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View Full Version : 68 a.c.-2006 d.c. e...la storia si ripete


y4k
05-10-2006, 15:09
Cosa ci può insegnare un attacco terroristico avvenuto più di 2000 anni fa?

Nell’autunno del 68 A.C. l’unica superpotenza militare del mondo subì un duro contraccolpo psicologico a causa di un attacco terroristico nel cuore della sua capitale. Il porto romano di Ostia fu bruciato, la flotta di guerra dei consoli distrutta, e due importanti senatori, assieme con le loro guardie del corpo fuorono rapiti.

Questo “incidente”, per quanto drammatico, non ha mai attirato molto l’attenzione degli storici moderni. Ma la storia è mutevole. Un evento considerato una nota a margine appena cinque anni fa ha assunto adesso, nel mondo post 11/09, un attuale e malaugurante significato.
Per come, nell’humus dettato dal panico, la popolazione Romana prese alcune decisioni che portarono verso la distruzione della loro Costituzione, della loro democrazia e della loro libertà, questo è un episodo che non può non farci porre la domanda se la storia non si stia di nuovo ripetendo.

Consideriamo i paralleli. I perpetratori di questo spettacolare attacco non erano al soldo di nessuna potenza straniera: nessuna nazione avrebbe osato attaccare Roma in modo così provocatorio. Essi erano al più, gli odiati del mondo: “La feccia di tutte le nazioni”, nelle parole di uno dei più grandi storici Tedeschi, Theodor Mommsen: “uno stato piratesco con uno spettacolare spirito di corpo.”

Come Al Qaeda, questi pirati erano pessimamente organizzati, ma capaci di infondere nei cittadini, che fino a quel momento ritenevano di essere immuni da qualsiasi attacco, uno sproporzionato terrore. Quotando nuovamente Mommsen: “Il marito latino, il viaggiatore delle vie Appie, il gentile bagnante del paradiso terrestre di Baiae, non si sentivano più sicuri delle loro proprietà e della loro esistenza per un singolo momento della loro esistenza”.

Cosa bisognava fare? Nei secoli precedenti la Costituzione dell’antica Roma aveva sviluppato un’intricata serie di controlli e bilanciamenti tesi a prevenire la concetrazione di potere nelle mani di un singolo individuo. Il consolato veniva eletto annualmente, ed era gestito in concomitanza da due uomini. I comandi militari erano limitati nella durata e soggetti a regolari rinnovi. I cittadini erano adusi ad un grado notevole di libertà: il gridare “Civis Romanus Sum” - “Sono un cittadino Romano” - era una garanzia di sicurezza in ogni parte del mondo.

Ma a seguito dell’attacco di Ostia, il panico raggiunse livelli tali per cui la gente fu disposta a compromettere questi diritti. Il più grande soldato di Roma, il 38 enne Gneo Pompeo Magno (meglio conosciuto ai posteri come Pompeo il Grande), con l’appoggio di un suo sostenitore, il tribuno Aulus Gabinius, si adoperò per accrescere il suo potere nel Foro Romano e per proporre una nuova legge straordinaria.

A Pompeo stava per essere dato non solo il supremo comando della flotta navale ma qualcosa che nei fatti significava un’autorità assoluta ed un potere al di sopra di qualsiasi altro, lo storico Greco Plutarco scrisse: “Erano pochi i luoghi dell’impero romano che non fossero inclusi in questi limiti”.

Pompeo ricevette infine quasi l’intero capitale a disposizione del Ministero del Tesoro romano - 144 milioni di sesterzi - per pagare la sua “guerra contro il terrore”, che includeva la costruzione una flotta di 500 navi e l’aumento della fanteria di 120.000 uomini e della cavalleria di 5.000. Una tale accumulazione di potere non aveva alcun precedente e quando la questione fu dibattuta ci fu un vero tumulto in Senato.

Tuttavia, durante una sommossa di massa nel centro di Roma, gli avversari del Pompeo fuorono messi in una posizione di sottomissione, la Lex Gabinia passò (illegalmente) ed egli ottenne il potere.
Alla fine, una volta in mare, ci vollero meno di tre mesi per spazzar via i pirati da tutto il Mar Mediterraneo. Pur tenendo conto del genio di Pompeo come stratega militare, resta il sospetto che se i pirati potevano essere sconfitti così rapidamente, difficilmente potevano essere una minaccia così grave e primaria per l’impero.

Ma era troppo tardi per sollevare tali questioni. Dal più vecchio trucco nel libro politico - accrescere il panico ad un livello tale per cui ogni voce dissenziente possa essere tacciata di essere troppo “soft” o addirittura di essere “traditrice” - il popolo aveva ceduto i suoi poteri e questi poteri non gli sarebbero stati mai più restituiti. Pompeo rimase in Medio Oriente per sei anni, stabilendo regimi fantoccio in tutta la regione e trasformando se stesso nell’uomo più ricco dell’impero.

I non Americani possono solamente guardare con curiosità alla stessa simile facilità con cui con cui gli antichi diritti e libertà degli individui si stanno perdendo negli USA in conseguenza dell’11/09.
Il voto al Senato di Giovedì per sospendere i diritti di habeas corpus per i detenuti accusati di terrorismo, che nega loro la libertà di difendersi contro la loro detenzione davanti ad un tribunale; L’attento uso delle parole circa la tortura, che vieta, nel tentativo di ottenere informazioni, soltanto l’induzione a “serie” sofferenze mentali e fisiche; L’ammissibilità di prove ottenute negli Stati Uniti senza un metodo di ricerca garantito; la libertà concessa al Presidente di dichiarare una persona legalmente residente negli USA come un “combattente nemico” - tutto questo rappresenta uno storico sbilanciamento nella bilancia del potere tra i cittadini e l’esecutivo.

Un intelligente, scettico Americano, senza dubbio dileggerebbe il pensiero che quello che è accaduto l’11/09 possa davvero presagire la distruzione della nostra centenaria Costituzione; ma suppongo che un intelligente e scettico Romano del 68 A.C. la pensasse allo stesso modo.

In verità, tuttavia, la Lex Gabinia fu l’inizio della fine per la Repubblica Romana. Essa pose un precedente. Appena 10 anni dopo, Giulio Cesare - l’unico uomo, secondo Plutarco, che parlò in favore dell’assegnazione di speciali poteri a Pompeo durante il dibattito senatoriale - ricevette simili poteri, ovvero estesi poteri militari in Gallia. Precedentemente, lo Stato, attraverso il Senato, aveva il controllo diretto delle sue forze armate; da quel momento in poi furono le forze armate ad avere il controllo diretto dello Stato.

Inoltre la Lex Gabinia introdusse nel sistema elettorale dell’era non imperiale, che era stato progettato per essere il più semplice possibile, una pletora di denaro. Cesare, come Pompeo, con tutte le risorse dei Galli a sua disposizione, divenne immensamente potente, ed usò le sue ricchezze per finanziare la sua fazione politica. Da quel momento in po il risultato delle elezioni fu determinato in gran parte dal candidato che aveva a disposizione più soldi per corrompere l’elettorato. Nel 49 A.C., il sistema sprofondò completamente, Cesare attraversò il Rubicone - ed il resto, come si dice, è storia.

Forse la Repubblica Romana sarebbe crollata ugualmente. Ma la sproporzionata reazione al raid di Ostia senza dubbio accellerò il processo, indebolendo coloro che erano contrari all’avventurismo militare ed alla corruzione del processo politico. Ci vollero più di 1800 anni prima che qualcosa di remotamente comparabile alla democrazia che ebbe Roma - per quanto imperfetta fosse - rinascesse di nuovo. [ndr. non buttiamo via tutto questo].


Link (http://www.doxaliber.it/lantica-roma-ed-i-terroristi-del-mediterraneo-una-storia-che-potrebbe-insegnarci-qualcosa/186)

E' interessante vedere come la storia si ripete a distanza di 2000 anni (anche se in verità dovremmo ricordarci un certo parlamento andato in fiamme prima della IIGM e prima che hitler salisse al potere....)
Per chi pensa che tutto vada liscio, che pensa di questa "strana" ripetizione storica degli eventi?

Brand
05-10-2006, 15:16
Per chi pensa che tutto vada liscio, che pensa di questa "strana" ripetizione storica degli eventi?


Personalmente non vedo l'ora di assistere a qualcosa di grande, che sonquassi l'intera umanità.

Anche perchè non sopporto l'idea di morire senza aver visto la fine del mondo o cmq una svolta radicale.

Ma qualcosa succederà, me lo sento.

Paganetor
05-10-2006, 15:22
Personalmente non vedo l'ora di assistere a qualcosa di grande, che sonquassi l'intera umanità.

Anche perchè non sopporto l'idea di morire senza aver visto la fine del mondo o cmq una svolta radicale.

Ma qualcosa succederà, me lo sento.


'spè che mi do una vigorosa grattata! :D

oh, ma per forza deve succedere qualcosa!? non si può stare tranquilli un po'? ;)

shambler1
05-10-2006, 15:30
Personalmente non vedo l'ora di assistere a qualcosa di grande, che sonquassi l'intera umanità.

Anche perchè non sopporto l'idea di morire senza aver visto la fine del mondo o cmq una svolta radicale.

Ma qualcosa succederà, me lo sento.

Ne hai parlato con uno psicologo di questi tuoi bisogni?

Mavel
05-10-2006, 15:50
Ne hai parlato con uno psicologo di questi tuoi bisogni?
:asd:

Onisem
05-10-2006, 15:55
Cosa ci può insegnare un attacco terroristico avvenuto più di 2000 anni fa?

Nell’autunno del 68 A.C. l’unica superpotenza militare del mondo [...]
Beh, l'impero romano ci mise circa 500 anni a sgretolarsi. Insomma, se proprio vogliamo fare parallelismi, dovremmo stare tranquilli ancora un pò!

y4k
05-10-2006, 16:00
Non ricordavo l'evento storico che citi ma che stia preparandosi una "tempesta" credo sia chiaro per chiunque abbia un minimo capacità nel leggere gli eventi. L'unico quesito riguarda quando e che effetti causerà ma che scoppierà è praticamente certo. Avrei qualcosa da ridire anche sulla casualità perchè ho la sensazione che da decenni si stia preparando la popolazione ad accettare un regime dittatoriale e mi pare che molti eventi siano se non preparati almeno "lasciati accadere" con le oligarchie economiche che tengono all'oscuro la politica oppure la comprano corrompendo chi rappresenterebbe i popoli.

ormai per quello non si può far niente, è l'unica cosa sicura che entro il 2012 ci sarà :)
visto che ciò che deve essere fatto sarà fatto ad ogni costo


Quest'altro evento ricorda niente?

Quando il 27 febbraio del 1933 il Reichstag, il Parlamento della repubblica di Weimar, fu consumato dalle fiamme, Hitler fu lesto a far firmare dal presidente Hindenburg, il giorno successivo, il Verordnung des Reichspräsidenten zum Schutz von Volk und Staat (Decreto del Presidente del Reich per la protezione della popolazione e dello stato.
Per tutta la durata dello stato di emergenza venivano sospesi alcuni articoli della costituzione di Weimar, riguardo i diritti di libertà personali (l'habeas corpus), la libertà di organizzazione ed assemblea, la riservatezza della corrispondenza e delle telefonate. Venivano autorizzate, poi, perquisizioni e confische, anche senza mandato, per scovare terroristi e nemici del Reich.
Questo provvedimento doveva essere temporaneo ma le successive elezioni, stravinte dal partito nazista, portarono come dote un altro decreto, il decreto dei pieni poteri, che di fatto esautorava il Reichstag e la Costituzione, permettendo al cancelliere ed al suo governo (i nazisti) di legiferare come preferivano.
Questi provvedimenti dovevano essere dei rimedi temporanei, per combattere la situazione di pericolo immediato e di crisi economica. Non vennero mai aboliti sino alla caduta della Germania nazista, nel 1945.

shambler1
05-10-2006, 16:09
ormai per quello non si può far niente, è l'unica cosa sicura che entro il 2012 ci sarà :)
visto che ciò che deve essere fatto sarà fatto ad ogni costo

Si riferisce al cd "regno messianico" , vedrete che risate che ci faremo qui in Europa... :rolleyes:

y4k
05-10-2006, 16:09
Si riferisce al cd "regno messianico" , vedrete che risate che ci faremo qui in Europa... :rolleyes:

quale cd musicale? :asd:
era una mia opinione

toca1979
05-10-2006, 16:19
Secondo me si potrebbero scrivere fiumi di parole sui corsi e ricorsi storici, dubito che quello che hai citato possa costituire il preludio ad una grande dittatura negli USA, certo non escludo nulla considerando che bush non è proprio un genio, ma cmq la vedo come una eventualità piuttosto remota anche perchè gli americani saranno si un popolo un pò becero e pecorone ma quando li si tocca sulle istituzioni si inalberano non poco.
In ogni caso direi che per i teorici della cospirazione la storia è una fonte per trarre spunti di notevole valore.

CIAOZZ

y4k
05-10-2006, 16:22
Secondo me si potrebbero scrivere fiumi di parole sui corsi e ricorsi storici, dubito che quello che hai citato possa costituire il preludio ad una grande dittatura negli USA, certo non escludo nulla considerando che bush non è proprio un genio, ma cmq la vedo come una eventualità piuttosto remota anche perchè gli americani saranno si un popolo un pò becero e pecorone ma quando li si tocca sulle istituzioni si inalberano non poco.
In ogni caso direi che per i teorici della cospirazione la storia è una fonte per trarre spunti di notevole valore.

CIAOZZ


nessuna cospirazione ;)
tutto ciò è realtà

http://www.doxaliber.it/ny-times-il-progetto-di-legge-antiterrorismo-e-una-corsa-verso-labisso/180

toca1979
05-10-2006, 16:31
nessuna cospirazione ;)
tutto ciò è realtà

http://www.doxaliber.it/ny-times-il-progetto-di-legge-antiterrorismo-e-una-corsa-verso-labisso/180

Non sto negando che quella legge sia per molti versi scandalosa e palesemente anticostituzionale, intendevo solo che da qua a dire che è il preludio per una dittatura negli USA ce ne passa e che secondo me si tratta di una eventualità piuttosto remota (anche se non impossibile), anche perchè circoscritta ad un ben preciso ambito di applicazione mi pare.


CIAOZZ

Ser21
05-10-2006, 16:57
Personalmente non vedo l'ora di assistere a qualcosa di grande, che sonquassi l'intera umanità.

Anche perchè non sopporto l'idea di morire senza aver visto la fine del mondo o cmq una svolta radicale.

Ma qualcosa succederà, me lo sento.
quoto*

















*Lo scudetto dell'Inter rientra in questa categoria di eventi :D

Black Dawn
05-10-2006, 17:53
Personalmente non vedo l'ora di assistere a qualcosa di grande, che sonquassi l'intera umanità.

Anche perchè non sopporto l'idea di morire senza aver visto la fine del mondo o cmq una svolta radicale.

Ma qualcosa succederà, me lo sento.

A chi lo dici, Dark Angel rulez, waiting for the E.M.P... :D :stordita:

Bet
05-10-2006, 18:42
Ne hai parlato con uno psicologo di questi tuoi bisogni?

LOL :D

dvd100
05-10-2006, 19:02
ai romani bastarono appunto 3 mesi per sgominare i pirati, quindi sopravvalutarono il nemico..
oggi a 5 anni di distanza da 9/11 i terroristi sono ancora li, nonstante il potenziale bellico americano..

beppegrillo
05-10-2006, 20:00
Non sto negando che quella legge sia per molti versi scandalosa e palesemente anticostituzionale, intendevo solo che da qua a dire che è il preludio per una dittatura negli USA ce ne passa e che secondo me si tratta di una eventualità piuttosto remota (anche se non impossibile), anche perchè circoscritta ad un ben preciso ambito di applicazione mi pare.


CIAOZZ
Dai lasciaglielo credere, si negli usa c'è una grossissima dittatura hai ragione!
E se seguiamo il filo logico, cuba invece è un paese liberissimo..
:fagiano:

franklar
05-10-2006, 20:57
Non ricordavo l'evento storico che citi ma che stia preparandosi una "tempesta" credo sia chiaro per chiunque abbia un minimo capacità nel leggere gli eventi. L'unico quesito riguarda quando e che effetti causerà ma che scoppierà è praticamente certo. Avrei qualcosa da ridire anche sulla casualità perchè ho la sensazione che da decenni si stia preparando la popolazione ad accettare un regime dittatoriale e mi pare che molti eventi siano se non preparati almeno "lasciati accadere" con le oligarchie economiche che tengono all'oscuro la politica oppure la comprano corrompendo chi rappresenterebbe i popoli.


Sono d'accordo, più o meno, ho le stesse sensazioni... :stordita:

powerslave
06-10-2006, 08:12
Ne hai parlato con uno psicologo di questi tuoi bisogni?

bastardissima questa:asd: :D

trallallero
06-10-2006, 09:28
ai romani bastarono appunto 3 mesi per sgominare i pirati, quindi sopravvalutarono il nemico..
oggi a 5 anni di distanza da 9/11 i terroristi sono ancora li, nonstante il potenziale bellico americano..
c'é una piccola differenza: ai romani i pirati davano fastidio, agli USA i terroristi servono ;)

y4k
06-10-2006, 11:31
c'é una piccola differenza: ai romani i pirati davano fastidio, agli USA i terroristi servono ;)


Già sopratutto Bin Laden che ormai è diventato uno sponsor elettorale :fagiano:

LightIntoDarkness
06-10-2006, 11:43
Personalmente non vedo l'ora di assistere a qualcosa di grande, che sonquassi l'intera umanità.

Anche perchè non sopporto l'idea di morire senza aver visto la fine del mondo o cmq una svolta radicale.

Ma qualcosa succederà, me lo sento.
Ora mi spiego molte cose sullo stile dei tuoi interventi :D:D:D

gtrin
06-10-2006, 15:01
c'é una piccola differenza: ai romani i pirati davano fastidio, agli USA i terroristi servono ;)

Mi pare abbia invitato anche a votare per Kerry o sbaglio? :D :D :D

Brand
07-10-2006, 12:24
I romani la guerra la facevano sul serio e non, come accade oggi, dovendo rispettare i civili.



E' per questo che li reputo la miglior civiltà mai esistita. Noi siamo esseri inutili in confronto.

La guerra o si fa o non si fa, senza favolette e pupazzetti.

Brand
07-10-2006, 12:33
E se la si facesse in tal modo sono fermamente convinto che tutti preferirebbero evitarla, sia da una parte che dall'altra.

Io sono pro.

O la facciamo come si deve, e sono il primo ad accettare le conseguenze, oppure è meglio starsene ognuno a casa propria.

LightIntoDarkness
07-10-2006, 15:03
E' per questo che li reputo la miglior civiltà mai esistita. Noi siamo esseri inutili in confronto.Saremo inutili, ma sicuramente più umani. Almeno negli intenti. ;)
La guerra o si fa o non si fa, senza favolette e pupazzetti.La guerra è la negazione della vita.
L'essere umano che pensa di costruire qualcosa con la guerra, si illude.
Uccidere un essere umano è una cosa indelebile nella vita di un uomo.
Cambia la sua esistenza, per sempre.

Brand
07-10-2006, 17:42
Saremo inutili, ma sicuramente più umani. Almeno negli intenti. ;)

Se questo ti consola.

La guerra è la negazione della vita.
L'essere umano che pensa di costruire qualcosa con la guerra, si illude.
Uccidere un essere umano è una cosa indelebile nella vita di un uomo.
Cambia la sua esistenza, per sempre.

Questa te l'ha scritta il parroco? :D

A parte gli scherzi, sono come sempre punti di vista che nascono dalla sensibilità, dall'etica e da tutto il resto di ognuno.

Ah, una cosa, ma chi è questo fesso che fa la guerra per costruire qualcosa? :D
La guerra è distruzione ed appropriazione, punto.
Poi, se ci vogliamo prendere in giro, con le guerre di pace/liberazione/esportazione democrazia/pettini&bambole facciamolopure.

franklar
07-10-2006, 18:49
I romani la guerra la facevano sul serio e non, come accade oggi, dovendo rispettare i civili. Quando avevano il dubbio che una città fosse collusa o che in essa si rifugiassero nemici, ribelli o pirati la distruggevano senza tanti complimenti passando a fil di spada chi non era adatto ad esser fatto schiavo. Credi che se gli americani agissero come i romani avremmo ancora terroristi a spasso ?



Non per contraddirti, ma cose simili a quelle che descrivi sono già accadute in Vietnam (http://en.wikipedia.org/wiki/Operation_Phoenix). E non voglio scomodare i più recenti fatti iracheni...

franklar
07-10-2006, 21:28
Non fare affermazioni avventate frutto delle tue convinzioni ideologiche

Che in vietnam si siano può volte passati i limiti posti normalmente alla guerra moderna è, non pensavo ci fosse bisogno di dirlo, un fatto piuttosto accettato. Nessuna convinzione ideologica, almeno da parte mia.


Di questo fa parte anche il massacro totale di tutti i civili perchè forniscono appoggio alla struttura militare del nemico.

Sbagliato perchè, come saprai, la popolazione civile può sostenere in pieno un governo/regime oppure può esserci del diffuso dissenso, che si può usare a proprio vantaggio, rafforzandolo, per sabotare e sfiancare il nemico. Meno male che non hai fatto la 2a Guerra Mondiale: avresti ammazzato anche tutti i partigiani :stordita:

Sasà98-9
07-10-2006, 23:53
Il consolato veniva eletto annualmente, ed era gestito in concomitanza da due uomini. I comandi militari erano limitati nella durata e soggetti a regolari rinnovi.

Ma a seguito dell’attacco di Ostia, il panico raggiunse livelli tali per cui la gente fu disposta a compromettere questi diritti. Il più grande soldato di Roma, il 38 enne Gneo Pompeo Magno (meglio conosciuto ai posteri come Pompeo il Grande), con l’appoggio di un suo sostenitore, il tribuno Aulus Gabinius, si adoperò per accrescere il suo potere nel Foro Romano e per proporre una nuova legge straordinaria.

A Pompeo stava per essere dato non solo il supremo comando della flotta navale ma qualcosa che nei fatti significava un’autorità assoluta ed un potere al di sopra di qualsiasi altro, lo storico Greco Plutarco scrisse: “Erano pochi i luoghi dell’impero romano che non fossero inclusi in questi limiti”.

Ma era troppo tardi per sollevare tali questioni. Dal più vecchio trucco nel libro politico - accrescere il panico ad un livello tale per cui ogni voce dissenziente possa essere tacciata di essere troppo “soft” o addirittura di essere “traditrice” - il popolo aveva ceduto i suoi poteri e questi poteri non gli sarebbero stati mai più restituiti. Pompeo rimase in Medio Oriente per sei anni, stabilendo regimi fantoccio in tutta la regione e trasformando se stesso nell’uomo più ricco dell’impero.

In verità, tuttavia, la Lex Gabinia fu l’inizio della fine per la Repubblica Romana. Essa pose un precedente. Appena 10 anni dopo, Giulio Cesare - l’unico uomo, secondo Plutarco, che parlò in favore dell’assegnazione di speciali poteri a Pompeo durante il dibattito senatoriale - ricevette simili poteri, ovvero estesi poteri militari in Gallia. Precedentemente, lo Stato, attraverso il Senato, aveva il controllo diretto delle sue forze armate; da quel momento in poi furono le forze armate ad avere il controllo diretto dello Stato.

Inoltre la Lex Gabinia introdusse nel sistema elettorale dell’era non imperiale, che era stato progettato per essere il più semplice possibile, una pletora di denaro. Cesare, come Pompeo, con tutte le risorse dei Galli a sua disposizione, divenne immensamente potente, ed usò le sue ricchezze per finanziare la sua fazione politica. Da quel momento in po il risultato delle elezioni fu determinato in gran parte dal candidato che aveva a disposizione più soldi per corrompere l’elettorato. Nel 49 A.C., il sistema sprofondò completamente, Cesare attraversò il Rubicone - ed il resto, come si dice, è storia.

Ma la sproporzionata reazione al raid di Ostia senza dubbio accellerò il processo, indebolendo coloro che erano contrari all’avventurismo militare ed alla corruzione del processo politico. Ci vollero più di 1800 anni prima che qualcosa di remotamente comparabile alla democrazia che ebbe Roma - per quanto imperfetta fosse - rinascesse di nuovo. [ndr. non buttiamo via tutto questo].

E' interessante vedere come la storia si ripete a distanza di 2000 anni (anche se in verità dovremmo ricordarci un certo parlamento andato in fiamme prima della IIGM e prima che hitler salisse al potere....)
Per chi pensa che tutto vada liscio, che pensa di questa "strana" ripetizione storica degli eventi?

ho tagliato un po' l'intervento per prendere i punti più essenziali.
sono completamente in disaccordo con l'inquadramento politico-storico di quegli anni. non che gli avvenimenti non siano veri, tutt'altro, ma la loro connessione forzata in un'ipotetico quadro di questo genere è assurda.
è come se questo sia accaduto di botto e che i 35 anni di guerre civili e oltre precendenti non significhino nulla e che non siano stati un segno premonitore della disgregazione delle istituzioni romane, ormai non più atte a governare un impero.
le connessioni logiche non tengono conto degli eventi precendenti e dei posteriori alle vicende citate.
non viene citato crasso, un uomo ricco come un maiale che ha finanziato le campagne elettorali di pompeo e cesare. gli avversari politici, cicerone ma anche catone uticense, e anche catilina....sono figure in secondo piano.
la ricostruzione non tiene conto dei loro interventi storici, e suprattutto è basata su due soli dati slegati dal contesto: la lex gabinia, e l'avventuristico attacco ad ostia...un po' pochi.
in compenso la conclusione la condivido in modo completo.

franklar
08-10-2006, 00:27
Sbagliato una cippa, se vuoi vincere veramente una guerra non puoi e non devi aver scrupoli di nessun genere e poi non importa se serpeggia dissenso tra i civili, nei fatti costituiscono un supporto alle forze militari e pertanto sono un bersaglio logistico a tutti gli effetti con buonapace delle vostre convinzioni buonistiche.

Io le chiamo atrocità inutili, anzi, buone solo a compattare la popolazione attorno al governo/regime.

Credo ancora che ti sbagli perchè non consideri la differenza di proporzioni di una guerra all'epoca dei Romani con quelle attuali. All'epoca potevi radere al suolo un villaggio, oggi puoi spazzare via città da milioni di abitanti con la stessa facilità, anzi di più.
Puoi decimare la popolazione di un intero paese con la stessa facilità con cui all'epoca si potevano decimare gli abitanti di una cittadella.



La guerra è la bestialità delle bestialità, perciò va evitata e non traformata in illusori confonti similcavallereschi che non possono esserte minimamente plausibili per praticarla ugualmenrte o tentare di dare ad essa regole che verranno calpestate non appena si verificherà lì'occasione. Solo se incute veramente la paura che dovrebbe incutere ci si renderà conto di cosa sia e che combattere a bassa tensità per lunghi periodi porta a danni maggiori di una guerra breve e combattuta senza quartiere ed in più ha il grave difetto di presentarsi con un volto "accattivante" inducendo, non sarebbe la prima volta che un conflitto a bassa intensità diviene una guerra vera senza quartiere, alla sua sottovalutazione "facilitandone" l'avvento e col rischio di dare la stura ai peggiori incubi.



D'accordo, le guerre soft-core sono un inganno, ma parli di paura... CHI ha veramente paura di una guerra ? E domandati, questo CHI coincide con le persone che la dichiarano e ne decidono le sorti ?
Se la risposta è si, allora hai ragione. Ma la risposta è no, perchè chi ha paura siamo tu ed io, e chi decide ha un bunker sotto una montagna con scorte di viveri per anni e non ha nulla da temere per sè; ragion per cui temo che il tuo discorso sulla paura di una guerra atroce non credo possa reggere.

dvd100
08-10-2006, 00:47
invece la paura della guerra vera è un ottimo deterrente per chiunque: gli arsenali nucleari stanno li per quello..

Brand
08-10-2006, 00:52
invece la paura della guerra vera è un ottimo deterrente per chiunque: gli arsenali nucleari stanno li per quello..

Mah, che gli arsenali stiano lì per far "ragionare" prima di usarli è anche vero, ma la funzione primaria non è di certo quella.

von Clausewitz
10-10-2006, 00:25
Non per contraddirti, ma cose simili a quelle che descrivi sono già accadute in Vietnam (http://en.wikipedia.org/wiki/Operation_Phoenix). E non voglio scomodare i più recenti fatti iracheni...

ehi frank! :D
mi raccomando, leggi non dico tutto, ma almeno l'indispensabile
in fondo al tuo link di wikipedia, c'è quest'altro link che rimanda a quest'altro riferito a una relazione del senato americano con tutte le notizie del caso per prime quelle a cui ti riferisci tu, ma anche altre interessanti

http://homepage.ntlworld.com/jksonc/docs/phoenix-scfr-19700217.html

"It lays down the caches for the troops coming from the border sanctuaries; it provides the guides and intelligence for the North Vietnamese strangers; it conscripts, taxes, and terrorizes. Protection against the North Vietnamese battalion or even the Vietcong guerrilla group does not give real freedom if the elected village chief is assassinated, the grenade explodes in the market place, or the traitor shoots the self-defender in the back.

During 1969, for example, over 6,000 people were killed in such terrorist incidents, over 1,200 in selective assassinations, and 15,000 wounded. Among the dead were some 90 village chiefs and officials, 240 hamlet chiefs and officials, 229 refugees, and 4,350 of the general populace."

solo per dire che il contesto è di un certo tipo e i vietnamiti del nord e i viet-cong non erano certo farina per fare ostie ;)