zorco
15-11-2006, 13:23
Se ce l'avessero detto un mese fa, forse, non ci avrebbe creduto nessuno. Certe notizie, però, arrivano quando non te le aspetti, e così Sete Gibernau, come annunciato ieri, ha tenuto oggi a Barcellona, la sua città natale, una conferenza stampa in cui ha reso pubblica la sua decisione di ritirarsi con effetto immediato dalle competizioni motoristiche. L'ormai ex corridore spagnolo, apparso visibilmente commosso, ha quindi scelto di appendere il casco al chiodo a soli 33 anni, ma dopo una stagione costellata dagli infortuni.
La crisi di Gibernau è iniziata combinazione a Barcellona, in occasione del Gran Premio di Catalunya, quando fu proprio l'iberico a innescare il terribile multi-crash della partenza che coinvolse anche il compagno Loris Capirossi e Marco Melandri. Da quel momento Sete non è più riuscito a tornare al top della forma, mancando l'appuntamento di Brno, oltre a quelli di Assen e Donington, per il ripresentarsi dei problemi fisici alla clavicola che, anche in passato, lo aveva tormentato. L'ultimo capitolo di un 2006 disastroso si è scritto all'Estoril, quando Gibernau è stato butttato a terra al primo giro da Casey Stoner, per uno stranissimo destino suo sostituto alla Ducati.
Senza dimenticare che Troy Bayliss, chiamato a rimpiazzare "Hollywood" nella tappa finale di Valencia, è riuscito a trionfare in maniera splendida appena salito sulla Desmosedici GP6, con la quale invece Gibernau, per vari motivi, ha faticato a trovare il giusto, ottenendo una pole al Mugello e tre quarti posti a Losail, Motegi e Phillip Island come migliori risultati.
"Ho deciso di lasciare. Quella di pilota è stata una esperienza incredibile che mi ha offerto alcuni momenti indimenticabili", ha commentato Sete, che ha debuttato nel Motomondiale nel 1996 (Classe 250), per poi passare alla 500 nel 1997. "Sono orgoglioso dei miei trionfi. Ho sognato di poter diventare Campione del Mondo, ho vissuto fasi difficili, e queste hanno reso ancora più belli i periodi felici. Ho vinto sia in 500 che in MotoGP, sono riuscito anche a stare in testa al campionato e a lottare per il titolo quasi fino alla fine".
Il riferimento va ovviamente al biennio 2003/2004, quando Gibernau si è rivelato il principale antagonista di Valentino Rossi conseguendo un totale di otto affermazioni. In ogni caso le offerte per continuare non sarebbero mancate: la Kawasaki ad esempio si era fatta avanti, ma è stato lo stesso rider catalano a declinare. "Se avessi accettato per il solo gusto di esserci non sarei stato molto contento, specialmente se fosse stato soltanto per soldi. Adesso ho altri progetti a cui dedicarmi".
A questo punto si può soltanto augurare buona fortuna a Sete Gibernau, qualsiasi sia la strada che intraprenderà nel suo futuro. Un futuro lontano dalla MotoGP, della quale, per un certo periodo, è stato una delle star più acclamate.
http://www.racingworld.it/moto/notizia2.php?idtitolo=4791
La crisi di Gibernau è iniziata combinazione a Barcellona, in occasione del Gran Premio di Catalunya, quando fu proprio l'iberico a innescare il terribile multi-crash della partenza che coinvolse anche il compagno Loris Capirossi e Marco Melandri. Da quel momento Sete non è più riuscito a tornare al top della forma, mancando l'appuntamento di Brno, oltre a quelli di Assen e Donington, per il ripresentarsi dei problemi fisici alla clavicola che, anche in passato, lo aveva tormentato. L'ultimo capitolo di un 2006 disastroso si è scritto all'Estoril, quando Gibernau è stato butttato a terra al primo giro da Casey Stoner, per uno stranissimo destino suo sostituto alla Ducati.
Senza dimenticare che Troy Bayliss, chiamato a rimpiazzare "Hollywood" nella tappa finale di Valencia, è riuscito a trionfare in maniera splendida appena salito sulla Desmosedici GP6, con la quale invece Gibernau, per vari motivi, ha faticato a trovare il giusto, ottenendo una pole al Mugello e tre quarti posti a Losail, Motegi e Phillip Island come migliori risultati.
"Ho deciso di lasciare. Quella di pilota è stata una esperienza incredibile che mi ha offerto alcuni momenti indimenticabili", ha commentato Sete, che ha debuttato nel Motomondiale nel 1996 (Classe 250), per poi passare alla 500 nel 1997. "Sono orgoglioso dei miei trionfi. Ho sognato di poter diventare Campione del Mondo, ho vissuto fasi difficili, e queste hanno reso ancora più belli i periodi felici. Ho vinto sia in 500 che in MotoGP, sono riuscito anche a stare in testa al campionato e a lottare per il titolo quasi fino alla fine".
Il riferimento va ovviamente al biennio 2003/2004, quando Gibernau si è rivelato il principale antagonista di Valentino Rossi conseguendo un totale di otto affermazioni. In ogni caso le offerte per continuare non sarebbero mancate: la Kawasaki ad esempio si era fatta avanti, ma è stato lo stesso rider catalano a declinare. "Se avessi accettato per il solo gusto di esserci non sarei stato molto contento, specialmente se fosse stato soltanto per soldi. Adesso ho altri progetti a cui dedicarmi".
A questo punto si può soltanto augurare buona fortuna a Sete Gibernau, qualsiasi sia la strada che intraprenderà nel suo futuro. Un futuro lontano dalla MotoGP, della quale, per un certo periodo, è stato una delle star più acclamate.
http://www.racingworld.it/moto/notizia2.php?idtitolo=4791