indelebile
12-11-2006, 16:57
«Mastella fa visita al pg col senatore inquisito»
di Marianna Bartoccelli
Radio Radicale: una caduta di stile la presenza di Cusumano alla cerimonia di insediamento a Catania del procuratore generale Tinebra
Marianna Bartoccelli
da Milano
Si respirava aria di grande festa al tribunale catanese giovedì scorso. Telecamere di tutti i tipi, Rai, Sky, ma anche le piccole emittenti locali, agenzie, giornalisti della carta stampata, tutti a mettere sotto l’obiettivo l’arrivo del ministro di Giustizia Clemente Mastella in occasione dell’insediamento del nuovo procuratore generale, Giovanni Tinebra, che dopo un lungo periodo di «emigrazione» romana come direttore del Dap, è tornato nella sua città. Per la festa di insediamento il nuovo procuratore generale aspetta davanti all’ingresso del Tribunale il ministro «che è stato così gentile da essere venuto a trovarmi», spiega lo stesso Tinebra.
E così i flash riprendono il ministro che scende dalla macchina blu, il procuratore che aspetta sule scale e poi l’ingresso nell’ascensore per salire al piano di sopra.
E le telecamere delle televisioni riprenderanno anche la terza persona che sale in ascensore con i due. Nessuno stupore, si tratta del braccio destro siciliano del ministro Mastella, Nuccio Cusumano, nato democristiano ma che dopo molte peripezie - anche giudiziarie - è salito ai vertici del partito del Guardasigilli. Anzi nella nuova maggioranza occupa un posto di rilievo, essendo il presidente della Commissione Agricoltura.
Nessuno sembra farci caso, ma poi nelle cronache di ieri mattina il corrispondente catanese di Radio Radicale, Sergio Scandurra, mette in evidenza questa presenza negli stessi spazi accanto al procuratore generale del Tribunale che in questi giorni deve emettere una sentenza proprio su Cusumano. «Sembra azzardato chiedersi se da parte del ministro vi sia stata una caduta di stile?» è il commento del cronista. Nascono le polemiche e ieri la notizia viene smentita dal ministero che con una nota spiega che «il ministro ieri a Catania ha avuto solo un incontro riservato al quale hanno partecipato, oltre allo stesso Guardasigilli, il procuratore generale Tinebra e il presidente della Corte d’appello Guido Marletta. Nessun altro, a nessun titolo, ha partecipato». Ed è probabile che nelle stanze al primo piano ci sia stata una riunione limitata agli addetti, ma a chi chiede al Procuratore Tinebra se accanto al ministro negli altri momenti c’era anche il senatore siciliano, la risposta non può che essere positiva, anche se seguita da un «sono stato molto onorato dalla visita del ministro, c’era tanta gente». Così il caso è aperto, e non è certo una novità per molti politici siciliani.
Spesso i procuratori palermitani si sono trovati in pubbliche manifestazioni accanto al governatore della regione Totò Cuffaro, imputato in un processo per favoreggiamento all’organizzazione mafiosa, messo in piedi proprio dalla loro procura. Il processo a Cusumano risale al 1998, quando il politico siciliano, allora sottosegretario al Tesoro dell’Udr (ministro Carlo Azeglio Ciampi) viene arrestato non godendo di alcuna immunità parlamentare. Con lui è arrestato anche l’allora assessore all’industria Giuseppe Castiglione sempre dell’Udr e viene imputato il senatore Pino Firrarello, che non va in carcere per il no del Parlamento. I due entreranno poi in Forza Italia, mentre Cusumano diventa uno dei protagonisti dell’avventura mastelliana. Castiglione verrà in seguito scagionato da ogni cosa mentre per Cusumano e Firrarello l’accusa dai reati di mafia è derubricata e resta l’imputazione per turbativa d’asta.
Un processo come tanti altri che dura da ben 8 anni e che mette insieme politici, imprenditori di grandi aziende nazionali, e anche rappresentanti di società cooperative. In mezzo la storia della costruzione di un grande ospedale.
Storie complesse che dovrebbe chiudersi entro pochi mesi nel tribunale dove il ministro di Giustizia si reca in visita dimenticando forse che il suo esponente di partito finita la festa torna sul banco degli imputati in attesa di giudizio.
http://www.radioradicale.it/ecco-le-prove-video-dellincontro-tra-mastella-cusumano-e-tinebra
Ecco le prove video dell'incontro tra Mastella, Cusumano e Tinebrainvia a un amico
le immagini dal videoIn relazione alla smentita resa nota ieri sera dall'ufficio stampa di Via Arenula, Radio Radicale rende disponibile il documento video esclusivo che conferma quanto descritto dal servizio radio realizzato ieri da Sergio Scandura. Nella ripresa video girata il giorno della visita tenuta dal Ministro di Grazia e Giustizia, al secondo piano e davanti la porta dell'ufficio del procuratore generale di Catania, si puo' visibilmente notare l'ingresso in sequenza del neo Procuratore Generale Gianni Tinebra, del Ministro Clemente Mastella, del Presidente della Corte d'Appello di Catania, Guido Marletta e del Senatore Nuccio Cusumano.
le immagini dal video 2In sostaza Radio Radicale si domanda se sia opportuno che un ministro della Giustizia dialoghi con un procuratore generale alla presenza di una persona che è sotto processo nello stesso tribunale, dove a giorni i giudici si ritireranno in camera di Consiglio per decidere sull’innocenza o sulla colpevolezza.
Cusumano, in passato indagato e poi prosciolto per concorso in associazione mafiosa, al momento è sotto processo presso il Tribunale di Catania con l’accusa di concorso in corruzione per i grandi appalti catanesi, e il pubblico ministero ne ha già chiesto la condanna. Spetta ora ai giudici emettere la sentanza.
In seguito a servizio di Sergio Scandura che denunciava il fatto, l’ufficio stampa del dicastero della Giustizia ha rilasciato una nota in cui smentiva Radio Radicale affermando che il ministro della Giustizia Clemente Mastella ”ha avuto un solo incontro riservato al quale hanno partecipato, oltre allo stesso Guardasigilli, il procuratore generale Tinebra e il presidente della corte d’appello Guido Marletta. Nessun altro, a nessun titolo, ne ha preso parte”.
Mastella è il peggio del peggio
di Marianna Bartoccelli
Radio Radicale: una caduta di stile la presenza di Cusumano alla cerimonia di insediamento a Catania del procuratore generale Tinebra
Marianna Bartoccelli
da Milano
Si respirava aria di grande festa al tribunale catanese giovedì scorso. Telecamere di tutti i tipi, Rai, Sky, ma anche le piccole emittenti locali, agenzie, giornalisti della carta stampata, tutti a mettere sotto l’obiettivo l’arrivo del ministro di Giustizia Clemente Mastella in occasione dell’insediamento del nuovo procuratore generale, Giovanni Tinebra, che dopo un lungo periodo di «emigrazione» romana come direttore del Dap, è tornato nella sua città. Per la festa di insediamento il nuovo procuratore generale aspetta davanti all’ingresso del Tribunale il ministro «che è stato così gentile da essere venuto a trovarmi», spiega lo stesso Tinebra.
E così i flash riprendono il ministro che scende dalla macchina blu, il procuratore che aspetta sule scale e poi l’ingresso nell’ascensore per salire al piano di sopra.
E le telecamere delle televisioni riprenderanno anche la terza persona che sale in ascensore con i due. Nessuno stupore, si tratta del braccio destro siciliano del ministro Mastella, Nuccio Cusumano, nato democristiano ma che dopo molte peripezie - anche giudiziarie - è salito ai vertici del partito del Guardasigilli. Anzi nella nuova maggioranza occupa un posto di rilievo, essendo il presidente della Commissione Agricoltura.
Nessuno sembra farci caso, ma poi nelle cronache di ieri mattina il corrispondente catanese di Radio Radicale, Sergio Scandurra, mette in evidenza questa presenza negli stessi spazi accanto al procuratore generale del Tribunale che in questi giorni deve emettere una sentenza proprio su Cusumano. «Sembra azzardato chiedersi se da parte del ministro vi sia stata una caduta di stile?» è il commento del cronista. Nascono le polemiche e ieri la notizia viene smentita dal ministero che con una nota spiega che «il ministro ieri a Catania ha avuto solo un incontro riservato al quale hanno partecipato, oltre allo stesso Guardasigilli, il procuratore generale Tinebra e il presidente della Corte d’appello Guido Marletta. Nessun altro, a nessun titolo, ha partecipato». Ed è probabile che nelle stanze al primo piano ci sia stata una riunione limitata agli addetti, ma a chi chiede al Procuratore Tinebra se accanto al ministro negli altri momenti c’era anche il senatore siciliano, la risposta non può che essere positiva, anche se seguita da un «sono stato molto onorato dalla visita del ministro, c’era tanta gente». Così il caso è aperto, e non è certo una novità per molti politici siciliani.
Spesso i procuratori palermitani si sono trovati in pubbliche manifestazioni accanto al governatore della regione Totò Cuffaro, imputato in un processo per favoreggiamento all’organizzazione mafiosa, messo in piedi proprio dalla loro procura. Il processo a Cusumano risale al 1998, quando il politico siciliano, allora sottosegretario al Tesoro dell’Udr (ministro Carlo Azeglio Ciampi) viene arrestato non godendo di alcuna immunità parlamentare. Con lui è arrestato anche l’allora assessore all’industria Giuseppe Castiglione sempre dell’Udr e viene imputato il senatore Pino Firrarello, che non va in carcere per il no del Parlamento. I due entreranno poi in Forza Italia, mentre Cusumano diventa uno dei protagonisti dell’avventura mastelliana. Castiglione verrà in seguito scagionato da ogni cosa mentre per Cusumano e Firrarello l’accusa dai reati di mafia è derubricata e resta l’imputazione per turbativa d’asta.
Un processo come tanti altri che dura da ben 8 anni e che mette insieme politici, imprenditori di grandi aziende nazionali, e anche rappresentanti di società cooperative. In mezzo la storia della costruzione di un grande ospedale.
Storie complesse che dovrebbe chiudersi entro pochi mesi nel tribunale dove il ministro di Giustizia si reca in visita dimenticando forse che il suo esponente di partito finita la festa torna sul banco degli imputati in attesa di giudizio.
http://www.radioradicale.it/ecco-le-prove-video-dellincontro-tra-mastella-cusumano-e-tinebra
Ecco le prove video dell'incontro tra Mastella, Cusumano e Tinebrainvia a un amico
le immagini dal videoIn relazione alla smentita resa nota ieri sera dall'ufficio stampa di Via Arenula, Radio Radicale rende disponibile il documento video esclusivo che conferma quanto descritto dal servizio radio realizzato ieri da Sergio Scandura. Nella ripresa video girata il giorno della visita tenuta dal Ministro di Grazia e Giustizia, al secondo piano e davanti la porta dell'ufficio del procuratore generale di Catania, si puo' visibilmente notare l'ingresso in sequenza del neo Procuratore Generale Gianni Tinebra, del Ministro Clemente Mastella, del Presidente della Corte d'Appello di Catania, Guido Marletta e del Senatore Nuccio Cusumano.
le immagini dal video 2In sostaza Radio Radicale si domanda se sia opportuno che un ministro della Giustizia dialoghi con un procuratore generale alla presenza di una persona che è sotto processo nello stesso tribunale, dove a giorni i giudici si ritireranno in camera di Consiglio per decidere sull’innocenza o sulla colpevolezza.
Cusumano, in passato indagato e poi prosciolto per concorso in associazione mafiosa, al momento è sotto processo presso il Tribunale di Catania con l’accusa di concorso in corruzione per i grandi appalti catanesi, e il pubblico ministero ne ha già chiesto la condanna. Spetta ora ai giudici emettere la sentanza.
In seguito a servizio di Sergio Scandura che denunciava il fatto, l’ufficio stampa del dicastero della Giustizia ha rilasciato una nota in cui smentiva Radio Radicale affermando che il ministro della Giustizia Clemente Mastella ”ha avuto un solo incontro riservato al quale hanno partecipato, oltre allo stesso Guardasigilli, il procuratore generale Tinebra e il presidente della corte d’appello Guido Marletta. Nessun altro, a nessun titolo, ne ha preso parte”.
Mastella è il peggio del peggio