roverello
25-10-2006, 17:36
SPETTACOLI & CULTURA
Dal 25 ottobre 10 documentari per il nuovo ciclo di "C'era una volta"
Prima inchiesta, la scomparsa di milioni di dollari destinati alla ricostruzione
"Dove sono finiti i soldi per l'Iraq?"
I nodi del mondo sotto la lente di RaiTre
Fra le puntate "scomode", quella sul Darfur, prevista per il primo novembre
L'autore: "Abbiamo ricevuto pressioni, qualcuno non vuole che vada in onda"
di ALESSANDRA VITALI
In un ospedale iracheno
CINQUECENTO milioni di dollari, forse 800, destinati a combattere la ribellione in Iraq. Spariti. Rubati - sostiene l'americana Cbs - da responsabili del ministero della Difesa iracheno prima delle elezioni del 2005. E molti milioni di dollari, gestiti dall'Autorità provvisoria della coalizione (Cpa), destinati alla ricostruzione, spariti anch'essi. Così si è vanificato in parte un percorso di riconciliazione che, con un adeguato aiuto al Paese, avrebbe avuto maggiori possibilità di successo. Ma dove sono finiti i soldi? è il titolo del primo appuntamento con C'era una volta, nuovo ciclo del programma di Silvestro Montanaro, dieci documentari (RaiTre, dal 25 ottobre, ore 23.30), la globalizzazione sotto la lente: come i signori del petrolio modificano le sorti del pianeta, il destino dell'America Latina, la tutela del lavoro nel mondo, che cosa si nasconde dietro alla tragedia del Darfur. Gli aspetti più controversi degli intrecci fra Paesi ricchi e Paesi poveri.
Autore dell'inchiesta che apre la serie (in onda, solo per questa volta, alle 23.10) è Ali Fadhil, medico iracheno ma anche giornalista che, grazie a ricerche coraggiose (che gli valgono saccheggi in casa e minacce ai familiari) indaga sui motivi all'origine delle condizioni di miseria e precarietà dell'Iraq di oggi. Ospedali senza farmaci, strutture fatiscenti, sistema sanitario al collasso. Se qualcosa sopravvive è grazie a pochi "eroi".
Ali parte dall'inefficienza degli ospedali, si mette sulle tracce dei milioni di dollari affidati alla coalizione, scopre i buchi neri dove sono spariti i soldi che cittadini Usa, e non solo, credevano venissero utilizzati per risollevare l'Iraq. Corruzione, frodi e incompetenza hanno bruciato almeno 23 miliardi di dollari gestiti dalla Cpa. Sono in corso varie azioni giudiziarie per accertare le responsabilità di alcune compagnie americane. "Il saccheggio della ricchezza petrolifera irachena - osserva Dan Whyte, criminologo americano - non ha precedenti nella storia dei crimini industriali".
Il nuovo ciclo di C'era una volta sarà idealmente dedicato - precisa Montanaro - ad Anna Politkovskaia, la giornalista uccisa a Mosca il 7 ottobre. Ma alcune delle inchieste incontrano già problemi. Quella sul Darfur, prevista il primo novembre, potrebbe non andare in onda. Montanaro denuncia "pressioni esterne" per bloccare il servizio "che mette in luce l'ennesimo grande inganno, e una interessata disinformazione su una tragedia che riguarda migliaia di persone".
Il Darfur fu al centro dell'attenzione al Festival di Sanremo 2005, con Paolo Bonolis e l'iniziativa di solidarietà "Avamposto 55". "Quegli aiuti - dice Montanaro - effettivamente arrivano: nel nostro servizio vedremo a che prezzo, e con quali risultati". In quanto alle pressioni "preferisco non fare nomi, al momento - continua Montanaro - diciamo solo che un cittadino ha chiesto che quella puntata non venga trasmessa...".
Nel nuovo ciclo di C'era una volta le zone visitate e raccontate da Montanaro e dalla sua squadra sono spesso quelle già viste nelle edizioni precedenti perché, spiega l'autore, "sono sempre le stesse persone a subire le conseguenze negative o nefaste dei fenomeni di cui si parla". Obiettivo, mostrare "i fili sotterranei che legano i Paesi del primo, del secondo e del terzo mondo", puntando su temi internazionali che influenzano milioni di persone e su "aspetti della vita comune dei quali raramente l'informazione si occupa".
(25 ottobre 2006)
Repubblica
Un po' di sana informazione, spero, dopo la disinformazione quotidiana.
Chissà che non serva a un po' di gente a farsi un po' di anticorpi contro la disinformazione quotidiana.
Dal 25 ottobre 10 documentari per il nuovo ciclo di "C'era una volta"
Prima inchiesta, la scomparsa di milioni di dollari destinati alla ricostruzione
"Dove sono finiti i soldi per l'Iraq?"
I nodi del mondo sotto la lente di RaiTre
Fra le puntate "scomode", quella sul Darfur, prevista per il primo novembre
L'autore: "Abbiamo ricevuto pressioni, qualcuno non vuole che vada in onda"
di ALESSANDRA VITALI
In un ospedale iracheno
CINQUECENTO milioni di dollari, forse 800, destinati a combattere la ribellione in Iraq. Spariti. Rubati - sostiene l'americana Cbs - da responsabili del ministero della Difesa iracheno prima delle elezioni del 2005. E molti milioni di dollari, gestiti dall'Autorità provvisoria della coalizione (Cpa), destinati alla ricostruzione, spariti anch'essi. Così si è vanificato in parte un percorso di riconciliazione che, con un adeguato aiuto al Paese, avrebbe avuto maggiori possibilità di successo. Ma dove sono finiti i soldi? è il titolo del primo appuntamento con C'era una volta, nuovo ciclo del programma di Silvestro Montanaro, dieci documentari (RaiTre, dal 25 ottobre, ore 23.30), la globalizzazione sotto la lente: come i signori del petrolio modificano le sorti del pianeta, il destino dell'America Latina, la tutela del lavoro nel mondo, che cosa si nasconde dietro alla tragedia del Darfur. Gli aspetti più controversi degli intrecci fra Paesi ricchi e Paesi poveri.
Autore dell'inchiesta che apre la serie (in onda, solo per questa volta, alle 23.10) è Ali Fadhil, medico iracheno ma anche giornalista che, grazie a ricerche coraggiose (che gli valgono saccheggi in casa e minacce ai familiari) indaga sui motivi all'origine delle condizioni di miseria e precarietà dell'Iraq di oggi. Ospedali senza farmaci, strutture fatiscenti, sistema sanitario al collasso. Se qualcosa sopravvive è grazie a pochi "eroi".
Ali parte dall'inefficienza degli ospedali, si mette sulle tracce dei milioni di dollari affidati alla coalizione, scopre i buchi neri dove sono spariti i soldi che cittadini Usa, e non solo, credevano venissero utilizzati per risollevare l'Iraq. Corruzione, frodi e incompetenza hanno bruciato almeno 23 miliardi di dollari gestiti dalla Cpa. Sono in corso varie azioni giudiziarie per accertare le responsabilità di alcune compagnie americane. "Il saccheggio della ricchezza petrolifera irachena - osserva Dan Whyte, criminologo americano - non ha precedenti nella storia dei crimini industriali".
Il nuovo ciclo di C'era una volta sarà idealmente dedicato - precisa Montanaro - ad Anna Politkovskaia, la giornalista uccisa a Mosca il 7 ottobre. Ma alcune delle inchieste incontrano già problemi. Quella sul Darfur, prevista il primo novembre, potrebbe non andare in onda. Montanaro denuncia "pressioni esterne" per bloccare il servizio "che mette in luce l'ennesimo grande inganno, e una interessata disinformazione su una tragedia che riguarda migliaia di persone".
Il Darfur fu al centro dell'attenzione al Festival di Sanremo 2005, con Paolo Bonolis e l'iniziativa di solidarietà "Avamposto 55". "Quegli aiuti - dice Montanaro - effettivamente arrivano: nel nostro servizio vedremo a che prezzo, e con quali risultati". In quanto alle pressioni "preferisco non fare nomi, al momento - continua Montanaro - diciamo solo che un cittadino ha chiesto che quella puntata non venga trasmessa...".
Nel nuovo ciclo di C'era una volta le zone visitate e raccontate da Montanaro e dalla sua squadra sono spesso quelle già viste nelle edizioni precedenti perché, spiega l'autore, "sono sempre le stesse persone a subire le conseguenze negative o nefaste dei fenomeni di cui si parla". Obiettivo, mostrare "i fili sotterranei che legano i Paesi del primo, del secondo e del terzo mondo", puntando su temi internazionali che influenzano milioni di persone e su "aspetti della vita comune dei quali raramente l'informazione si occupa".
(25 ottobre 2006)
Repubblica
Un po' di sana informazione, spero, dopo la disinformazione quotidiana.
Chissà che non serva a un po' di gente a farsi un po' di anticorpi contro la disinformazione quotidiana.