View Full Version : La depressione.
volevo discutere di questo argomento sulla depressione intesa come malattia vera e propria dato che io sono un po' di anni che ne soffro.
avrei innanzitutto una domanda da porvi
la depressione può portare ad un invecchiamento del cervello; può danneggiare i neuroni del cervello a lungo andare o anche nel breve termine?
grazie :)
:.Blizzard.:
12-10-2006, 10:52
La depressione nei casi piu' o meno gravi và curata.
Non so' se l'hai già fatto ... ma la medicina migliore è una terpia da uno bravo psichiatra.
giannola
12-10-2006, 11:19
volevo discutere di questo argomento sulla depressione intesa come malattia vera e propria dato che io sono un po' di anni che ne soffro.
avrei innanzitutto una domanda da porvi
la depressione può portare ad un invecchiamento del cervello; può danneggiare i neuroni del cervello a lungo andare o anche nel breve termine?
grazie :)
la depressione è un argomento complesso.
Può manifestarsi in parecchi modi e a diversi livelli di intensità.
Spesso la depressione porta a focalizzare l'attenzione sul proprio corpo, portando alla paura di essere malati (ipocondria), oppure a legare i propri stati emotivi all'alimentazione (anoressia/bulimia).
Questi sono solo due degli stati depressivi, si posso verificare tantissimi disturbi comportamentali, come letargia, piccoli tic e fissazioni, disturbi della minzione e defecazione, ecc.
Da questo puoi comprendere come la depressione non causi solo danni al cervello, ma anche a tutto il resto del corpo.
A lungo andare le disfunzioni fisiche possono cronicizzarsi.
Per guarire dalla depressione più che un terapista occorre una terapia, occorre stabilire cioè quali sono la/e causa/e scatenante/i della depressione e possibilmente eliminarla/e, altrimenti bisogna trovare le tecniche opportune per adattare il soggetto a sopportare il peso della sua condizione.
Diversamente non c'è medicina che tenga.
:.Blizzard.:
12-10-2006, 11:42
Il punto è che molto spesso ( diciamo il 99% delle volte ) non si è mai in grado di stabilirne le cause da soli ed è per questo che bisogna avere fiducia e mettersi nelle mani di un buon terapeuta che lo fà per mestiere.
io sono passata attraverso una depressione (reale e riconosciuta).
Non mangiavo, non dormivo, livello di energia zero, faticavo ad occuparmi degli impegni quotidiani. Fortunatamente la mia aveva una causa scatenante, ma è abbastanza ovvio che per manifestarsi in quel modo ci debba essere comunque una forma depressiva latente, diciamo una "propensione d'umore".
Dopo mille pressioni da parte dei miei familiari, mi sono decisa a sottopormi ad una terapia da uno psicologo, peraltro molto accreditato.
Beh, ho smesso dopo la quinta seduta, perchè ho capito che se ne avessi fatta una sesta mi avrebbero ritrovata in rigor mortis... invece che migliorare peggioravo, ero sempre più abbattuta e avevo ricominciato a prendere in considerazione l'ipotesi del suicidio.
Fortunatamente c'è in me una forza "vitale" che, oltre una certa soglia, mi spinge a reagire. E alla fine ne sono venuta fuori, anche se tendenzialmente vedo sempre grigio.
Per quanto riguarda la domanda nello specifico: la depressione in sè non credo possa implicare danni fisici al cervello. Molto più probabile che i danni fisici li provochino i farmaci usati per curarla.
aledevasto
14-10-2006, 10:29
Per quanto riguarda la domanda nello specifico: la depressione in sè non credo possa implicare danni fisici al cervello. Molto più probabile che i danni fisici li provochino i farmaci usati per curarla.
Non sono molto d'accordo su quest'ultimo punto.
La depressione è una PATOLOGIA socialmente invalidante, con basi genetiche causata da un'ipotono monoaminergico (nello specifico ipotono serotoninergico e noradrenergico), in altre parole il cervello non riesce più a funzionare in maniera adeguata; ciò può succedere in relazione ad una causa (perdita di un proprio familiare ma anche più semplicemente interrompere una routine, una quotidianeità che ormai facevano parte della vita di una persona) ma può presentarsi anche senza cause apparenti (vedi depressione unipolare endogena).
Naturalmente il discorso è molto più complicato.
È possibile curare l'ipotono monoaminergico con una buona terapia farmacologica, coadiuvata da una psicoterapiaterapia.
Senza forza di volontà comunque si fa ben poco...
Dire che i farmaci usati per CURARLA provocano danni fisici al cervello è fuorviante, perchè è la depressione che nasce da un "danno" cerebrale (carenza monoaminergica).
Senza farmaci, per la vera depressione, non si va da nessuna parte, così come senza forza di volontà (tengo a ripeterlo).
Posso concordare che siano abbastanza ricchi di effetti collaterali, sia sulla sfera emotiva che fisica, basta comunque seguire le prescrizioni del proprio medico curante.
Alessio
fsdfdsddijsdfsdfo
14-10-2006, 12:04
Non sono molto d'accordo su quest'ultimo punto.
La depressione è una PATOLOGIA socialmente invalidante, con basi genetiche causata da un'ipotono monoaminergico (nello specifico ipotono serotoninergico e noradrenergico), in altre parole il cervello non riesce più a funzionare in maniera adeguata; ciò può succedere in relazione ad una causa (perdita di un proprio familiare ma anche più semplicemente interrompere una routine, una quotidianeità che ormai facevano parte della vita di una persona) ma può presentarsi anche senza cause apparenti (vedi depressione unipolare endogena).
Naturalmente il discorso è molto più complicato.
È possibile curare l'ipotono monoaminergico con una buona terapia farmacologica, coadiuvata da una psicoterapiaterapia.
Senza forza di volontà comunque si fa ben poco...
Dire che i farmaci usati per CURARLA provocano danni fisici al cervello è fuorviante, perchè è la depressione che nasce da un "danno" cerebrale (carenza monoaminergica).
Senza farmaci, per la vera depressione, non si va da nessuna parte, così come senza forza di volontà (tengo a ripeterlo).
Posso concordare che siano abbastanza ricchi di effetti collaterali, sia sulla sfera emotiva che fisica, basta comunque seguire le prescrizioni del proprio medico curante.
Alessio
sembra lo spot di una industria farmaceutica (scusa eh!)
Sottolineiamo che la depressione è una malattia della società del consumismo. E' l'uomo che non è adatto a vivere in una società del genere.
In secondo possiamo dire che NON E' NECESSARIO RICORRERE A FARMACI. Siano essi benzodiazepine, Alprazolam, Gaba inibitori o tutta quella merda li.... Sono farmaci VERAMENTE pericolosi, con un alto tasso di induzione alla dipendenza (soprattutto lo Xanax). Ti fottono il corpo e la mente, rendono impotenti, finchè li prendi ti aiutano, saltane uno e cadi in un baratro ancora piu profondo.
Una delle sostanze più indicate per la cura della depressione su lungo termine è la cannabis, mentre l'mdma è molto utile in una seduta per liberare la causa scatenante.
Purtroppo essendo droghe illegali è impossibile seguire una cura con queste.
Ma queste sostanza servono a curarla in fretta e se è in forma grave. La migliore cura è quella naturale: sforzo fisico in campagna. Lavorando il tuo corpo smette di pensare a queste cose e quindi inizia a curarsi da solo, poi il solo star lontano dalla frenesia delle metropoli aiuta moltissimo.
Un'altra cosa che aiuta è il sesso, quindi tuttalpiù consiglirei (per lui e lei) Viagra prima dopo e durante i pasti.
giannola
14-10-2006, 12:11
io ne sono uscito da solo. :D
ChristinaAemiliana
14-10-2006, 12:56
sembra lo spot di una industria farmaceutica (scusa eh!)
Sottolineiamo che la depressione è una malattia della società del consumismo. E' l'uomo che non è adatto a vivere in una società del genere.
In secondo possiamo dire che NON E' NECESSARIO RICORRERE A FARMACI. Siano essi benzodiazepine, Alprazolam, Gaba inibitori o tutta quella merda li.... Sono farmaci VERAMENTE pericolosi, con un alto tasso di induzione alla dipendenza (soprattutto lo Xanax). Ti fottono il corpo e la mente, rendono impotenti, finchè li prendi ti aiutano, saltane uno e cadi in un baratro ancora piu profondo.
Una delle sostanze più indicate per la cura della depressione su lungo termine è la cannabis, mentre l'mdma è molto utile in una seduta per liberare la causa scatenante.
Purtroppo essendo droghe illegali è impossibile seguire una cura con queste.
Ma queste sostanza servono a curarla in fretta e se è in forma grave. La migliore cura è quella naturale: sforzo fisico in campagna. Lavorando il tuo corpo smette di pensare a queste cose e quindi inizia a curarsi da solo, poi il solo star lontano dalla frenesia delle metropoli aiuta moltissimo.
Un'altra cosa che aiuta è il sesso, quindi tuttalpiù consiglirei (per lui e lei) Viagra prima dopo e durante i pasti.
Abbi pazienza, ma hai detto un tale cumulo di inesattezze (per usare un eufemismo...) da far rizzare i capelli.
Perdona la franchezza, ma vorrei davvero vederti nell'atto di convincere qualcuno che non riesce nemmeno a uscire di casa a prendere una zappa e andare a dissodare un campo...
Ho avuto un parente depresso e ti assicuro che senza farmaci sarebbe ancora lì sul letto a fissare il soffitto in preda all'angoscia...e ci è rimasto fino a che la sua famiglia ha continuato a fargli discorsi come i tuoi, corredati di "fatti forza", "dipende solo da te", "reagisci" e tutte le simpatiche esortazioni che chi non ha mai sofferto di certe patologie rivolge a un depresso...
Infine, questo ragazzo ha trovato la forza di rivolgersi a un bravo neuropsichiatra e in poco tempo è riuscito a riprendere perfettamente la propria vita "normale". Qualche effetto collaterale transitorio c'è stato ma niente in confronto alla condizione in cui il poveretto versava prima...adesso è del tutto guarito, ma ti lascio immaginare come reagisce se solo sente qualcuno suggerire a un depresso di farsi forza e di reagire senza curarsi...
fsdfdsddijsdfsdfo
14-10-2006, 18:44
Abbi pazienza, ma hai detto un tale cumulo di inesattezze (per usare un eufemismo...) da far rizzare i capelli.
Perdona la franchezza, ma vorrei davvero vederti nell'atto di convincere qualcuno che non riesce nemmeno a uscire di casa a prendere una zappa e andare a dissodare un campo...
Ho avuto un parente depresso e ti assicuro che senza farmaci sarebbe ancora lì sul letto a fissare il soffitto in preda all'angoscia...e ci è rimasto fino a che la sua famiglia ha continuato a fargli discorsi come i tuoi, corredati di "fatti forza", "dipende solo da te", "reagisci" e tutte le simpatiche esortazioni che chi non ha mai sofferto di certe patologie rivolge a un depresso...
Infine, questo ragazzo ha trovato la forza di rivolgersi a un bravo neuropsichiatra e in poco tempo è riuscito a riprendere perfettamente la propria vita "normale". Qualche effetto collaterale transitorio c'è stato ma niente in confronto alla condizione in cui il poveretto versava prima...adesso è del tutto guarito, ma ti lascio immaginare come reagisce se solo sente qualcuno suggerire a un depresso di farsi forza e di reagire senza curarsi...
io non sto dicendo di non curarti. Assolutamente.
Sto dicendo che la visione moderna della medicina è troppo dipendente dalla farmacia e dalla chimica.
I miei erano consigli per prevenire una forma patologica di depressione. Ricorda che la depressione è un escalation di sintomi, non ci si risveglia un giorno depressi, come con l'influenza.
I farmaci sono un metodo molto invasivo ed hanno una utilità solo nei casi molto gravi. Questo perchè, come dici, i benefici superano di gran lunga le controindicazioni.
La questione è che la depressione, come il dolore, è un sintomo percepito negativamente ma che ci è molto utile. Oggi si potrebbe vivere senza percepire il dolore fisico grazie ai farmaci, il problema è che sarebbe folle, il dolore ci serve. Cosi come la depressione. Fa parte della farmacocinetica del nostro cervello ed è utile per vivere.
La depressione tutta via si può curare molti stadi prima, evitando del tutto l'uso di farmaci e in alcuni casi anche dei cosiddetti "colloqui".
Il problema è che nella società moderna quasi tutti soffrono di depressione, che può essere latente, o può essere esplosiva, nel senso che fa esplodere la tua vita. Alcuni dei sintomi piu comuni è la febbre del consumo, l'arrivisimo, la frenesia. Il corpo umano si è adattato MOLTO lentamente nel corso dei millenni ad un habitat preciso, cosa che oggi è stata stravolta. I ritmi che sostiamo di certo non sono adatti alla nostra natura e facilmente scombussolano il cervello. Malattie di tipo neurodegenerative sono quasi sconosciute in civiltà "lente" proprio perchè l'uomo non è quasi mai sottoposto ad un carico intelletuale eccesivo. Semplicemente si sente meno al differenza tra un vecchio e un adulto. Cosi come i nuovi tipi di socialità non aggradano tanto il nostro cervello: pensiamo al contatto informatico, una cosa totalmente nuova per noi che ancora non si riesce ad indagare.
Pensate che tutt'oggi si cerca di analizzare l'impatto di un sistema postale efficente sulla psiche umana.
A parere di una scuola medica, che io condivido, il ritorno alle origini è la cosa migliore. E non sto parlando di qualche idea hippie, ma sto parlando di rivolgerci alla nostra chimica interna.
Ad esempio, molto utile alla nostra salute fisica, è combattere tutte le influenze e raffreddori con succhi d'arancia. Questo rafforzerà notevolmente il nostro sistema immunitario. Magari sembrerà che guariremo piu lentamente di un individuo che prende un aspirina. Sul lungo andare però saremo molto piu forti di lui, ci ammaleremo meno e il nostro cervello non dovrà risentire degli effetti negativi dell'acido acetilsalicilico.
Cosi è per la depressione. Il modo migliore per ottenere serotonina è fare cose che spingono il nostro cervello a produrla (in particolare il sesso), di certo non usare farmaci.
Con i farmaci ne produrremo molta di piu in molto meno tempo, ma sul lungo andare...
aledevasto
15-10-2006, 10:51
Io quando non conosco una cosa preferisco stare zitto onde evitare di fare brutte figure, ma soprattutto di poter generare false speranze in gente che ne sa ancora meno :rolleyes:
Comunque non sapevo si potesse rigenerare un ipotono di una sinapsi monoaminergica inibendo la ricaptazione dei neurotrasmettitori andando a zappare i campi... questa mi è nuova...
Forse non hai ancora afferrato la differenza tra "depressione" intesa come DISEASE (malattia vera e propria, dove senza farmaci non vai da nessuna parte, e lo ripeto, sei in un circolo vizioso dal quale le tue sinapsi noradrenergiche e serotoninergiche non sono in grado di recuperarsi da sole per un'overespressione di ricaptatori presinaptici e una depauperazione di riserve neurotrasmettitoriali) e una condizione di "simil-depressione" che colpisce molte persone semplicemente per lo stress della vita moderna...
Poi ognuno è libero di pensare quello che vuole...
Ma coinvolgere altra gente con le proprie teorie, non suffragate da alcun dato scientifico-sperimentale, è fuorviante: non hai chiaramente nemmeno idea della complessità dell'argomento, soprattutto sapere differire tra depressione disease e condizione psicologica traumatica è essenziale.
Alessio
PS: il mio linguaggio da "industria farmaceutica" non è altro che un linguaggio specifico, adeguato alla risposta...
Se non sei riuscito a coglierlo, evidentemente non fai altro che legittimare la mia risposta ;) :read:
Ziosilvio
15-10-2006, 22:07
io sono passata attraverso una depressione (reale e riconosciuta).
[CUT]
Dopo mille pressioni da parte dei miei familiari, mi sono decisa a sottopormi ad una terapia da uno psicologo, peraltro molto accreditato.
Grosso errore, probabilmente dettato dalla buona fede: per guarire dalla depressione si va dallo psichiatra, non dallo psicologo.
Dopotutto, in quel momento a te non servono consigli su come superare una fase difficile della tua vita, o capire qualcosa su di te: ti serve una cura.
Sono contentissimo che alla fine ne sei uscita, in un modo o nell'altro.
Per quanto riguarda la domanda nello specifico: la depressione in sè non credo possa implicare danni fisici al cervello.
Questo dipende, in larga misura, dalla tua definizione di "danni fisici al cervello".
Un colpo di pistola alla testa, di "danni fisici al cervello" ne fa eccome...
Molto più probabile che i danni fisici li provochino i farmaci usati per curarla.
Più probabile il contrario, se i farmaci vengono assunti sotto la guida di un buon medico.
Abbi pazienza, ma hai detto un tale cumulo di inesattezze (per usare un eufemismo...) da far rizzare i capelli.
Perdona la franchezza, ma vorrei davvero vederti nell'atto di convincere qualcuno che non riesce nemmeno a uscire di casa a prendere una zappa e andare a dissodare un campo...
Ho avuto un parente depresso e ti assicuro che senza farmaci sarebbe ancora lì sul letto a fissare il soffitto in preda all'angoscia...e ci è rimasto fino a che la sua famiglia ha continuato a fargli discorsi come i tuoi, corredati di "fatti forza", "dipende solo da te", "reagisci" e tutte le simpatiche esortazioni che chi non ha mai sofferto di certe patologie rivolge a un depresso...
Infine, questo ragazzo ha trovato la forza di rivolgersi a un bravo neuropsichiatra e in poco tempo è riuscito a riprendere perfettamente la propria vita "normale". Qualche effetto collaterale transitorio c'è stato ma niente in confronto alla condizione in cui il poveretto versava prima...adesso è del tutto guarito, ma ti lascio immaginare come reagisce se solo sente qualcuno suggerire a un depresso di farsi forza e di reagire senza curarsi...
adesso è del tutto guarito?
significa che non assume più nulla di nulla?
allora forse la sua depressione aveva un'origine puramente fisica (io non sono esperta di chimica, ma immagino che una depressione dovuta a motivi psicologici sia diversa da una causata da processi chimici impazziti nel corpo).
Io ho conosciuto una persona depressa. Di quelle che alternano giorni in cui non riescono ad alzarsi dal divano a giorni in cui sono al top dell'euforia.
E' finita in ospedale più di una volta a causa dei farmaci che prendeva.
aledevasto
16-10-2006, 12:11
Quella è la bipolare... è un'altra cosa, sebbene chiamata sempre depressione (in realtà sarebbe la sindrome maniaco-compulsiva).
:.Blizzard.:
16-10-2006, 15:32
Ragazzi cmq credo che alcuni di voi stiano parlando un po' troppo per pregiudizi e senza sapere quello che dicono eh .. concordo su chi ha detto che per curare la depressione si và da uno psichiatra e non da uno psicologo.
Poi ..
o avuto un parente depresso e ti assicuro che senza farmaci sarebbe ancora lì sul letto a fissare il soffitto in preda all'angoscia...e ci è rimasto fino a che la sua famiglia ha continuato a fargli discorsi come i tuoi, corredati di "fatti forza", "dipende solo da te", "reagisci" e tutte le simpatiche esortazioni che chi non ha mai sofferto di certe patologie rivolge a un depresso...
Infine, questo ragazzo ha trovato la forza di rivolgersi a un bravo neuropsichiatra e in poco tempo è riuscito a riprendere perfettamente la propria vita "normale". Qualche effetto collaterale transitorio c'è stato ma niente in confronto alla condizione in cui il poveretto versava prima...adesso è del tutto guarito, ma ti lascio immaginare come reagisce se solo sente qualcuno suggerire a un depresso di farsi forza e di reagire senza curarsi...
Quoto e alla grande. Ho affrontato una situazione simile, trovandomi davanti dei genitori che - per dei loro limiti e incapacità di andare oltre ai pregiudizi - non hanno mai accettato il fatto che avessero un figlio con dei problemi. Nonostante questo sono andato avanti per la mia strada, aiutato da un bravo psichiatra e da una blanda dose di xanax (e tanto per indenderci ... sfatiamo un po' di luoghi comuni ... non fotte nè il cervello nè il corpo. Lo psichiatra, se esperto, sà cosa fà).
Non avete idea di come sia immensa l'ignoranza di taluni verso un argomento delicato come la depressione (la mia una forma non grave), forse perchè non ci sono mai passati. Ancora piu' odioso quando pur di nascondere il problema cercano di farti passare come normali determinate cose quando non lo sono per niente.
ChristinaAemiliana
16-10-2006, 17:55
adesso è del tutto guarito?
significa che non assume più nulla di nulla?
Sì, non assume più nulla.
allora forse la sua depressione aveva un'origine puramente fisica (io non sono esperta di chimica, ma immagino che una depressione dovuta a motivi psicologici sia diversa da una causata da processi chimici impazziti nel corpo).
La malattia depressione ha SEMPRE delle cause fisiche: ci sono dei disordini negli equilibri chimici del cervello. E i farmaci servono a ripristinare i giusti livelli di tali sostanze, cosa che a certi livelli non può avvenire da sola, esattamente come una frattura non si risalderà perfettamente, a meno di casi di lieve entità o di grande fortuna, senza riallineare i monconi e immobilizzare la parte. Eppure nessuno ti dice "dai non andare a farti ingessare la gamba, puoi farcela da solo!" ;)
Intervenire per via farmacologica in un malato di depressione è essenziale perché è l'unico modo per fargli ricominciare una vita degna di questo nome. Avere la chimica del cervello a gentili signorine fa sì che anche le azioni più semplici della vita quotidiana siano impossibili a farsi: il ritmo sonno-veglia si altera, il tono dell'umore diventa indipendente dalla realtà e addirittura si provano sensazioni forti, ad esempio di angoscia e paura, senza che ve ne sia motivo alcuno. Questa situazione non si risolve da sola se non in casi estremamente lievi, e comunque ci vogliono mesi perché migliori spontaneamente...inoltre in genere chi ne viene fuori in questo modo, senza affrontare il problema e curarsi, generalmente va incontro ad altri episodi, sempre più gravi, fino ad arrivare alla volta che non ti passa più da sola...
Io ho conosciuto una persona depressa. Di quelle che alternano giorni in cui non riescono ad alzarsi dal divano a giorni in cui sono al top dell'euforia.
E' finita in ospedale più di una volta a causa dei farmaci che prendeva.
Questa patologia è ben più grave della depressione.
Comunque finire in ospedale per dei farmaci di per sè può voler dire qualsiasi cosa...magari semplicemente li prendeva senza l'opportuno controllo medico, ho conosciuto una persona che buttava giù Xanax come se fosse un integratore vitaminico.
E in ogni caso, immaginando la vita di una persona affetta da disturbo bipolare, beh...preferirei rischiare di finire in ospedale ma fare una vita decente gli altri giorni, piuttosto che tirare avanti senza la cura...
aledevasto
16-10-2006, 19:37
E in ogni caso, immaginando la vita di una persona affetta da disturbo bipolare, beh...preferirei rischiare di finire in ospedale ma fare una vita decente gli altri giorni, piuttosto che tirare avanti senza la cura...
Sagge parole...
La sindrome maniaco compulsiva (chiamata anche depressione bipolare) è in realtà una patologia ben diversa dalla "normale" depressione (chiamata unipolare, in diverse versioni: endogena, reattiva, atipica,...).
Socialmente molto invalidante, in alcuni casi può richiedere ricovero ospedaliero...
Mi domando se sia finita in ospedale per tso (trattamento sanitario obbligatorio) o per una reale intossicazione da farmaci (dettata da non so cosa...)
Alessio
Scusate ma non è che lo psichiatra sia + figo dello psicologo....
Il primo propende x una visione organicistica della malattia,il secondo ha una visione longitudinale che interessa i fattori ambientali/sociali che hanno scatenato l'evento piuttosto che quelli biologici...
Xcui il primo tende ad una terapia farmacologica + spinta il secondo a una psicotrapia + spinta
Inoltre i farmaci sono ottimi,ma tra il dire che sono senza effetti collaterali e il provare questo ne passa molta di acqua... come mai tutti gli schizofrenici che arrivano a 50-60 anni hanno poi un calo mostruoso della loroattività cerebrale e sociale? è dovuto alla malattia o ai farmaci...Nessuno lo sà...
X la depressione,è vera depressione quella che non ti permette di vivere una vita sociale normale... è depresso chi non si alza dal letto,non cura la propria igene,non esce di casa ecc. questa si che và curata dallo specialsta...!
Ragazzi attenzione all alprazolam.
Altro che eroina per dipendenza che procura.
In questi casi cmq è diffivile sparare verità
ogni caso è diverso..
Sconsiglierei di fumare Cannabis a un depresso altro che cura a lungo termine.
La malattia depressione ha SEMPRE delle cause fisiche: ci sono dei disordini negli equilibri chimici del cervello.
sei assolutamente certa di quel "sempre"? Io nutro molti dubbi...
E in ogni caso, immaginando la vita di una persona affetta da disturbo bipolare, beh...preferirei rischiare di finire in ospedale ma fare una vita decente gli altri giorni, piuttosto che tirare avanti senza la cura...
Una vita normale non gliel'ho mai vista fare. Tirava avanti, a volte meglio a volte peggio.
So che le hanno cambiato la somministrazione diverse volte e so che fra le altre cose aveva preso anche del litio.
sei assolutamente certa di quel "sempre"? Io nutro molti dubbi...
Ci sono appunto 2 scuole di pensiero,quella psichiatrica e quella psicologica come ho detto sopra,è un pò come la medicina tradizionale e quella alternativa.... chi può dire che l'acqua fresa omeopatica funziona oppure no...
Stessa cosa nel campo dela mente,solo che qui il problema si ingigantisce immensamente...
Forse ChristinaAemiliana avendo uno "spirito" molto scientifico propende + per la variante psichiatrica che cerca di individuare in queste malattie la causa biologica,cerca inoltre di classificarle e di renderle definibili univocamente....
La psicologia invece non prevede l'uso di farmaci (gli psicologi poi non essendo medici o meglio, alcuni non lo sono non potrebbero prescriverli,ma ad esempio in americi si stà molto dibattendo,e anche loro tra poco potranno prescrivere alcuni farmaci) ma l'uso della psicoterapia x capire il motivo socioambientale del disturbo...
Naturalmente gli psichiatri denigrano gli psicologi e viceversa :D ma nessuno potrà mai dire chi ha ragione... un adulto violento è nato così o le botte,le ingiustizie a scuola,la tv,i videogiochi ecc. l'hanno cambiato...????
Una vita normale non gliel'ho mai vista fare. Tirava avanti, a volte meglio a volte peggio.
So che le hanno cambiato la somministrazione diverse volte e so che fra le altre cose aveva preso anche del litio.
I sali di litio sono il gold standard nella patologia bipolare,essendo un medicinale che stabilizza l'umore... xò questo non vuol dire che la persona non vada incontro a riacutizzazioni con periodi in cui la malattia si ripresenta fortemente... e periodi di remissione dove può tutto sommato fare una vita normale...
c'è ancora tanto da scoprire....
Ci sono appunto 2 scuole di pensiero,quella psichiatrica e quella psicologica come ho detto sopra,è un pò come la medicina tradizionale e quella alternativa.... chi può dire che l'acqua fresa omeopatica funziona oppure no...
Stessa cosa nel campo dela mente,solo che qui il problema si ingigantisce immensamente...
Forse ChristinaAemiliana avendo uno "spirito" molto scientifico propende + per la variante psichiatrica che cerca di individuare in queste malattie la causa biologica,cerca inoltre di classificarle e di renderle definibili univocamente....
La psicologia invece non prevede l'uso di farmaci (gli psicologi poi non essendo medici o meglio, alcuni non lo sono non potrebbero prescriverli,ma ad esempio in americi si stà molto dibattendo,e anche loro tra poco potranno prescrivere alcuni farmaci) ma l'uso della psicoterapia x capire il motivo socioambientale del disturbo...
Naturalmente gli psichiatri denigrano gli psicologi e viceversa :D ma nessuno potrà mai dire chi ha ragione... un adulto violento è nato così o le botte,le ingiustizie a scuola,la tv,i videogiochi ecc. l'hanno cambiato...????
io invece metto solo un punto di domanda sul "sempre" perchè credo che entrambe le circostanze siano possibili. Il punto, semmai, sarebbe quello di non procedere solo ed unicamente con un metodo mantenendo la visione a compartimenti stagni.
Mi spiego: ove sia verificabile una modificazione della chimica sulla quale si possa intervenire per ripristinare gli equilibri a livello prettamente fisico è giusto che si applichi questo metodo (come per esempio il caso citato da Cristina).
Ma quando si vede che la continua somministrazione di anche diversi medicinali, non solo non sorbisce l'effetto sperato, ma arriva in taluni casi a provocare dei danni (e se non sbaglio il litio ne fa parecchi) allora forse sarebbe il caso di tentare un approccio diverso.
io invece metto solo un punto di domanda sul "sempre" perchè credo che entrambe le circostanze siano possibili. Il punto, semmai, sarebbe quello di non procedere solo ed unicamente con un metodo mantenendo la visione a compartimenti stagni.
Mi spiego: ove sia verificabile una modificazione della chimica sulla quale si possa intervenire per ripristinare gli equilibri a livello prettamente fisico è giusto che si applichi questo metodo (come per esempio il caso citato da Cristina).
Ma quando si vede che la continua somministrazione di anche diversi medicinali, non solo non sorbisce l'effetto sperato, ma arriva in taluni casi a provocare dei danni (e se non sbaglio il litio ne fa parecchi) allora forse sarebbe il caso di tentare un approccio diverso.
Beh questo credo sia quello che succede nei reparti ospedalieri x i malati gravi... non esiste solo la terapia farmacologica o quella psicologica... xò tra i due specialisti una prevale sull'altra ma di certo non si escludono a vicenda...
e a volte purtroppo entrambe falliscono...
ChristinaAemiliana
18-10-2006, 19:17
sei assolutamente certa di quel "sempre"? Io nutro molti dubbi...
Beh, per come mi hanno spiegato la faccenda, la malattia che in medicina si definisce "depressione" è accompagnata da un certo numero di sintomi e ha certe cause fisiche.
Questo però non significa che una persona non possa arrivare a una condizione di estremo disagio psicologico anche diversamente...è probabile che in quei casi però non si tratti di depressione propriamente detta, e che siamo noi profani a chiamarla così perché i sintomi più evidenti sono analoghi...
Una vita normale non gliel'ho mai vista fare. Tirava avanti, a volte meglio a volte peggio.
So che le hanno cambiato la somministrazione diverse volte e so che fra le altre cose aveva preso anche del litio.
Immagino...sono patologie terribili.
Purtroppo, esistono malattie per le quali la cura non riesce a garantire una qualità di vita decente.
Questo però non significa che una persona non possa arrivare a una condizione di estremo disagio psicologico anche diversamente
Confermo :O :D
Ci sono tante "simpatiche" patologie che portano a sintomi del tutto accomunabili alla depressione, almeno all'inizio, ad esempio quelle legate a forme - anche lievi - di schizofrenia.
Sconsiglierei di fumare Cannabis a un depresso altro che cura a lungo termine.
Appunto, c'è la probabilità che il suo sistema endocannabinoide si tari sul THC e non risponda più agli endocannabinoidi "naturali" (quelli prodotti dal cervello).
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