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View Full Version : università: possibile?


Python
03-11-2006, 11:34
ciao

sono una matricola della facoltà di economia a palermo

il mio piano di studi prevede più di 30 esami per la triennale, e per la specialistica altri 20 esami

io se c'è una cosa che non ho mai capito è come mai tutti i vecchi laureati (parlo di 20-30 anni fa) quindi col vecchio ordinamento, sono riusciti quasi tutti a laurearsi in 4 anni, cioè ne ho sentiti un casino che si sono laureati nei 4 anni previsti...

la cosa non mi è mai quadrata perchè se così fosse allora erano tutti dei geni una volta.... però poi uno pensa: ma se 20-30 anni fa chi si laureava era un genio, dove sono andati a finire tutti questi geni adesso?

poi parlando con una persona, laureata in matematica, ho scoperto che si è laureato (in modo regolare senza nessuna agevolazione o simile) con 15 esami in 4 anni...................

cioè una volta quindi le lauree si prendevano con meno di 4 esami all'anno?

si ok le materie saranno state un pochetto più approfondite, complesse etc, ma volete mettere dare 4 esami all'anno, e darne 10-11 come nel mio caso, tutte abbastanza diverse? una cosa è approfondire un pò di più una materia sola, un'altra è farne 3 diverse che per ognuna devi cominciare dall'inizio e scoprirla tutta...

Ziosilvio
03-11-2006, 12:32
Ti posso confermare che la vecchia laurea quadriennale in Matematica prevedeva 15 esami.
Ti confermo anche che tutti gli altri corsi di laurea ne prevedevano un numero maggiore.
Ti suggerisco infine di dare un'occhiata ai programmi d'esame dei corsi che c'erano all'epoca, e confrontarli con quelli degli esami che devi fare tu. Vedrai che le materie non erano "un pochetto" più approfondite... lo erano molto di più.

mark41176
03-11-2006, 12:41
ste cose le avevo previste da tempo ;) , intendo la confusione che si è creata tra i due ordinamenti universitari!

non voglio insinuare che tu sia disinformato a riguardo ma io che sono del v.o. posso garantirti che non è cambiato nulla .....come a suo tempo fu chiarito e ribadito dai docenti....... "con la riforma del nuovo ordinamento cambia il dosaggio della cultura".....

qui ognuno giustamente difende la propria posizione, tu la tua, io la mia....

ti lascio con un esempio pratico....... mio cugino l'anno scorso si è iscritto a ing elettrica come me anni fa, solo che io sono rimasto al vecchio ordinamento........ ebbene il mio esame "Analisi Matematica 1" comprendeva 6 argomenti proncipali (dai limiti, numeri complessi, derivate.... agli integrali e studio di funzioni).... a mio cugino è stato sdoppiato in due moduli: Analisi 1 e Analisi 2 .... infatti deve fare un modulo che comprende metà degli argomenti (fino alle derivate ... per intenderci) e l'altro che contiene il resto del programma (integrali e funzioni).............
........ molto semplice capire il sistema, giustifico chi si affaccia per la prima volta nel mundo dell'università, ma prima di trarre delle conclusioni è meglio informarsi bene ;)

....chiaramente l'esempio del singolo esame vale anche per gli altri con qualche leggera variazione........ ora si parla di "moduli" che la gente in generale tende a far equivalere agli "esami" del vecchio ordinamento...... e questo chiaramente lo dice chi l'università non l'ha mia frequentata....

P.S. anzi potrei dimostrarti anke il contrario (programmi nuovi più che dimezzati in cui mancano proprio delle dimostrazioni che non si fanno studiare più....) ma nn è questo il problema più grande ora..... piuttosto il problema viene dopo la laurea :D

Syd Barrett
03-11-2006, 13:24
C'è anche da dire che nel passaggio dal VO al NO ognuno ha fatto come gli pare.... per esempio da noi ci sono CDL dove la vecchia quadriennale è diventata paro paro una nuova triennale (stessi programmi-professori-esami) e in più hanno agginto una specialistica. Ogni volta è un caso a sè, in teoria dovrebbe funzionare come dice ZioSilvio (che nome... brr), in pratica purtroppo non sempre è così.

avalon1860
03-11-2006, 13:40
C'è anche da dire che nel passaggio dal VO al NO ognuno ha fatto come gli pare.... per esempio da noi ci sono CDL dove la vecchia quadriennale è diventata paro paro una nuova triennale (stessi programmi-professori-esami) e in più hanno agginto una specialistica. Ogni volta è un caso a sè, in teoria dovrebbe funzionare come dice ZioSilvio (che nome... brr), in pratica purtroppo non sempre è così.
si veramente, in quel momento doveva essere una pacchia peccato essere stato troppo giovane per farlo in quel periodo

Syd Barrett
03-11-2006, 16:05
si veramente, in quel momento doveva essere una pacchia peccato essere stato troppo giovane per farlo in quel periodo


non ho capito :stordita:

Python
03-11-2006, 17:14
tanto per dirne una, questa è matematica generale, una delle 9 materie del primo anno di economia


1. Nozioni fondamentali di logica:
a - le proposizioni;
b - il calcolo preposizionale: negazione, uguaglianza, congiunzione, alternativa;
c - l’implicazione, la doppia implicazione;
d - i teoremi, i lemmi, i corollari;
e - le condizioni necessarie, la condizione sufficiente, la condizione necessaria e sufficiente;
f - il procedimento diretto e il procedimento indiretto per la dimostrazione di u8n teorema.

2. Nozioni sugli insiemi:
a- definizione e notazioni; inclusioni, uguaglianza; sottoinsiemi;
b- operazioni sugli insiemi:
b1 - intersezioni;
b2 - unioni;
b3 - differenze; l’insieme complementare di un insieme;
b4 - l’insieme delle parti di un insieme;
b5 - prodotto cartesiano; relazioni; applicazioni; applicazioni iniettive, suriettive, biiettive; relazioni di un insieme in sé stesso, relazione di equivalenza, relazione d’ordine;
b6 - il ricoprimento di un insieme, la partizione di un insieme;
b7 - la cardinalità di un insieme.

3. Calcolo combinatorio:
a - disposizioni semplici, combinazioni semplici, permutazioni; disposizioni con ripetizione, combinazioni con ripetizione, ripartizioni in gruppi di assegnata composizione;
b - lo sviluppo della potenza n-esima di un binomio;
c - la cardinalità dell’insieme delle parti di un insieme.

4. Numeri reali:
a - numeri interi relativi;
b - numeri razionali relativi;
c - numeri reali relativi: insiemi di numeri reali; insiemi limitati inferiormente, superiormente, insiemi limitati, estremo inferiore di un insieme limitato inferiormente, estremo superiore di un insieme limitato superiormente, insiemi illimitati inferiormente e insiemi illimitati superiormente, estremo inferiore per un insieme illimitato inferiormente; estremo superiore per un insieme illimitato superiormente; intorno di un punto, intorno sinistro e intorno destro di un punto; punto di accumulazione per un insieme; l’insieme derivato di un insieme; i punti isolati, interni, esterni, di frontiera per un insieme; insieme aperto, insieme chiuso, insieme né aperto né chiuso;
d - insiemi numerabili, insiemi con la cardinalità del continuo.

5. Funzioni reali di variabile reale:
a - definizione di funzione, di funzione limitata, illimitata superiormente, inferiormente, illimitata;
b - grafico di una funzione;
c - funzioni composte e funzioni inverse;
d - funzioni monotone;
e - funzioni convesse e funzioni concave;
f - funzioni pari, dispari e periodiche.

6. Limiti di funzioni:
a - definizione di limite, di limite destro e di limite sinistro, di limite per difetto e per eccesso;
b - teorema di unicità del limite,della permanenza del segno, d’esistenza del limite per le funzioni monotone, del confronto;
c - il calcolo del limite;
d - continuità di una funzione in un punto, punti di discontinuità eliminabili, di prima specie, di seconda specie;
e - continuità di una funzione in un insieme;
f - teoremi sulle funzioni continue su un insieme chiuso e limitato: Weierstrass, degli zeri, Darboux;
g - le forme indeterminate, i limiti notevoli.

7. Elementi di calcolo differenziale:
a - la nozione di derivata di una funzione in un punto, derivata destra e derivata sinistra;
significato geometrico della derivata di una funzione in un punto, i punti angolosi,
cuspidali, a tangente verticale;
b - le derivate successive;
c - le derivate delle funzioni elementari;
d - regole di derivazione;
e - il concetto di differenziale.

8. Applicazione del calcolo differenziale:
a - teoremi di Rolle, lagrange, Cauchy;
b - la regola di de L’Hopital;
c - punti di massimo e di minimo assoluti, di massimo e di minimo relativo;
d - crescenza e decrescenza, convessità e concavità; punti di flesso;
e - asintoti.

9. Cenni sulla teoria dell’integrazione

10. Matrici:
a - definizioni e notazioni;
b - matrici rettangolari, quadrate, triangolari superiori, inferiori, diagonali, scalari, unità, nulle, simmetriche, trasposte;
c - operazioni tra matrici: somma, prodotto;
d - definizione di una matrice inversa di una matrice quadrata; unicità della matrice inversa; definizione di determinate di una matrice quadrata; proprietà dei determinanti;
f - minore di una matrice; minore e minore complementare di una matrice quadrata; il complemento algebrico di un elemento di una matrice quadrata,
g - il primo e il secondo teorema di Laplace;
h - calcolo della matrice inversa di una matrice quadrata;
i - rango di una matrice;

11. Sistemi di equazioni lineari:
a-definizioni e notazioni; la notazione matriciale;
b- sistemi normali e non normali;
c- il teorema di Cramer;
d- il teorema di Rouchè-Capelli.


(mi riferisco a mark)

questa è una sola delle 30 materie che devo dare per la triennale, e non è certo la più difficile, è considerata 8 cfu
poi ho economia aziendale, 10 cfu
statistica (8 cfu)
diritto privato 6 cfu (come libro, il torrente, 1100 pagine)
diritto commerciale 6 cfu
ragioneria generale 8 cfu
economia politica 7 cfu
(+ inglese e informatica)

questo SOLO per il primo anno

non so come funziona in quell'università di cui tu parli, ma ho sentito spesso che in molte università del nord vengono divise le materie difficili e lunghe in più spezzoni, qui a palermo purtroppo ciò non accade, ed ogni esame è proprio UN ESAME, non un modulo

Scoperchiatore
03-11-2006, 21:04
8 cfu per quel programma possono essere troppi o pochi.
Se si approfondisce ogni argomento, sono pochi, ma se, come penso, farai tutto "all'acqua di rose" allora sono un po' troppi.

Se alla fine di quel corso sai diagonalizzare una matrice, allora saranno stati pochi :D

clasprea
03-11-2006, 23:57
Guarda phyton, a me per tutta quella roba lì, meno le matrici, ma con aggiunta di integrali (anche belli tosti!) ed equazioni differenziali hanno dato 6 crediti, già ti è andata bene mi sembra.

Pot
04-11-2006, 11:01
cioè tu stai dicendo che il nod è + difficile del vod, basandoti solo sul numnero di aterie??
Le materie allora erano meno e molto + approfondite e non c'erano i compitini. Gli anni sono stati allungati per rendere uniforme la riforma, considera che nel tuo corso di laurea farai materie ripetitive per occupare questo buco . Ricorda che non tutto si misura a peso.
ciao
Alessio

Python
04-11-2006, 11:10
cioè tu stai dicendo che il nod è + difficile del vod, basandoti solo sul numnero di aterie??
Le materie allora erano meno e molto + approfondite e non c'erano i compitini. Gli anni sono stati allungati per rendere uniforme la riforma, considera che nel tuo corso di laurea farai materie ripetitive per occupare questo buco . Ricorda che non tutto si misura a peso.
ciao
Alessio


non ho detto necessariamente che è più facile, me ne guarderei bene non lo conosco nemmeno, però secondo me avere meno esami permette di prepararsi meglio e di organizzarsi meglio, cioè una cosa è prepararsi su due materie, anche se lunghe, che non su 4-5 materie molto diverse tra loro (puntualmente ad ogni semestre ho materie diversissime tra loro, una di diritto, una di matematica, una di economia, etc)

tra l'altro, mettendo il caso del diritto privato, non credo che nel v.o. fosse più complesso, perchè il libro da cui studio, il torrente, c'era anche credo negli anni 50 (adesso è giunto alla 17° edizione e non esce ogni anno, fatevi due calcoli, questo è uscito nel 2004, il 16° nel '99) ed era usato in giurisprudenza, e per l'esame lo devo studiare tutto (1100 pagine) nonostante siano 6 miseri crediti... questo cos'è un modulo facile facile? :D

ah da me non ci sono compitini, c'è solo l'esame finale, o lo passi o lo rifai, e verte su tutta la materia non solo su parti

wheisback
04-11-2006, 12:20
Prima prima c'erano le annualità. :D

Adesso lo stesso argomento viene diviso in più corsi.

ES:

- Misure meccaniche e termiche
- Misure I
- Misure II

oppure

- Fondamenti di costruzione di macchine
- Costruzione di macchine I
- Costruzione di macchine II

mark41176
04-11-2006, 16:19
allora Python, comprendo le tue perplessità, sei una matricola e mi sembra giusto che tu voglia capire come funzionano davvero le cose, il problema però è che già ogni facoltà ha i propri regolamenti in base ai rispettivi indirizzi, figuriamoci università di città diverse!
ti posso solo dire che ad esempio l'esame di cui ti dicevo "Analisi Matematica 1" nella conversione in crediti vale 12 cfu mentre ciascuno dei 2 moduli in cui è stato diviso quell'esame nel nuovo ordinamento vale 6 cfu...... poi posso immaginare che ci siano moduli come quello che mi dici tu che valgono anche 8 cfu, è cmq certo che ogni difficoltà è rapportata con un giusto punteggio di crediti formativi quindi dato che ora è raggiungere un punteggio totale per essere ammessi all'anno successivo è importante che tu raggiunga quel punteggio, poi (lo spero per te) puoi gestire il tuo piano di studi come meglio pensi, cambiare determinare materie e inserirne altre, ma questo varia da facoltà a facoltà...
cmq ti ripeto, ormai le differenze effettive nn si possono più fare perchè è difficile capire se su un certo numero di argomenti di una determinata materia le dimostrazioni dei teoremi, ad esempio, si devono fare tutte...... purtroppo da un normale indice degli argomenti non si può distinguere quanto ci sia di più o di meno rispetto al vecchio ordinamento...

.... infine...... sul fatto se sia meglio avere meno esami ma con programmi più vasti o più esami con programmi più brevi non so che dirti, ma ricordo che i docenti quando ci illustrarono la riforma qualche anno fa ribadirono più volte che con il nuovo ordinamento il sistema di studio sia più vantaggioso......
mah, non so che dirti, non è più un problema mio questo, posso solo dirti "in bocca al lupo"!

funky80
06-11-2006, 09:46
Io parlom per la mia esperienza di laureato vod, che ha vissuto il passaggio di amici e colleghi. Da noi la cosa è stata semplice: ogni esame è stato praticamente sfoltito e poi diviso in due, in più compitini in itinere a pioggia.Un esempio pratico: analisi 1. Da circa 180 teroremi da studiarsi con relativa dimostrazione a una decina di dimostrazioni ( giusto rolle, lagrange, cauchy e poco altro ) e poi diviso in analisi A e B. A mio parere il nod, almeno a modena è molto più facile da affrontare, è vero che ci sono mille esami, ma di rado ho visto studenti amici perdere più di 3-7 gg per ogni esame. io mi sono fatto due mesi di full immersion per dare analisi 2 e comunque l'ho dovuto ridare 3 volte prima di affrontare lo scritto, ora è a crocette :muro: :muro: :muro: :muro:

Krammer
06-11-2006, 12:46
rispondo anch'io per esperienza personale (2 anni al vecchio ordinamento ing informatica a padova con 8 esami dati, poi sono passato al nuovo e ho finito la triennale, ora faccio la specialistica sempre di ing informatica ma a ferrara)
vecchio ordinamento e nuovo sono due concezioni direi opposte, "in linea teorica". al vecchio ordinamento generalmente ci sono circa 2/3 degli esami rispetto al nuovo, o anche meno, ma i programmi sono più vasti.
questo appunto in linea teorica: di fatto la difficoltà dei 2 ordinamenti dipende da come viene gestita da docente a docente. ci sono esami che al no vengono spezzettati in più moduli e di conseguenza in genere risultano essere più facili da passare, in altri esami invece il passaggio dal vo al no consiste a parole in uno "snellimento" del programma che molte volte porta a difficoltà notevoli con alcuni docenti che lavorano ancora con la mentalità del vecchio: alcune cose tolte dal programma vengono cmq date per scontato, oppure vengono trattate solo superficialmente ma il docente all'esame può richiedere cmq una preparazione analoga a quella del vo. insomma la difficoltà dell'esame dipende quasi esclusivamente dal taglio che decide di dargli il prof: ci possono essere corsi con programmi vastissimi conclusi alla fine con esami "farsa", oppure corsi con programmi più limitati ma su cui bisogna sputare il sangue per passare, se il prof è esigente, e questo indipendentemente dal tipo di ordinamento.

cmq, almeno per quella che è stata la mia esperienza, nel vecchio ordinamento l'impronta è quella di prepararsi pesantemente per un esame alla volta, quindi con più tempo a disposizione, nel nuovo gli esami sono mediamente più semplici ma il numero maggiore, i parziali a metà corso o progettini vari da sviluppare in itinere implicano uno studio forse meno pesante ma anche meno "lineare", prepararsi contemporaneamente 3-4 esami non è sempre facile, ci vuole cmq costanza ed impegno nello starci dietro, e spesso è necessaria la frequenza (cosa che al vo per molti corsi risultava superflua)

a posteriori posso dire che mi trovavo un po' meglio a vo, gli appelli erano più difficili ma c'era il tempo di prepararsi meglio un esame per volta. e i programmi erano fatti bene, erano più rodati: al no capita a volte di saltare a piè pari un certo numero di nozioni e concetti che se invece venissero trattati bene come al vo semplificherebbero meglio la comprensione di altri argomenti (dello stesso corso o anche di altri corsi successivi). al nuovo poi ci sono anche molte ridondanze nei programmi di esami diversi, argomenti in comune che vengono trattati più volte, e magari sempre in modo superficiale :muro:

il no per me ha un importante pregio: è più facile portare a termine gli studi, sia grazie alla divisione triennale/specialistica (se uno si stufa a metà percorso almeno di porta a casa la laurea di base) sia perchè sono meno presenti o addirittura assenti quelli che chiamo esami-scoglio, quelli difficilissimi (dipende sempre del docente cmq) che al vecchio ti facevano impazzire, si perdevano intere sessioni per quell'unico esame cmq col rischio di non passarlo: e ti segano una volta, e ti segano la seconda e la terza e la quarta e alla fine ti demoralizzi e ti viene da mollare tutto. al nuovo questo succede più raramente perchè cmq i programmi sono in genere più limitati ed è difficile non riuscire a passare un esame, se ci si concentra solo su quello.
al vecchio l'abbandono era molto frequente, anche dopo aver fatto parecchi esami, al nuovo magari ci si ferma alla triennale e ci si impiega molto se non si è in grado di seguire e preparare tanti esami contemporaneamente, ma almeno alla fine con un po' di pazienza hai ottenuto un titolo di studio.....

jesusquintana
06-11-2006, 12:55
Anch'io ho vissuto in prima persona entrambi gli ordinamenti, e in generale concordo con quello che dice Krammer.