View Full Version : Wwf: «In Europa mangiamo anche il veleno»
LightIntoDarkness
06-10-2006, 10:26
Wwf: «In Europa mangiamo anche il veleno» (http://www.criticamente.it/Article2855.html)
Non c'è dieta che tenga: il menù è all'insegna della chimica, anche sulle nostre tavole. Dai prodotti caseari, al pesce, al pane, all'olio di oliva fino alla tradizionale lasagna. E' un allarme alimentare che attraversa tutti i confini europei, frutto di dieci anni di ricerche condotte dal Wwf, di cui si sono fatti portavoce anche diversi europarlamentari in apposito spot. Il nuovo dossier, realizzato in vista del voto finale sul Reach, il regolamento Ue contro l'inquinamento chimico, ha rilevato 119 sostanze tossiche nei 27 campioni di alimenti di largo consumo presi in esame in sette paesi europei.
Secondo il rapporto, quindi, la principale via di esposizione alla maggior parte delle sostanze chimiche, in particolare quelle persistenti e bioaccumulabili (come il DDT e i PCB banditi da decenni) è l'alimentazione. La «catena di contaminazione è un percorso complesso che i composti chimici compiono intorno al mondo dai produttori ai prodotti di consumo, alla fauna selvatica fino agli esseri umani. Sono presenti nelle case, nei luoghi di lavoro e anche a tavola.
I CIBI ESAMINATI IN SETTE PAESI
I 27 campioni di alimenti, provenienti da Gran Bretagna, Polonia, Svezia, Italia, Spagna, Grecia e Finlandia, appartengono a categorie molto diverse l'una dall'altra e di largo consumo come prodotti caseari (latte, burro e formaggio), carne (salsicce, petti di pollo, salame, bacon), pesce (salmone, tonno, aringhe) e ancora pane, olio d'oliva, miele, succo d'arancia.
«Nessuno dei prodotti, tutti comprati in supermercati e di marche comuni - afferma il Wwf - è risultato esente da tracce di sostanze chimiche, al contrario in tutti sono stati rinvenuti, in varia misura e secondo miscele differenti, i 119 composti tossici presi in esame». Sono stati rintracciati inquinanti vecchi e nuovi, come ftalati nell'olio d'oliva, nei formaggi e nella carne, pesticidi organoclorurati, come il DDT, nel pesce nel burro, nella carne di renna, muschi artificiali e organostannici nel pesce, ritardanti di fiamma ancora nella carne e nel pesce.
PESTICIDI NELLE LASAGNE
Con la collaborazione del Prof. Focardi dell' Università di Siena sono state effettuati test su campioni di lasagna, acquistate nei supermercati di quattro città italiane e sono stati rintracciati più di 40 pesticidi, tra cui il DDT. «I livelli di contaminanti rilevati negli alimenti analizzati non sono in grado di causare conseguenze dirette o immediate sulla salute (i consumatori non devono allarmarsi o evitare questi cibi), ma deve essere seriamente valutato l'effetto di un'esposizione cronica, anche a basse dosi - prosegue il Wwf - di un cocktail di contaminanti attraverso la dieta, soprattutto nel feto in via di sviluppo, nei neonati e nei bambini».
«SERVE UNA NUOVA NORMATIVA»
«Neanche la dieta più salutare ci mette al riparo dagli inquinanti chimici tossici - commenta Michele Candotti, Segretario generale del Wwf Italia -. Per questo noi crediamo che le sostanze chimiche debbano essere sottoposte a una normativa più efficace. Siamo alla vigilia del voto su Reach, lo strumento dell'Ue per la regolamentazione delle sostanze chimiche. «Il Wwf »chiede ai parlamentari europei che siano bandite le sostanze più pericolose e applicato il principio di sostituzione, siano fissati requisiti severi per i produttori al fine di garantire trasparenza di informazione su tali sostanze. È necessario, inoltre, che il consumatore sappia quali sostanze sono presenti nei prodotti di uso quotidiano».
Wwf: «In Europa mangiamo anche il veleno» (http://www.criticamente.it/Article2855.html)
Non c'è dieta che tenga: il menù è all'insegna della chimica, anche sulle nostre tavole. Dai prodotti caseari, al pesce, al pane, all'olio di oliva fino alla tradizionale lasagna. E' un allarme alimentare che attraversa tutti i confini europei, frutto di dieci anni di ricerche condotte dal Wwf, di cui si sono fatti portavoce anche diversi europarlamentari in apposito spot. Il nuovo dossier, realizzato in vista del voto finale sul Reach, il regolamento Ue contro l'inquinamento chimico, ha rilevato 119 sostanze tossiche nei 27 campioni di alimenti di largo consumo presi in esame in sette paesi europei.
Secondo il rapporto, quindi, la principale via di esposizione alla maggior parte delle sostanze chimiche, in particolare quelle persistenti e bioaccumulabili (come il DDT e i PCB banditi da decenni) è l'alimentazione. La «catena di contaminazione è un percorso complesso che i composti chimici compiono intorno al mondo dai produttori ai prodotti di consumo, alla fauna selvatica fino agli esseri umani. Sono presenti nelle case, nei luoghi di lavoro e anche a tavola.
I CIBI ESAMINATI IN SETTE PAESI
I 27 campioni di alimenti, provenienti da Gran Bretagna, Polonia, Svezia, Italia, Spagna, Grecia e Finlandia, appartengono a categorie molto diverse l'una dall'altra e di largo consumo come prodotti caseari (latte, burro e formaggio), carne (salsicce, petti di pollo, salame, bacon), pesce (salmone, tonno, aringhe) e ancora pane, olio d'oliva, miele, succo d'arancia.
«Nessuno dei prodotti, tutti comprati in supermercati e di marche comuni - afferma il Wwf - è risultato esente da tracce di sostanze chimiche, al contrario in tutti sono stati rinvenuti, in varia misura e secondo miscele differenti, i 119 composti tossici presi in esame». Sono stati rintracciati inquinanti vecchi e nuovi, come ftalati nell'olio d'oliva, nei formaggi e nella carne, pesticidi organoclorurati, come il DDT, nel pesce nel burro, nella carne di renna, muschi artificiali e organostannici nel pesce, ritardanti di fiamma ancora nella carne e nel pesce.
PESTICIDI NELLE LASAGNE
Con la collaborazione del Prof. Focardi dell' Università di Siena sono state effettuati test su campioni di lasagna, acquistate nei supermercati di quattro città italiane e sono stati rintracciati più di 40 pesticidi, tra cui il DDT. «I livelli di contaminanti rilevati negli alimenti analizzati non sono in grado di causare conseguenze dirette o immediate sulla salute (i consumatori non devono allarmarsi o evitare questi cibi), ma deve essere seriamente valutato l'effetto di un'esposizione cronica, anche a basse dosi - prosegue il Wwf - di un cocktail di contaminanti attraverso la dieta, soprattutto nel feto in via di sviluppo, nei neonati e nei bambini».
«SERVE UNA NUOVA NORMATIVA»
«Neanche la dieta più salutare ci mette al riparo dagli inquinanti chimici tossici - commenta Michele Candotti, Segretario generale del Wwf Italia -. Per questo noi crediamo che le sostanze chimiche debbano essere sottoposte a una normativa più efficace. Siamo alla vigilia del voto su Reach, lo strumento dell'Ue per la regolamentazione delle sostanze chimiche. «Il Wwf »chiede ai parlamentari europei che siano bandite le sostanze più pericolose e applicato il principio di sostituzione, siano fissati requisiti severi per i produttori al fine di garantire trasparenza di informazione su tali sostanze. È necessario, inoltre, che il consumatore sappia quali sostanze sono presenti nei prodotti di uso quotidiano».
E ci voleva il WWF per dirlo?! :D
Ziosilvio
06-10-2006, 10:35
Qualcuno dica al WWF che è un veleno anche l'ossigeno.
Swisström
06-10-2006, 10:39
omg :doh: aboliteli :muro: (quelli del wwf... mica i cibi :asd: )
Magari hanno anche speso Milioni di Euro per fare questa ricerca....
Se coltivo il grano e per farlo uso pesticidi, concimi chimici e magari il campo è di fianco all'autostrada, cosa credete che conterranno i chicchi oltre al materiale organico?
Serviva il WWF per dire una cosa che è chiara come il sole?
Se inquiniamo tutto, è logico che poi qualcosa ci rientri nel corpo tramite gli alimenti o no?
nomeutente
06-10-2006, 10:45
Serviva il WWF per dire una cosa che è chiara come il sole?
Se inquiniamo tutto, è logico che poi qualcosa ci rientri nel corpo tramite gli alimenti o no?
Che ci fossero dubbi può anche essere vero, ma si tratta di stabilire cosa hanno effettivamente trovato. Ad es. il ddt non dovrebbe essere illegale? :confused:
LightIntoDarkness
06-10-2006, 10:45
Magari hanno anche speso Milioni di Euro per fare questa ricerca....
Se coltivo il grano e per farlo uso pesticidi, concimi chimici e magari il campo è di fianco all'autostrada, cosa credete che conterranno i chicchi oltre al materiale organico?
Serviva il WWF per dire una cosa che è chiara come il sole?
Se inquiniamo tutto, è logico che poi qualcosa ci rientri nel corpo tramite gli alimenti o no?
Peccato che, finchè non ci sono prove e studi concreti, quando si propongono delle soluzioni e delle azioni legislative, ci sia appelli sempre alla mancanza di prove per poter giustificare la propria immobilità.
Vedo poi che è un pensiero condiviso, quello dell'immobilità: a leggere i primi post pare di capire che il concetto è "lo sapevamo già, ci va bene così, piantatela di rompere".
A volte non capisco proprio perchè, in nome di quale interesse.
jumpermax
06-10-2006, 10:54
spetta eh... che credo ci sia da fare una piccola variazione tipografica
Wwf: «In Europa mangiamo anche il veleno» (http://www.criticamente.it/Article2855.html)
Non c'è dieta che tenga: il menù è all'insegna della chimica, anche sulle nostre tavole. Dai prodotti caseari, al pesce, al pane, all'olio di oliva fino alla tradizionale lasagna. E' un allarme alimentare che attraversa tutti i confini europei, frutto di dieci anni di ricerche condotte dal Wwf, di cui si sono fatti portavoce anche diversi europarlamentari in apposito spot. Il nuovo dossier, realizzato in vista del voto finale sul Reach, il regolamento Ue contro l'inquinamento chimico, ha rilevato 119 sostanze tossiche nei 27 campioni di alimenti di largo consumo presi in esame in sette paesi europei.
Secondo il rapporto, quindi, la principale via di esposizione alla maggior parte delle sostanze chimiche, in particolare quelle persistenti e bioaccumulabili (come il DDT e i PCB banditi da decenni) è l'alimentazione. La «catena di contaminazione è un percorso complesso che i composti chimici compiono intorno al mondo dai produttori ai prodotti di consumo, alla fauna selvatica fino agli esseri umani. Sono presenti nelle case, nei luoghi di lavoro e anche a tavola.
I CIBI ESAMINATI IN SETTE PAESI
I 27 campioni di alimenti, provenienti da Gran Bretagna, Polonia, Svezia, Italia, Spagna, Grecia e Finlandia, appartengono a categorie molto diverse l'una dall'altra e di largo consumo come prodotti caseari (latte, burro e formaggio), carne (salsicce, petti di pollo, salame, bacon), pesce (salmone, tonno, aringhe) e ancora pane, olio d'oliva, miele, succo d'arancia.
«Nessuno dei prodotti, tutti comprati in supermercati e di marche comuni - afferma il Wwf - è risultato esente da tracce di sostanze chimiche, al contrario in tutti sono stati rinvenuti, in varia misura e secondo miscele differenti, i 119 composti tossici presi in esame». Sono stati rintracciati inquinanti vecchi e nuovi, come ftalati nell'olio d'oliva, nei formaggi e nella carne, pesticidi organoclorurati, come il DDT, nel pesce nel burro, nella carne di renna, muschi artificiali e organostannici nel pesce, ritardanti di fiamma ancora nella carne e nel pesce.
PESTICIDI NELLE LASAGNE
Con la collaborazione del Prof. Focardi dell' Università di Siena sono state effettuati test su campioni di lasagna, acquistate nei supermercati di quattro città italiane e sono stati rintracciati più di 40 pesticidi, tra cui il DDT. «I livelli di contaminanti rilevati negli alimenti analizzati non sono in grado di causare conseguenze dirette o immediate sulla salute (i consumatori non devono allarmarsi o evitare questi cibi), ma deve essere seriamente valutato l'effetto di un'esposizione cronica, anche a basse dosi - prosegue il Wwf - di un cocktail di contaminanti attraverso la dieta, soprattutto nel feto in via di sviluppo, nei neonati e nei bambini».
«SERVE UNA NUOVA NORMATIVA»
«Neanche la dieta più salutare ci mette al riparo dagli inquinanti chimici tossici - commenta Michele Candotti, Segretario generale del Wwf Italia -. Per questo noi crediamo che le sostanze chimiche debbano essere sottoposte a una normativa più efficace. Siamo alla vigilia del voto su Reach, lo strumento dell'Ue per la regolamentazione delle sostanze chimiche. «Il Wwf »chiede ai parlamentari europei che siano bandite le sostanze più pericolose e applicato il principio di sostituzione, siano fissati requisiti severi per i produttori al fine di garantire trasparenza di informazione su tali sostanze. È necessario, inoltre, che il consumatore sappia quali sostanze sono presenti nei prodotti di uso quotidiano».
Che ci fossero dubbi può anche essere vero, ma si tratta di stabilire cosa hanno effettivamente trovato. Ad es. il ddt non dovrebbe essere illegale? :confused:
il ddt lo trovi in grossi pesci tipo tonni, ricciole et simili, dato che ne furono scaricate ingenti quantita' in acqua e a via catena alimentare ci sono ancora i residui...bella merda...
Topomoto
06-10-2006, 10:59
spetta eh... che credo ci sia da fare una piccola variazione tipografica
Appunto....che i "veleni" siano presenti OVUNQUE è pacifico, ma bisogna tener conto delle quantità degli stessi :asd:
LightIntoDarkness
06-10-2006, 11:00
spetta eh... che credo ci sia da fare una piccola variazione tipografica
Wow! Come hai fatto a copiare la mia formattazione al volo? Ti sarai mica sbattuto a rimettere tutti i tag?!?!? :D:D:D
In ogni caso, mi pare di capire che a te le conseguenze di esposizioni croniche a quegli agenti non interessino.
Bene, allora ti possiamo regalare una bella abat-jour in amianto??? :p
Peccato che, finchè non ci sono prove e studi concreti, quando si propongono delle soluzioni e delle azioni legislative, ci sia appelli sempre alla mancanza di prove per poter giustificare la propria immobilità.
Vedo poi che è un pensiero condiviso, quello dell'immobilità: a leggere i primi post pare di capire che il concetto è "lo sapevamo già, ci va bene così, piantatela di rompere".
A volte non capisco proprio perchè, in nome di quale interesse.
Guarda che io sono del parere contrario, sono proprio incazzato perchè ogni giorno mangiamo e respiriamo troiai e nessuno fa niente.
Wow! Come hai fatto a copiare la mia formattazione al volo? Ti sarai mica sbattuto a rimettere tutti i tag?!?!? :D:D:D
In ogni caso, mi pare di capire che a te le conseguenze di esposizioni croniche a quegli agenti non interessino.
Bene, allora ti possiamo regalare una bella abat-jour in amianto??? :p
Anche quella dell'amianto è una ESAGERAZIONE nel senso che TUTTI negli anni 60/70 abbiamo avuto in casa lastre di amianto dietro i caloriferi e NESSUNO è morto per questo (io ci ho anche giocato), sono morti i LAVORATORI che ogni giorno respiravano LE POLVERI di amianto, questo non vuol dire che non abbiano fatto bene a toglierlo dalla circolazione, ma solo che a volte si esagera nelle proporzioni.
Come col mercurio dei termometri, che magari a livello globale può essere una minaccia per la salute del pianeta, ma un termometro non rappresenta certo un pericolo per un utente....
jumpermax
06-10-2006, 11:20
Wow! Come hai fatto a copiare la mia formattazione al volo? Ti sarai mica sbattuto a rimettere tutti i tag?!?!? :D:D:D
In ogni caso, mi pare di capire che a te le conseguenze di esposizioni croniche a quegli agenti non interessino.
Bene, allora ti possiamo regalare una bella abat-jour in amianto??? :p
Non mi interessa fare allarmismo. Non credo minimamente nel principio di precauzione: PRIMA si stabilisce, o quanto meno si solleva un dubbio concreto che l'esposizione cronica ad una determinata sostanza è pericolosa, poi si mettono le limitazioni. Non viceversa. Ci sono pericoli più seri ed attuali a cui mettere mano che non creare inutili fobie per la presenza di quantità infinitesimali di sostanze tossiche negli alimenti. Non mi interessa niente che il pesce che mangio contenga DDT, mi interessa sapere se può farmi male o no.
LightIntoDarkness
06-10-2006, 11:28
Non mi interessa fare allarmismo. Non credo minimamente nel principio di precauzione: PRIMA si stabilisce, o quanto meno si solleva un dubbio concreto che l'esposizione cronica ad una determinata sostanza è pericolosa, poi si mettono le limitazioni. Non viceversa. Ci sono pericoli più seri ed attuali a cui mettere mano che non creare inutili fobie per la presenza di quantità infinitesimali di sostanze tossiche negli alimenti. Non mi interessa niente che il pesce che mangio contenga DDT, mi interessa sapere se può farmi male o no.
Al di là del principio di precauzione, non capisco di quali altri dubbi concreti ci sia bisogno.
Non si tratta di sostanze sconosciute, ma di sostanze dannose delle quali valutare l'impatto sulla salute con un'esposizone cronica.
In ogni caso, penso che anche tu possa essere d'accordo con quanto vuole il WWF: Siamo alla vigilia del voto su Reach, lo strumento dell'Ue per la regolamentazione delle sostanze chimiche. «Il Wwf »chiede ai parlamentari europei che siano bandite le sostanze più pericolose e applicato il principio di sostituzione, siano fissati requisiti severi per i produttori al fine di garantire trasparenza di informazione su tali sostanze. È necessario, inoltre, che il consumatore sappia quali sostanze sono presenti nei prodotti di uso quotidiano».No?
Sawato Onizuka
06-10-2006, 15:33
Appunto....che i "veleni" siano presenti OVUNQUE è pacifico, ma bisogna tener conto delle quantità degli stessi
*
andate a spiegare al wwf che pure i pini immettono NVMOC nell'atmosfera (spero di aver beccato la sigla :stordita: )
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