Adric
22-10-2006, 23:17
Rosa nel pugno: La Confindustria di Montezemolo è un partito
Sabato, 21 ottobre
"La Confindustria, con il discorso di Montezemolo si comporta come un vero e proprio partito". E' quanto afferma Roberto Villetti, capogruppo della Rosa nel Pugno alla Camera. "Il presidente della Confindustria - osserva - è passato dal formulare critiche alla Finanziaria, che potevano essere comprensibili e talune condivisibili, a redigere un manifesto politico in piena regola che non solo detta programmi, ma indica anche il governo da fare in sostituzione di quello di Prodi, scaturito dalle urne".
Villetti insiste: "Nel suo slancio politico non ha neppure rinunciato a fare un po' di facile demagogia sull'indulto, votato dalla Camera e che è stato reso necessario dalla drammatica situazione di affollamento delle carceri. Riemerge, quindi, un disegno che non è mai stato rimesso nel cassetto, quello che viene chiamato oggi 'il complotto', rivolto a ritagliare nell'attuale Parlamento una maggioranza trasversale in grado di sostenere un governo senza Prodi e senza Berlusconi, senza l'estrema sinistra e senza la Lega. Si tratterebbe di un'acrobazia politica talmente ardita che, se tentata, ci porterebbe dritti dritti a nuove elezioni con una Paese ancora più in crisi. Montezemolo - conclude il parlamentare socialista - avrebbe potuto invece molto più utilmente indicare altre terapie, come una riforma istituzionale e una modifica della legge elettorale, capaci di superare le indubbie anomalie politiche italiane e rimettere il bipolarismo sui binari giusti".
(canisciolti.info)
Sabato, 21 ottobre
"La Confindustria, con il discorso di Montezemolo si comporta come un vero e proprio partito". E' quanto afferma Roberto Villetti, capogruppo della Rosa nel Pugno alla Camera. "Il presidente della Confindustria - osserva - è passato dal formulare critiche alla Finanziaria, che potevano essere comprensibili e talune condivisibili, a redigere un manifesto politico in piena regola che non solo detta programmi, ma indica anche il governo da fare in sostituzione di quello di Prodi, scaturito dalle urne".
Villetti insiste: "Nel suo slancio politico non ha neppure rinunciato a fare un po' di facile demagogia sull'indulto, votato dalla Camera e che è stato reso necessario dalla drammatica situazione di affollamento delle carceri. Riemerge, quindi, un disegno che non è mai stato rimesso nel cassetto, quello che viene chiamato oggi 'il complotto', rivolto a ritagliare nell'attuale Parlamento una maggioranza trasversale in grado di sostenere un governo senza Prodi e senza Berlusconi, senza l'estrema sinistra e senza la Lega. Si tratterebbe di un'acrobazia politica talmente ardita che, se tentata, ci porterebbe dritti dritti a nuove elezioni con una Paese ancora più in crisi. Montezemolo - conclude il parlamentare socialista - avrebbe potuto invece molto più utilmente indicare altre terapie, come una riforma istituzionale e una modifica della legge elettorale, capaci di superare le indubbie anomalie politiche italiane e rimettere il bipolarismo sui binari giusti".
(canisciolti.info)