FabioGreggio
31-10-2006, 10:43
http://www.guidasicilia.it/foto/news/attualita/padre_figlio_N.jpg
da: http://www.radicalsocialismo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=24&Itemid=41
L’enigma non è “essere o non essere”,
ma “essere o avere”.
Il Capitalismo avanzato ha forse sfamato l’Occidente, ma in cambio ha chiesto l’anima.
Oggi l’Occidente è di fronte a sfide difficili,
prima fra tutte l’elaborazione di un nuovo modello sociale
che possa coniugare sviluppo sostenibile,
legalità, ambiente, sviluppo economico.
Il Capitalismo da qualche tempo è alla fine del suo corso,
in lenta agonia dopo la sua vittoria sul Comunismo.
Ma rimanere il solo sistema possibile al mondo ha prodotto un’involuzione sociopolitica
portando il Capitalismo in un vicolo cieco.
Alla fine di questo vicolo sono emersi i lati oscuri del Capitalismo:
un liberismo duro e sbagliato, una corsa sfrenata all’arricchimento,
una progressiva de-culturizzazione delle società,
divenute sempre più materialiste e prive di capacità di confronto con il resto del mondo affamato.
L’uomo capitalista è chiuso nel suo egoismo e nella sua presunzione di migliore.
Fra il massimalismo assolutistico del Comunismo e il Liberismo anarcocapitalista
che arricchisce pochi e impoverisce molti,
l’umanità è alla spasmodica ricerca di una terza via.
Una via che recuperi l’uomo e la sua centralità, la sua anima, il suo rapporto con la società,
che moduli l’interagire sinergico delle risorse individuali
e cerchi una giusta redistribuzione delle risorse e beni comuni,
senza intaccare la sfera privata.
Un uomo nuovo, consapevole del suo ruolo partecipativo
al miglioramento sociale e contemporaneamente
avente diritto a sviluppare il suo ego e le sue naturali aspirazioni.
In Occidente i modelli sociali più funzionali si sono dimostrati quelli applicati nel Nord Europa,
un mix di liberalismo e socialismo, di radicalismo
dei diritti e di partecipazione, di statalismo e privato.
Un RadicalSocialismo appunto che recupera la gloriosa idea socialista primogenita,
ma priva degli eccessi interpretativi spesso sfociati in Comunismi radicali,
dai dogmi accademicamente marxisti.
Un RadicalSocialismo che nasce dal pensiero illuministico
figlio di dell’embrione dell’occidentalismo che fu la cultura filosofica greca delle scuole socratiche, platoniche, agnostiche.
E’ a questi modelli che noi RadicaSocialisti guardiamo, ma con occhi nuovi,
con un piede nell’esperienza passata e uno sguardo lungimirante.
La sfida è: “ Essere razionali, pratici, semplici e realisti”
L’economia RadicalSocialista deve tener conto delle aspirazioni individuali in un mercato libero,
con poche regole, ma assolutamente rispettate come dogma irrinunciabile.
Anzi come postulato.
La redistribuzione delle risorse è punto fondamentale della società cui aspiriamo
perché i beni comuni sono minati dai monopoli, trust, cartelli,
che sono una limitazione dei diritti degli “altri”.
I “diritti dell’uomo” sono un altro punto cui noi guardiamo in modo fondamentale.
Pari diritti e pari opportunità.
Con particolare attenzione ai diritti dei più deboli per esempio:
Infanzia: i bambini sono la più gran risorsa dell’umanità perché rappresentano il nostro futuro.
Essi vanno tutelati in modo particolare nei loro diritti fondamentali:
istruzione, alimentazione, sfera affettiva.
Il bambino non è una risorsa solo per la famiglia, ma per l’intera comunità.
Dovrebbe, infatti, passasse il concetto che un bambino è figlio anche della comunità
e per questo difeso e accudito anche dalle istituzioni.
Donne: la donna è discriminata in varie forme nella società Capitalista-liberale.
Nel lavoro e nella famiglia la donna fatica molto più dell’uomo nel suo percorso.
La donna invece deve poter affrontare i sui diritti di madre
senza essere penalizzata nella sua carriera lavorativa.
E deve poter avere accesso facilitato nei gangli vitali della nostra società
che oggi gli sono preclusi in modo discriminante.
Omosessuali: anche se passi in avanti sono stati fatti per la rivendicazioni dei diritti
di coloro che hanno orientamenti sessuali di carattere omosessuale,
stenta a passare il concetto che la diversità è un patrimonio e non un difetto.
Noi RadicalSocialsiti chiediamo prima di tutto l’abolizione
degli elementi discriminanti più elementari
e quindi la perseguibilità efficace ed esemplare
a livello legale di tutti i titoli grotteschi e ingiurianti
con cui spesso sono apostrofati uomini e donne gay.
L’insegnamento nelle scuole della “normalità” della diversità,
sia essa sessuale sia fisica e il concetto etico che
“nessuno è diverso, ma unico”.
Anziani: una società che non mette in primo piano l’esperienza di vita dell’anziano
è una società fallimentare perché incapace di costruire il proprio futuro
guardando agli errori del suo passato.
I giovani durante il periodo formativo devono trovarsi a contatto con gli anziani e questi ultimi,
in forma volontaria possono essere inseriti in modo pedagogico
in vari settori della vita sociale a contatto con i giovani stessi.
--------------------
Particolare attenzione dovrà porre il Movimento RadicalSocialsita
all’elaborazione di un’idea originale in fatto d’economia e d’economia del lavoro,
affrontando i temi spinosi delle pensioni, TFR, disoccupazione.
Ma anche su altri temi siamo tenuti ad esprimerci e non ci tireremo indietro.
Laicità dello Stato, Revisione del Concordato, Immigrazione e diritti degli immigrati.
Con particolare attenzione perseguiremo l’obiettivo
di svuotare il Parlamento da tutti quegli “onorevoli”
che non abbiano la Fedina Penale pulita e saremo accanto a quelle forze politiche che faranno di questa battaglia una questione irrinunciabile.
Ma anche su temi attuali come l’eutanasia:
fondamentale il concetto di Testamento biologico,
dove l’individuo prenda decisioni importanti per la sua persona e decida del proprio futuro.
L’eutanasia come altre forme di credo privato è percorso intimo dell’uomo
e come tale deve essere decisione individuale che non escluda nessuna possibilità o diritto.
Ed infine sull’etica.
La nostra società è imbarbarita da una volgare
e pericolosa campagna mediatica soprattutto televisiva.
Questo ha portato ad una de-culturizzazione preoccupante
e ad una banalizzazione di concetti fondamentali.
Si dovrà porre massima attenzione a questo punto,
affinché l’umanità costruisca la propria idea più sui libri che davanti ad un video.
Per questo proporremo interventi drastici e proposte a forze politiche
per cambiare radicalmente la qualità dei programmi ed incrementare
invece altre forme d’informazione come la lettura o lo spettacolo.
Perché questo concetto vicino a quello dell’etica?
Perché nella società Capital-liberista “L’uomo è quello che vede”.
E nessuna battaglia sull’etica, morale, comportamento avrà efficacia se il più diabolico strumento
sarà usato in modo strumentale e deleterio sulla mente del libero cittadino.
E che lo studio dei rudimenti fondamentali dell’etica torni nelle aule di scuola.
Non come ora ricreativa, ma come materia d’esame fin dalle scuole elementari.
E quindi essere o avere? Forse la risposta è:
“Essere prima di tutto, per capire cosa avere”.
fg
da: http://www.radicalsocialismo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=24&Itemid=41
L’enigma non è “essere o non essere”,
ma “essere o avere”.
Il Capitalismo avanzato ha forse sfamato l’Occidente, ma in cambio ha chiesto l’anima.
Oggi l’Occidente è di fronte a sfide difficili,
prima fra tutte l’elaborazione di un nuovo modello sociale
che possa coniugare sviluppo sostenibile,
legalità, ambiente, sviluppo economico.
Il Capitalismo da qualche tempo è alla fine del suo corso,
in lenta agonia dopo la sua vittoria sul Comunismo.
Ma rimanere il solo sistema possibile al mondo ha prodotto un’involuzione sociopolitica
portando il Capitalismo in un vicolo cieco.
Alla fine di questo vicolo sono emersi i lati oscuri del Capitalismo:
un liberismo duro e sbagliato, una corsa sfrenata all’arricchimento,
una progressiva de-culturizzazione delle società,
divenute sempre più materialiste e prive di capacità di confronto con il resto del mondo affamato.
L’uomo capitalista è chiuso nel suo egoismo e nella sua presunzione di migliore.
Fra il massimalismo assolutistico del Comunismo e il Liberismo anarcocapitalista
che arricchisce pochi e impoverisce molti,
l’umanità è alla spasmodica ricerca di una terza via.
Una via che recuperi l’uomo e la sua centralità, la sua anima, il suo rapporto con la società,
che moduli l’interagire sinergico delle risorse individuali
e cerchi una giusta redistribuzione delle risorse e beni comuni,
senza intaccare la sfera privata.
Un uomo nuovo, consapevole del suo ruolo partecipativo
al miglioramento sociale e contemporaneamente
avente diritto a sviluppare il suo ego e le sue naturali aspirazioni.
In Occidente i modelli sociali più funzionali si sono dimostrati quelli applicati nel Nord Europa,
un mix di liberalismo e socialismo, di radicalismo
dei diritti e di partecipazione, di statalismo e privato.
Un RadicalSocialismo appunto che recupera la gloriosa idea socialista primogenita,
ma priva degli eccessi interpretativi spesso sfociati in Comunismi radicali,
dai dogmi accademicamente marxisti.
Un RadicalSocialismo che nasce dal pensiero illuministico
figlio di dell’embrione dell’occidentalismo che fu la cultura filosofica greca delle scuole socratiche, platoniche, agnostiche.
E’ a questi modelli che noi RadicaSocialisti guardiamo, ma con occhi nuovi,
con un piede nell’esperienza passata e uno sguardo lungimirante.
La sfida è: “ Essere razionali, pratici, semplici e realisti”
L’economia RadicalSocialista deve tener conto delle aspirazioni individuali in un mercato libero,
con poche regole, ma assolutamente rispettate come dogma irrinunciabile.
Anzi come postulato.
La redistribuzione delle risorse è punto fondamentale della società cui aspiriamo
perché i beni comuni sono minati dai monopoli, trust, cartelli,
che sono una limitazione dei diritti degli “altri”.
I “diritti dell’uomo” sono un altro punto cui noi guardiamo in modo fondamentale.
Pari diritti e pari opportunità.
Con particolare attenzione ai diritti dei più deboli per esempio:
Infanzia: i bambini sono la più gran risorsa dell’umanità perché rappresentano il nostro futuro.
Essi vanno tutelati in modo particolare nei loro diritti fondamentali:
istruzione, alimentazione, sfera affettiva.
Il bambino non è una risorsa solo per la famiglia, ma per l’intera comunità.
Dovrebbe, infatti, passasse il concetto che un bambino è figlio anche della comunità
e per questo difeso e accudito anche dalle istituzioni.
Donne: la donna è discriminata in varie forme nella società Capitalista-liberale.
Nel lavoro e nella famiglia la donna fatica molto più dell’uomo nel suo percorso.
La donna invece deve poter affrontare i sui diritti di madre
senza essere penalizzata nella sua carriera lavorativa.
E deve poter avere accesso facilitato nei gangli vitali della nostra società
che oggi gli sono preclusi in modo discriminante.
Omosessuali: anche se passi in avanti sono stati fatti per la rivendicazioni dei diritti
di coloro che hanno orientamenti sessuali di carattere omosessuale,
stenta a passare il concetto che la diversità è un patrimonio e non un difetto.
Noi RadicalSocialsiti chiediamo prima di tutto l’abolizione
degli elementi discriminanti più elementari
e quindi la perseguibilità efficace ed esemplare
a livello legale di tutti i titoli grotteschi e ingiurianti
con cui spesso sono apostrofati uomini e donne gay.
L’insegnamento nelle scuole della “normalità” della diversità,
sia essa sessuale sia fisica e il concetto etico che
“nessuno è diverso, ma unico”.
Anziani: una società che non mette in primo piano l’esperienza di vita dell’anziano
è una società fallimentare perché incapace di costruire il proprio futuro
guardando agli errori del suo passato.
I giovani durante il periodo formativo devono trovarsi a contatto con gli anziani e questi ultimi,
in forma volontaria possono essere inseriti in modo pedagogico
in vari settori della vita sociale a contatto con i giovani stessi.
--------------------
Particolare attenzione dovrà porre il Movimento RadicalSocialsita
all’elaborazione di un’idea originale in fatto d’economia e d’economia del lavoro,
affrontando i temi spinosi delle pensioni, TFR, disoccupazione.
Ma anche su altri temi siamo tenuti ad esprimerci e non ci tireremo indietro.
Laicità dello Stato, Revisione del Concordato, Immigrazione e diritti degli immigrati.
Con particolare attenzione perseguiremo l’obiettivo
di svuotare il Parlamento da tutti quegli “onorevoli”
che non abbiano la Fedina Penale pulita e saremo accanto a quelle forze politiche che faranno di questa battaglia una questione irrinunciabile.
Ma anche su temi attuali come l’eutanasia:
fondamentale il concetto di Testamento biologico,
dove l’individuo prenda decisioni importanti per la sua persona e decida del proprio futuro.
L’eutanasia come altre forme di credo privato è percorso intimo dell’uomo
e come tale deve essere decisione individuale che non escluda nessuna possibilità o diritto.
Ed infine sull’etica.
La nostra società è imbarbarita da una volgare
e pericolosa campagna mediatica soprattutto televisiva.
Questo ha portato ad una de-culturizzazione preoccupante
e ad una banalizzazione di concetti fondamentali.
Si dovrà porre massima attenzione a questo punto,
affinché l’umanità costruisca la propria idea più sui libri che davanti ad un video.
Per questo proporremo interventi drastici e proposte a forze politiche
per cambiare radicalmente la qualità dei programmi ed incrementare
invece altre forme d’informazione come la lettura o lo spettacolo.
Perché questo concetto vicino a quello dell’etica?
Perché nella società Capital-liberista “L’uomo è quello che vede”.
E nessuna battaglia sull’etica, morale, comportamento avrà efficacia se il più diabolico strumento
sarà usato in modo strumentale e deleterio sulla mente del libero cittadino.
E che lo studio dei rudimenti fondamentali dell’etica torni nelle aule di scuola.
Non come ora ricreativa, ma come materia d’esame fin dalle scuole elementari.
E quindi essere o avere? Forse la risposta è:
“Essere prima di tutto, per capire cosa avere”.
fg