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View Full Version : globalizzazione del mercato delle armi


Adric
04-10-2006, 22:24
La globalizzazione del mercato delle armi
Mercoledì, 04 ottobre

La globalizzazione dell'industria armiera ha aperto ampie scappatoie nelle norme che regolano l'esportazione delle armi, consentendo vendite verso chi viola i diritti umani e verso paesi sotto embargo. E' l'accusa contenuta in un nuovo rapporto della campagna Control Arms, intitolato “Armi senza frontiere”, diffuso in occasione dell'apertura della sessione annuale dell'Onu dedicata ai controlli sulle armi e alla vigilia di un voto decisivo per avviare i negoziati su un Trattato internazionale sul commercio di armi.

La campagna Control Arms rivela come aziende statunitensi, canadesi e dell'Unione europea, siano tra coloro in grado di aggirare i controlli, attraverso la vendita di singoli componenti e il subappalto della produzione in altri paesi. Secondo il rapporto, svariate armi - compresi elicotteri d'attacco e veicoli da combattimento - vengono assemblate grazie a componenti provenienti dall'estero e prodotte sotto licenza in paesi come Cina, Egitto, India, Israele e Turchia. Questi e altri armamenti vanno a finire in altri paesi come Colombia, Sudan e Uzbekistan e vengono usati per uccidere e costringere la popolazione civile alla fuga. Informazioni che rendono evidente quanto sia impellente la necessità di norme per regolare un'industria sempre più globalizzata.
(canisciolti.info)

Adric
26-10-2006, 00:45
Quindici premi Nobel si appellano all'Onu per fermare il commercio delle armi
Mercoledì, 25 ottobre

Quindici Premi Nobel per la pace, tra cui l’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, l’iraniana Shirin Ebadi e la guatemalteca Rigoberta Menchú, hanno chiesto agli stati membri delle Nazioni Unite di approvare un progetto di risoluzione sul controllo internazionale delle armi “che stanno causando alle popolazioni del mondo enorme dolore e distruzione”.



Il progetto, promosso anche da Argentina, Australia, Costa Rica, Finlandia, Giappone e Kenya, sarà sottoposto domani al voto della prima commissione dell’Assemblea generale dell’Onu che si occupa del disarmo; se fosse approvata, l’iniziativa porterebbe alla creazione di un gruppo di esperti incaricati di valutare la fattibilità, i campi di applicazione e i parametri di un Trattato per regolare il commercio delle armi.

“Sappiamo che il principio essenziale di un Trattato....è semplice e irreversibile: nessuna arma deve essere oggetto di una transazione se dovrà essere utilizzata per commettere gravi violazioni dei diritti umani” ha detto la segretaria generale di Amnesty International, Irene Khan. La maggior parte degli stati dell’Onu si sono già detti pronti a sostenere il progetto di risoluzione, tra cui anche tre dei sei principali esportatori del mondo – Germania, Francia e Gran Bretagna – alcuni esportatori emergenti – come Bulgaria, Bulgaria e Ucraina – e altri che soffrono o hanno sofferto situazioni di conflitto – come Colombia, Haiti, Liberia, Rwanda e Timor Est. Sul fronte opposto restano invece Cina, Stati Uniti, Egitto, India, Iran e Russia.
(canisciolti.info)