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View Full Version : Ancora con sti costi di distribuzione, forse c'è altro


misterx
22-10-2006, 08:37
La Sicilia e’ la principale regione produttrice di agrumi in Italia, con una quota che si attesta intorno al 52 per cento sul totale nazionale. Caratteristica peculiare e’ l’arancia rossa, tipica della provincia di Catania. Sanguinelle, mori e tarocchi sono le varietà del pigmentato siciliano, le cui proprietà organolettiche sono riconosciute anche in ambito sanitario. Spicca anche il limone, prodotto in particolare nell’ hinterland del palermitano, anche se negli ultimi anni ha perso importanti quote di mercato per via della concorrenza di Argentina, Spagna e Marocco.

In totale la superficie agrumicola è pari a circa 108 mila ettari: 64.300 dedicati alla coltivazione di arance, 30.800 di limoni, 7.100 di mandarini e 4.200 di clementine. Il settore è costituito da oltre 31 mila aziende produttrici, con una dimensione media aziendale di circa 3,5 ettari. Il raccolto medio, annuale, è di oltre 16 milioni e 200 mila quintali, con una perdita di materia prima di circa 400 mila quintali. Si producono soprattutto arance, 10 mln e 200 mila quintali, quindi limoni (4 mln e 800 mila q), mandarini (1 mln) e clementine (650 mila). Nel settore della trasformazione operano 58 aziende, il 42% del numero complessivo di imprese di lavorazione nell’ortofrutta. Le industrie, che si occupano soprattutto della spremitura della materia prima per trarne succo concentrato e confenzionato, si trovano a Palermo (20), Messina (20) e Catania (18).

I buoni livelli quantitativi e l’ eccellente qualità delle produzioni non sono bastati però a far decollare il comparto che soffre di problemi irrisolti, fra cui gli scarsi collegamenti fra ricerca, produzione e industria, la carenza di servizi di assistenza tecnica, l’ alto costo di gestione, l’ inefficienza dei canali distributivi e commerciali, il ruolo marginale giocato dalle organizzazioni dei produttori. Solo negli ultimi due anni si è registrato un lieve incremento delle vendite al Nord e all’estero grazie alle campagne di sensibilizzazione e di promozione della Regione siciliana. L’ estrema debolezza del sistema associativo si riflette negativamente sulla remunerazione delle aziende agricole: solo il 24 per cento del valore finale del prodotto finisce nelle tasche degli agrumicoltori siciliani, contro il 64 per cento incamerato dai competitors spagnoli.



Da me vedo autocarri provenienti dalla sicilia che vendono arance a 2,5 euro la cassa (circa 5 Kg): e quindi chi è il pappone ?

Perchè continuano ad importare quelle pessime arance e clementine dalla spagna ?

Ma sono l'unico che quando fa spese guarda ciò che acquista ? :muro:

fabio80
22-10-2006, 09:40
Da me vedo autocarri provenienti dalla sicilia che vendono arance a 2,5 euro la cassa (circa 5 Kg): e quindi chi è il pappone ?

Perchè continuano ad importare quelle pessime arance e clementine dalla spagna ?

Ma sono l'unico che quando fa spese guarda ciò che acquista ? :muro:


credo sia una politica comunitaria, ne producimo troppe quindi dobbiamo magnare roba spagnola. i siculi coi camion arrotondano :p

misterx
22-10-2006, 10:22
credo sia una politica comunitaria, ne producimo troppe quindi dobbiamo magnare roba spagnola. i siculi coi camion arrotondano :p


hai letto quanto guadagna un produttore spagnolo rispetto ad uno italiano ?
La Spagna se non erro è più lontana della Sicilia: regaliamo alla Spagna il trasporto ? :)


Io mi dico: fenomeno arcinoto del caporalato dove extracomunitari che a dir si voglia vengono spremuti come limoni dagli italiani=quasi non pagati e nonostante ciò gli spagnoli guadagnano più di un italiano ??????