dantes76
06-11-2006, 11:21
Washington, 6 novembre 2006
Rumsfeld se ne deve andare lo chiede un editoriale pubblicato proprio il giorno prima delle elezioni del mid term dai giornali delle 4 armi: 'l'esercito, l'aviazione, la marina e i marines americani
Donald Rumsfeld ha perso credibilità con le truppe, con il congresso e con l'opinione pubblica. La sua strategia ha fallito, la sua capacita' di guida e' compromessa", scrive l'editorialista, "e sebbene la colpa dei nostri fallimenti in Iraq sia del ministro, a portarne il peso saranno i soldati".
L'editoriale inizia citando una frase di Marguerite Higgins, premio Pulitzer e corrispondente durante la guerra di Corea. "Fino a quando il nostro governo richiederà l'appoggio di un'opinione pubblica sveglia e informata… è necessario dire la dura verità". Ma fino a poco tempo fa, si legge nell'articolo la dura verità sulla guerra in Iraq è stato difficile farla venire fuori per i capi a Washington. Una rassicurazione ottimistica dopo l'altra è passata dal presidente Bush, al vice presidente Cheney e al ministro della Difesa Donald Rumsfeld: Ora, tuttavia, un nuovo coro di critiche sta cominciando a risuonare. i capi militari stanno iniziando a esprimere dubbi sulla pianificazione e sull' esecuzione della guerra, e sulle prospettive di un successo.
http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=65145
http://www.armytimes.com/story.php?f=1-292925-2333360.php
Rumsfeld se ne deve andare lo chiede un editoriale pubblicato proprio il giorno prima delle elezioni del mid term dai giornali delle 4 armi: 'l'esercito, l'aviazione, la marina e i marines americani
Donald Rumsfeld ha perso credibilità con le truppe, con il congresso e con l'opinione pubblica. La sua strategia ha fallito, la sua capacita' di guida e' compromessa", scrive l'editorialista, "e sebbene la colpa dei nostri fallimenti in Iraq sia del ministro, a portarne il peso saranno i soldati".
L'editoriale inizia citando una frase di Marguerite Higgins, premio Pulitzer e corrispondente durante la guerra di Corea. "Fino a quando il nostro governo richiederà l'appoggio di un'opinione pubblica sveglia e informata… è necessario dire la dura verità". Ma fino a poco tempo fa, si legge nell'articolo la dura verità sulla guerra in Iraq è stato difficile farla venire fuori per i capi a Washington. Una rassicurazione ottimistica dopo l'altra è passata dal presidente Bush, al vice presidente Cheney e al ministro della Difesa Donald Rumsfeld: Ora, tuttavia, un nuovo coro di critiche sta cominciando a risuonare. i capi militari stanno iniziando a esprimere dubbi sulla pianificazione e sull' esecuzione della guerra, e sulle prospettive di un successo.
http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=65145
http://www.armytimes.com/story.php?f=1-292925-2333360.php