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View Full Version : I lecca lecca del papa


indelebile
17-10-2006, 13:23
Mi riferisco a certi politici, date una letta allo sbobinamento (http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Resaula&leg=15&id=00220519&offset=82022&length=133091&parse=no) di un dibattito al Senato, di giovedì 12 ottobre. Si discuteva un odg di solidarietà a Benedetto XVI per le minacce avute dopo la lectio di Regensbug.


[i]STORACE (AN). Signor Presidente, ci troviamo di fronte ad un ordine del giorno «plurimodificato». L'ultima modifica è quella che trasforma il Santo Padre in Pontefice, peraltro non illustrata, come lei aveva chiesto venisse fatto.







SANTINI (DC-PRI-IND-MPA). Signor Presidente, riallacciandomi a quanto espresso poc'anzi dal collega Storace, mi piacerebbe sapere chi è perché ha cambiato, in due parti dell'ordine del giorno, l'appellativo di «Sua Santità» con quello di «Pontefice», sottolineando che il ministro Amato, nel suo discorso, ha continuato a chiamare il Papa «Sua Santità». Si tratta, quindi, di un atto di solerzia che non condivido e non capisco.



Posso immaginare - come ci insegna il collega che sta normalmente seduto qui in basso - che pensando male ci si indovina sempre e che dunque l'iniziativa sia partita dalla parte opposta di questo schieramento. (Commenti dai Gruppi Ulivo e FI).



Allora, ho pensato male e chiedo scusa, però vorrei chiedere a chi ha assunto tale iniziativa di rendersi interprete e promotore di analoga iniziativa al fine di chiamare il Dalai Lama con un appellativo differente da «Sua Santità», visto che per noi cattolici «Sua Santità» appartiene esclusivamente al Papa di Roma. Oggi, invece, in Parlamento si terrà una riunione per «Sua Santità» il Dalai Lama: prego, dunque, di correggere anche quel volantino.







PRESIDENTE. Per la verità, nel testo a disposizione della Presidenza non vedo questa correzione.



D'ONOFRIO (UDC). Domando di parlare.







PRESIDENTE. Ne ha facoltà.







D'ONOFRIO (UDC). Signor Presidente, ovviamente è una questione delicata, ma voglio dire al collega che mi ha preceduto che questa iniziativa è venuta personalmente da me per una ragione di ordine strettamente costituzionale: in base alla Costituzione italiana vige un rapporto speciale con la Santa Sede, concordato nel Trattato, e vige il riconoscimento pieno di qualunque religione per cui è stipulata l'intesa. Come Stato italiano, riconosciamo il Pontefice (Applausi dai Gruppi UDC e FI); il termine «Santo Padre» è un fatto dei cattolici. È una questione, quindi, di ordine costituzionale.



Quanto al volantino, il giorno che diventasse oggetto di voto del Senato, sarei favorevole a non chiamare «Sua Santità» il Dalai Lama per le stesse ragioni. Riconosciamo i Pontefici, che sono Capi di uno Stato estero.



Ribadisco però che l'iniziativa è partita da me, secondo una cultura di laicità dei cattolici, molto importante a mio parere in questo Paese. (Applausi dai Gruppi UDC, FI, AN e Ulivo).



FINOCCHIARO (Ulivo). Domando di parlare.







PRESIDENTE. Ne ha facoltà.







FINOCCHIARO (Ulivo). Signor Presidente, l'equivoco circa la sostituzione dell'espressione «Santo Padre» con l'espressione «Pontefice» e il fatto che per sbaglio la copia consegnata alla Presidenza non contenga la sostituzione della parola «Santo Padre» con «Pontefice» è addebitabile a me. Ho sbagliato io.



Non so se cogliete il fatto che da questi due equivoci forse quello che emerge con grande evidenza è l'assoluta solidarietà di tutte le forze politiche rappresentate in questo ramo del Parlamento su quell'ordine del giorno. (Applausi dai Gruppi Ulivo e FI).







SELVA (AN). Signor Presidente, mi dispiace di non essere d'accordo su questo tema semantico con illustri colleghi, molto più esperti di me, ma in questa materia, la linguistica, una qualche esperienza l'ho anch'io. Mi dispiace, quindi, di non essere d'accordo con illustri colleghi come il senatore D'Onofrio e il senatore Buttiglione. Sarei d'accordo anche con l'espressione latina «Pontefice», aggiungendo però l'aggettivo «sommo», perché è «Pontifex Maximus». (Proteste dai Gruppi Ulivo e FI. Richiami del Presidente).







PRESIDENTE. Per favore, fate finire il senatore Selva!







SELVA (AN). Mi dispiace di dover insistere, ma mi consentirete, se facciamo questioni di questo genere, entriamo nella più assoluta semantica italiana, latina e anche francese.



Quando il Presidente della Repubblica di Francia - che credo di tutto possa essere qualificato, salvo di essere un codino pontificio - si rivolge al capo della Chiesa cattolica, utilizza l'espressione «Très Saint Père», «Santissimo Padre», addirittura.



Il concetto di santo sta a me a cuore, proprio perché venga definita la diversa autorità; non è una questione puramente ridicola. La parola «Pontefice» mi va bene se si scrive «Sua Santità Pontefice Massimo», ma non credo che andrà bene ad altri.



Ecco la ragione per la quale insisto: mi dispiace - ripeto - non essere d'accordo, per una volta tanto, eccezionalmente, perché siamo d'accordo sul fondo della questione, per esprimere al Santo Padre tutta la nostra deferenza. Desidero, però, che sia mantenuta l'espressione - e se verrà adottata un'altra definizione dell'autorità del Santo Padre esprimerò voto contrario - «Sua Santità» o «il Santo Padre». (Applausi del senatore Santini).



Selva vince il primo premio http://www.sottocoperta.net/natale/pics/ch57.jpg

funky80
17-10-2006, 14:00
:doh: . Già lavorano 4 giorni a settimana per stipendi allucinanti e poi discutono di "semantica" della locuzione "sacro pontefice"? è ora che tanti di coloro che siedono a roma vadano ad arare i campi con i cucchiaini da caffè, giusto per sapere cosa è il "lavoro", veramente non ho parole.

Para Noir
17-10-2006, 16:59
Omg, prendono i nostri soldi per parlare anche di questo :rolleyes: va bene leccare ma non pensavo arrivassero a tanto..

Hitman04
17-10-2006, 22:16
Come sostengo da tempo queste pratiche tanto vetuste quanto strettamente personali, quali il culto della religione, non dovrebbero avere niente a che fare con il nostro Stato: se Benedetto XVI è il capo del suo Stato, lo Stato del Vaticano, deve essere chiamato come tutti i capi di stato, ovvero Presidente, e non tutte queste seghe mentali di Pontefice, Sommo Pontefice, Sua Santità Sommo Pontefice ecc...

Froze
18-10-2006, 08:00
se Benedetto XVI è il capo del suo Stato, lo Stato del Vaticano, deve essere chiamato come tutti i capi di stato, ovvero Presidente
Non lo si puo' chiamare presidente dato che CdV non e' una repubblica e Benedetto XVI non "presiede" nulla. imho e' corretto chiamarlo Pontefice. non a caso, il periodo in cui resta in carica si chiama pontificato :O

Hitman04
18-10-2006, 08:02
Esiste un governo, come scritto su Wikipedia, quindi lui è il Presidente.

Froze
18-10-2006, 08:10
Esiste un governo, come scritto su Wikipedia, quindi lui è il Presidente.
allora perche' i monarchi non vengono chiamati "presidente" (vedi imperatore del giappone, re di svezio, di spagna, di danimarca ad esempio) :rolleyes:
e ancora, sempre da wiki
La costituzione dello stato della citta del Vaticano è stata emanata nel 1929 da Papa Pio XI. I primi tre articoli sono i più significativi:

Art. 1 1. Il Sommo Pontefice, Sovrano dello Stato della Città del Vaticano, ha la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. 2. Durante il periodo di Sede vacante, gli stessi poteri appartengono al Collegio dei Cardinali, il quale tuttavia potrà emanare disposizioni legislative solo in caso di urgenza e con efficacia limitata alla durata della vacanza, salvo che esse siano confermate dal Sommo Pontefice successivamente eletto a norma della legge canonica.

si puo' evitare il Sommo, se proprio da noia, ma rimane pontefice

e infatti:

Governo: monarchia assoluta elettiva
Pontefice: Papa Benedetto XVI :rolleyes:

Hitman04
18-10-2006, 08:20
Come vuoi, per me potremmo anche non chiamarlo, figurati...

Para Noir
18-10-2006, 10:15
A me personalmente non interessa niente di come lo chiamano. Possono anche chiamarlo illustrissimo santo divino eccellente ecc.ecc., l'importante è che non passino il tempo a parlarne.

bluelake
18-10-2006, 10:30
[QUOTE=Froze]Non lo si puo' chiamare presidente dato che CdV non e' una repubblica /QUOTE]
appunto, un bel "sua maestà" come si usa per tutti gli altri re :fagiano:

Radagast82
18-10-2006, 11:34
A me personalmente non interessa niente di come lo chiamano. Possono anche chiamarlo illustrissimo santo divino eccellente ecc.ecc., l'importante è che non passino il tempo a parlarne.
quotone megagalattico