mark41176
01-10-2006, 16:45
è un progetto di tesi, ma ovviamente più ke una simulazione teroica dovrei renderlo realizzabile, spero ke qualcuno possa dirmi se va bene o meno!
grazie mille!!!
devo realizzare un impianto di illuminazione pubblica per un tratto di una strada extraurbana principale a traffico medio...... ho già effettuato il calcolo illuminotecnico facendone pure la verifica con un programma di illuminotecnica e fin qui tutto bene..... ora mi resta da fare il dimensionamento (con il criterio elettrico della massima caduta di tensione amissibile) e la verifica (con il criterio termico).......
in pratica ho un'unica linea di alimentazione (sitema di distribuzione TT 230/400V) per 50 pali con lampade al vapor di sodio alta pressione da 250W (il tratto interessato è di 1,5 km)... l'impianto è in derivazione e faccio in modo di alimentare ciascun punto luce in monofase....... la linea principale è trifase con neutro quindi porto una fase e il neutro a ciascuna lampada...... l'interdistanza fra i pali è di 30 metri mentre il quadro elettrico è a 100m dal primo palo....... per evitare distribuzioni anomale delle correnti di linea faccio in modo di distribuire adeguatamente ciascun apparecchio utilizzatore..... la prima lampada la alimento tra la fase 1 e il neutro, la seconda lamp tra la fase 2 e il N, la terza lamp tra la fase 3 e il N.... e così via da capo......
considerando le perdite di circa il 15% di pot. nominale della lampada dovute agli alimentatori di tali lampade a scarica mi calcolo la corrente di impiego di ciascuna lamp I=(250+(250*0,15))/(230*0,9)= 1,39A
così facendo è come se risolvo il problema in monofase (1/3 delle lampade, ovvero 17 lampade per volta) uguali carichi, stesso valore di corrente... cioè considero 3 linee monofasi...
dopodichè per calcolare la sezione ho bisogno prima di alcuni parametri (la CEI 64-7 per impianti di illuminazione mi consente di scegliere una caduta di tensione ammissibile pari al 5%.... mentre la CEI 64-8 consiglia il 4%)...
a questo punto il dilemma..... il momento elettrico... ovvero il prodotto della corrente (1,39A) per la sommatoria dei tratti di linea.......
avevo pensato di considerare semparatamente le 3 fasi prendendo in considerazione 17 lampade per le fasi 1 e 2 e 16 lampade per la fase 3 (17+17+16=50 lampade)..... quindi in questo modo la distanza tra una lampada e la successiva è di 90m per ciascuna fase (nn so se rendo l'idea....cioè la prima, la quarta, la settima, ecc... appartengono alla fase 1 e quindi sono a 90m tra loro)
per la fase 1 mi viene 1,39*(100+190+280+370+....+1630)= 21642,3 Am
la fase 2 risulta 1,39*(130+220+310+...+1660)= 22393 Am
mentre la fase 3 risulta 1,39*(160+250+340+...+1600)= 20794 Am (è minore perchè sono 16 le lampade.... una in meno)
in conclusione scegliendo il momento elettrico maggiore (quello dall fase 2) calcolo la sezione s=(2*M*ro)/(11,5)
ro è la resistivita del rame (1/56) e 11,5V è la caduta di tensione ammissibile al 5% (230*0,05=11,5)......
il risultato è 69,54 mm2...... quindi scelgo la sezione commerciale di 70 mm2...
in pratica dovrei avere una linea trifase 70x4...... oltre alle 3 fasi da 70 mm2 ciascuna uso una sezione da 70 pure per il neutro (poichè le norme prescrivono di usare la stessa sezione delle fasi anche per il neutro quando si utilizzano lampade ai vapori di sodio ad alta pressione a causa delle correnti armoniche determinate da questo tipo di lampade a scarica)
.....domanda..... dove ho sbagliato? il mio dubbio è sul momento elettrico.... scarto a priori la scelta di usare più dorsali di linea o più punti di alimentazione....
P.S. Northern... chi meglio di te in questo momento può dirmi se e dove sbaglio?
grazie a tutti per l'attenzione!!
grazie mille!!!
devo realizzare un impianto di illuminazione pubblica per un tratto di una strada extraurbana principale a traffico medio...... ho già effettuato il calcolo illuminotecnico facendone pure la verifica con un programma di illuminotecnica e fin qui tutto bene..... ora mi resta da fare il dimensionamento (con il criterio elettrico della massima caduta di tensione amissibile) e la verifica (con il criterio termico).......
in pratica ho un'unica linea di alimentazione (sitema di distribuzione TT 230/400V) per 50 pali con lampade al vapor di sodio alta pressione da 250W (il tratto interessato è di 1,5 km)... l'impianto è in derivazione e faccio in modo di alimentare ciascun punto luce in monofase....... la linea principale è trifase con neutro quindi porto una fase e il neutro a ciascuna lampada...... l'interdistanza fra i pali è di 30 metri mentre il quadro elettrico è a 100m dal primo palo....... per evitare distribuzioni anomale delle correnti di linea faccio in modo di distribuire adeguatamente ciascun apparecchio utilizzatore..... la prima lampada la alimento tra la fase 1 e il neutro, la seconda lamp tra la fase 2 e il N, la terza lamp tra la fase 3 e il N.... e così via da capo......
considerando le perdite di circa il 15% di pot. nominale della lampada dovute agli alimentatori di tali lampade a scarica mi calcolo la corrente di impiego di ciascuna lamp I=(250+(250*0,15))/(230*0,9)= 1,39A
così facendo è come se risolvo il problema in monofase (1/3 delle lampade, ovvero 17 lampade per volta) uguali carichi, stesso valore di corrente... cioè considero 3 linee monofasi...
dopodichè per calcolare la sezione ho bisogno prima di alcuni parametri (la CEI 64-7 per impianti di illuminazione mi consente di scegliere una caduta di tensione ammissibile pari al 5%.... mentre la CEI 64-8 consiglia il 4%)...
a questo punto il dilemma..... il momento elettrico... ovvero il prodotto della corrente (1,39A) per la sommatoria dei tratti di linea.......
avevo pensato di considerare semparatamente le 3 fasi prendendo in considerazione 17 lampade per le fasi 1 e 2 e 16 lampade per la fase 3 (17+17+16=50 lampade)..... quindi in questo modo la distanza tra una lampada e la successiva è di 90m per ciascuna fase (nn so se rendo l'idea....cioè la prima, la quarta, la settima, ecc... appartengono alla fase 1 e quindi sono a 90m tra loro)
per la fase 1 mi viene 1,39*(100+190+280+370+....+1630)= 21642,3 Am
la fase 2 risulta 1,39*(130+220+310+...+1660)= 22393 Am
mentre la fase 3 risulta 1,39*(160+250+340+...+1600)= 20794 Am (è minore perchè sono 16 le lampade.... una in meno)
in conclusione scegliendo il momento elettrico maggiore (quello dall fase 2) calcolo la sezione s=(2*M*ro)/(11,5)
ro è la resistivita del rame (1/56) e 11,5V è la caduta di tensione ammissibile al 5% (230*0,05=11,5)......
il risultato è 69,54 mm2...... quindi scelgo la sezione commerciale di 70 mm2...
in pratica dovrei avere una linea trifase 70x4...... oltre alle 3 fasi da 70 mm2 ciascuna uso una sezione da 70 pure per il neutro (poichè le norme prescrivono di usare la stessa sezione delle fasi anche per il neutro quando si utilizzano lampade ai vapori di sodio ad alta pressione a causa delle correnti armoniche determinate da questo tipo di lampade a scarica)
.....domanda..... dove ho sbagliato? il mio dubbio è sul momento elettrico.... scarto a priori la scelta di usare più dorsali di linea o più punti di alimentazione....
P.S. Northern... chi meglio di te in questo momento può dirmi se e dove sbaglio?
grazie a tutti per l'attenzione!!