie riguardanti l'aggressione alla troupe di matrix)
DonaldDuck
16-11-2006, 19:41
EDIT
L'ho sentito stamattina a Radio 24 , ed è una notizia riportata dal Corriere edizione Romana ; riguarda il leader dei tassisti Romano "Loreno Bittarelli", un vero "Furbetto da quartiere": :huh:
leggete :
(15 novembre, 2006) Corriere della Sera (ed.Romana)
Anche le odiate «autovetture per noleggio» tra le attività future dell' International Service Development: in linea con le liberalizzazioni
Taxi, spunta la ditta Bittarelli & soci
Il falco e i vertici del 3570 avevano costituito una srl alla vigilia del decreto Bersani
Una società privata per gestire taxi «in proprio e per conto terzi», per fornire servizi «con noleggio da rimessa e autoradiotaxi» e per effettuare operazioni immobiliari. Poco prima che scoppiasse la rivolta contro il decreto Bersani, il leader dei ribelli Loreno Bittarelli, insieme a tutti i componenti del cda del 3570, ha dato vita alla Isd, una Srl che nella compagine azionaria include anche l' avvocato Leopoldo Facciotti, consulente della centrale Radio e rappresentante di Casartigiani; il commercialista Renzo Fumenti, presidente del collegio dei sindaci dello stesso 3570; e Reginaldo Cataluffi, ex presidente dell coop. Un' operazione strana: sembrebbe una società di servizi del 3570, pronta a cavalcare la liberalizzazione delle licenze. Invece i consiglieri di amministrazione sono proprietari a titolo personale della nuova impresa. Non c' è legame societario con la coop. E le due realtà sono in concorrenza diretta. Si profila dunque un conflitto di interessi. O almeno questo emerge dagli atti depositati. Che cosa c' è dietro? Per adesso è un mistero. A pagina 3 Foschi
http://archivio.corriere.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_globnet/corsera/2006/11/co_10_061115005.xml
Aloa
I vertici del 3570 nella nuova società di trasporto
Poste le premesse per acquisire licenze taxi e Ncc due settimane prima del decreto Bersani
A luglio era in strada con i colleghi tassisti di tutta Italia. Minacciava il blocco del traffico a oltranza contro il decreto Bersani.
Arringava la piazza contro il divieto di cumulo delle licenze (previsto dal governo ma poi cancellato) «perché spiana la strada alle società di servizi». Attaccava i noleggiatori, «perché ci rubano il lavoro».
Ma Loreno Bittarelli, presidente del 3570 e leader di tutte le rivolte dei taxi, insieme all' intero cda della cooperativa proprio due settimane prima aveva costituito a sua volta una società privata. Nello statuto sono descritte le attività: gestione di licenze taxi «in proprio e per conto terzi», esercizio del trasporto pubblico con «noleggio da rimessa», attivazione di «centrali radio e stazioni autoradiotaxi». Il falco Bittarelli e gli altri soci si erano dunque preparati a sfruttare le eventuali opportunità che si sarebbero potute aprire con la nuova legge. E avevano gettato le fondamenta per acquisire licenze taxi e autonoleggio, per poter sfruttare così un business, tagliando però fuori - almeno apparentemente - il 3570.
La novità emerge dai documenti depositati presso il registro imprese della Camera di Commercio. L' atto costitutivo della International Service Development Srl, è questo il nome scelto per l' azienda, porta la data del 20 giugno 2006. La Isd si presenta in qualche maniera come una società «parallela» al 3570. L' azionariato coincide quasi perfettamente con il cda della coop: ci sono infatti Bittarelli, il vicepresidente Riccardo Magrini e i consiglieri in carica, cioè Franco Mastrodonato, Fabrizio Di Renzo, Maurizio Cristofani, Valentino Masci, Massimo Micocci, Tonino Ciarniello e Francesco Pecoraro.
La costituzione della nuova società potrebbe sembrare dunque un' operazione della cooperativa, magari un tentativo di modernizzazione in vista della riforma Bersani. Ma nell' ultimo bilancio del 3570 non se ne parla. E - soprattutto - le quote dell' Isd sono attribuite nominalmente, esplicitamente e individualmente ai soci fondatori (e consiglieri di amministrazione del 3570), a un valore di 7.693,21 euro per ogni pacchetto azionario. Inoltre il 20 luglio, all' assemblea dei soci del 3570, Bittarelli aveva sì invitato la cooperativa a «guardare avanti e raccogliere le sfide future al fine di far fronte alle evoluzioni che necessariamente ci saranno». Ma non aveva fatto riferimento esplicito alla Isd, che formalmente resta scollegata dal 3570. La compagine azionaria della nuova impresa include solo altre quattro persone esterne al cda del 3570, ma comunque legate alla centrale radio: Renzo Fumenti, noto commericalista romano, che però è presidente del collegio sindacale della coop di Bittarelli; Reginaldo Cataluffi, ex presidente del 3570; Angelo Petruccioli, amico di vecchia data del leader della rivolta; e Leopoldo Facciotti, avvocato romano rappresentante di Casartigiani Taxi, una delle sigle schierate a luglio contro il governo, ma anche consulente del 3570. Tutti i poteri della Isd sono nelle mani di tre persone: Fumenti, presidente; Facciotti, vice presidente, e Bittaerelli, consigliere. Il commercialista, l' avvocato e il tassista. La cariche durano tre anni. Fra le attività previste nello statuto ci sono anche operazioni di carattere immobiliare. Qualcuno racconta che da anni si parlava di costituire in seno alla cooperativa una società per la ristrutturazione della sede a Valle Aurelia e per realizzarvi garage, sala convegni e altre strutture. Forse l' Isd risponde a questa esigenza? Se così fosse, perché non risultano legami societari con il 3570? E perché i soci sono privati? Che cosa c' è dunque dietro la nuova società? Per adesso è un mistero. * * * Vertenza: oggi la commissione La vertenza taxi riparte oggi dalla Commissione consultiva. L' assessore alla Mobilità, Mauro Calamante, porterà all' attenzione dei rappresentanti delle auto bianche la delibera di due settimane fa per il rilascio di 1000 nuove licenze a partire da febbraio e illustrerà le due memorie per l' attivazione di altre 1.300 targhe entro il 2009. Ieri presso la sede dell' Ugl, una delle sigle che guidano la rivolta insieme al 3570, c' è stata una riunione della categoria, assenti però Cna Taxi e Unica Taxi della Cgil, che stanno cercando di riallacciare il dialogo con Walter Veltroni. I partecipanti alla riunione hanno sottoscritto un documento chiedendo 10 giorni di tempo per valutare, in un' assemblea di categoria, la risposta da dare al Campidoglio.
Foschi Paolo
http://archivio.corriere.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_globnet/corsera/2006/11/co_10_061115012.xml
Aloa
Paganetor
17-11-2006, 08:28
ho letto: è la solita merda :Puke:
però non c'è un discorso di "racket delle licenze"... mi sa che l'aggressione alla troupe di matrix è avvenuta perchè avevano capito/scoperto qualcosa (credo).
Spero facciano un culo così a queste persone DISONESTE (anche se poi, alla fine, ho paura che finirà tutto in un nulla di fatto... :Puke: )
DonaldDuck
17-11-2006, 18:43
Ecco qualche particolare. Non si tratta della stessa notizia.
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1075416
Rapine, truffe, estorsioni e traffico di droga
A Roma una gang di «tassisti ultrà» S’indaga per associazione a delinquere
di ALFREDO VACCARELLA ASSOCIAZIONE a delinquere finalizzata alla truffe, alle rapine, alle estorsioni. Eccolo, il racket dei tassisti della Capitale, quello che mira a controllare la gestione delle licenze, quello che tenta di manovrare la piazza, ecco chi è che taglieggia gli altri conducenti di auto bianche di Roma terrorizzandoli a suon di botte e minacce. Arrivando anche a picchiare i giornalisti che mettono il naso dove non devono, come i colleghi Paolo Foschi del Corriere della Sera oppure i giornalisti e gli operatori della troupe di Matrix assalita a calci e pugni qualche tempo fa a Fiumicino. La Procura della Repubblica di Roma si sta muovendo, e lo fa con ipotesi di reato pesantissime: nel mirino una quarantina di persone, tutti tassisti, molti dei quali pregiudicati per reati gravissimi che vanno dalla rapina a mano armata al traffico di droga, al sequestro di persona. In questo contesto si inserisce la notizia di ieri della denuncia, per lesioni personali e violenza privata, di tre conducenti di auto bianche individuati dai vigili urbani dell’VIII Gruppo di Roma, agli ordini di Antonio Di Maggio, come coloro che aggredirono i giornalisti di Enrico Mentana inviata a far domande ai tassisti a Fiumicino. Ma è solo un tassello, quest’ultimo, di un mosaico molto più ampio che, tessera dopo tessera, i vigili stanno costruendo su delega del sostituto procuratore romano Carlo Lasperanza, il magistrato che indagò sull’omicidio Marta Russo. Come detto, l’ipotesi di reato è gravissima, associazione per delinquere. Ma c’è un altro aspetto, che a suo tempo ha sorpreso gli stessi inquirenti, che ritengono a questo punto di aver individuato uno scenario molto più complesso di quanto a una prima apparenza potesse sembrare il semplice scontro in atto nella città eterna fra Comune e categoria per la concessione delle mille licenze in più. Alcuni nomi infatti tornano anche in un altro fascicolo molto recente: si tratta di ultrà della Lazio che finirono nei guai per le pressioni ai danni del presidente del club biancazzurro Lotito. Non solo. Per altri personaggi si parla di militanza nella tifoseria organizzata giallorossa: in particolare uno di costoro sarebbe conosciuto nell’ambiente con un soprannome tanto pittoresco quanto minaccioso che richiama alla memoria la sigla di una pistola semiautomatica tristemente celebre negli anni di piombo. Sullo sfondo, come detto, la difficile partita per le mille licenze in più volute dalla giunta Veltroni. Un provvedimento che «annacquerebbe» il potere della gang di «tassisti ultrà» che spadroneggia a Roma e anche a Fiumicino. I testimoni parlano di aggressioni e botte, molti conducenti ormai evitano l’aeroporto per paura; addirittura gli stessi sindacalisti, interpellati dal Tempo, registrano la presenza di un clima pesante ma vivono nel timore di ritorsioni e preferiscono non esporsi. Fra le ipotesi nel fascicolo della Procura ce ne sono alcune che davvero mettono paura: dalle banali truffe ai danni dei turisti, si passa con facilità alle rapine a mano armate. E in alcuni casi il sospetto è che dei tassisti si siano improvvisati corrieri della droga per conto di potenti organizzazioni criminali: del resto, chi fermerebbe per un controllo un taxi con un passeggero a bordo? Nessuno. Fino a ora.
mercoledì 15 novembre 2006
DonaldDuck
17-11-2006, 18:45
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?news=287375
Inchiesta taxi, spuntano i sindacalisti
SPUNTA anche il nome di un sindacalista, nell’indagine dei vigili urbani dell’VIII Gruppo e della Procura di Roma sul racket fra i tassisti. E si comincia a ragionare anche sull’ondata di rapine che colpì le auto bianche sul finire dello scorso anno. Il sospetto è che non tutti i colpi siano stati opera di rapinatori comuni ma che possano aver nascosto episodi di intimidazioni fra colleghi autisti. INTANTO il sindaco Veltroni chiede alla categoria di capire cosa è successo in questi mesi e avverte l’esigenza di una «rappresentanza sindacale nitida». I SINDACATI confermano lo sciopero del 28 novembre ma i toni si sono comunque abbassati e all’unanimità hanno deciso che sarà presentato un nuovo regolamento e un codice etico che verrà portato in Consiglio comunale entro febbraio.
DonaldDuck
20-11-2006, 18:05
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?news=288302
Taxi, ancora sabotaggi
Cancellata la memoria elettronica dei turni degli ultimi sei mesi
di ALFREDO VACCARELLA
UN COLPO di spugna sulle eventuali responsabilità amministrative dei tassisti degli ultimi sei mesi. Ecco il frutto dell’ennesimo sabotaggio, l’altro ieri pomeriggio, ai danni delle «colonnine» che regolano il flusso dei taxi all’aeroporto di Fiumicino. Un nuovo, gravissimo episodio al quale si lega anche un piccolo «giallo», quest’ultimo di ieri mattina: il misterioso black-out che avrebbe dato il colpo di grazia al sistema informatico di Adr. Eliminando le informazioni su turni e movimenti delle auto bianche registrate nel cervellone centrale. Sulla vicenda, dai contorni ancora oscuri, stanno indagando ora i vigili urbani. Quel che si può dire intanto è che l’episodio è più o meno la fotocopia di un analogo sabotaggio di quattro giorni fa: un conducente si avvicina al vigilante Prosegur pretendendo di andare direttamente al «Molo B» a prendere i turisti stranieri dagli arrivi internazionali, ma viene bloccato dal vigilante. La discussione continua, ma è solo un modo per distrarre il dipendente della società di servizi. Quando questi ritorna al suo posto infatti, qualcuno ha staccato la spina del terminale, il computer è andato in tilt e i dati sono stati cancellati. Morale, ogni taxi si può muovere a piacimento senza che sia più possibile controllare le precedenze stabilite dal sistema elettronico. A questo punto però è necessario un cenno su come funziona questo nuovo sistema dei taxi a Fiumicino. Se prima ciascuna auto bianca arrivava e caricava i viaggiatori senza regole, oggi tutte le vetture devono prima passare per il cosiddetto «polmone», vicino al parcheggio lunga sosta. Qui ogni autista prende un numero progressivo e aspetta con gli altri che il computer elabori le precedenze. È proprio in questo contesto che sono intervenuti i vari «sabotaggi», facendo saltare la rete. ma stavolta i sabotatori hanno ottenuto un risultato ancora migliore. Non solo hanno sconvolto la turnazione di una giornata, con l’attacco dell’altro ieri sera, ma hanno anche cancellato i dati dell’ultima settimana. Non è finita qui. Ieri mattina, come già accennato, un black out elettrico in tutta l’area avrebbe fatto tabula rasa di tutte le informazioni degli ultimi sei mesi contenute nel cervellone centrale, per cui l’unica speranza è che la società che gestisce per conto di Adr il software dei taxi riesca a recuperare qualcosa dal disco rigido della macchina. Se questo non fosse possibile, non si potrebbe più interrogare il terminale per sapere i movimenti in un dato periodo della tale licenza taxi, o gli spostamenti e i turni di tal’altra. In un momento come questo, con le indagini penali in corso, un «disguido» certamente provvidenziale per molti.
Al di là degli eventuali risvolti illegali di questa vicenda, se partiti come AN e la Fiamma Tricolore non smetteranno di appoggiare con slogan e manifesti la lobby dei tassisti (con i cittadini che sono stufi dei prezzi alti e delle lunghe attese), sono destinati a perdere voti.
Paganetor
24-11-2006, 09:51
Al di là degli eventuali risvolti illegali di questa vicenda, se partiti come AN e la Fiamma Tricolore non smetteranno di appoggiare con slogan e manifesti la lobby dei tassisti (con i cittadini che sono stufi dei prezzi alti e delle lunghe attese), sono destinati a perdere voti.
ho idea che più che appoggiare i tassisti, lo facciano per "dar contro" all'attuale governo...
sempreio
24-11-2006, 09:58
Al di là degli eventuali risvolti illegali di questa vicenda, se partiti come AN e la Fiamma Tricolore non smetteranno di appoggiare con slogan e manifesti la lobby dei tassisti (con i cittadini che sono stufi dei prezzi alti e delle lunghe attese), sono destinati a perdere voti.
be allora non sperarci, il governo vuole alzare ancora di più le tariffe quando concederanno le nuove licenze, quindi l' italia è il solito puttanaio mafioso :sofico:
considerando le adunate fasciste che facevano per la "liberalizzazione" delle licenze, soluzione: corcarli di mazzate a loro volta
ho idea che più che appoggiare i tassisti, lo facciano per "dar contro" all'attuale governo...
per i manifesti e gli slogan mi riferivo non al governo nazionale ma alla città e ai muri di Roma; in effetti anche il sindaco Veltroni la pensa così su questo, cioè che lo facciano più per dar contro alla sua giunta che per appoggiare i tassisti (tra loro divisi trasversalmente, sia in varie cooperative, sia politicamente).
Certo che il centrodestra sta facendo di tutto per perdere voti a Roma (i tassisti nella capitale mi pare non arrivino manco a duemila unità), dopo aver perso alle ultime comunali quelli dei commercianti per l'appoggio agli ambulanti regolari (italiani).
Poi, se vogliamo allargare il discorso dei tassisti oltre il Lazio, sapevo che a Milano da sempre fanno lobbying contro la costruzione della metro dal centro all'Aereoporto di Linate.
Paganetor
25-11-2006, 07:58
per i manifesti e gli slogan mi riferivo non al governo nazionale ma alla città e ai muri di Roma; in effetti anche il sindaco Veltroni la pensa così su questo, cioè che lo facciano più per dar contro alla sua giunta che per appoggiare i tassisti (tra loro divisi trasversalmente, sia in varie cooperative, sia politicamente).
Certo che il centrodestra sta facendo di tutto per perdere voti a Roma (i tassisti nella capitale mi pare non arrivino manco a duemila unità), dopo aver perso alle ultime comunali quelli dei commercianti per l'appoggio agli ambulanti regolari (italiani).
Poi, se vogliamo allargare il discorso dei tassisti oltre il Lazio, sapevo che a Milano da sempre fanno lobbying contro la costruzione della metro dal centro all'Aereoporto di Linate.
ci sono due informazioni errate: non sono sicuramente 2000 i tassisti di roma (mi pare 5000, ma devo controllare) e a milano i tassisti non stanno facendo ostruzionismo per la costruzione della metro per linate. Te lo dico per certo, fidati.
DonaldDuck
25-11-2006, 08:35
considerando le adunate fasciste che facevano per la "liberalizzazione" delle licenze, soluzione: corcarli di mazzate a loro volta
Ottimo intervento il tuo. Se qualcuno dei centri sociali la pensa come te non ci andiamo poi a lamentare delle conseguenze, eh?
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