IpseDixit
10-11-2006, 22:45
A due giorni dalle dimissioni da segretario alla Difesa Donald Rumsfeld rischia di essere incriminato in Germania per il suo presunto ruolo negli abusi commessi nelle prigioni di Abu Ghraib e a Guantanamo. E' quanto sostiene il settimanale 'Time', che cita un'azione legale intentata contro l'ex capo del Pentagono e, tra gli altri, l'ex direttore della Cia George Tenet e il ministro della Giustizia Alberto Gonzales da undici iracheni detenuti nel carcere di Baghdad e da un saudita prigioniero nella base Usa a Cuba.
Secondo i legali dei querelanti uno degli elementi di prova piu' importanti a sostegno della causa e' la dichiarazione dell'ex responsabile del carcere di Abu Ghraib, Janis Karpinski, secondo cui "e' chiaro che la conoscenza e la responsabilita' (per quanto accaduto, ndr) sono da ascrivere al segretario alla Difesa Donald Rumsfeld, che era al vertice della catena di comando". La Karpinski, degradata da generale a colonnello a maggio 2005, meno di un mese dopo essere stata rimossa dalla guida del carcere di Abu Ghraib, sara' la prossima settimana in Germania per ribadire pubblicamente l'accusa.
Le Germania e' stata scelta per istruire il caso perche' la legislazione tedesca prevede la cosiddetta "giurisdizione universale", che consente la perseguibilita' dei crimini di guerra avvenuti in ogni parte del mondo. Gia nel 2004 un'altra causa contro Rumsfeld fu intentata in Germania ma, per la dura reazione statunitense e per il fatto che in qualita' di segretario alla Difesa egli godeva dell'immunita', le accuse furono lasciate cadere. Ora, secondo gli avvocati dei ricorrenti, dopo le sue dimissioni le cose sono cambiate.
Se la procura generale tedesca accogliera' l'istanza, Rumsfeld potrebbe vivere lo stesso incubo dell'ex dittatore cileno Augusto Pinochet, arrestato a Londra nel 1998 su richiesta del giudice spagnolo Balthasar Garzon e ora sotto processo in Cile per i crimini avvenuti durante il suo regime. Piu' recentemente una corte belga tento' di incriminare, senza successo, l'ex premier israeliano Ariel Sharon.
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_1867437.html?ref=hpsbdx5
Secondo i legali dei querelanti uno degli elementi di prova piu' importanti a sostegno della causa e' la dichiarazione dell'ex responsabile del carcere di Abu Ghraib, Janis Karpinski, secondo cui "e' chiaro che la conoscenza e la responsabilita' (per quanto accaduto, ndr) sono da ascrivere al segretario alla Difesa Donald Rumsfeld, che era al vertice della catena di comando". La Karpinski, degradata da generale a colonnello a maggio 2005, meno di un mese dopo essere stata rimossa dalla guida del carcere di Abu Ghraib, sara' la prossima settimana in Germania per ribadire pubblicamente l'accusa.
Le Germania e' stata scelta per istruire il caso perche' la legislazione tedesca prevede la cosiddetta "giurisdizione universale", che consente la perseguibilita' dei crimini di guerra avvenuti in ogni parte del mondo. Gia nel 2004 un'altra causa contro Rumsfeld fu intentata in Germania ma, per la dura reazione statunitense e per il fatto che in qualita' di segretario alla Difesa egli godeva dell'immunita', le accuse furono lasciate cadere. Ora, secondo gli avvocati dei ricorrenti, dopo le sue dimissioni le cose sono cambiate.
Se la procura generale tedesca accogliera' l'istanza, Rumsfeld potrebbe vivere lo stesso incubo dell'ex dittatore cileno Augusto Pinochet, arrestato a Londra nel 1998 su richiesta del giudice spagnolo Balthasar Garzon e ora sotto processo in Cile per i crimini avvenuti durante il suo regime. Piu' recentemente una corte belga tento' di incriminare, senza successo, l'ex premier israeliano Ariel Sharon.
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_1867437.html?ref=hpsbdx5