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View Full Version : Paolo Guzzanti: "caduta del muro grande bugìa, i regimi comunisti ci sono ancora"


Adric
10-11-2006, 20:11
Il senatore ospite in Sant'Ilario al convegno di Forza Italia Giovani per l'anniversario del 9 novembre 1989

«La caduta del muro una grande bugìa»

Guzzanti (Fi): attenti, i regimi comunisti esistono ancora

«Non si può parlare di giornata della libertà se prima non si conquista la verità: la caduta del muro di Berlino è stato solo un evento mediatico. I regimi comunisti esistono ancora». Paolo Guzzanti, senatore di Forza Italia, dà la sua interpretazione del giorno della libertà, della commemorazione di quel 9 novembre 1989 celebrata ieri sera in Sant'Ilario con un simbolico abbattimento di un muro di cartone ed un convegno organizzato dai giovani di Forza Italia. Arrivato con una scorta armata pari a quella dell'ambasciatore israeliano in Italia - «semino zizzania e do fastidio» dirà poi - Guzzanti è stato accolto da una standing ovation in un auditorium gremito. «Questa è la giornata della mezza libertà: citando Vladimir Bukovsky, esule russo a Londra, due grandi bugìe si sono affermate: una, che la guerra fredda è finita, due, che l'abbiamo vinta noi».

L'intervento del senatore è stato introdotto dal saluto del commissario provinciale di Forza Italia, Antonio Agogliati - «Il comunismo non è stato vinto, in Italia esiste ancora» - e dai commissari provinciali di Forza Italia Giovani Davide Bastoni e Vittorio Silva. Poi due spezzoni del film Goodbye Lenin, commentati da André Caprioli, ed il simbolico abbattimento del muro con un intervento di Jacopo Andrea Lambri. «La guerra fredda non è finita perché c'è ancora ancora tutto l'est europeo - sostiene Paolo Guzzanti - l'ex impero sovietico, a cominciare dalla Russia di Putin fino all'Ucraina, ai ricatti energetici, alla soppressione dei diritti umani e civili che lasciano l'Europa e l'America quasi del tutto indifferenti». Ancora: «Il comunismo sovietico non è caduto a Berlino ma a Varsavia, con Lech Walesa, con Solidarnosc, con il Papa al quale cercarono di fare la pelle. La caduta del muro di Berlino è una trovata demagogica geniale di Gorbaciov: è un episodio creato a tavolino e non l'inizio della liberazione. Io sono venuto qui per spiegare che non stiamo celebrando nessuna vittoria e che se non capiamo come stanno le cose ci troveremo a rimpiangere questo celebrazionismo».
Guzzanti sostiene che il vero grande e solidale amico di Putin non è Berlusconi ma Prodi: «Si è sempre scherzato su Berlusconi, gli abbracci ed i baci in Sardegna rivolti a Putin; quello è il suo stile con tutti, è un grande padrone di casa». «Di fatto viviamo in una grande bugìa - evidenzia -. Viviamo in un regime post est: la Russia di oggi è molto simile all'Unione sovietica e ricatta il mondo occidentale. Celebrare la vittoria delle libertà sulla tirannide non possiamo ancora permettercelo»
Sulle ideologie: «Non è vero che sono morte. È un'altra balla: il comunismo è morto nella vergogna, il fascismo nel 1945; quella che stenta ad attecchire è l'ideologia liberale». La sua missione: «Io lavoro politicamente per una rivoluzione liberale. Notoriamente non sono un moderato e voglio un'opposizione irragionevole e irresponsabile per scacciare questo governo democraticamente e illegittimamente al potere». Una battuta anche su Bush e la Finanziaria di Prodi. «Gli americani non hanno votato contro la guerra in Iraq - è convinto Guzzanti -. I repubblicani hanno perso per gli scandali finanziari e sessuali ma il potere di Bush resta intatto».
«La Finanziaria italiana fa schifo, lo dicono loro contro la stessa loro creazione, è una finanziaria di rapina, una finanziaria che tenta di distruggere tutto ciò che era stato fatto prima; i capitali e i cervelli stanno fuggendo, torneremo ad avere un'Italia stile anni 70». In serata il senatore Guzzanti ha partecipato ad un dibattito anche a Castelsangiovanni.
Federico Frighi
(Liberta.it)

mt_iceman
10-11-2006, 20:36
mi sembra una dichiarazione abbastanza vecchia. e in ogni caso, è la semplice verità.