Adric
14-10-2006, 15:35
Bufera nella Margherita per le tessere del partito inviate per posta
Sabato, 14 ottobre
La vigilia della fase congressuale si fa calda nella Margherita, la gestione del tesseramento diventa oggetto di battaglia politica ed oggi è stato lo stesso Francesco Rutelli, secondo quando apprende Apcom, ad intervenire con decisione sulla questione chiedendo chiarimenti "entro lunedì" in una lettera inviata al responsabile del tesseramento Salvatore Ladu, al responsabile organizzazione Nicodemo Olverio, al tesoriere Luigi Lusi e per conoscenza al coordinatore dell'esecutivo Antonello Soro e al presidente dell'assemblea federale della Margherita Willer Bordon.
La questione era oggetto di discussioni da tempo nel partito e anche mercoledì scorso, durante la cena tra i big della Margherita a casa Rutelli, era stata oggetto di un acceso botta e risposta tra Arturo Parisi e Franco Marini: al presidente del Senato che ricordava il 'peso' degli ex popolari tra i tesserati, Parisi aveva replicato spiegando che in molte città "ci sono più tessere che voti...". Quindi, dopo che ieri sera Striscia la notizia' ha rivelato il caso di alcune 'tessere fantasma' ricevute da persone che non le avevano chieste, Rutelli ha ritenuto di dover intervenire e chiedere spiegazioni, come si legge nella missiva. "Con grande clamore - scrive Rutelli - 'Striscia la notizia' ha raccolto le segnalazioni di alcuni cittadini che hanno ricevuto una tessera della Margherita pur non avendo aderito. Noi dobbiamo intervenire con estremo rigore e precisione, poiché siamo chiamati a dare risposte puntuali e rassicuranti all'opinione pubblica".
Rutelli, nella lettera al responsabile delle tessere, chiede una verifica dei casi segnalati e una "relazione al più tardi entro lunedì". Scrive il presidente Dl: "Può trattarsi di errori oppure di provocazioni (cosa possibile, visto che abbiamo adottato una procedura di adesione direttamente aperta al pubblico, e che dunque si può prestare a intrusioni per danneggiare il partito) oppure casi di raccolta di adesioni all'insaputa delle persone coinvolte (cosa assai grave e che comporterebbe forse violazioni di legge e violazioni della privicy vista la trasmissione anche di dati anagrafici riservati)". Continua Rutelli, rivolto a Ladu: "Ti chiedo: di accertare la natura dei casi finora segnalati e pervenuti al partito; di trasmettermi entro brevissimo tempo - al più tardi lunedì un a relazione in merito; di procedere subito all'identificazione , nel caso di azioni non corrette, dei nominativi di chi ha trasmesso i dati ( poiché certamente gli indirizzari sono stati a noi inviati da qualche responsabile locale. Sottolineo nuovamente che questi casi vanno affrontati con rigore e puntualità). Ti ringrazio molto e ti saluto con amicizia".
La lettera con cui Rutelli chiede chiarimenti sulle 'tessere fantasma' è stata accolta positivamente da Willer Bordon e dall'area parisiana. Secondo quanto si apprende, Bordon avrebbe risposto alla lettera di Rutelli ricordando che la questione era stata più volte sollevata da Arturo Parisi e dai parisiani nei vari organi di partito. Ma Bordon avrebbe chiesto a Rutelli anche di riattivare la 'commissione per il tesseramento', istituita diverso tempo fa proprio per verifcare i meccanismi usati per raccogliere nuove adesioni al partito. "Già altre volte - avrebbe detto Bordon a Rutelli - Parisi ed io ed anche Soro abbiamo fatto notare che in molte zone d'Italia risultano percentuali di adesione alla Margherita del tutto improbabili, quando non irreali, rispetto ai voti ricevuti. Anche a Roma". I parisiani, insomma, vogliono che anche la 'commissione per il tesseramento' venga riconvocata per affrontare la situazione. Ma non sono solo Bordon e i parisiani ad essere in fibrillazione. Anche gli uomini vicini a Rutelli, sia pure a microfoni spenti, spendono parole assai poco gentili nei confronti dei 'mariniani'.
"Hanno esagerato - spiega uno dei dirigenti rutelliani - almeno potevano evitare di mandare le tessere a casa delle persone...". Per un altro rutelliano, la lettera del leader a Ladu e Oliverio è "un attacco a Marini. Del resto, si può pensare che il tesseramento sia oggettivamente gonfiato: risultano 450 mila iscritti! Un po' troppi". In questo caso, il dirigente Dl non trae subito conclusioni: "Potrebbero anche essere errori, a livello centrale non si riesce a controllare tutto. Però qualcosa che non va c'è". Qualche ex popolare replica: "Quando il tesseramento è aperto, vuol dire che abbiamo fatto la scelta di non fare un partito di signori delle tessere. E con le procedure aperte ognuno poteva iscriversi direttamentea Roma: su 450 mila potrà anche capitare che qualcuno, magari della Cdl, abbia voluto creare un caso...". I conti però non tornano, perché "è singolare che anziché rivolgersi al partito (i cittadini che hanno ricevuto tessere senza chiederle, ndr), siano andati a 'Striscia la notizia', nonostante nella lettera di iscrizione sia prevista la cancellazione in caso di errori... Non vorrei che qualcuno abbia voluto strumentalizzare".
(canisciolti.info)
Sabato, 14 ottobre
La vigilia della fase congressuale si fa calda nella Margherita, la gestione del tesseramento diventa oggetto di battaglia politica ed oggi è stato lo stesso Francesco Rutelli, secondo quando apprende Apcom, ad intervenire con decisione sulla questione chiedendo chiarimenti "entro lunedì" in una lettera inviata al responsabile del tesseramento Salvatore Ladu, al responsabile organizzazione Nicodemo Olverio, al tesoriere Luigi Lusi e per conoscenza al coordinatore dell'esecutivo Antonello Soro e al presidente dell'assemblea federale della Margherita Willer Bordon.
La questione era oggetto di discussioni da tempo nel partito e anche mercoledì scorso, durante la cena tra i big della Margherita a casa Rutelli, era stata oggetto di un acceso botta e risposta tra Arturo Parisi e Franco Marini: al presidente del Senato che ricordava il 'peso' degli ex popolari tra i tesserati, Parisi aveva replicato spiegando che in molte città "ci sono più tessere che voti...". Quindi, dopo che ieri sera Striscia la notizia' ha rivelato il caso di alcune 'tessere fantasma' ricevute da persone che non le avevano chieste, Rutelli ha ritenuto di dover intervenire e chiedere spiegazioni, come si legge nella missiva. "Con grande clamore - scrive Rutelli - 'Striscia la notizia' ha raccolto le segnalazioni di alcuni cittadini che hanno ricevuto una tessera della Margherita pur non avendo aderito. Noi dobbiamo intervenire con estremo rigore e precisione, poiché siamo chiamati a dare risposte puntuali e rassicuranti all'opinione pubblica".
Rutelli, nella lettera al responsabile delle tessere, chiede una verifica dei casi segnalati e una "relazione al più tardi entro lunedì". Scrive il presidente Dl: "Può trattarsi di errori oppure di provocazioni (cosa possibile, visto che abbiamo adottato una procedura di adesione direttamente aperta al pubblico, e che dunque si può prestare a intrusioni per danneggiare il partito) oppure casi di raccolta di adesioni all'insaputa delle persone coinvolte (cosa assai grave e che comporterebbe forse violazioni di legge e violazioni della privicy vista la trasmissione anche di dati anagrafici riservati)". Continua Rutelli, rivolto a Ladu: "Ti chiedo: di accertare la natura dei casi finora segnalati e pervenuti al partito; di trasmettermi entro brevissimo tempo - al più tardi lunedì un a relazione in merito; di procedere subito all'identificazione , nel caso di azioni non corrette, dei nominativi di chi ha trasmesso i dati ( poiché certamente gli indirizzari sono stati a noi inviati da qualche responsabile locale. Sottolineo nuovamente che questi casi vanno affrontati con rigore e puntualità). Ti ringrazio molto e ti saluto con amicizia".
La lettera con cui Rutelli chiede chiarimenti sulle 'tessere fantasma' è stata accolta positivamente da Willer Bordon e dall'area parisiana. Secondo quanto si apprende, Bordon avrebbe risposto alla lettera di Rutelli ricordando che la questione era stata più volte sollevata da Arturo Parisi e dai parisiani nei vari organi di partito. Ma Bordon avrebbe chiesto a Rutelli anche di riattivare la 'commissione per il tesseramento', istituita diverso tempo fa proprio per verifcare i meccanismi usati per raccogliere nuove adesioni al partito. "Già altre volte - avrebbe detto Bordon a Rutelli - Parisi ed io ed anche Soro abbiamo fatto notare che in molte zone d'Italia risultano percentuali di adesione alla Margherita del tutto improbabili, quando non irreali, rispetto ai voti ricevuti. Anche a Roma". I parisiani, insomma, vogliono che anche la 'commissione per il tesseramento' venga riconvocata per affrontare la situazione. Ma non sono solo Bordon e i parisiani ad essere in fibrillazione. Anche gli uomini vicini a Rutelli, sia pure a microfoni spenti, spendono parole assai poco gentili nei confronti dei 'mariniani'.
"Hanno esagerato - spiega uno dei dirigenti rutelliani - almeno potevano evitare di mandare le tessere a casa delle persone...". Per un altro rutelliano, la lettera del leader a Ladu e Oliverio è "un attacco a Marini. Del resto, si può pensare che il tesseramento sia oggettivamente gonfiato: risultano 450 mila iscritti! Un po' troppi". In questo caso, il dirigente Dl non trae subito conclusioni: "Potrebbero anche essere errori, a livello centrale non si riesce a controllare tutto. Però qualcosa che non va c'è". Qualche ex popolare replica: "Quando il tesseramento è aperto, vuol dire che abbiamo fatto la scelta di non fare un partito di signori delle tessere. E con le procedure aperte ognuno poteva iscriversi direttamentea Roma: su 450 mila potrà anche capitare che qualcuno, magari della Cdl, abbia voluto creare un caso...". I conti però non tornano, perché "è singolare che anziché rivolgersi al partito (i cittadini che hanno ricevuto tessere senza chiederle, ndr), siano andati a 'Striscia la notizia', nonostante nella lettera di iscrizione sia prevista la cancellazione in caso di errori... Non vorrei che qualcuno abbia voluto strumentalizzare".
(canisciolti.info)