View Full Version : malasanità: l'Associazione Italiana Oncologia denuncia 14.000 vittime l'anno
I dati forniti a un convegno nazionale sul tema organizzato dall'Associazione
italiana di oncologia. Il primato degli sbagli in traumatologia e ortopedia
Sanità, gli errori dei medici provocano 90 morti al giorno
Oltre 14 mila decessi e 10 miliardi di euro di costi all'anno
ROMA - Provocano più vittime degli incidenti stradali, dell'infarto e di molti tumori. In Italia le cifre degli errori commessi dai medici o causati dalla cattiva organizzazione dei servizi sanitari sono da bollettino di guerra: tra 14 mila (secondo l'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri) e i 50 mila decessi all'anno, secondo Assinform. Il che signifuca circa 80-90 morti al giorno (il 50% dei quali evitabile), 320 mila le persone danneggiate. E con costi pari all'1% del pil: 10 miliardi di euro l'anno.
A fornire le cifre è L'Associazione italiana di Oncologia medica (Aiom), che in collaborazione con Dompé Biotec, ha organizzato un convegno nazionale proprio su questo tema. Che si tiene, oggi, all'Istituto dei Tumori di Milano. ''Il tema del rischio clinico - afferma il professor Emilio Bajetta, presidente nazionale dell'Aiom - si propone come un argomento di grande attualità, con un forte impatto socio-sanitario. Lo scopo è migliorare la prestazione sanitaria e garantire la sicurezza del paziente oncologico''.
Anche perché, nella speciale classifica delle specialità dove si commettono maggiori errori stilata dal Tribunale del Malato, l'oncologia con un 13% si colloca al secondo posto, preceduta solo dall'ortopedia e traumatologia con il 16,5%; seguono ostetricia (10,8%) e chirurgia (10,6%). A guidare invece la graduatoria dei reparti più a rischio c'è la sala operatoria (32%), seguita da dipartimento degenze (28%), dipartimento urgenza (22%) e ambulatorio (18%).
Riguardo specificamente al settore oncologico, prosegue Bajetta, "quelli relativi al farmaco e alla corretta esecuzione dei protocolli terapeutici sono fra gli errori più frequenti in oncologia. Dagli ultimi studi internazionali risulta però che, sempre in questo ambito, le controversie per errori medici sono in diminuzione. La cosa però non deve sollevare in alcun modo il clinico dai propri doveri e responsabilità: una maggiore chiarezza nel comunicare i limiti della medicina e gli eventuali errori non può che giovare al rapporto col paziente".
In ogni caso, c'è da registrare che il contenzioso in oncologia è in calo, con percentuali attualmente scese dal 13% al 10%. E il 90% dei medici o degli ospedali citati in giudizio viene assolta. Ma resta il problema dell'aumento esponenziale delle cause intentate ai medici e dei premi richiesti dalle assicurazioni agli ospedali (fino a due milioni di euro l'anno, per le strutture più grandi). Questo malgrado i progressi registrati in termini di sopravvivenza: più 7% negli ultimi dieci 10 anni.
I dati nazionali disponibili provengono da varie fonti (Anestesisti Ospedalieri, Assinform, Tribunale dei Diritti del Malato e altre): oppure sono proiezioni dalla letteratura internazionale (a partire dal rapporto Usa del 2000 "To err is human"); o ancora si riferiscono a studi e sperimentazioni condotti in grandi e piccoli centri di cura italiani.
(23 ottobre 2006)
(fonte: Repubblica (http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/cronaca/errori-medici/errori-medici/errori-medici.html) )
dicono che la civiltà e lo stato di progresso di un paese si misurino anche dal livello sanitario.
Con questi numeri siamo terzo mondo.
GreatWolf
24-10-2006, 08:46
dicono che la civiltà e lo stato di progresso di un paese si misurino anche dal livello sanitario.
Con questi numeri siamo terzo mondo.
bella scoperta... :rolleyes:
dantes76
24-10-2006, 08:56
Mia mamma nel mese di giugno ha avuto una febbre . notturna e asintomatica, nonche antibioticoresistente; per 8 giorni abbiamo fatto una cura antibiotica a largo spettro( rocefin,gentalin. ciproxin, zitromax) dopo di che le febbre stava sempre li, ne avanti ne indietro, cosi abbiamo deciso di ricoverarla,
all'accettazione hanno descritto una febbre sintomatica da bronchite...
non cerano posti ne in med generale ne in pneumologia
cosi hanno detto che momentaneamente sarebbe restata in day hospital fino all'indomani
nella notte senza avvertire nessuno la trasferiscono.......in geriatria
all'indomani mattina vista la sorpresa mi hanno dovuto togliere gli infermieri dalle mani
in Geriatria non hanno capito una mazza da dove veniva la febbre, hanno fatto una tac polmonare( niente, mia mamma aveva avuto uno storico polmonare abbastanza pesante ma niente di nuovo) una tac con contrasto all addome( niente,solo lo storico), varie radio( niente), esami del sangue( nella norma per una persona con febbre), urine, hanno fatto esami specifici sotto la mia pressione( malattie autoimmuni, ma niente)
dopo 15 di cura antibiotica a largo spettro e non specifica, la febbre scompare, ma ancora adesso non ho/hanno capito da dove venisse.. e' quale fosse la causa
mmm mmm
mi narrano amici medici di esperienze in GB e USA che fanno impallidire ste statistiche... state sereni che se Atene piange, Sparta non ride.
Se aggiungiamo tutta la marea di cure e farmaci prescritti senza che poi portino un decisivo miglioramento del paziente, ma che comunque hanno un impatto di tossicità...
(nessun medicinale è privo di controindicazioni ed effetti indesiderati "secondari", manco quelli della cosiddetta "medicina dolce") ...
il quadretto che ne esce è poco sereno.
aggiungiamoci quel pizzico di malasanità e mafia sanitaria...
eh, eh, :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
ho avuto esperienze di frequenze in diversi reparti. il problema della sanità italiana è la disorganizzazione del ssn. semplicemente per ridurre drasticamente quegli incidenti si deve riorganizzare in maniera razionale la sanità e informatizzare sia i reparti di radiodiagnostica che di degenza.
ci sono troppe difficoltà negli ospedali, dovute a un eccessivo carico di lavoro (fate conto che gli ospedali universitari, se non poggiassero il 70% dell'attività assistenziale sugli specializzandi non potrebbero far fronte a tutta l'utenza), e a carenze di strutture e di strumenti.
in più, l'università non forma medici ma semplicemente laureati in medicina, e c'è una differenza abissale. le facoltà di medicina sono gravate da eccessivo nozionismo, quando in realtà dovrebbero essere incentrate sull'attività pratica e sull'apprendimento sul campo. e soprattutto agli esami si dovrebbe passare per merito e non per calci in culo.
purtroppo questi dati causeranno un giro di vite sul lavoro dei medici, con aumento delle responsabilità in una condizione in cui non ci sono gli strumenti per far fronte a quelle responsabilità. e le conseguenze le pagheranno i medici onesti e capaci che verranno stritolati da una legislazione che impedisce di lavorare con serenità. i raccomandati alla fine, non fanno niente e continueranno a non fare niente e se la prenderanno in quel posto solo gli onesti. come al solito.
se fosse richiesta la stessa rigidità nella condotta lavorativa ai politici, casi come "affaghistan", "darfur/fastfood", e "mandela brasiliano" sarebbero puniti con la reclusione.
in più, l'università non forma medici ma semplicemente laureati in medicina, e c'è una differenza abissale. le facoltà di medicina sono gravate da eccessivo nozionismo, quando in realtà dovrebbero essere incentrate sull'attività pratica e sull'apprendimento sul campo. e soprattutto agli esami si dovrebbe passare per merito e non per calci in culo.
Cosa che dico da una vita e per la quale schifo il sistema universitario italiano, nel quale non mi immischierò mai.
5 anni di nozioni, esco dottore in medicina e non so fare neanche un'iniezione, poi mi devo fare il tirocinio, poi forse divento medico, e chissà che razza di medico poi.
se fosse richiesta la stessa rigidità nella condotta lavorativa ai politici, casi come "affaghistan", "darfur/fastfood", e "mandela brasiliano" sarebbero puniti con la reclusione.
Si, perchè il dafur è un po' uno stile di vita, è fare le cose in fretta :D :D :D :D
Sawato Onizuka
25-10-2006, 17:54
Cosa che dico da una vita e per la quale schifo il sistema universitario italiano, nel quale non mi immischierò mai.
ma tutto sommato io la fiducia nella medicina l'ho già persa da un pezzo anche quella "estera" :(
ora mi dò alla lettura di un bel libro "Lo sciamanesimo siberiano" ... loro si che ne hanno UNA IDEA (imho), dopotutto sono i pre-cursori della riflessologia plantare :ave:
La fiducia nella medicina non bisogna perderla, così come quella nei dottori.
Che poi mi si diventa come il pazzoide che mi ha fermato in centro a Bologna l'altro giorno (perchè sentire chi si scaglia contro le case farmaceutiche e i dottoricompiacenti che somministrano psicofarmaci, perlopiù inutili, ai bambini come se fossero caramelle, attira sempre la mia attenzione) che è riuscito a dirme che la schizofrenia è una malattia inesistente, inventata dalle case farmecautiche con l'aiuto di quei complottisti dei dottori. :rolleyes: .
Però è anche vero che il SSN così come la facoltà di medicina sono da riformare completamente.
Dai dirigenti fino all'ultimo infermiere.
(Mi è stato raccontato, quindi va preso con le pinze, che l'angiografia arriva a causare la leucemia su un paziente su 300. :eek: . E chi ha denunciato sta cosa ha dovuto scavalcare qualsivoglia dirigente rivolgendosi direttamente ai piani più alti, perchè gli avevano riso in faccia)
La fiducia nella medicina non bisogna perderla, così come quella nei dottori.
Che poi mi si diventa come il pazzoide che mi ha fermato in centro a Bologna l'altro giorno (perchè sentire chi si scaglia contro le case farmaceutiche e i dottoricompiacenti che somministrano psicofarmaci, perlopiù inutili, ai bambini come se fossero caramelle, attira sempre la mia attenzione) che è riuscito a dirme che la schizofrenia è una malattia inesistente, inventata dalle case farmecautiche con l'aiuto di quei complottisti dei dottori. :rolleyes: .
Però è anche vero che il SSN così come la facoltà di medicina sono da riformare completamente.
Dai dirigenti fino all'ultimo infermiere.
(Mi è stato raccontato, quindi va preso con le pinze, che l'angiografia arriva a causare la leucemia su un paziente su 300. :eek: . E chi ha denunciato sta cosa ha dovuto scavalcare qualsivoglia dirigente rivolgendosi direttamente ai piani più alti, perchè gli avevano riso in faccia)
Dipende... ;) Se fai la angiografia con la Risonanza Magnetica, è assolutamente innocua... ;) Io ne ho fatta una al cervello per "collaudare" (in realtà era già collaudata... Giusto per vedere come venivano le immagini) la nostra nuova risonanza da 3 Tesla... ;)
Mia mamma nel mese di giugno ha avuto una febbre . notturna e asintomatica, nonche antibioticoresistente; per 8 giorni abbiamo fatto una cura antibiotica a largo spettro( rocefin,gentalin. ciproxin, zitromax) dopo di che le febbre stava sempre li, ne avanti ne indietro, cosi abbiamo deciso di ricoverarla,
all'accettazione hanno descritto una febbre sintomatica da bronchite...
non cerano posti ne in med generale ne in pneumologia
cosi hanno detto che momentaneamente sarebbe restata in day hospital fino all'indomani
nella notte senza avvertire nessuno la trasferiscono.......in geriatria
all'indomani mattina vista la sorpresa mi hanno dovuto togliere gli infermieri dalle mani
in Geriatria non hanno capito una mazza da dove veniva la febbre, hanno fatto una tac polmonare( niente, mia mamma aveva avuto uno storico polmonare abbastanza pesante ma niente di nuovo) una tac con contrasto all addome( niente,solo lo storico), varie radio( niente), esami del sangue( nella norma per una persona con febbre), urine, hanno fatto esami specifici sotto la mia pressione( malattie autoimmuni, ma niente)
dopo 15 di cura antibiotica a largo spettro e non specifica, la febbre scompare, ma ancora adesso non ho/hanno capito da dove venisse.. e' quale fosse la causa
Non che conosca il caso specifico di tua madre, ma forse potrebbe semplicemente essersi trattato di una febbre su base virale, in quel caso gli antibiotici sono inutili e difficilmente avrebbero trovato alterazioni significative. Se poi era anche asintomatica...
Ah, comunque negli USA si stima che gli errori medici costituiscano la quinta causa di morte, questo per chi parla di Italia terzo mondo.
tdi150cv
27-10-2006, 14:42
sarebbe bello e interessante conoscere la percentuale suddivisa per regione e in particolare , vista una vecchia discussione , sapere quanti di questi dati negativi appartengono a strutture private.
sarebbe bello e interessante conoscere la percentuale suddivisa per regione e in particolare , vista una vecchia discussione , sapere quanti di questi dati negativi appartengono a strutture private.
I dati italiani in realtà sono piuttosto scarsi, ma ad occhio e croce se in Sicilia la sanità privata spopola, non credo che per contro abbiano un tasso di errore inferiore.
tdi150cv
27-10-2006, 15:00
I dati italiani in realtà sono piuttosto scarsi, ma ad occhio e croce se in Sicilia la sanità privata spopola, non credo che per contro abbiano un tasso di errore inferiore.
in realta' pare che ultimamente in sicilia spopolino proprio gli errori dei medici appartenenti alla pubblica sanita'.
Almeno stando alle notizie che circolano sui giornali e telegiornali.
Vero è che sul fronte del risk management si fa veramente poco e le amministrazioni da quell'orecchio non ci sentono, sarà che per loro costituirebbe un'assunzione di responsabilità, mentre se succede qualcosa è molto più facile puntare il dito contro il dipendendente che ha meterialmente commesso l'errore.
in realta' pare che ultimamente in sicilia spopolino proprio gli errori dei medici appartenenti alla pubblica sanita'.
Almeno stando alle notizie che circolano sui giornali e telegiornali.
Questo perchè il privato difficilmente si occupa di area critica o determinate specialità, molto più spesso si tratta di poliambulatori, centri analisi e diagnostiche, piccoli interventi, etc., non perchè il privato sia intrinsecamente più capace.
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