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View Full Version : Essere o Avere?


FabioGreggio
31-10-2006, 10:43
http://www.guidasicilia.it/foto/news/attualita/padre_figlio_N.jpg

da: http://www.radicalsocialismo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=24&Itemid=41

L’enigma non è “essere o non essere”,
ma “essere o avere”.

Il Capitalismo avanzato ha forse sfamato l’Occidente, ma in cambio ha chiesto l’anima.
Oggi l’Occidente è di fronte a sfide difficili,
prima fra tutte l’elaborazione di un nuovo modello sociale
che possa coniugare sviluppo sostenibile,
legalità, ambiente, sviluppo economico.
Il Capitalismo da qualche tempo è alla fine del suo corso,
in lenta agonia dopo la sua vittoria sul Comunismo.
Ma rimanere il solo sistema possibile al mondo ha prodotto un’involuzione sociopolitica
portando il Capitalismo in un vicolo cieco.

Alla fine di questo vicolo sono emersi i lati oscuri del Capitalismo:
un liberismo duro e sbagliato, una corsa sfrenata all’arricchimento,
una progressiva de-culturizzazione delle società,
divenute sempre più materialiste e prive di capacità di confronto con il resto del mondo affamato.
L’uomo capitalista è chiuso nel suo egoismo e nella sua presunzione di migliore.
Fra il massimalismo assolutistico del Comunismo e il Liberismo anarcocapitalista
che arricchisce pochi e impoverisce molti,
l’umanità è alla spasmodica ricerca di una terza via.
Una via che recuperi l’uomo e la sua centralità, la sua anima, il suo rapporto con la società,
che moduli l’interagire sinergico delle risorse individuali
e cerchi una giusta redistribuzione delle risorse e beni comuni,
senza intaccare la sfera privata.

Un uomo nuovo, consapevole del suo ruolo partecipativo
al miglioramento sociale e contemporaneamente
avente diritto a sviluppare il suo ego e le sue naturali aspirazioni.
In Occidente i modelli sociali più funzionali si sono dimostrati quelli applicati nel Nord Europa,
un mix di liberalismo e socialismo, di radicalismo
dei diritti e di partecipazione, di statalismo e privato.
Un RadicalSocialismo appunto che recupera la gloriosa idea socialista primogenita,
ma priva degli eccessi interpretativi spesso sfociati in Comunismi radicali,
dai dogmi accademicamente marxisti.
Un RadicalSocialismo che nasce dal pensiero illuministico
figlio di dell’embrione dell’occidentalismo che fu la cultura filosofica greca delle scuole socratiche, platoniche, agnostiche.

E’ a questi modelli che noi RadicaSocialisti guardiamo, ma con occhi nuovi,
con un piede nell’esperienza passata e uno sguardo lungimirante.

La sfida è: “ Essere razionali, pratici, semplici e realisti”

L’economia RadicalSocialista deve tener conto delle aspirazioni individuali in un mercato libero,
con poche regole, ma assolutamente rispettate come dogma irrinunciabile.
Anzi come postulato.

La redistribuzione delle risorse è punto fondamentale della società cui aspiriamo
perché i beni comuni sono minati dai monopoli, trust, cartelli,
che sono una limitazione dei diritti degli “altri”.
I “diritti dell’uomo” sono un altro punto cui noi guardiamo in modo fondamentale.
Pari diritti e pari opportunità.
Con particolare attenzione ai diritti dei più deboli per esempio:

Infanzia: i bambini sono la più gran risorsa dell’umanità perché rappresentano il nostro futuro.
Essi vanno tutelati in modo particolare nei loro diritti fondamentali:
istruzione, alimentazione, sfera affettiva.
Il bambino non è una risorsa solo per la famiglia, ma per l’intera comunità.
Dovrebbe, infatti, passasse il concetto che un bambino è figlio anche della comunità
e per questo difeso e accudito anche dalle istituzioni.

Donne: la donna è discriminata in varie forme nella società Capitalista-liberale.
Nel lavoro e nella famiglia la donna fatica molto più dell’uomo nel suo percorso.
La donna invece deve poter affrontare i sui diritti di madre
senza essere penalizzata nella sua carriera lavorativa.
E deve poter avere accesso facilitato nei gangli vitali della nostra società
che oggi gli sono preclusi in modo discriminante.

Omosessuali: anche se passi in avanti sono stati fatti per la rivendicazioni dei diritti
di coloro che hanno orientamenti sessuali di carattere omosessuale,
stenta a passare il concetto che la diversità è un patrimonio e non un difetto.
Noi RadicalSocialsiti chiediamo prima di tutto l’abolizione
degli elementi discriminanti più elementari
e quindi la perseguibilità efficace ed esemplare
a livello legale di tutti i titoli grotteschi e ingiurianti
con cui spesso sono apostrofati uomini e donne gay.
L’insegnamento nelle scuole della “normalità” della diversità,
sia essa sessuale sia fisica e il concetto etico che
“nessuno è diverso, ma unico”.

Anziani: una società che non mette in primo piano l’esperienza di vita dell’anziano
è una società fallimentare perché incapace di costruire il proprio futuro
guardando agli errori del suo passato.
I giovani durante il periodo formativo devono trovarsi a contatto con gli anziani e questi ultimi,
in forma volontaria possono essere inseriti in modo pedagogico
in vari settori della vita sociale a contatto con i giovani stessi.

--------------------

Particolare attenzione dovrà porre il Movimento RadicalSocialsita
all’elaborazione di un’idea originale in fatto d’economia e d’economia del lavoro,
affrontando i temi spinosi delle pensioni, TFR, disoccupazione.

Ma anche su altri temi siamo tenuti ad esprimerci e non ci tireremo indietro.

Laicità dello Stato, Revisione del Concordato, Immigrazione e diritti degli immigrati.

Con particolare attenzione perseguiremo l’obiettivo
di svuotare il Parlamento da tutti quegli “onorevoli”
che non abbiano la Fedina Penale pulita e saremo accanto a quelle forze politiche che faranno di questa battaglia una questione irrinunciabile.

Ma anche su temi attuali come l’eutanasia:
fondamentale il concetto di Testamento biologico,
dove l’individuo prenda decisioni importanti per la sua persona e decida del proprio futuro.
L’eutanasia come altre forme di credo privato è percorso intimo dell’uomo
e come tale deve essere decisione individuale che non escluda nessuna possibilità o diritto.

Ed infine sull’etica.
La nostra società è imbarbarita da una volgare
e pericolosa campagna mediatica soprattutto televisiva.
Questo ha portato ad una de-culturizzazione preoccupante
e ad una banalizzazione di concetti fondamentali.
Si dovrà porre massima attenzione a questo punto,
affinché l’umanità costruisca la propria idea più sui libri che davanti ad un video.

Per questo proporremo interventi drastici e proposte a forze politiche
per cambiare radicalmente la qualità dei programmi ed incrementare
invece altre forme d’informazione come la lettura o lo spettacolo.

Perché questo concetto vicino a quello dell’etica?

Perché nella società Capital-liberista “L’uomo è quello che vede”.

E nessuna battaglia sull’etica, morale, comportamento avrà efficacia se il più diabolico strumento
sarà usato in modo strumentale e deleterio sulla mente del libero cittadino.
E che lo studio dei rudimenti fondamentali dell’etica torni nelle aule di scuola.
Non come ora ricreativa, ma come materia d’esame fin dalle scuole elementari.

E quindi essere o avere? Forse la risposta è:

“Essere prima di tutto, per capire cosa avere”.

fg

tdi150cv
31-10-2006, 10:48
Fabio ma vuoi dirmi che stavolta nemmeno sotto sotto si allude al nostro Silvio ?
Dai e' impossibile ... forse avro' letto male ... :D :p

oscuroviandante
31-10-2006, 10:49
Fabio ma vuoi dirmi che stavolta nemmeno sotto sotto si allude al nostro Silvio ?
Dai e' impossibile ... forse avro' letto male ... :D :p


non lo provocare :D

funky80
31-10-2006, 10:50
Avere, senza nessun dubbio, se hai puoi essere ciò che vuoi, se non hai ti devi accontentare di ciò che puoi

FabioGreggio
31-10-2006, 10:52
Fabio ma vuoi dirmi che stavolta nemmeno sotto sotto si allude al nostro Silvio ?
Dai e' impossibile ... forse avro' letto male ... :D :p

Di Silvio nemmeno l'ombra.
Se lo vedi hai la coda di paglia.
Questa è filosofia, delle televendite ne parliamo magari in un secondo momento... :cool:

fg

dantes76
31-10-2006, 10:54
http://www.guidasicilia.it/foto/news/attualita/padre_figlio_N.jpg

da: http://www.radicalsocialismo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=24&Itemid=41
.

Il Capitalismo avanzato ha forse sfamato l’Occidente, ma in cambio ha chiesto l’anima.


fg

non mi sembra che l'opposto abbia sfamato, ma sicuramente ha chiesto pure l'anima

Fabiaccio
31-10-2006, 10:55
Fabio ma vuoi dirmi che stavolta nemmeno sotto sotto si allude al nostro Silvio ?
Dai e' impossibile ... forse avro' letto male ... :D :p

edit

LUVІ
31-10-2006, 10:56
Essere, senza dubbio, essere degli abbienti :D
Scusa Fabio, non ho tempo per leggere tutto ;)

LuVi

e.cera
31-10-2006, 11:13
Molto interessante, soprattutto per un radicale come me
(socialista come alle origini dei radicali, altro che il liberismo di Capezzone :muro: ) ,
le tesi descritte a mio modo di vedere sono il giusto equilibrio
tra egoismo e giustizia sociale, difatti seguendo il tuo sito
sono rimasto molto attratto dalla formazione di QUESTA (http://www.radicalidisinistra.it/) interessantissima proposta politica
di cui seguo gli sviluppi...

Anche se non ti conosco, apprezzo sempre i tuoi interventi. ;)
(Quanno ce vò, ce vò :O )

plutus
31-10-2006, 11:17
Alla fine di questo vicolo sono emersi i lati oscuri del Capitalismo:
un liberismo duro e sbagliato, una corsa sfrenata all’arricchimento,
una progressiva de-culturizzazione delle società,


cioè, prima (quando?) la società era acculturata? senza saper nè leggere nè scrivere?

8310
31-10-2006, 11:38
non mi sembra che l'opposto abbia sfamato, ma sicuramente ha chiesto pure l'anima

Parole luminose :mano:

jumpermax
31-10-2006, 11:50
http://www.guidasicilia.it/foto/news/attualita/padre_figlio_N.jpg

da: http://www.radicalsocialismo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=24&Itemid=41

L’enigma non è “essere o non essere”,
ma “essere o avere”.

Il Capitalismo avanzato ha forse sfamato l’Occidente, ma in cambio ha chiesto l’anima.
Oggi l’Occidente è di fronte a sfide difficili,
prima fra tutte l’elaborazione di un nuovo modello sociale
che possa coniugare sviluppo sostenibile,
legalità, ambiente, sviluppo economico.
Il Capitalismo da qualche tempo è alla fine del suo corso,
in lenta agonia dopo la sua vittoria sul Comunismo.
Ma rimanere il solo sistema possibile al mondo ha prodotto un’involuzione sociopolitica
portando il Capitalismo in un vicolo cieco.

Alla fine di questo vicolo sono emersi i lati oscuri del Capitalismo:
un liberismo duro e sbagliato, una corsa sfrenata all’arricchimento,
una progressiva de-culturizzazione delle società,
divenute sempre più materialiste e prive di capacità di confronto con il resto del mondo affamato.
L’uomo capitalista è chiuso nel suo egoismo e nella sua presunzione di migliore.
Fra il massimalismo assolutistico del Comunismo e il Liberismo anarcocapitalista
che arricchisce pochi e impoverisce molti,
l’umanità è alla spasmodica ricerca di una terza via.
Una via che recuperi l’uomo e la sua centralità, la sua anima, il suo rapporto con la società,
che moduli l’interagire sinergico delle risorse individuali
e cerchi una giusta redistribuzione delle risorse e beni comuni,
senza intaccare la sfera privata.

Un uomo nuovo, consapevole del suo ruolo partecipativo
al miglioramento sociale e contemporaneamente
avente diritto a sviluppare il suo ego e le sue naturali aspirazioni.
In Occidente i modelli sociali più funzionali si sono dimostrati quelli applicati nel Nord Europa,
un mix di liberalismo e socialismo, di radicalismo
dei diritti e di partecipazione, di statalismo e privato.
Un RadicalSocialismo appunto che recupera la gloriosa idea socialista primogenita,
ma priva degli eccessi interpretativi spesso sfociati in Comunismi radicali,
dai dogmi accademicamente marxisti.
Un RadicalSocialismo che nasce dal pensiero illuministico
figlio di dell’embrione dell’occidentalismo che fu la cultura filosofica greca delle scuole socratiche, platoniche, agnostiche.

E’ a questi modelli che noi RadicaSocialisti guardiamo, ma con occhi nuovi,
con un piede nell’esperienza passata e uno sguardo lungimirante.

La sfida è: “ Essere razionali, pratici, semplici e realisti”

L’economia RadicalSocialista deve tener conto delle aspirazioni individuali in un mercato libero,
con poche regole, ma assolutamente rispettate come dogma irrinunciabile.
Anzi come postulato.

La redistribuzione delle risorse è punto fondamentale della società cui aspiriamo
perché i beni comuni sono minati dai monopoli, trust, cartelli,
che sono una limitazione dei diritti degli “altri”.
I “diritti dell’uomo” sono un altro punto cui noi guardiamo in modo fondamentale.
Pari diritti e pari opportunità.
Con particolare attenzione ai diritti dei più deboli per esempio:

Infanzia: i bambini sono la più gran risorsa dell’umanità perché rappresentano il nostro futuro.
Essi vanno tutelati in modo particolare nei loro diritti fondamentali:
istruzione, alimentazione, sfera affettiva.
Il bambino non è una risorsa solo per la famiglia, ma per l’intera comunità.
Dovrebbe, infatti, passasse il concetto che un bambino è figlio anche della comunità
e per questo difeso e accudito anche dalle istituzioni.

Donne: la donna è discriminata in varie forme nella società Capitalista-liberale.
Nel lavoro e nella famiglia la donna fatica molto più dell’uomo nel suo percorso.
La donna invece deve poter affrontare i sui diritti di madre
senza essere penalizzata nella sua carriera lavorativa.
E deve poter avere accesso facilitato nei gangli vitali della nostra società
che oggi gli sono preclusi in modo discriminante.

Omosessuali: anche se passi in avanti sono stati fatti per la rivendicazioni dei diritti
di coloro che hanno orientamenti sessuali di carattere omosessuale,
stenta a passare il concetto che la diversità è un patrimonio e non un difetto.
Noi RadicalSocialsiti chiediamo prima di tutto l’abolizione
degli elementi discriminanti più elementari
e quindi la perseguibilità efficace ed esemplare
a livello legale di tutti i titoli grotteschi e ingiurianti
con cui spesso sono apostrofati uomini e donne gay.
L’insegnamento nelle scuole della “normalità” della diversità,
sia essa sessuale sia fisica e il concetto etico che
“nessuno è diverso, ma unico”.

Anziani: una società che non mette in primo piano l’esperienza di vita dell’anziano
è una società fallimentare perché incapace di costruire il proprio futuro
guardando agli errori del suo passato.
I giovani durante il periodo formativo devono trovarsi a contatto con gli anziani e questi ultimi,
in forma volontaria possono essere inseriti in modo pedagogico
in vari settori della vita sociale a contatto con i giovani stessi.

--------------------

Particolare attenzione dovrà porre il Movimento RadicalSocialsita
all’elaborazione di un’idea originale in fatto d’economia e d’economia del lavoro,
affrontando i temi spinosi delle pensioni, TFR, disoccupazione.

Ma anche su altri temi siamo tenuti ad esprimerci e non ci tireremo indietro.

Laicità dello Stato, Revisione del Concordato, Immigrazione e diritti degli immigrati.

Con particolare attenzione perseguiremo l’obiettivo
di svuotare il Parlamento da tutti quegli “onorevoli”
che non abbiano la Fedina Penale pulita e saremo accanto a quelle forze politiche che faranno di questa battaglia una questione irrinunciabile.

Ma anche su temi attuali come l’eutanasia:
fondamentale il concetto di Testamento biologico,
dove l’individuo prenda decisioni importanti per la sua persona e decida del proprio futuro.
L’eutanasia come altre forme di credo privato è percorso intimo dell’uomo
e come tale deve essere decisione individuale che non escluda nessuna possibilità o diritto.

Ed infine sull’etica.
La nostra società è imbarbarita da una volgare
e pericolosa campagna mediatica soprattutto televisiva.
Questo ha portato ad una de-culturizzazione preoccupante
e ad una banalizzazione di concetti fondamentali.
Si dovrà porre massima attenzione a questo punto,
affinché l’umanità costruisca la propria idea più sui libri che davanti ad un video.

Per questo proporremo interventi drastici e proposte a forze politiche
per cambiare radicalmente la qualità dei programmi ed incrementare
invece altre forme d’informazione come la lettura o lo spettacolo.

Perché questo concetto vicino a quello dell’etica?

Perché nella società Capital-liberista “L’uomo è quello che vede”.

E nessuna battaglia sull’etica, morale, comportamento avrà efficacia se il più diabolico strumento
sarà usato in modo strumentale e deleterio sulla mente del libero cittadino.
E che lo studio dei rudimenti fondamentali dell’etica torni nelle aule di scuola.
Non come ora ricreativa, ma come materia d’esame fin dalle scuole elementari.

E quindi essere o avere? Forse la risposta è:

“Essere prima di tutto, per capire cosa avere”.

fg

ci rivedo ratzinger e gli attacchi al relativismo... speculare. Evidentemente nei periodi di incertezza verso il futuro viene spontaneo guardare indietro a scelte che sono già state ampiamente scartate dalla storia...

FabioGreggio
31-10-2006, 11:53
cioè, prima (quando?) la società era acculturata? senza saper nè leggere nè scrivere?

Negli anni 60 la Rai trasmetteva "I Fratelli Karamazov", "Mastro Don Gesualdo", " I Miserabili" di Victor Hugo.

Adesso si discute sulle bestemmie di Ceccherini e sulle emorroidi del marito di Carmen Russo.

La società non era acculturata.
Era più acculturata.
A meno che tu non riesca a dimostrare che c'è stato un salto di qualità culturale in questi ultimi 20 anni.

fg

FabioGreggio
31-10-2006, 11:56
ci rivedo ratzinger e gli attacchi al relativismo... speculare. Evidentemente nei periodi di incertezza verso il futuro viene spontaneo guardare indietro a scelte che sono già state ampiamente scartate dalla storia...

Si ipotizza esattamente il contrario.
Sicuro di averl letto lentamente?

fg

FabioGreggio
31-10-2006, 12:05
Molto interessante, soprattutto per un radicale come me
(socialista come alle origini dei radicali, altro che il liberismo di Capezzone :muro: ) ,
le tesi descritte a mio modo di vedere sono il giusto equilibrio
tra egoismo e giustizia sociale, difatti seguendo il tuo sito
sono rimasto molto attratto dalla formazione di QUESTA (http://www.radicalidisinistra.it/) interessantissima proposta politica
di cui seguo gli sviluppi...

Anche se non ti conosco, apprezzo sempre i tuoi interventi. ;)
(Quanno ce vò, ce vò :O )

Io e altri 15 amici siamo usciti leggermente disgustati dal movimento a cui ti riferisci.
Ma non mi sembra corretto parlarne in mancanza di interlocutore.
Ora siamo in QUESTO (www.radicalsocialismo.it)

fg

jumpermax
31-10-2006, 12:21
Negli anni 60 la Rai trasmetteva "I Fratelli Karamazov", "Mastro Don Gesualdo", " I Miserabili" di Victor Hugo.

Adesso si discute sulle bestemmie di Ceccherini e sulle emorroidi del marito di Carmen Russo.

La società non era acculturata.
Era più acculturata.
A meno che tu non riesca a dimostrare che c'è stato un salto di qualità culturale in questi ultimi 20 anni.

fg
Guarda che non stai paragonando un modello capitalista con un altro, ma facendo un parallelo tra due modelli analoghi, sempre di capitalismo parliamo. I mezzi di informazione sono liberi e la gente guarda quello che gli pare. Se non c'è amore per la cultura, non possiamo obbligare la gente ad averne. Il fatto che gli anni di istruzione si siano alzati senza che questo abbia determinato un analogo miglioramento qualitativo medio del livello culturale del paese certo fa riflettere. Che sarà mai successo al sistema scolastico di questo paese a cavallo degli anni 60-70 per spiegare un tracollo del genere? La cultura non si impone. I mezzi per accedervi ci sono. Un abbonamento internet costa 20€ al mese. Le biblioteche sono gratuite. Se la gente non ci va è perchè non è interessata. E per favore non mi parlate più di televisione come mezzo di diffusione della cultura. Che volete la flebo da attaccare in vena mentre siete sdraiati sul divano? Spegnete quella scatola e fate qualcos'altro...

jumpermax
31-10-2006, 12:27
Io e altri 15 amici siamo usciti leggermente disgustati dal movimento a cui ti riferisci.
Ma non mi sembra corretto parlarne in mancanza di interlocutore.
Ora siamo in QUESTO (www.radicalsocialismo.it)

fg
ecco quello di cui questo paese aveva davvero bisogno, un altro partito! :O
Beh, quando arriverete alla scissione dell'atomo almeno avremo una soluzione ai problemi energetici... :D

Bet
31-10-2006, 12:38
ci rivedo ratzinger e gli attacchi al relativismo... speculare..

anch'io un po' ce ne vedo :D

FabioGreggio
31-10-2006, 12:40
ecco quello di cui questo paese aveva davvero bisogno, un altro partito! :O
Beh, quando arriverete alla scissione dell'atomo almeno avremo una soluzione ai problemi energetici... :D

Sbagliato.
MRS non è e non sarà soggetto politico, ma associazione politico-culturale.

Di questo ha bisogno il paese: di associarsi per pensare a cosa fare visto che i partiti di csx e di cdx non sanno fare la O con il bicchiere. :cool:

fg

e.cera
31-10-2006, 12:59
Io e altri 15 amici siamo usciti leggermente disgustati dal movimento a cui ti riferisci.

:eek: azz...
beh io seguo dall'esterno, ovvio che conosco solo la "facciata"

Ma non mi sembra corretto parlarne in mancanza di interlocutore.

certo.

Ora siamo in QUESTO (www.radicalsocialismo.it)

fg

ho capito....
...che ho molto da leggere

FabioGreggio
31-10-2006, 13:28
Guarda che non stai paragonando un modello capitalista con un altro, ma facendo un parallelo tra due modelli analoghi, sempre di capitalismo parliamo.

Non ho capito quele è il secondo, dato che si parla di crearlo..


I mezzi di informazione sono liberi e la gente guarda quello che gli pare. Se non c'è amore per la cultura, non possiamo obbligare la gente ad averne.

I mezzi di informazione non sono liberi se c'è monopolio.
E quando la Tv diventa il mezzo più importante di diffusione della cultura è preoccupante.
Soprattutto se invece di distribuire cultura distribuisce solo caghe.


Il fatto che gli anni di istruzione si siano alzati senza che questo abbia determinato un analogo miglioramento qualitativo medio del livello culturale del paese certo fa riflettere. Che sarà mai successo al sistema scolastico di questo paese a cavallo degli anni 60-70 per spiegare un tracollo del genere? La cultura non si impone.

Il mancato miglioramento è dovuto al fatto che si è abbassata la qualità della materia, del ricevente del datore.
Ed è anche colpa della lobotomizzazione televisiva che è devastante.


I mezzi per accedervi ci sono. Un abbonamento internet costa 20€ al mese. Le biblioteche sono gratuite. Se la gente non ci va è perchè non è interessata. E per favore non mi parlate più di televisione come mezzo di diffusione della cultura.

Un giovane in Internet non cerca la cultura, cerca Pamela Anderson in azione.
E' come se 30 anni avessi messo una foto porno nel capitolo delle equazioni biquadratiche.
Un 15enne secondo te su cosa si sarebbe concentrato?


Che volete la flebo da attaccare in vena mentre siete sdraiati sul divano? Spegnete quella scatola e fate qualcos'altro...

Sono daccordo.
Oppure si potrebbero cambiare i programmi e la qualità.
Glielo dici tu a Piersilvio?
Se ti risponde picche, digli che tu sei un sostenitore del papà. Una spilletta come quella che ha Bagget Bozzo, più Bozzo che Bagget, la rimedi sicuro.

fg

jumpermax
31-10-2006, 13:58
Non ho capito quele è il secondo, dato che si parla di crearlo..

non hai capito quale sia ma lo vorresti creare... andiamo bene



I mezzi di informazione non sono liberi se c'è monopolio.
E quando la Tv diventa il mezzo più importante di diffusione della cultura è preoccupante.
Soprattutto se invece di distribuire cultura distribuisce solo caghe.


Il monopolio c'è stato fino agli anni 80, poi è arrivata la tv commerciale. Tv e cultura per quanto mi riguarda è un ossimoro, la tv è intrattenimento, spazzatura, un rumore di fondo per evitare di dover conversare a pranzo e a cena.


Il mancato miglioramento è dovuto al fatto che si è abbassata la qualità della materia, del ricevente del datore.
Ed è anche colpa della lobotomizzazione televisiva che è devastante.




Un giovane in Internet non cerca la cultura, cerca Pamela Anderson in azione.
E' come se 30 anni avessi messo una foto porno nel capitolo delle equazioni biquadratiche.
Un 15enne secondo te su cosa si sarebbe concentrato?


Sono daccordo.
Oppure si potrebbero cambiare i programmi e la qualità.
Glielo dici tu a Piersilvio?
Se ti risponde picche, digli che tu sei un sostenitore del papà. Una spilletta come quella che ha Bagget Bozzo, più Bozzo che Bagget, la rimedi sicuro.

Quindi insomma su internet si cerca Pamela anderson mentre in tv uno dovrebbe guardarsi Shakespeare... :D Se la gente non ha la minima intenzione di guardare programmi culturali come pensi di fare? Censura ? Cribbio altro che ratzinger... siamo oltre :D Tv di qualità...mamma mia... siamo a posto. Negli altri paesi parlano di digitalizzazione di libri da mettere a disposizione di tutti tramite internet e qua stiamo a parlare ancora di televisione.

plutus
31-10-2006, 14:07
Se la gente non ha la minima intenzione di guardare programmi culturali come pensi di fare? .

ha già teorizzato più volte l'eliminazione della metà che non merita...

FabioGreggio
31-10-2006, 14:42
ha già teorizzato più volte l'eliminazione della metà che non merita...

Potresti copiaincollare qui cosa e dove ho detto?

Non siamo su Rete4, e qui quando uno dice una cosa porta le prove.


fg

plutus
31-10-2006, 14:46
Potresti copiaincollare qui cosa e dove ho detto?

Non siamo su Rete4, e qui quando uno dice una cosa porta le prove.


frasi tipo "Il problema è la parte di popolazione plasmabile." mi sanno di "deja entendu"...

Non vedo il nesso con Rete4, potresti spiegarmelo?

jumpermax
31-10-2006, 15:00
Potresti copiaincollare qui cosa e dove ho detto?

Non siamo su Rete4, e qui quando uno dice una cosa porta le prove.


fg
Ti rendi conto che i tre quarti della gente che posta qua la tv non la guarda o quasi? Seriamente mi pare che voi over (credo) 40 abbiate qualche difficoltà ad inquadrare la situazione dei nuovi mezzi di comunicazione. Si va verso un'integrazione di sistemi dove la tv altro non sarà che un flusso come un altro di informazioni. Spiegami come potrà continuare a confrontarsi con un modello che ti consente di scegliere come quando e cosa vedere. Il futuro del monopolio nazionale sarà in chi ci porterà le informazioni a casa e non in chi produrrà le info. Difatti è nella censura sul web che si stanno muovendo ora...

FabioGreggio
31-10-2006, 15:01
frasi tipo "Il problema è la parte di popolazione plasmabile." mi sanno di "deja entendu"...

Non vedo il nesso con Rete4, potresti spiegarmelo?

chi ha detto che "la parte plasmabile" coincide con l'elettorato di cdx?

riguardo rete4, lascia stare, tu se svizzero e dovrei spiegarti chi è Fede.

Dovrei prendere 1 gg di ferie.

plutus
31-10-2006, 15:18
chi ha detto che "la parte plasmabile" coincide con l'elettorato di cdx?
.

nessuno, si parla semplicemente di chi non la pensa come te..

zerothehero
31-10-2006, 20:26
Ma è un manifesto politico?

Sehelaquiel
31-10-2006, 21:18
Però negl ianni 60 la tv aveva un altro peso sociale e un altro ruolo...equivaleva +/- allo sky odierno, quindi non vedo differenze.

Il fatto e' che non possiamo paragonare la tv degli anni 60 a quella di oggi - abbiamo molti altri flussi mediatici (internet, tv attiva (sky), ecc). Censurarla rinforzando programmi acculturanti (a detta di chi? chi lo deciderebbe?) limiterebbe la nostra liberta'. Come ha gia' detto Jumper, la tv e' mossa dalla richiesta dell' utenza, e se una persona non trova programmi che lo accontenti, ha l'opzione di prendere Sky, e Sky non e' che sia povera di documentari buoni :)

Ma è un manifesto politico?

Potrebbe sembrare cosi', ma non credo, dato che mi pare che abbia specificato che il suo radicalsocialismo e' una specie di thinktank :)

jumpermax
01-11-2006, 10:18
Il fatto e' che non possiamo paragonare la tv degli anni 60 a quella di oggi - abbiamo molti altri flussi mediatici (internet, tv attiva (sky), ecc). Censurarla rinforzando programmi acculturanti (a detta di chi? chi lo deciderebbe?) limiterebbe la nostra liberta'. Come ha gia' detto Jumper, la tv e' mossa dalla richiesta dell' utenza, e se una persona non trova programmi che lo accontenti, ha l'opzione di prendere Sky, e Sky non e' che sia povera di documentari buoni :)



Potrebbe sembrare cosi', ma non credo, dato che mi pare che abbia specificato che il suo radicalsocialismo e' una specie di thinktank :)

Tra fibra e connessioni a 20 mbit (in download ovviamente :D ) anche il satellitare resterà indietro. Immagina l'archivio della rai reso consultabile via web...