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View Full Version : Autostrade chiede risarcimento al governo


DonaldDuck
11-11-2006, 07:16
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2006/11_Novembre/10/autostrade.shtml

D'Alema: «Questione delicata. Si sta lavorando per un accordo»

Autostrade chiede risarcimento al governo

Il motivo della richiesta: gli ostacoli posti alla fusione con il gruppo spagnolo Abertis. Dividendo in vista per gli azionisti

La sede di Autostrade in via Bergamini, a Roma (Ansa)
ROMA - «È una questione delicata». Lo ha ammesso anche il ministro degli Esteri Massimo D'Alema commentando la vicenda della fusione Autostrade-Abertis. «Io sono favorevole a un accordo. Si sta lavorando per arrivare a un accordo».
Il consiglio di amministrazione di Autostrade ha deliberato di «intraprendere le eventuali e opportune azioni risarcitorie» nei confronti del governo per gli ostacoli posti alla fusione con il gruppo spagnolo Abertis, vicenda per la quale la stessa Commissione europea ha valutato l'ipotesi di avviare una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia. Il governo aveva cercato di porre rimedio con un emendamento alla manovra di bilancio. Il cda ha ritenuto però che la riforma delle concessioni autostradali, inserita nel decreto che accompagna la Finanziaria, anche nell'attuale formulazione «costituisce una misura di blocco alla fusione».
IL BILANCIO - La società stima di chiudere il bilancio 2006 con «un andamento della performance operativa del gruppo in miglioramento rispetto ai risultati dello scorso esercizio», ma non calcola l'eventuale effetto della riforma delle concessioni varata dal governo. «Non sono quantificabili - spiega una nota - gli effetti economici-finanziari sulle concessionarie e sulle società del gruppo Autostrade». Il gruppo autostradale non fa stime anche per «l'incertezza sull'applicazione di tali norme». La riforma, indica Autostrade, «modifica significativamente i principi cardine sui quali si basa il contratto in essere tra Anas e concessionarie autostradali».
L'INDENNIZZO - Ricordando che «la Commissione europea, per il tramite del Commissario europeo al mercato interno, Charlie McCreevy, ha già espresso perplessità al riguardo delle nuove norme introdotte», ritenute da Bruxelles «in contrasto con i principi della libera circolazione dei capitali previsti dal Trattato Ue», Autostrade «si riserva - spiega la nota diffusa dopo la riunione del Cda - di intraprendere qualsiasi azione risarcitoria per qualsiasi pregiudizio che dovesse derivare dall'applicazione di tale decreto, previo accertamento o dichiarazione di illegittimità nelle competenti sedi». Nel Cda di oggi sono stati valutati «i profili di legittimità e le conseguenze negative» della riforma delle concessioni, prevista dall'articolo 12 del decreto che accompagna la Finanziaria (introduce un modello unico di convenzione per tutte le concessionarie autostradali), giudicandolo «una misura di blocco alla fusione» con il gruppo spagnolo Abertis.
IL DIVIDENDO - Nel corso della riunione è stata anche decisa la convocazione dell'assemblea degli azionisti per il 12 e il 13 dicembre per l'approvazione, in seduta ordinaria, «della proposta di distribuzione di un dividendo straordinario pari a 3,75 euro per azione». La società ricorda, in una nota, che questo è previsto «nel quadro dell'attuazione del progetto di fusione per incorporazione di Autostrade in Abertis».
10 novembre 2006

gigio2005
11-11-2006, 08:05
chiediamo risarcimento ad autostrade per gli IGNOBILI PEDAGGI

Enel
11-11-2006, 08:15
io se fossi il governo, revocherei immediatamente la concessione per inadempienza di autostrade.

sempreio
11-11-2006, 08:30
ci vorrebbe un putin anche qui da noi! e appendere sti delinquenti

drakend
11-11-2006, 08:31
Ma scusate Autostrade non è dello Stato?

gigio2005
11-11-2006, 09:03
non credo...

Enel
11-11-2006, 10:50
Ma scusate Autostrade non è dello Stato?

Le autostrade sono dello stato mentre "Autostrade per l'Italia SPA" è privata.

drakend
11-11-2006, 19:14
Le autostrade sono dello stato mentre "Autostrade per l'Italia SPA" è privata.
Perché si ricorre ad una società privata per gestire un bene pubblico? Mi sembra che esistano già molte altre società pubbliche...

misterx
11-11-2006, 19:17
Perché si ricorre ad una società privata per gestire un bene pubblico? Mi sembra che esistano già molte altre società pubbliche...


perchè chi va al governo pappa e se ne fotte

Ominobianco
11-11-2006, 19:19
Autostrade Spa è una società privata che ha ottenuto una quota di autostrade italiane in concessione.
Non l'unica società di autostrade in Italia ma è quella che controlla il maggior numero di km di autostrade.

Solitamente si pensa che privatizzando di aumenti l'efficienza del servizio diminuiscano gli sprechi e diminuiscano le lottizzazioni e il clientelismo politico.

Ora Di Pietro in Finanziaria ha introdotto una riforma delle concessioni.
Autostrade Spa toccandogli i suoi interessi si è subito incazzata e ora minaccia di rivalersi con gli avvocati.

jpjcssource
11-11-2006, 19:20
Le autostrade sono dello stato mentre "Autostrade per l'Italia SPA" è privata.

Che a sua volta è di proprietà della famiglia Benetton che gestisce le autostrade per conto dello stato.

drakend
11-11-2006, 19:35
Ho capito c'è dietro il solito magna-magna... :sofico:

ulk
11-11-2006, 20:01
Che a sua volta è di proprietà della famiglia Benetton che gestisce le autostrade per conto dello stato.


Il quale ha preso l'appalto rigirando sulle stesse autostrade il costo dell'operazione.

jpjcssource
11-11-2006, 20:08
Il quale ha preso l'appalto rigirando sulle stesse autostrade il costo dell'operazione.

Beh c'era da aspettarselo, poi adesso ci troviamo con i Benetton che vogliono guadagnarci fondendo la società con Abertis ed il governo che dice di fare tutto per mantenere l'italianità delle autostrade italiane, ma invece gli brucia perchè con gli spagnoli fra i piedi non possono più fare le loro porcate quotidiane in cooperazione con i Benetton.
Scommetto che ad ogni km di autostrada dato in concessione, i benetton ringraziavano,con favori non da poco, quello o quell'altro politico che andava per loro a fare lobbing a Roma.