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27-10-2006, 19:24
ROMA - Sarà un'azienda italiana a gettare le fondamenta della nuova Ground Zero. Il gruppo Trevi, tramite la sua controllata Trevi Icos corporation, si è aggiudicata la commessa per la costruzione del diaframma per il nuovo centro trasporti del World Trade Center a New York.
In una nota, la Trevi spiega che insieme alla Kiewit construction costruirà l'imponente diaframma che agirà come muro di contenimento e di fondazione per il nuovo centro trasporti, così come per tre delle nuove torri che si ergeranno a Ground Zero. Le restanti torri e il memoriale saranno edificate utilizzando il diaframma preesistente, che era stato eseguito nel 1967 dall'Icos corporation.
Il proprietario dell'opera è l'autorità portuale di New York e del New Jersey. Il centro trasporti del World Trade Center consiste in un progetto valutato in oltre un miliardo di dollari e sarà caratterizzato da circa un chilometro di gallerie per pedoni, in grado di fornire ai medesimi varie connessioni ai servizi di trasporto esistenti e di futura realizzazione, come ai traghetti presso il World Financial Center e alle linee della metropolitana cittadina.
L'inizio della costruzione del diaframma, del valore di 34 milioni di dollari (la quota affidata alla Trevi Icos è pari al 50%) è prevista per dicembre 2006 e sarà completata entro il mese di luglio 2007. L'appalto, fanno sapere ancora dall'azienda italiana, è stato vinto grazie alla soluzione tecnologica proposta e al rispetto dei tempi richiesti dal cliente.
LINK:http://finanza.repubblica.it/scripts/cligipsw.dll?app=KWF&tpl=kwfinanza\dettaglio_news.tpl&del=20061027&fonte=RPB&codnews=43987
Soddisfazione è stata espressa dall'amministratore delegato di Trevi Icos, Stefano Trevisani, che oltre «all'orgoglio di partecipare ad un evento altissimo valore simbolico in tutto il mondo», sottolinea come «si tratti di un riconoscimento al livello di eccellenza raggiunto dalla nostra società nei lavori di fondazione, soprattutto per quanto riguarda progetti così complessi e difficili. Ormai abbiamo conquistato la fiducia e stima del mercato Usa, e di committenti molto esigenti. Altrimenti non avrebbero affidato ad un'impresa italiana un lavoro di così grande rilevanza simbolica per il Paese».
LINK:http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2006/10/rb271006_trevi.shtml?uuid=20846390-6593-11db-9498-00000e251029&DocRulesView=Libero
In una nota, la Trevi spiega che insieme alla Kiewit construction costruirà l'imponente diaframma che agirà come muro di contenimento e di fondazione per il nuovo centro trasporti, così come per tre delle nuove torri che si ergeranno a Ground Zero. Le restanti torri e il memoriale saranno edificate utilizzando il diaframma preesistente, che era stato eseguito nel 1967 dall'Icos corporation.
Il proprietario dell'opera è l'autorità portuale di New York e del New Jersey. Il centro trasporti del World Trade Center consiste in un progetto valutato in oltre un miliardo di dollari e sarà caratterizzato da circa un chilometro di gallerie per pedoni, in grado di fornire ai medesimi varie connessioni ai servizi di trasporto esistenti e di futura realizzazione, come ai traghetti presso il World Financial Center e alle linee della metropolitana cittadina.
L'inizio della costruzione del diaframma, del valore di 34 milioni di dollari (la quota affidata alla Trevi Icos è pari al 50%) è prevista per dicembre 2006 e sarà completata entro il mese di luglio 2007. L'appalto, fanno sapere ancora dall'azienda italiana, è stato vinto grazie alla soluzione tecnologica proposta e al rispetto dei tempi richiesti dal cliente.
LINK:http://finanza.repubblica.it/scripts/cligipsw.dll?app=KWF&tpl=kwfinanza\dettaglio_news.tpl&del=20061027&fonte=RPB&codnews=43987
Soddisfazione è stata espressa dall'amministratore delegato di Trevi Icos, Stefano Trevisani, che oltre «all'orgoglio di partecipare ad un evento altissimo valore simbolico in tutto il mondo», sottolinea come «si tratti di un riconoscimento al livello di eccellenza raggiunto dalla nostra società nei lavori di fondazione, soprattutto per quanto riguarda progetti così complessi e difficili. Ormai abbiamo conquistato la fiducia e stima del mercato Usa, e di committenti molto esigenti. Altrimenti non avrebbero affidato ad un'impresa italiana un lavoro di così grande rilevanza simbolica per il Paese».
LINK:http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2006/10/rb271006_trevi.shtml?uuid=20846390-6593-11db-9498-00000e251029&DocRulesView=Libero