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View Full Version : Omicidio Fortugno: Un anno dopo


dantes76
16-10-2006, 12:05
OMICIDIO FORTUGNO: UN ANNO DOPO LA CALABRIA LO RICORDA

LOCRI (REGGIO CALABRIA) - Ad un anno dall'omicidio, la Calabria ricorda il vice presidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno, ucciso a Locri il 16 ottobre 2005. L'anniversario giunge in un clima reso teso dalle intimidazioni che continuano a colpire alcuni amministratori pubblici calabresi, come il presidente della Provincia di Crotone Sergio Iritale, al quale ignoti hanno incendiato il portone di casa. Ad un anno di distanza continua a giungere da più parti la richiesta di fare realmente chiarezza sui mandanti del delitto.

CORTEO DI STUDENTI DI TUTTA ITALIA Uno striscione con la scritta "Papà cos' era la mafia?", portato dalle studentesse del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Pescara apre il corteo degli studenti provenienti da tutta Italia con il quale cominciano le iniziative promosse in occasione del primo anniversario della morte di Fortugno. In migliaia sono giunti a Locri non solo dalla Calabria ma anche da altre città italiane. Il corteo si e' diretto verso Palazzo Nieddu, teatro dell' omicidio, dove e' stata scoperta una targa in ricordo dell' esponente della Margherita.

TITOLARI DI UN NEGOZIO, I MORTI SI PIANGONO IN SILENZIO "I morti si piangono in silenzio". E' quanto hanno scritto su un cartello, esposto fuori dal loro negozio, i titolari di una boutique ubicata a Locri lungo il percorso seguito dal corteo degli studenti. "Governo - si afferma ancora nel cartello - quanto costa tutto questo 'spettacolo' ai cittadini onesti!".

MARIO CONGIUSTA HA RIPRESO LO SCIOPERO DELLA FAME Verita' chiede anche Mario Congiusta, padre di Gianluca, il giovane ucciso a Siderno il 24 maggio 2005, che sta protestando in un camper nella piazza antistante il Tribunale di Locri. Ha ripreso lo sciopero della fame, sospeso sabato per un abbassamento di pressione. Con lui partecipano anche alcuni giovani del movimento "E adesso ammazzateci tutti" (i giovani che all'indomani dell'assassinio Fortugno scesero in piazza per urlare il loro "no" alle mafie) , Gino Manca, padre di Attilio, un giovane ucciso in Sicilia, e altri familiari di vittime della Locride, tra le quali Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato di Cassazione Antonino, ucciso a Campo Calabro nel 1991.

FIORONI, DARE CERTEZZA CHE LO STATO NON ARRETRA "Aver visitato il luogo dove Franco Fortugno è stato barbaramente trucidato ci pone l' obiettivo e l' impegno quotidiano a che le tante morti di questa terra non restino impunite e ci sia la certezza che lo Stato non solo non arretra ma affermerà la cultura della legalità". Lo ha detto il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni. "Essere qui - ha aggiunto Fioroni - è un' esperienza che mi tocca non soltanto come politico, ma come uomo. Francesco era un amico, un collega medico di cui apprezzavo l' impegno professionale e sociale per la propria gente".

NEL POMERIGGIO LE CERIMONIE CON LE AUTORITA' Il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso sarà a Locri alla manifestazione, cui parteciperà anche il vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli. Il leader della Margherita andrà a rendere omaggio alla tomba di Fortugno. La giornata proseguirà con una messa in suffragio in Cattedrale e si concluderà con il concerto di Ron "L'uomo delle stelle".

FRONTE INDAGINI: DNA VALUTA APPLICAZIONE MAGISTRATO ALLA PROCURA La Procura nazionale antimafia sta valutando l' ipotesi di applicare un magistrato dell' ufficio alla Procura antimafia di Reggio Calabria per l' inchiesta sull' omicidio. Il magistrato che verrebbe applicato affiancherebbe il sostituto procuratore distrettuale Marco Colamonici, consentendo così il potenziamento dell' attività di indagine sull' assassinio del vicepresidente del Consiglio regionale.

E proprio alla vigilia del primo anniversario della morte di Fortugno, è uscita, sul sito www.democrazialegalita.it, la relazione della commissione di accesso all'Azienda sanitaria di Locri nominata all'indomani di quel delitto ed il cui lavoro ha portato, nell'aprile scorso, allo scioglimento degli organismi di gestione della stessa azienda. La commissione parla tra l'altro di "un'occupazione della criminalità" e di "infiltrazione vera e propria" di organizzazioni malavitose per la presenza di "personale, medico e non, legato da stretti vincoli di parentela con elementi di spicco della criminalità o interessati da precedenti di polizia giudiziaria per reati comunque riconducibili ai consolidati interessi mafiosi".

Dopo lo scioglimento, la gestione dell'As di Locri è stata affidata ad una terna di commissari che nei prossimi giorni si presenteranno al prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, che li ha convocati dopo le dimissioni di uno di loro. Il prefetto intende così verificare se tra i commissari vi siano divergenze metodologiche sul lavoro da svolgere per il risanamento dell'Azienda.


http://www.ansa.it/opencms/export/main/visualizza_fdg.html_1998337193.html

www.democrazialegalita.it



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15/10/06 Eccezionale documento in esclusiva.

Pubblichiamo per intero la particolareggiata -e drammatica- relazione finale della commissione amministrativa che indagò sulla situazione interna della ASL 9 di Locri all'indomani dell'omicidio di Fortugno. Emerge dal testo una pesantissima serie di incredibili situazioni personali e gestionali che hanno portato la struttura calabrese a subire "un’arbitraria occupazione da parte della criminalità locale organizzata", mentre una "enorme mole" di prestazioni e di esami medici venivano "dirottati verso strutture private accreditate, che hanno potuto indebitamente beneficiare di introiti talvolta pari anche al triplo di quello determinato con i tetti sanitari." Mentre pregiudicati, condannati, indagati e affiliati a clan della 'Ndragheta affollavano gli organici della struttura, essa appariva pesantemente condizionata nel suo operare ed i suoi vertici si rendevano responsabili di omissioni, mancati controlli e verifiche, ed evitavano di allontanare il personale dalla fedina penale sporca.

]leggi la relazione completa[/B] (http://www.democrazialegalita.it/relazione_locri.pdf[B) [Pdf]

In questo clima di pressioni e di inimmaginabili soprusi lavoravano, tra gli altri, Franco Fortugno e sua moglie, ora deputata della Margherita, Maria Grazia Laganà. A seguito dell'inchiesta amministrativa, nell'aprile del 2006 la Azienda Sanitaria 9 di Locri era stata sciolta e commissariata dal Consiglio dei Ministri. E' da sottolineare, con tristezza, come uno dei commissari, dott. Nicolò, si è dimesso nei giorni scorsi per "motivi personali".

drakend
16-10-2006, 12:16
E' da sottolineare, con tristezza, come uno dei commissari, dott. Nicolò, si è dimesso nei giorni scorsi per "motivi personali".
Traduzione: si è dimesso perché la Ndrangheta (o come si scrive questo gruppo criminale) ha minacciato lui, la sua famiglia e la parentela fino al settimo grado. :muro:
Ormai Calabria, Campania, Puglia e Sicilia sono territorio straniero: il potere effettivo è in mano alle varie mafie e non più allo Stato.

Brand
16-10-2006, 12:52
Traduzione: si è dimesso perché la Ndrangheta (o come si scrive questo gruppo criminale) ha minacciato lui, la sua famiglia e la parentela fino al settimo grado. :muro:
Ormai Calabria, Campania, Puglia e Sicilia sono territorio straniero: il potere effettivo è in mano alle varie mafie e non più allo Stato.

mafia-stato......cosa cambia? :D

Sveglia!!! La Mafia è al governo.