Bonovox767
19-10-2006, 12:08
Orrore a New York per la scoperta del traffico cladestino di organi gestito da diverse agenzie di pompe funebri. Ai cadaveri venivano rubati ossa, tessuti e organi per poi rivenderli sul mercato dei trapianti. I responsabili di sette agenzie si sono dichiarati colpevoli di fronte al Tribunale di Brooklyn. Secondo la magistratura sono centinaia i cadaveri che sono stati profanati.
Non è certo la prima volta che un macabro commercio di questo tipo viene alla luce, anche se questa volta si tratterebbe di un caso particolarmente turpe, al punto che il procuratore che segue la vicenda ha sollevato l'ipotesi che alcuni dei tessuti forniti per i trapianti potessero essere già decomposti. Un traffico comunque in grado di fruttare milioni di dollari agli incriminati, e curato nei minimi particolari: le ossa erano sostituite con tubi di plastica, mentre guanti e grembiuli usati per le operazioni venivano cuciti all'interno dei cadaveri, così che le prove sparissero per sempre e nessuno si accorgesse di niente durante i funerali.
A capo della rete ci sarebbe stato un chirurgo, Michael Mastromarino, proprietario di un'agenzia nel New Jersey, anche se lui e altri tre sospettati, già incriminati qualche mese fa per reati meno gravi, si sono dichiarati innocenti. Contro di loro però ci sono le testimonianze di altri componenti della banda che hanno accettato di collaborare.
Mastromarino e i suoi sodali consideravano i morti che passavano per quelle agenzie di pompe funebri delle sorte di banche degli organi dalle quali attingere senza scrupoli. Tra i donatori inconsapevoli i proprietari delle agenzie funebri avrebbero messo anche le vittime di gravi malattie, teoricamente esclusi dalle donazioni regolari, "senza alcuna remora o preoccupazione nei confronti dei pazienti riceventi". Tra le persone "derubate" ci sarebbe stato anche Alistair Cooke, stella della radio, morto a 95 anni per un tumore, al quale sarebbero statti prelevati alcuni tessuti: i sospettati avrebbero falsificato il suo certificato di morte scrivendo che aveva 85 anni ed era deceduto per un infarto.
Fonte: TgCom (http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo332342.shtml)
Non è certo la prima volta che un macabro commercio di questo tipo viene alla luce, anche se questa volta si tratterebbe di un caso particolarmente turpe, al punto che il procuratore che segue la vicenda ha sollevato l'ipotesi che alcuni dei tessuti forniti per i trapianti potessero essere già decomposti. Un traffico comunque in grado di fruttare milioni di dollari agli incriminati, e curato nei minimi particolari: le ossa erano sostituite con tubi di plastica, mentre guanti e grembiuli usati per le operazioni venivano cuciti all'interno dei cadaveri, così che le prove sparissero per sempre e nessuno si accorgesse di niente durante i funerali.
A capo della rete ci sarebbe stato un chirurgo, Michael Mastromarino, proprietario di un'agenzia nel New Jersey, anche se lui e altri tre sospettati, già incriminati qualche mese fa per reati meno gravi, si sono dichiarati innocenti. Contro di loro però ci sono le testimonianze di altri componenti della banda che hanno accettato di collaborare.
Mastromarino e i suoi sodali consideravano i morti che passavano per quelle agenzie di pompe funebri delle sorte di banche degli organi dalle quali attingere senza scrupoli. Tra i donatori inconsapevoli i proprietari delle agenzie funebri avrebbero messo anche le vittime di gravi malattie, teoricamente esclusi dalle donazioni regolari, "senza alcuna remora o preoccupazione nei confronti dei pazienti riceventi". Tra le persone "derubate" ci sarebbe stato anche Alistair Cooke, stella della radio, morto a 95 anni per un tumore, al quale sarebbero statti prelevati alcuni tessuti: i sospettati avrebbero falsificato il suo certificato di morte scrivendo che aveva 85 anni ed era deceduto per un infarto.
Fonte: TgCom (http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo332342.shtml)