Adric
30-09-2006, 14:18
Bond argentini: Sequestrati 310 milioni di dollari allo Stato argentino da un tribunale Usa
Venerdì, 29 settembre
Una buona notizia giunge ai risparmiatori italiani che avevano investito in bond argentini e che, con il crollo economico-finanziario del Paese, rischiavano di perdere tutto. Il Tribunale di New York ha infatti disposto il sequestro di 310 milioni di dollari ai danni dello Stato argentino: la misura dovrebbe dare un respiro di sollievo a oltre 600 investitori di 13 Paesi che avevano intentato, tra il 2002 e il 2006, azioni legali individuali contro il governo di Buenos Aires presso il medesimo organismo giudiziario.
Tra questi, la presenza italiana si conta numerosissima: assistiti dall'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (ADUC), i risparmiatori della Penisola si erano rivolti allo Studio Legale Dreier LLp di New York, che ha ottenuto il sequestro. La sentenza firmata dal Giudice Thomas Griesa ha quindi bloccato titoli del Tesoro statunitense che la Repubblica Argentina aveva costituito a garanzia collaterale. Si tratta di piccoli investitori, con meno di 50.000 dollari, per circa l'80% dei casi.
Esulta l'associazione dei consumatori che sul sequestro aggiunge: "A detta di alcuni esperti della materia – spiega Alessandro Pedone, consulente Aduc per la tutela del risparmio -, pare avere concrete possibilità di trasformarsi in pignoramento (e quindi in denaro contante a favore dei danneggiati) anche se non nel breve periodo". E infatti le iniziative legali dei danneggiati tuttavia non si fermeranno: continuano le due class action che potrebbero quindi essere certificate e aprire la strada ad ulteriori iniziative di sequestro.
Ma si tratta di procedimenti che non vanno a vantaggio di tutti i risparmiatori italiani coinvolti nella perdita dei bond: le iniziative italiane sul tema infatti si sono divise e un'altra parte di risparmiatori è rappresentata dalla Task Force Argentina che ha invece proposto un arbitrato internazionale, depositato lo scorso 18 settembre. Lo scandalo dei tango bond è esploso formalmente nel dicembre 2001: il Fondo Monetario Internazionale decise di non prestare più denaro all'Argentina che, senza un ulteriore arrivo di1,3 miliardi di dollari non riuscì più a pagare agli investitori stranieri i debiti contratti e dichiarò la bancarotta. I risparmiatori italiani sono stati i più numerosi acquirenti dei bond dello Stato Argentino.
News Italiapress
(canisciolti.info)
Venerdì, 29 settembre
Una buona notizia giunge ai risparmiatori italiani che avevano investito in bond argentini e che, con il crollo economico-finanziario del Paese, rischiavano di perdere tutto. Il Tribunale di New York ha infatti disposto il sequestro di 310 milioni di dollari ai danni dello Stato argentino: la misura dovrebbe dare un respiro di sollievo a oltre 600 investitori di 13 Paesi che avevano intentato, tra il 2002 e il 2006, azioni legali individuali contro il governo di Buenos Aires presso il medesimo organismo giudiziario.
Tra questi, la presenza italiana si conta numerosissima: assistiti dall'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (ADUC), i risparmiatori della Penisola si erano rivolti allo Studio Legale Dreier LLp di New York, che ha ottenuto il sequestro. La sentenza firmata dal Giudice Thomas Griesa ha quindi bloccato titoli del Tesoro statunitense che la Repubblica Argentina aveva costituito a garanzia collaterale. Si tratta di piccoli investitori, con meno di 50.000 dollari, per circa l'80% dei casi.
Esulta l'associazione dei consumatori che sul sequestro aggiunge: "A detta di alcuni esperti della materia – spiega Alessandro Pedone, consulente Aduc per la tutela del risparmio -, pare avere concrete possibilità di trasformarsi in pignoramento (e quindi in denaro contante a favore dei danneggiati) anche se non nel breve periodo". E infatti le iniziative legali dei danneggiati tuttavia non si fermeranno: continuano le due class action che potrebbero quindi essere certificate e aprire la strada ad ulteriori iniziative di sequestro.
Ma si tratta di procedimenti che non vanno a vantaggio di tutti i risparmiatori italiani coinvolti nella perdita dei bond: le iniziative italiane sul tema infatti si sono divise e un'altra parte di risparmiatori è rappresentata dalla Task Force Argentina che ha invece proposto un arbitrato internazionale, depositato lo scorso 18 settembre. Lo scandalo dei tango bond è esploso formalmente nel dicembre 2001: il Fondo Monetario Internazionale decise di non prestare più denaro all'Argentina che, senza un ulteriore arrivo di1,3 miliardi di dollari non riuscì più a pagare agli investitori stranieri i debiti contratti e dichiarò la bancarotta. I risparmiatori italiani sono stati i più numerosi acquirenti dei bond dello Stato Argentino.
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