dantes76
20-10-2006, 14:56
Il cardinale lascia la presidenza della Cei con un discorso a Verona
"Abbiamo mancato l'obiettivo dell'unità dei politici sui valori"
Ruini: "Il risveglio dell'Islam
tocca la Chiesa italiana"
<B>Ruini: "Il risveglio dell'Islam<br>tocca la Chiesa italiana"</B>
Il cardinale Ruini con Benedetto XVI
VERONA - Dopo l'11 settembre, "la sfida rappresentata dal terrorismo internazionale" è diventata aspetto di una "problematica molto più ampia", il "risveglio religioso, sociale e politico dell'Islam". Il cardinale Camillo Ruini, nell'ultimo suo discorso da capo della Chiesa italiana chiude il convegno lasciando una sorta di "testamento spirituale" al suo successore.
Questo "grande processo", ha aggiunto il cardinale, caratterizzato anche "dalla volontà di essere di nuovo protagoniste sulla scena mondiale che accomuna almeno in qualche misura le popolazioni islamiche" "tocca da vicino" la Chiesa italiana, anche per questo chiamata al compito "sempre più vitale e irrinunciabile della costruzione della pace, mentre persistono e si aggravano tante forme di guerra e minacce di guerra".
Una pace, che secondo Ruini, deve essere "fondata sui quattro pilastri di verità, giustizia, amore e libertà". L'"impegno su tematiche etiche e in particolare la tutela della vita in tutte le sue fasi" e "l'educazione". Queste le "attenzioni specifiche" della Chiesa che "non si coinvolge in scelte di partito" ma opera per i principi etici.
Quanto alle polemiche italiane, Runi dice che è stato mancato "l'obiettivo dell'unità dei politici sui valori" e dice: "La Chiesa italiana apprezza una laicità sana e positiva, e si rallegra che tale concetto venga condiviso in maniera crescente anche tra coloro che non hanno incomune la fede cristiana o almeno non la praticano".
Ma "parimenti" la Chiesa accetta "con animo sereno le critiche e talvolta le ostilità che il nostro impegno pubblico porta con sè, sapendo che fanno parte della libertà dialettica di un Paese democratico e che molto più preoccupante delle critiche sarebbe un'indifferenza che è sinonimo di irrilevanza e che sarebbe segno di una nostra mancata presenza".
(20 ottobre 2006)
http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/politica/convegno-chiesa-italiana/discorso-ruini/discorso-ruini.html
"Abbiamo mancato l'obiettivo dell'unità dei politici sui valori"
Ruini: "Il risveglio dell'Islam
tocca la Chiesa italiana"
<B>Ruini: "Il risveglio dell'Islam<br>tocca la Chiesa italiana"</B>
Il cardinale Ruini con Benedetto XVI
VERONA - Dopo l'11 settembre, "la sfida rappresentata dal terrorismo internazionale" è diventata aspetto di una "problematica molto più ampia", il "risveglio religioso, sociale e politico dell'Islam". Il cardinale Camillo Ruini, nell'ultimo suo discorso da capo della Chiesa italiana chiude il convegno lasciando una sorta di "testamento spirituale" al suo successore.
Questo "grande processo", ha aggiunto il cardinale, caratterizzato anche "dalla volontà di essere di nuovo protagoniste sulla scena mondiale che accomuna almeno in qualche misura le popolazioni islamiche" "tocca da vicino" la Chiesa italiana, anche per questo chiamata al compito "sempre più vitale e irrinunciabile della costruzione della pace, mentre persistono e si aggravano tante forme di guerra e minacce di guerra".
Una pace, che secondo Ruini, deve essere "fondata sui quattro pilastri di verità, giustizia, amore e libertà". L'"impegno su tematiche etiche e in particolare la tutela della vita in tutte le sue fasi" e "l'educazione". Queste le "attenzioni specifiche" della Chiesa che "non si coinvolge in scelte di partito" ma opera per i principi etici.
Quanto alle polemiche italiane, Runi dice che è stato mancato "l'obiettivo dell'unità dei politici sui valori" e dice: "La Chiesa italiana apprezza una laicità sana e positiva, e si rallegra che tale concetto venga condiviso in maniera crescente anche tra coloro che non hanno incomune la fede cristiana o almeno non la praticano".
Ma "parimenti" la Chiesa accetta "con animo sereno le critiche e talvolta le ostilità che il nostro impegno pubblico porta con sè, sapendo che fanno parte della libertà dialettica di un Paese democratico e che molto più preoccupante delle critiche sarebbe un'indifferenza che è sinonimo di irrilevanza e che sarebbe segno di una nostra mancata presenza".
(20 ottobre 2006)
http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/politica/convegno-chiesa-italiana/discorso-ruini/discorso-ruini.html