IpseDixit
20-10-2006, 22:14
NEW ORLEANS (USA) - Una storia di amore e morte. Segnata dalla follia. Era la coppia simbolo della speranza dopo le devastazioni provocate dal passaggio dell'uragano Katrina a New Orleans, il 29 agosto dello scorso anno. Poco più di un anno dopo, l'epilogo tragico e macabro: Zachery Bowen, 28 anni, si è ucciso lanciandosi dal settimo piano dell'Omni Royal Orleans Hotel, ripreso da una telecamera della Cctv, che lo mostra esitante mentre, martedì, si getta nel vuoto. Nella sua stanza, scrive il «Times», la polizia ha trovato una lettera con la quale Bowen, probabilmente tossicodipendente e che prima di gettarsi si era inciso il corpo con 28 bruciature di sigaretta, invitava gli agenti a recarsi nell'appartamento che divideva con la fidanzata, Addie Hall, 30 anni.
IL RITROVAMENTO - Macabro e sconvolgente il ritrovamento: in una pentola è stata trovata la testa, bruciacchiata e irriconoscibile della ragazza, le braccia e le gambe nel forno, il torso nel frigorifero. In una seconda lettera, il giovane ha spiegato nel dettaglio come ha ucciso la ragazza, strangolandola nella vasca da bagno, prima di farla a pezzi. E a fianco di Addie, di quel che restava di Addie, Zachery, originario della California, veterano della guerra in Iraq e Afghanistan, ha vissuto per due settimane prima di decidere di farla finita. Sul corpo dell'uomo sono state trovate 28 bruciature di sigaretta, tante quanti i suoi anni, spiega lui stesso nella lettera trovata dalle autoritá, nella quale parla della «scuola, del lavoro, del servizio militare, del matrimonio, dei genitori, della morale e dell'amore...in tutti questi ho fallito».
LA LORO STORIA - I due giovani si erano conosciuti la notte in cui la furia di Katrina passò su New Orleans, quando lei gli diede ospitalitá. Da allora erano inseparabili, come avevano raccontato anche nelle interviste concesse a tre giornali americani, che li avevano eletti a simbolo delle «buone notizie» in arrivo dalla cittá della Louisiana sommersa dalle acque. Il padrone della casa che avevano affittato sopra un negozio di oggetti voodoo, Leo Watermeir, ha raccontato che Bowen gli aveva detto di recente di essere stato cacciato di casa dalla Hall perchè scoperto a mentire: «Ora che ci penso, mi era sembrato parecchio nervoso».
20 ottobre 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/10_Ottobre/20/bowen.shtml
IL RITROVAMENTO - Macabro e sconvolgente il ritrovamento: in una pentola è stata trovata la testa, bruciacchiata e irriconoscibile della ragazza, le braccia e le gambe nel forno, il torso nel frigorifero. In una seconda lettera, il giovane ha spiegato nel dettaglio come ha ucciso la ragazza, strangolandola nella vasca da bagno, prima di farla a pezzi. E a fianco di Addie, di quel che restava di Addie, Zachery, originario della California, veterano della guerra in Iraq e Afghanistan, ha vissuto per due settimane prima di decidere di farla finita. Sul corpo dell'uomo sono state trovate 28 bruciature di sigaretta, tante quanti i suoi anni, spiega lui stesso nella lettera trovata dalle autoritá, nella quale parla della «scuola, del lavoro, del servizio militare, del matrimonio, dei genitori, della morale e dell'amore...in tutti questi ho fallito».
LA LORO STORIA - I due giovani si erano conosciuti la notte in cui la furia di Katrina passò su New Orleans, quando lei gli diede ospitalitá. Da allora erano inseparabili, come avevano raccontato anche nelle interviste concesse a tre giornali americani, che li avevano eletti a simbolo delle «buone notizie» in arrivo dalla cittá della Louisiana sommersa dalle acque. Il padrone della casa che avevano affittato sopra un negozio di oggetti voodoo, Leo Watermeir, ha raccontato che Bowen gli aveva detto di recente di essere stato cacciato di casa dalla Hall perchè scoperto a mentire: «Ora che ci penso, mi era sembrato parecchio nervoso».
20 ottobre 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/10_Ottobre/20/bowen.shtml