View Full Version : Risultato di Tesi: Open vs Closed
Scoperchiatore
07-10-2006, 09:33
Volevo sottoporvi un dilemma che mi sta facendo seriamente riflettere in questi giorni.
Come molti di voi sanno, studio ingegneria informatica, e a Dicembre mi laureerò.
Sto facendo la tesi in questi mesi, insieme ad un mio amico, che si laurea Lunedì perchè vuol fare il dottorato.
Ora, abbiamo trattato di BGP, il Border Gateway Protocol, una genialata in fatto di protocolli: è stato emesso ed adottato prima che i ricercatori avessero il tempo di studiarne le proprietà. Praticamente, è il protocollo di instradamento mondiale, quello che ci permette di usare qualunque cosa su internet, è non si sa se è stabile nè se converge.
Viste le premesse il campo di ricerca pullula di pubblicazioni e di branche di analisi, ma noi ci siamo concentrati sulla scoperta di guasti agli apparati caratteristici di BGP. Il problema era enormemente vasto, ma siamo partiti da un'idea che abbiamo raffinato e implementato con un programma C aggiunto a scripts bash: il risultato è stato decisamente buono.
Il risultato ottenuto è seriamente interessante, nel senso che rispetto ai tools esistenti sembra dare molte informazioni in più, che non automatizzano, ma aiutano un amministratore di rete a capire cosa è successo e soprattutto se è colpa sua o di un altro. BGP non è necessariamente esente dal "butterfly effect", ovvero, quel che accade in Australia potrebbe condizionare una società in Grecia, anche se non direttamente collegate...
Ora, dopo la lunga introduzione vi chiedo: sarebbe tanto ignobile chiudere il sorgente del progetto C per evitare che in futuro altri rubino l'idea e affinino le cose, appropiandosi del lavoro? Considerate che questa cosa dovrà diventare un servizio PHP entro poco tempo, quindi sarebbe tutto alla luce del sole, tanto più se il servizio dovesse essere disponibile in breve tempo.
Qui non siamo in un campo come i Word Processors o i Sistemi Operativi, complessi ma di cui si è detto molto.
Qui siamo nel campo opposto, ovvero campi in cui semplicissime idee, se implementate col giusto piglio, sono vincenti. E l'idea è appunto di quelle che, se la spiego a chiunque di voi, tempo 2 mesi l'ha implementata.
Altra storia è ottimizzarla per evitere che la memoria non basti, quello è decisamente più difficile. Ma è comunque lavoro da "ingegnere", nel senso che uno si mette là, trova le strutture dati appropriate, usa ordinamenti e indici, e dopo un po' di smanettamento ci riesce.
D'altro canto, chiudere un progetto del genere vuol dire non spiegare chiaramente "cosa" stiamo facendo a chi ne usufruisce. Quello fa qualche click e gli si dice che la colpa del guasto è sua, e non sa perchè o percome. Non è il massimo
Stesso concetto degli spyware: se ho un antispyware non free, quello mi dice che "ad-aware" è uno spyware: concorrenza sleale o euristica sbagliata? E che ne so, non ho il sorgente!
Insomma, sto toccando con mano il dilemma Open vs Closed e devo dire che non so veramente verso cosa protendere. La soluzione Open è più onesta, ma comporta guadagno 0. La soluzione Closed potrebbe addirittura portare ad uno spin-off con l'università, nel caso "buono" che il servizio parta in breve tempo.
Qualcuno che ha avuto il coraggio di leggere e che sa darmi un consiglio? :D
Ovviamente, non essendo addentro alle tematiche, non è facile per nessuno capire, ma credo che il succo è chiaro: la tesi mi ha portato un risultato che potrebbe farmi guadagnare, e devo decidere se rinunciare al guadagno per il piacere della ricerca, od al contrario, cercare un compromesso, chiudendo il codice dell'applicazione per guadagnare, e descrivendo l'idea in modo ricco, ma soltanto astrattamente.
Gandalf_BD
07-10-2006, 09:54
Premettendo che non sono molto informato su queste tematiche...
però se io ho bisogno di un progetto e c'è già, perchè dovrei rifarmelo? tanto più che quest'ultimo è open, quindi mi lascia anche la possibilità di mettere le mani sui sorgenti! mentre per farlo tutto da me, dovrei partire da zero, con la possibilità di errori vari...
secondo me lo potresti lasciare open ma non gratuito, ad una cifra non alta :)
oppure dai a me i sorgenti e ci penso io :D :rotfl: :rotfl: :rotfl:
oppure, scherzi a parte, se cerchi un compromesso tra le due cose potresti rendere closed solo una parte del progetto... il nodo centrale, per così dire. Lasci altre parti open e dai alla gente la possibilità di sviluppare su quelle... per fare un esempio, un po' come fa Google con il suo Google Maps... tu non sai _MAI_ come funziona la parte in AJAX che regola il tutto, ma se vuoi, puoi chiedere a loro l'autorizzazione per sviluppare alcune parti ed usarlo in altri modi... no?
hai provato a fare una stima dei possibili guadagni in caso open e in caso closed? differiscono di molto?
Se come dici c'è la possibilità di guadagnarci qualcosa vai con il closed e sviluppa l'idea. In futuro puoi sempre decidere di rilasciare il codice sorgente con una licenza libera.
ciao ;)
Mezzelfo
07-10-2006, 12:12
Alla radice del problema, voi due credete nel Free Software? Sì, il discorso è chiuso. No, continuare a leggere.
Hai detto che è una cosa che uno svilluppa in un paio di mesi... Quindi anche se tieni il codice closed dovrai pure mettere online 2 parole che spiega il suo funzionamento no?
Se no chi cavolo si mette ad usarlo? Es. metto i dati nel form, faccio ok e mi viene detto che nella rete ci sono problemi per colpa mia. Penso: " e certo e da dove l'ha c@g@to fuori? Se lo è inventato"
Quindi, se spieghi comunque come funziona alla fine un altro leggendolo può scrivere un altro programma che, anche se in modo diverso e non con gli stessi identici risultati, fa la stessa cosa. E magari lo rilascia come open source. Risultato? Nessuno userà più il tuo progamma ed usaranno il suo, probabilmente contribuendo anche per migliorarlo.
Inoltre nessuno vi vieta di rilasciarlo sotto più licenze. Se ad esempio lo rilasciate sotto GPL magari l'azienda X (es. Google) potrebbe essere interessata ad integrarlo nelle sue soluzioni closed e allora potrebbe chiedervi una licenza commerciale.
ilsensine
07-10-2006, 13:27
Ora, dopo la lunga introduzione vi chiedo: sarebbe tanto ignobile chiudere il sorgente del progetto C per evitare che in futuro altri rubino l'idea e affinino le cose, appropiandosi del lavoro?
Se non avete parti di protocollo da chiudere o tenere segrete, cosa particolarmente odiosa, siete voi che dovete decidere.
Certo i risultati (non il codice specifico del vostro programma) di una ricerca su un protocollo, soprattutto se ottenuti in ambito universitario, dovrebbero essere disponibili a tutti.
Scoperchiatore
07-10-2006, 15:29
Se non avete parti di protocollo da chiudere o tenere segrete, cosa particolarmente odiosa, siete voi che dovete decidere.
Certo i risultati (non il codice specifico del vostro programma) di una ricerca su un protocollo, soprattutto se ottenuti in ambito universitario, dovrebbero essere disponibili a tutti.
Quoto ilsensine per tutti.
Avete più o meno espresso il mio punto di vista, ovvero che non sarebbe così assurdo pensare di chiudere almeno qualcosina.
Però quello che dice proprio ilsensine nell'ultimo post è molto importante: lo "scopo" della ricerca non è arricchimento, ma progresso.
Certo che non si vive di solo progresso (soprattutto quando un dottorato prende intorno ai 500 euro al mese).
Ora i risultati sono dipendenti dall'algoritmo usato, ovviamente, che deve essere reso pubblico. Il problema è che in ambito accademico, rendere pubblico un algoritmo ma non il sorgente fa pensare "non è che questi mi raccontano che fanno X ma in realtà il loro codice fa Y"? Un po' come gli spyware, appunto, che dicono di metterti la barretta per la ricerca mentre in realtà fanno molto di più.
Ne dovrò parlare con il docente, ovviamente, in quanto molto dipende da lui. Però la soluzione di compromesso di pubblicare algoritmo e frammenti di sorgente senza pubblicarlo tutto, solo per far comprendere al pubblico che il codice fa quello che dice l'algoritmo, è a questo punto la migliore.
Vi ringrazio per i consigli, se ne avete altri, postate pure :D
Credo che la questione sul rendere pubblico o no i risultati del dottorato va' meditata. E' vero che gli 840 euro mensili del dottorato (e non 500) sono una miseria, ma va considerato:
1) il dottorato e' pagato dal ministero, vero?
in questo caso tu sei stipendiato dallo stato, stai usando risorse pubbliche (dell'universita') ed allora sta al datore di lavoro decidere cosa fare di una invenzione di un suo dipendente. Logica aziendale...
Un brevetto (qualora applicabile) sarebbe la soluzione piu' corretta.
2) il dottorato e' supportato completamente da una ditta esterna?
qui la cosa e' piu' complessa, in quanto non vi e' una normativa precisa, ma in linea di principio sia la ditta che paga sia l'universita' hanno il diritto di mettere le mani sull'invenzione...
Tieni conto che comunque il docente supervisor ha pure lui dei diritti in quanto supervisor....
Ciao,
ilsensine
08-10-2006, 09:45
Però quello che dice proprio ilsensine nell'ultimo post è molto importante: lo "scopo" della ricerca non è arricchimento, ma progresso.
Certo che non si vive di solo progresso (soprattutto quando un dottorato prende intorno ai 500 euro al mese).
Ora i risultati sono dipendenti dall'algoritmo usato, ovviamente, che deve essere reso pubblico. Il problema è che in ambito accademico, rendere pubblico un algoritmo ma non il sorgente fa pensare "non è che questi mi raccontano che fanno X ma in realtà il loro codice fa Y"?
No, non vedo il motivo. Potete divulgare un algoritmo e mantenerne chiusa una vostra implementazione; chi non crede che il vostro programma fa quello che fa l'algoritmo, può farne una propria implementazione personale e confrontare i risultati.
L'unica cosa importante è che il risultato sia pubblico; sarebbe paradossale il contrario, visto che si tratta di una università.
Riguardo ai 500 euro al mese, è un problema endemico della ricerca italiana che non si risolve semplicemente vedendo l'università come una azienda a scopo di profitto, ma andando a piazzare tritolo in certi edifici del centro di Roma.
Scoperchiatore
08-10-2006, 09:57
Credo che la questione sul rendere pubblico o no i risultati del dottorato va' meditata. E' vero che gli 840 euro mensili del dottorato (e non 500) sono una miseria, ma va considerato:
1) il dottorato e' pagato dal ministero, vero?
in questo caso tu sei stipendiato dallo stato, stai usando risorse pubbliche (dell'universita') ed allora sta al datore di lavoro decidere cosa fare di una invenzione di un suo dipendente. Logica aziendale...
Un brevetto (qualora applicabile) sarebbe la soluzione piu' corretta.
2) il dottorato e' supportato completamente da una ditta esterna?
qui la cosa e' piu' complessa, in quanto non vi e' una normativa precisa, ma in linea di principio sia la ditta che paga sia l'universita' hanno il diritto di mettere le mani sull'invenzione...
Tieni conto che comunque il docente supervisor ha pure lui dei diritti in quanto supervisor....
Ciao,
Da noi la borsa massima parla di 10.000 lordi all'anno, che rapidamente mi sembrano 840 lordi al mese, ovvero circa un 500-600 netti.
Io comunque non faccio dottorato, questo è ancora un lavoro di tesi in tutto e per tutto.
Non sono d'accordo con la tua accezione di Stato-Impresa. Se davvero così fosse, non avrebbe senso aver istituito il meccanismo dello spin-off, che puntano proprio ad aiutare studenti e docenti nell'apertura di una nuova impresa a partire da risultati accademici riconosciuti e considerati validi.
SilverXXX
08-10-2006, 16:43
Riguardo ai 500 euro al mese, è un problema endemico della ricerca italiana che non si risolve semplicemente vedendo l'università come una azienda a scopo di profitto, ma andando a piazzare tritolo in certi edifici del centro di Roma.
La regia mi dice che è illegale... :stordita:
(Che è diverso da sbagliato eh...)
Io non sono un sostenitore dell'open a tutti i costi... ma l'algortimo probabilmente sarebbe meglio pubblicare per i problemi che hai esposto.
wireless
08-10-2006, 17:08
domanda: ma se avete usato librerie e software rilasciato sotto gpl, siete obbligati o no a rilasciarlo anche voi open sotto gpl ? Come funziona la gpl per le librerie che sicuramente avete utilizzato?
Scoperchiatore
09-10-2006, 06:50
domanda: ma se avete usato librerie e software rilasciato sotto gpl, siete obbligati o no a rilasciarlo anche voi open sotto gpl ? Come funziona la gpl per le librerie che sicuramente avete utilizzato?
Suppongo di sì, ma in caso abbiamo usato solo una libreria che implementa degli hash, fatta da un tizio che non ricordo, ma non l'hash delle glibc che sono fatte veramente male rispetto a quel che ci serviva.
Si potrebbe chiedere al tizio cosa fare e nel caso lui sia tassativo, reimplementare un hash in C. Almeno lo facciamo come vogliamo noi :O
Da noi la borsa massima parla di 10.000 lordi all'anno, che rapidamente mi sembrano 840 lordi al mese, ovvero circa un 500-600 netti.
Io comunque non faccio dottorato, questo è ancora un lavoro di tesi in tutto e per tutto.
Non sono d'accordo con la tua accezione di Stato-Impresa. Se davvero così fosse, non avrebbe senso aver istituito il meccanismo dello spin-off, che puntano proprio ad aiutare studenti e docenti nell'apertura di una nuova impresa a partire da risultati accademici riconosciuti e considerati validi.
Il costo di una borsa è di circa 12500 € l'anno, ed in tasca arrivano netti allo studente circa 840 €. Semmai il problema è che non ci sono contributi, per cui la borsa non è considerata stipendio e non è tassata come uno stipendio normale. Ripeto: circa 840 € netti.
Non si tratta di considerare lo Stato un'impresa. Non lo è. Tant'è che nessuna impresa affronta il costo dell'educazione superiore. Ma certamente nel caso del dottorato, e ancor piu' nel caso di tesi di laurea, l'università è un fornitore di servizi. Ci sono innumerevoli esempi di invenzioni effettuate da docenti universitari che continuano ad incamerare le royalties, ma le università prelevano una percentuale di queste. Tutto cio' e' perfettamente normale e lecito. Sta al docente, tuo supervisor, decidere cosa fare dell'invenzione: brevetto, pubblicazione, applicazione in uno spin-off o nulla. E tu partecipi come co-autore.
Il discorso degli spin-off rientra in questa tipologia. L'università semplicemente fornisce supporto iniziale alla ditta. In linea di principio lo studioso (docenti compresi) dovrebbero dichiarare quale lavoro viene fatto per gli spin-off e quale puo' venire pubblicato. Sta poi al docente decidere se i risultati ottenuti vanno da una parte o dall'altra.
Spero di essere stato chiaro...
E' ignobile solo se credi nell'open source :) . Se non te ne importa granchè, cosa possibile lecita e rispettabile, chiudi tutto. Ma non cercare di tenere il piede in due scarpe: quello che sai o lo condividi o non lo condividi.
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