Adric
27-09-2006, 13:27
Si spaccia per modella ma non è bella: denunciata per truffa
Aveva fatto capire al suo innamorato di essere una modella, ma poi quando si sono conosciuti lo spasimante ha avuto una brutta sorpresa. La persona in foto e quella che era davanti a lui non erano proprio la stessa persona. Così, dopo un anno di corteggiamento fatto anche di regali e viaggi nel tentativo di conoscere dal vivo la donna, l'uomo, un militare della Folgore, ha presentato una denuncia per truffa.
CAGLIARI - L'amore è cieco, ma neanche tanto. Lo sa bene una ragazza di 34 anni di Chiaramonti (SS), che è stata denunciata per truffa dal suo spasimante, D.Z., un trentatreenne sergente calabrese di stanza a Livorno. I due si erano conosciuti solo al telefono e la giovane aveva inviato al militare delle foto in cui era ritratta una modella. Quando però, dopo qualche tempo e qualche appuntamento “faccia a faccia” saltato all'ultimo, i due si sono incontrati il soldato innamorato ha avuto una spiacevole sorpresa. Non vi era infatti traccia della ragazza bionda dal fisico statuario di nome Elisa, mentre si è presentata all'appuntamento Annalisa: qualche chilo in più e un metro e mezzo di altezza. Così è scattata la denuncia per truffa.
Si erano conosciuti nell'estate 2001. Lei, che aveva detto di chiamarsi Elisa, aveva telefonato alla Folgore, a Livorno, per parlare con un commilitone del sergente, con il quale si era intrattenuta a parlare. Da cosa nasce cosa e dopo essersi scambiati i rispettivi numeri di cellulari i due hanno iniziato a sentirsi sempre più spesso. Come accade in genere in queste occasioni, dalle semplici parole alla cornetta si è passati alle fotografie: il soldato si è innamorato così della modella in foto ed ha iniziato farle regali ed a chiederle un incontro. Il faccia a faccia però è saltato un paio di volte quando ormai il sergente era già giunto in Sardegna. La donna si giustificava affermando di “non essere pronta”, ma poi, esattamente un anno dopo il primo contatto telefonico, i due sono riusciti a vedersi per un appuntamento che ha svelato la vera identità dell'aspirante modella Elisa. Il militare è restato sbigottito e ha chiesto spiegazioni sull'aspetto della donna che ha replicato di avere avuto il fisico modificato da una cura ormonale.
Secondo la ricostruzione del soldato, la donna avrebbe anche detto di abitare a Sassari, ma i regali venivano recapitati al vero indirizzo di Chiaramonti. Intanto nell'udienza in tribunale a Sassari, mentre il militare ha richiesto la restituzione della somma di circa 25 mila euro tra soldi, regali e spese di viaggio sostenute nei viaggi per raggiungere l'Isola e la modella amata, il legale di Annalisa ha contestato al giovane di aver volontariamente inviato alla sua presunta modella regali e denaro, anche la donna sarebbe pronta a restituire la somma che richiede al suo ex spasimante.
Ultimo aggiornamento: 26-09-2006 19:47:17
(Sardegna oggi)
:sofico:
Aveva fatto capire al suo innamorato di essere una modella, ma poi quando si sono conosciuti lo spasimante ha avuto una brutta sorpresa. La persona in foto e quella che era davanti a lui non erano proprio la stessa persona. Così, dopo un anno di corteggiamento fatto anche di regali e viaggi nel tentativo di conoscere dal vivo la donna, l'uomo, un militare della Folgore, ha presentato una denuncia per truffa.
CAGLIARI - L'amore è cieco, ma neanche tanto. Lo sa bene una ragazza di 34 anni di Chiaramonti (SS), che è stata denunciata per truffa dal suo spasimante, D.Z., un trentatreenne sergente calabrese di stanza a Livorno. I due si erano conosciuti solo al telefono e la giovane aveva inviato al militare delle foto in cui era ritratta una modella. Quando però, dopo qualche tempo e qualche appuntamento “faccia a faccia” saltato all'ultimo, i due si sono incontrati il soldato innamorato ha avuto una spiacevole sorpresa. Non vi era infatti traccia della ragazza bionda dal fisico statuario di nome Elisa, mentre si è presentata all'appuntamento Annalisa: qualche chilo in più e un metro e mezzo di altezza. Così è scattata la denuncia per truffa.
Si erano conosciuti nell'estate 2001. Lei, che aveva detto di chiamarsi Elisa, aveva telefonato alla Folgore, a Livorno, per parlare con un commilitone del sergente, con il quale si era intrattenuta a parlare. Da cosa nasce cosa e dopo essersi scambiati i rispettivi numeri di cellulari i due hanno iniziato a sentirsi sempre più spesso. Come accade in genere in queste occasioni, dalle semplici parole alla cornetta si è passati alle fotografie: il soldato si è innamorato così della modella in foto ed ha iniziato farle regali ed a chiederle un incontro. Il faccia a faccia però è saltato un paio di volte quando ormai il sergente era già giunto in Sardegna. La donna si giustificava affermando di “non essere pronta”, ma poi, esattamente un anno dopo il primo contatto telefonico, i due sono riusciti a vedersi per un appuntamento che ha svelato la vera identità dell'aspirante modella Elisa. Il militare è restato sbigottito e ha chiesto spiegazioni sull'aspetto della donna che ha replicato di avere avuto il fisico modificato da una cura ormonale.
Secondo la ricostruzione del soldato, la donna avrebbe anche detto di abitare a Sassari, ma i regali venivano recapitati al vero indirizzo di Chiaramonti. Intanto nell'udienza in tribunale a Sassari, mentre il militare ha richiesto la restituzione della somma di circa 25 mila euro tra soldi, regali e spese di viaggio sostenute nei viaggi per raggiungere l'Isola e la modella amata, il legale di Annalisa ha contestato al giovane di aver volontariamente inviato alla sua presunta modella regali e denaro, anche la donna sarebbe pronta a restituire la somma che richiede al suo ex spasimante.
Ultimo aggiornamento: 26-09-2006 19:47:17
(Sardegna oggi)
:sofico: