lnessuno
24-10-2006, 09:37
Sempre più spesso mi domando se sia possibile davvero cambiare qualcosa in questo povero paese che ogni giorno torna indietro di 50 anni: la risposta è nel 90% dei casi “no”.
Spesso ho parlato del fatto che l’anno scorso in Francia, per un contratto nettamente migliore di quello a progetto italiano (noi possiamo essere licenziati in qualsiasi momento oltre a non avere ferie e malattie pagate, mentre loro solo per due anni), sindacati, università e gente comune sono scesi in piazza per protestare, per far sentire che loro erano veramente cittadini, nello stile “cives” di una polis greca per intenderci; per far capire per una volta che la democrazia diretta può esistere.
Per la cronaca, ricorderete che il contratto di primo impiego è stato cancellato, distrutto, usato come carta igienica.
Qui invece ci si fregia ancora del fatto che sia “un contratto flessibile utile alle aziende”, “un contratto moderno”; e la gente che parla - come sempre - per sentito dire del papà, dello zio, ecc…che a loro volta hanno sentito dire dalla tv (e quindi se lo dice la tv dev’essere per forza vero, io non lo metto in dubbio..) apprende questa cosa sommariamente, come se fosse un’ottima scelta per aiutare i giovani a guardare avanti.
Sbagliato: ogni statistica, ogni studio in merito, non fa altro che mettere in luce il fatto che i giovani sono proprio i primi a pagare, le femminucce pù dei maschietti.
Per tornare all’episodio francese, i giovani hanno dimostrato di aver voglia di lavorare, farsi coinvolgere, partecipare alla ripresa di un paese: hanno tuonato ad alta voce un “Ehi, ci siamo anche noi!”.
Qui invece siamo dei fenomeni: la voce si alza solo per dire “fateci vedere l’isola dei famosi o il grande fratello”; “fateci pagare 5 euro a partita per finanziare una tecnologia superata ed inutile come il digitale terrestre”; “continuate a farci pagare l’accesso ad internet con prezzi altissimi, lasciate il monopolio e la censura e fateci pagare come unico paese i costi di ricarica del telefonino”; e così via…qui parliamo, diamo aria alla bocca per cose futili e da poco tempo tutti straparlano di politica senza conoscere fatti e sentenze, ma solo in base a quello che sentono alle tv in mano ad un editore, a quello che leggono dai giornali in mano ad un editore e a quello che vedono nelle interviste dei giornalisti fatte a personaggi feccia che in questo modo possono gridare la loro innocenza.
Qui insomma sono tutti bravi a parole, a gridare “comunista” e “fascista”, cose vecchie di mezzo secolo; ma pochi capiscono che il problema è anche dato dal fatto che chi ci governa ci vuole così: passivi, stupidi, disinformati e ignoranti. Italiani moderni insomma. Stanno cercando di tirare su intere generazioni di sudditi-consumatori, che consumano e spandono senza porsi domande e…ci stanno riuscendo.
Certo, c’è anche da dire che qui l’appoggio dei sindacati e di chi ci dovrebbe tutelare…ce lo sogniamo. Ma non è pessimismo..è soltanto un’analisi razionale credo, un raccontare la realtà dei fatti. Troppo facile criticare facendo notare sempre “eh ma sei troppo pessimista..”. Facile e superficiale.
To sum up…un appello ai miei coetanei: perché non ci uniamo, senza nessun tipo di colore politico e facciamo sentire che anche noi contiamo qualcosa e non siamo un branco di dementi decerebrati? A che vi serve altrimenti andare all’università e non fare un cazzo (per chi non lavora) se non studiare ed aprirvi il cervello (ebbene sì, l’università dovrebbe anche insegnarvi a pensare e ragionare)? Scusate la franchezza, ma un bel giorno (e sarà tardi), quando avrete finito l’università in tot.anni, senza alcuna esperienza di lavoro, preoccupandovi solo di scegliere la meta per la vacanza e che i comunisti non mangino i bambini…cosa farete?
Beh, se siete figli di papà è tutto ok, altrimenti un po’ di sane e belle facciate del tipo “benvenuto nel mondo bamboccio!”.
Io non sarei felice di farmi calpestare i piedi da quattro stronzi drogati e paraculo (e magari condannati!) seduti in parlamento che ogni minuto dispensano soluzioni per tutti e invece non sanno nemmeno pronunciare “Afghanistan”.
Se non conoscono i problemi dell’attualità come fanno a risolverli ?!?!?!?!
La soluzione potremmo essere NOI.
fonte:
http://blogaprogetto.wordpress.com/2006/10/22/il-nuovo-68-farsi-coinvolgere-in-italia-mai/
Spesso ho parlato del fatto che l’anno scorso in Francia, per un contratto nettamente migliore di quello a progetto italiano (noi possiamo essere licenziati in qualsiasi momento oltre a non avere ferie e malattie pagate, mentre loro solo per due anni), sindacati, università e gente comune sono scesi in piazza per protestare, per far sentire che loro erano veramente cittadini, nello stile “cives” di una polis greca per intenderci; per far capire per una volta che la democrazia diretta può esistere.
Per la cronaca, ricorderete che il contratto di primo impiego è stato cancellato, distrutto, usato come carta igienica.
Qui invece ci si fregia ancora del fatto che sia “un contratto flessibile utile alle aziende”, “un contratto moderno”; e la gente che parla - come sempre - per sentito dire del papà, dello zio, ecc…che a loro volta hanno sentito dire dalla tv (e quindi se lo dice la tv dev’essere per forza vero, io non lo metto in dubbio..) apprende questa cosa sommariamente, come se fosse un’ottima scelta per aiutare i giovani a guardare avanti.
Sbagliato: ogni statistica, ogni studio in merito, non fa altro che mettere in luce il fatto che i giovani sono proprio i primi a pagare, le femminucce pù dei maschietti.
Per tornare all’episodio francese, i giovani hanno dimostrato di aver voglia di lavorare, farsi coinvolgere, partecipare alla ripresa di un paese: hanno tuonato ad alta voce un “Ehi, ci siamo anche noi!”.
Qui invece siamo dei fenomeni: la voce si alza solo per dire “fateci vedere l’isola dei famosi o il grande fratello”; “fateci pagare 5 euro a partita per finanziare una tecnologia superata ed inutile come il digitale terrestre”; “continuate a farci pagare l’accesso ad internet con prezzi altissimi, lasciate il monopolio e la censura e fateci pagare come unico paese i costi di ricarica del telefonino”; e così via…qui parliamo, diamo aria alla bocca per cose futili e da poco tempo tutti straparlano di politica senza conoscere fatti e sentenze, ma solo in base a quello che sentono alle tv in mano ad un editore, a quello che leggono dai giornali in mano ad un editore e a quello che vedono nelle interviste dei giornalisti fatte a personaggi feccia che in questo modo possono gridare la loro innocenza.
Qui insomma sono tutti bravi a parole, a gridare “comunista” e “fascista”, cose vecchie di mezzo secolo; ma pochi capiscono che il problema è anche dato dal fatto che chi ci governa ci vuole così: passivi, stupidi, disinformati e ignoranti. Italiani moderni insomma. Stanno cercando di tirare su intere generazioni di sudditi-consumatori, che consumano e spandono senza porsi domande e…ci stanno riuscendo.
Certo, c’è anche da dire che qui l’appoggio dei sindacati e di chi ci dovrebbe tutelare…ce lo sogniamo. Ma non è pessimismo..è soltanto un’analisi razionale credo, un raccontare la realtà dei fatti. Troppo facile criticare facendo notare sempre “eh ma sei troppo pessimista..”. Facile e superficiale.
To sum up…un appello ai miei coetanei: perché non ci uniamo, senza nessun tipo di colore politico e facciamo sentire che anche noi contiamo qualcosa e non siamo un branco di dementi decerebrati? A che vi serve altrimenti andare all’università e non fare un cazzo (per chi non lavora) se non studiare ed aprirvi il cervello (ebbene sì, l’università dovrebbe anche insegnarvi a pensare e ragionare)? Scusate la franchezza, ma un bel giorno (e sarà tardi), quando avrete finito l’università in tot.anni, senza alcuna esperienza di lavoro, preoccupandovi solo di scegliere la meta per la vacanza e che i comunisti non mangino i bambini…cosa farete?
Beh, se siete figli di papà è tutto ok, altrimenti un po’ di sane e belle facciate del tipo “benvenuto nel mondo bamboccio!”.
Io non sarei felice di farmi calpestare i piedi da quattro stronzi drogati e paraculo (e magari condannati!) seduti in parlamento che ogni minuto dispensano soluzioni per tutti e invece non sanno nemmeno pronunciare “Afghanistan”.
Se non conoscono i problemi dell’attualità come fanno a risolverli ?!?!?!?!
La soluzione potremmo essere NOI.
fonte:
http://blogaprogetto.wordpress.com/2006/10/22/il-nuovo-68-farsi-coinvolgere-in-italia-mai/