PDA

View Full Version : Riforma universitaria... hai toppato!


mark41176
25-09-2006, 00:58
ebbene...... troppe sono le conferme sul fatto che la tanto attesa riforma universitaria sia stata una delusione rispetto a certe attese di coloro che ne sono stati i fautori.....
...... non è certo mio intento fare differenze tra nuovo e vecchio ordinamento, non ci sono posizioni da difendere, nessuno deve sentirsi superiore o inferiore ad altri che hanno fatto (o hanno potuto fare) scelte diverse, sia chiaro.......
mi riferisco soprattutto al fatto che tanti preferiscono continuare dopo la laurea di primo livello, perchè ritengono inadeguata la propria preparazione o perchè non si sentono abbastanza competitivi per entrare nel mondo del lavoro......

forse il vero motivo che in pochi si fermano ai tre anni è che la situazione è talmente assurda....... ci sono poche occasioni di trovare un lavoro decente a tal punto che è diventata ormai ossessione di molti quella di "collezionare" titoli e attestati....... ogni tanto va di moda qualcosa, tempo fa tutti interessati alla patente europea di informatica, ora va di moda il toelf come attestazione della conoscenza della lingua straniera...... :D ....... e tutti come le pecore.....

siamo in troppi in cerca dei posti migliori disponibili e quindi dato che i datori di lavoro hanno possibilità di scelta ci propinano stages e tirocini (con o senza rimborso) all'infinito.... ci prendono pure per i fondelli quando negli annunci elencano le caratteristiche del candidato ideale...... :ciapet: ... "ventenne plurilaureato con 110 e 3 lodi, con almeno 5 anni di esperienze lavorative, 6 master, conoscenza di 12 lingue straniere(oltre all'inglese.... meglio se di madrelingua :p ) con relativi attestati di corsi frequentati all'estero, ecc.." ... dopodichè forse ti prendono in prova per 3 anni di stages e semmai ti dovessero assumere non potrai pretendere più di 1000€ mensili.... anzi dovrai pure trasferirti in Iraq se il capo te lo ordina....

ragione per la quale la maggior parte di coloro che arrivano alla laurea di primo livello si sentono costretti a fare incetta di titoli e preferiscono continuare a studiare...... :doh: ..... vorrei tanto la lista di coloro che sono stati i fautori di questa bella iniziativa della riforma universitaria.... ma non vi dico il perchè....... immaginatelo voi! ;)

harsan
25-09-2006, 01:07
ebbene...... troppe sono le conferme sul fatto che la tanto attesa riforma universitaria sia stata una delusione rispetto a certe attese di coloro che ne sono stati i fautori.....
...... non è certo mio intento fare differenze tra nuovo e vecchio ordinamento, non ci sono posizioni da difendere, nessuno deve sentirsi superiore o inferiore ad altri che hanno fatto (o hanno potuto fare) scelte diverse, sia chiaro.......
mi riferisco soprattutto al fatto che tanti preferiscono continuare dopo la laurea di primo livello, perchè ritengono inadeguata la propria preparazione o perchè non si sentono abbastanza competitivi per entrare nel mondo del lavoro......

forse il vero motivo che in pochi si fermano ai tre anni è che la situazione è talmente assurda....... ci sono poche occasioni di trovare un lavoro decente a tal punto che è diventata ormai ossessione di molti quella di "collezionare" titoli e attestati....... ogni tanto va di moda qualcosa, tempo fa tutti interessati alla patente europea di informatica, ora va di moda il toelf come attestazione della conoscenza della lingua straniera...... :D ....... e tutti come le pecore.....

siamo in troppi in cerca dei posti migliori disponibili e quindi dato che i datori di lavoro hanno possibilità di scelta ci propinano stages e tirocini (con o senza rimborso) all'infinito.... ci prendono pure per i fondelli quando negli annunci elencano le caratteristiche del candidato ideale...... :ciapet: ... "ventenne plurilaureato con 110 e 3 lodi, con almeno 5 anni di esperienze lavorative, 6 master, conoscenza di 12 lingue straniere(oltre all'inglese.... meglio se di madrelingua :p ) con relativi attestati di corsi frequentati all'estero, ecc.." ... dopodichè forse ti prendono in prova per 3 anni di stages e semmai ti dovessero assumere non potrai pretendere più di 1000€ mensili.... anzi dovrai pure trasferirti in Iraq se il capo te lo ordina....

ragione per la quale la maggior parte di coloro che arrivano alla laurea di primo livello si sentono costretti a fare incetta di titoli e preferiscono continuare a studiare...... :doh: ..... vorrei tanto la lista di coloro che sono stati i fautori di questa bella iniziativa della riforma universitaria.... ma non vi dico il perchè....... immaginatelo voi! ;)

come riforma con la lista dei fautori... intendi quella del nuovo ordinamento oppure quella che ha in programma il nuovo ministro dell0 univ. e ricerca?

Irenina
25-09-2006, 07:44
In realtà la riforma non è adeguata alla realtà italiana, dove la distanza tra scuola e mondo del lavoro è di anni luce.
E la flessibilità che vive da anni negli altri paesi qui in Italia non è ancora vista come un'opportunità, ma come una difficoltà in più. La cultura del posto fisso ci obbliga a cercarlo ancora, diversamente non abbiamo mezzi per vivere. E il fatto di ritardare l'ingresso nel mondo del lavoro denota la paura di affrontare i suoi smacchi.

strikeagle83
25-09-2006, 09:20
e per di più ora che se ne sono accorti, stanno facendo di tutto per sbarrare l'accesso alla specialistica..

fabio80
25-09-2006, 10:41
ragione per la quale la maggior parte di coloro che arrivano alla laurea di primo livello si sentono costretti a fare incetta di titoli e preferiscono continuare a studiare...... :doh: ..... vorrei tanto la lista di coloro che sono stati i fautori di questa bella iniziativa della riforma universitaria.... ma non vi dico il perchè....... immaginatelo voi! ;)


in realtà io ho deciso di continuare per via delle smorfie che facevano quelli delle HR quando andai al synesis a discuterne. la sgradevole sensazione è che ti considerassero una mezza sega senza tanti salamelecchi. l'idea di farmi sbarrare un domani la carriera per non avere la laurea full non mi è piaciuta quindi ho sbattuto altri due anni nel cesso.

utile? non direi, su dieci esami se ne salvano pochi di veramente utili, poi bisogna vedere di quei pochi cosa riciclerai al lavoro...

il problema di fondo è che negli usa fanno 4 anni e sono operativi, qua ne facciamo 5 o 6 o più se aggiungi il master per poi farti prendere per il culo.

più che riforma universitaria andava ribaltato proprio il concetto di università.

mark41176
25-09-2006, 14:02
....più che riforma universitaria andava ribaltato proprio il concetto di università.

questo mi sembra più sensato, peccato però che chi doveva pensarci nn l'abbia fatto!

e dopo la riforma universitaria ora sta toccando anche agli albi....... in pratica l'intento è "meno posti di lavoro... e meno possibilità alle persone di poterne reclamare uno"..... e nel frattempo non mancano certe uscite tipo "in italia c'è bisogno di più laureati".... :ciapet: ...... non mi stancherò mai di ripeterlo... si sono mangiati tutto ciò che c'era da mangiare ed ora non sono rimaste nemmeno più le briciole... :mad:

fabio80
25-09-2006, 15:51
questo mi sembra più sensato, peccato però che chi doveva pensarci nn l'abbia fatto!

e dopo la riforma universitaria ora sta toccando anche agli albi....... in pratica l'intento è "meno posti di lavoro... e meno possibilità alle persone di poterne reclamare uno"..... e nel frattempo non mancano certe uscite tipo "in italia c'è bisogno di più laureati".... :ciapet: ...... non mi stancherò mai di ripeterlo... si sono mangiati tutto ciò che c'era da mangiare ed ora non sono rimaste nemmeno più le briciole... :mad:


che sia vero o meno che in italia c'è bisogno di laureati non lo so, so solo che a ingegneria tutto sommato non c'è stata questo boom di lauree in senso numerico tale da fare urlare all'invasione delle cavallette che molti descrivono

pietro84
25-09-2006, 15:58
boh a ing informatica alla triennale un bel po di quelli che si sono laureati con me si son fermati e ora lavorano, alcuni come programmatori altri come controllisti.
ci sono anche aziende come accenture e st che hanno preso i laureati triennali e li pagano come quelli di cinque(almeno all'inizio,poi non so).
detto questo però è evidente che la riforma non è il top...

mark41176
26-09-2006, 14:21
beh è difficile essere obiettivi per giudicare cmq se dovessi basarmi sui giudizi di qualche persona che conosco (+ o - una ventina) che si è fermata ai 3 anni (ingegneria) devo dire che sono molto delusi...... nel senso che l'università non garantisce loro una corsia preferenziale per entrare nel mondo del lavoro..... cosa ke invece avevano promesso di fare!!!

ironmanu
26-09-2006, 14:41
beh è difficile essere obiettivi per giudicare cmq se dovessi basarmi sui giudizi di qualche persona che conosco (+ o - una ventina) che si è fermata ai 3 anni (ingegneria) devo dire che sono molto delusi...... nel senso che l'università non garantisce loro una corsia preferenziale per entrare nel mondo del lavoro..... cosa ke invece avevano promesso di fare!!!

scusa ma che uni hanno frequentato? a me l'uni nn ha promesso nulla.

Poi ritorna fuori il discorso che in USA finiscono e sono operativi, ma io vorrei vedere di persona cosa sanno fare perchè mi sembra ormai la leggenda tramandata nei secoli....Mi spiego, uno esce dall'equivalente di ing. in usa e voi mi dite che se:
-gli do' da progettare le fasi di un progetto di stampaggio, oppure
-gli do da ottimizzare i flussi interni di una turbina kaplan oppure
-gli do' da ottimizzare i flussi di processo in una linea produttiva oppure
-.......
questo sa fare indistintamente ognuna di queste DA SUBITO???????Suvvia....

Naturalmente lungi da me tessere le lodi dell'uni italiana, nella mia piccola esperienza e da quello che sto vedendo in questi giorni mi sono accorto che l'università non puo' nulla sul futuro del paese se non c'è una classe imprenditoriale seriamentre interessata ad investire che sia mediamente all'altezza...
Dove questo si verifica le cose funzionano!

pietro84
26-09-2006, 20:29
beh è difficile essere obiettivi per giudicare cmq se dovessi basarmi sui giudizi di qualche persona che conosco (+ o - una ventina) che si è fermata ai 3 anni (ingegneria) devo dire che sono molto delusi...... nel senso che l'università non garantisce loro una corsia preferenziale per entrare nel mondo del lavoro..... cosa ke invece avevano promesso di fare!!!

beh ma non l'ha mai garantita, non è che i laureati VO erano tanto soddisfatti,anzi! si sono sempre lamentati del grandissimo quantitativo di teoria a loro giudizio inutile nell'ambito lavorativo.
ora chi non vuole studiare l'analisi funzionale e il calcolo delle variazioni si ferma alla triennale e sta apposto.
la lacuna del NO secondo me sta nel passare alla specialistica con una preparazione di base poco solida,che sta allo studente colmare prima o durante i corsi più avanzati che si troverà ad affrontare...

fabio80
26-09-2006, 20:40
beh ma non l'ha mai garantita, non è che i laureati VO erano tanto soddisfatti,anzi! si sono sempre lamentati del grandissimo quantitativo di teoria a loro giudizio inutile nell'ambito lavorativo.



tranne da quando si sono inventati il NO e da allora l'eccesso teorico è diventato punto di forza nonchè vantaggio competitivo incolmabile. secondo loro almeno.

pietro84
26-09-2006, 20:42
tranne da quando si sono inventati il NO e da allora l'eccesso teorico è diventato punto di forza nonchè vantaggio competitivo incolmabile. secondo loro almeno.

:asd:

mark41176
27-09-2006, 11:24
beh sinceramente non credo di essermi già rimbambito così tanto... :rolleyes: ...

mi ricordo ancora benissimo tutte le promesse fatte dai docenti quando ancora prima di cominciare le lezioni del primo anno ci dicevano a noi illuse matricole che l'università ci avrebbe "traghettato" verso la porta principale del mondo del lavoro .... altrochenò!!

e mi ricordo altrettanto bene tutti gli articoli letti dai giornali e dal web in merito ai propositi della riforma universitaria: avvicinare ancora di più l'università al mondo del lavoro.... basandosi sul modello internazionale (americano o meno che sia!) in cui i tirocini presso le aziende erano parte integrante del cammino universitario del nuovo ordinamento.......

..probabilmente l'intento era quello di arrivare a conseguire una laurea e nel frattempo ritrovarsi già con un minimo (e ribadisco "minimo") di esperienza lavorativa fatto in una qualsiasi azienda lavorativa........
......poi che l'azienda in questione assumesse la persona dopo essersi laureato non c'ho mai creduto...... però queste cose me le ricordo bene!

quindi non fatemi i soliti discorsi che già si sapeva che l'università è una cosa e il mondo del lavoro è un'altra perchè è una situazione si reale ma inaccettabile!
... io non ho fatto l'università solo per cultura personale o per la gloria ma x avere una preparazione un pò al di sopra della media e per avere una corsia preferenziale per arrivare meglio nel mondo lavorativo....... concetto chiaro e semplice che da sempre è stato professato dall'università italiana... salvo poi ritrovarci tutti con una mano avanti ed una dietro! :doh:

fabio80
27-09-2006, 11:26
... io non ho fatto l'università solo per cultura personale o per la gloria ma x avere una preparazione un pò al di sopra della media e per avere una corsia preferenziale per arrivare meglio nel mondo lavorativo.......


come tutti, credo

mark41176
27-09-2006, 11:34
come tutti, credo

...si... dovevo aggiungerlo alla fine.... :D

P.S. anke se però conosco qualcuno ke studia per cultura personale e nn gli importa del lavoro :doh:

fabio80
27-09-2006, 11:35
Io mi sono iscritto all' università per avere più probabilità di trovare un lavoro. Alla fine, anche se dopo 4 anni di calci in culo, uno stipendio quasi dignitoso ce l' ho e lavoro. Missione quasi compiuta...


non ho pazienza per attendere 4 anni... penso che a due integrerò con entrate di dubbia provenienza ed esentasse :rolleyes:

limpid-sky
28-09-2006, 16:35
Sono già indeciso di mio per ragioni personali ma quando leggo ste cose mi preoccupo e non poco del mio futuro.
Vorrei fare ing.biomedica ma mi sembra di capire che dopo non ci sono speranze almeno qui in italia. Vorrei capire se questa laurea rientra nello specchietto delle allodole dei nostri politici prima di buttare all'aria tempo e soldi. E' finito il mito ingegneria = posto buono oppure c'è ancora speranza?Convengono ancora le ingegnerie classiche(TLC informatica meccanica elettronica..)?
Mi sale un angoscia tremenda. :(

ironmanu
29-09-2006, 10:43
comunque raga è tutto vero, le difficoltà iniziali, che la laurea da sola nn vale se nn c'è la persona...

Però,scusate, la vita lavorativa durerà ALMENO 40ANNI, se in questo lasso di tampo il laureato non riesce a far emergere la differenza rispetto all'operaio con la 3a media la colpa non puo' essere che sua...ecchecazzo!!!

Poi i primi anni dipendono da molte cose, se si ha la foruna di finire in un posto valido,se si ha il culo di nn finire nel ciclo a sfruttamento continuo, se si commettono pochi errori, se si VALE DAVVERO i soldi che si pretendono ecc...

mark41176
29-09-2006, 23:30
avete seguito il servizio di striscia la notizia su una facoltà di bari?
padre, zio, figlio, figlia, cugina....... tutta una famiglia intera ad insegnare nella stessa facoltà..... :)

P.S. x carità se uno merita è normale riuscire a vincere il concorso... che tra l'altro è pubblico..... :ciapet: ..... ehm... chi era quello che mi rispose sdegnato mesi fa dicendomi che nei concorsi pubblici non esistevano favoritismi? mah.... :stordita:

limpid-sky
30-09-2006, 14:12
Sono già indeciso di mio per ragioni personali ma quando leggo ste cose mi preoccupo e non poco del mio futuro.
Vorrei fare ing.biomedica ma mi sembra di capire che dopo non ci sono speranze almeno qui in italia. Vorrei capire se questa laurea rientra nello specchietto delle allodole dei nostri politici prima di buttare all'aria tempo e soldi. E' finito il mito ingegneria = posto buono oppure c'è ancora speranza?Convengono ancora le ingegnerie classiche(TLC informatica meccanica elettronica..)?
Mi sale un angoscia tremenda. :(

che ne pensate? :(

mark41176
30-09-2006, 17:27
che ne pensate? :(

come per ogni mestiere vale anche per noi...... finchè la concorrenza è nei limiti allora non è nemmeno necessario essere particolarmente brillanti ma a questo punto considerando pure la crisi diffusa in tutti i settori.... dall'industria alla scuola e via discorrendo.... conta di più avere un bel pò di "risorse" nel proprio curriculum perchè la sola laurea in ingegneria non basta più.... io dico come stanno i fatti, come li vedo e li giudico in base non solo alle notizie che apprendo dai giornali, dalla tv e dal web ma anche da ciò che mi dicono coloro che sono già laureati e che sono da poco entrati o cercano di entrare nel mondo del lavoro.....

i fatti dicono che siamo in troppi... e si sa che prima o poi il sistema sarebbe entrato in crisi....... ma attenzione... "in troppi" nel senso che tutti ambiamo ai posti migliori... ma giustamente i posti migliori non sono infiniti........ forse più che "migliori" dovrei dire "discreti".. ecco.... ambiamo tutti a dei posti che siano almeno discreti....
cosa normalissima... visto che nessuna persona sana di mente ama fare "la fame" soprattutto dopo aver investito tempo e denaro prezioso per arrivare a conseguire un titolo di studio importante...

infine c'è da dire che la riforma universitaria ha creato ancora più caos.... molti avranno convertito gli esami fatti per conseguire almeno un primo livello e altrettanti hanno potuto convertire come crediti formativi l'esperienza lavorativa maturata negli anni di lavoro...... in questo modo sono aumentati i laureati.....

che ti devo dire.... io non voglio scoraggiare nessuno.... so solo che una decina di anni fa eravamo in pochi ora siamo in troppi...... la laurea è stata un pò sputtanata ma credo che ci saremmo arrivati ugualmente in queste condizioni disagevoli.... xkè in fondo il livellamento del valore della laurea consente di tenerci tutti un pò più bloccati..... :fagiano: ... cioè in questo modo c'è la scusa che dato che la laurea ormai ce l'hanno quasi tutti allora non possiamo reclamare più di tanto quelli che crediamo i nostri diritti.... che (badate bene) fino a qualche anno fa erano dei priviliegi ... non più sostenibili attualmente!

bisogna scegliere un settore conosciuto ai pochi, "distinguersi" .... questa è l'unica via di salvezza..... e chiaramente può essere un'arma a doppio taglio xkè se ad esempio nel nostro paese il settore elettrico è molto ma molto indietro rispoetto a molti altri paesi allora la scelta che ho fatto io (ingegneria elettrica) non è stata poi così conveniente anche se gli iscritti a questo indirizzo in italia sono sempre pochissimi...... per "convenienza" intendo la possibilità di sfruttare al meglio la specificità del proprio indirizzo!

personalmente mi son fatto l'idea che in questo momento ingegneria biomedica sia una delle migliori come sbocchi lavorativi.... ma sbrigatevi xkè fra un pò di anni cambierà il vento, come in ogni settore..... quando una cosa la sanno e la fanno in troppi significa che non è più conveniente!!!

P.S. cmq a scanso di equivoci... sono contento della scelta che ho fatto!!
Northern conferma? ;)

Northern Antarctica
30-09-2006, 23:04
come per ogni mestiere vale anche per noi...... finchè la concorrenza è nei limiti allora non è nemmeno necessario essere particolarmente brillanti ma a questo punto considerando pure la crisi diffusa in tutti i settori.... dall'industria alla scuola e via discorrendo.... conta di più avere un bel pò di "risorse" nel proprio curriculum perchè la sola laurea in ingegneria non basta più.... io dico come stanno i fatti, come li vedo e li giudico in base non solo alle notizie che apprendo dai giornali, dalla tv e dal web ma anche da ciò che mi dicono coloro che sono già laureati e che sono da poco entrati o cercano di entrare nel mondo del lavoro.....

i fatti dicono che siamo in troppi... e si sa che prima o poi il sistema sarebbe entrato in crisi....... ma attenzione... "in troppi" nel senso che tutti ambiamo ai posti migliori... ma giustamente i posti migliori non sono infiniti........ forse più che "migliori" dovrei dire "discreti".. ecco.... ambiamo tutti a dei posti che siano almeno discreti....
cosa normalissima... visto che nessuna persona sana di mente ama fare "la fame" soprattutto dopo aver investito tempo e denaro prezioso per arrivare a conseguire un titolo di studio importante...

infine c'è da dire che la riforma universitaria ha creato ancora più caos.... molti avranno convertito gli esami fatti per conseguire almeno un primo livello e altrettanti hanno potuto convertire come crediti formativi l'esperienza lavorativa maturata negli anni di lavoro...... in questo modo sono aumentati i laureati.....

che ti devo dire.... io non voglio scoraggiare nessuno.... so solo che una decina di anni fa eravamo in pochi ora siamo in troppi...... la laurea è stata un pò sputtanata ma credo che ci saremmo arrivati ugualmente in queste condizioni disagevoli.... xkè in fondo il livellamento del valore della laurea consente di tenerci tutti un pò più bloccati..... :fagiano: ... cioè in questo modo c'è la scusa che dato che la laurea ormai ce l'hanno quasi tutti allora non possiamo reclamare più di tanto quelli che crediamo i nostri diritti.... che (badate bene) fino a qualche anno fa erano dei priviliegi ... non più sostenibili attualmente!

bisogna scegliere un settore conosciuto ai pochi, "distinguersi" .... questa è l'unica via di salvezza..... e chiaramente può essere un'arma a doppio taglio xkè se ad esempio nel nostro paese il settore elettrico è molto ma molto indietro rispoetto a molti altri paesi allora la scelta che ho fatto io (ingegneria elettrica) non è stata poi così conveniente anche se gli iscritti a questo indirizzo in italia sono sempre pochissimi...... per "convenienza" intendo la possibilità di sfruttare al meglio la specificità del proprio indirizzo!

personalmente mi son fatto l'idea che in questo momento ingegneria biomedica sia una delle migliori come sbocchi lavorativi.... ma sbrigatevi xkè fra un pò di anni cambierà il vento, come in ogni settore..... quando una cosa la sanno e la fanno in troppi significa che non è più conveniente!!!

P.S. cmq a scanso di equivoci... sono contento della scelta che ho fatto!!
Northern conferma? ;)

Ovviamente non posso che confermare :D

Io però, personalmente, sono abbastanza contrario alle "specializzazioni", o allo "specializzarsi" in qualcosa dopo la laurea prima di iniziare il primo impiego. Meglio essere "generici", hai più opportunità e ti potrai specializzare in qualcosa lavorando.

Poi vorrei capire perché ti stai fasciando la testa prima di essertela rotta :boh:

mark41176
01-10-2006, 09:55
Ovviamente non posso che confermare :D

Io però, personalmente, sono abbastanza contrario alle "specializzazioni", o allo "specializzarsi" in qualcosa dopo la laurea prima di iniziare il primo impiego. Meglio essere "generici", hai più opportunità e ti potrai specializzare in qualcosa lavorando.

Poi vorrei capire perché ti stai fasciando la testa prima di essertela rotta :boh:

ma io sono sempre fiducioso ;) .... mi sono solo reso conto che l'università non può darti tutto ciò che serve dopo nel lavoro e nemmeno ne sarebbe capace... il problema sai quale è? che quando hai 20 anni e senti i docenti che ti riempiono le orecchie di tante belle parole... tante speranze e aspettative... poi quando cominci a tagliare il primo traguardo importante della tua vita (la laurea :rolleyes: ) ti rendi finalmente conto che erano solo tante chiacchiere ammalianti e inutili ... probabilmente solo per pubblicizzare l'università..... ora me ne rendo conto e nemmeno mi sento tradito xkè i docenti fanno giustamente il loro compito (insegnare... :mbe: ) .... è solo che mi viene da pensare che se potessi tornare indietro cambierei molte delle scelte fatte..... solo una cosa rifarei.... lo stesso indirizzo ;) ... sono masochista! più che altro avrei dovuto provare qualche esperienza lavorativa diversa anzichè fare per quasi 2 anni il tecnico hardware....

P.S. appena hai qualche minuto potresti dare un'occhiata nel thread "urgente!esame di stato ingegneria V.O.".... avrei un dubbio su un quesito di sistemi elettrici.... riguarda la mia tesi ma è utile anche per l'eventuale esame di stato.... grazie mille ;)

fabio80
01-10-2006, 13:33
Io da quello che ho visto (poco) ho la sensazione che a lamentarsi siano maggiormente coloro che hanno preso la triennale in 5 anni laureandosi con 90-100 (ovvero lo studente medio, ia come "tempi" che come voto d'uscita) in un settore dove si sa che c'è tanta gente a laurearsi e per emergere bisogna eccellere almeno un po', altrimenti la gavetta si allunga...Non si può dimenticare che prima di lamentarsi bisogna pensare che ci sono persone che si laureano in 3 anni con 110 e che forse saranno le prime a trovare un buon lavoro (quelli che conosco dopo 1 anno si sono sistemati + che bene).

My 2 cents

non mi pare ci sia tutta sta gente che si laurei in ingegneria a dire il vero :confused:

mark41176
01-10-2006, 16:36
.... ci sono persone che si laureano in 3 anni con 110 e che forse saranno le prime a trovare un buon lavoro (quelli che conosco dopo 1 anno si sono sistemati + che bene)...

si ne conosco qualcuno.... al 99% continuano con la specialistica xkè amano molto lo studio e sono bravi....... e cmq indipendentemente dal fatto che si parli di 1° o di 2° livello ognuno sa il fatto proprio..... nel senso che se trovanp immediatamente un buon posto di lavoro non te lo vengono di certo a dire a te come hanno fatto....... ripeto, lo capirai fra qualche anno... è giusto che tu faccia il tuo corso, è giusto provare in prima persona.... poi fra qualche anno magari ne riparleremo...... la lode, la giovane età e la bravura sono qualità fondamentali che si vedono immediatamente... ma all'inizio, cioè proprio nel momento in cui ognuno cerca di avere una chance di lavoro, nessuno sa se ci vali davvero e dato ke ormai nessuno si può più permettere di "provare" (ovvero di "rischiare") allora conta moltissimo la referenza......
ma in fondo nn serve a nulla scandalizzarsi, l'importante è meritarsela.... l'importante è avere tante buone qualità nella vita non solo culturali ;)

P.S. non so se sia una balla o verità ma un mio amico m'ha detto che dopo un pò di colloqui fatti presso varie aziende, un giorno durante uno dei tanti colloqui decise di parlare anche di alcuni hobby che aveva non proprio "esemplari"...... disse che era bravo con le modifiche delle playstation.... :eek: .... i suoi interlocutori si mostrarono interessati a questa cosa ed ora dopo un anno di prova con loro è felicemente assunto, l'azienda nn è affatto male.... preferisco nn citarla esplicitamente... cmq è attulamente leader negli apparecchi di comunicazione quali i citofoni ;) ... questo per dire che nn è certo una piccola azienduccia!

pacionet
01-10-2006, 19:54
Secondo voi quanto dovrebbe guadagnare un ingegnere per ritenersi soddisfatto (supposto che il lavoro che fa gli piaccia) ?
Ovviamente distinguendo a seconda degli anni di distanza dalla laurea:

1) Appena assunto
2) A 1 anno dall'assunzione
4) A 5 anni dall' assunzione
5) A 10 anni dall'assunzione

Supponendo che rimanga nella stessa ditta oppure che cambi lavoro in meglio (guadagnando uguale o di più di quanto guadagnava prima).

Io ho sentito diverse persone che fanno ingegneria dire che, quando lavorerò, dopo un certo numero di anni "voglio guadagnare un certo TOT (dove TOT è una cifra abbastanza elevata)" , visto che mi sono fatto il c..o tutti questi anni,ecc. Ambizione perfettamente legittima: hai studiato per sperare in un futuro migliore.
Però voglio dire: a parte il caso di chi si mette in proprio (a cui non mi riferisco), i soldi li prendi se l'azienda te li dà o se trovi altre aziende che te li danno; altrimenti ti attacchi .

Voglio dire, in pratica, che conta molto anche le situazioni in cui uno si viene a trovare, i colpi di fortuna, la situazione economica, ecc. ; il voto di laurea e le capacità contano, ma, purtroppo, solo in parte.

mark41176
02-10-2006, 00:54
Secondo voi quanto dovrebbe guadagnare un ingegnere per ritenersi soddisfatto (supposto che il lavoro che fa gli piaccia) ?
Ovviamente distinguendo a seconda degli anni di distanza dalla laurea:

1) Appena assunto
2) A 1 anno dall'assunzione
4) A 5 anni dall' assunzione
5) A 10 anni dall'assunzione

Supponendo che rimanga nella stessa ditta oppure che cambi lavoro in meglio (guadagnando uguale o di più di quanto guadagnava prima).

Io ho sentito diverse persone che fanno ingegneria dire che, quando lavorerò, dopo un certo numero di anni "voglio guadagnare un certo TOT (dove TOT è una cifra abbastanza elevata)" , visto che mi sono fatto il c..o tutti questi anni,ecc. Ambizione perfettamente legittima: hai studiato per sperare in un futuro migliore.
Però voglio dire: a parte il caso di chi si mette in proprio (a cui non mi riferisco), i soldi li prendi se l'azienda te li dà o se trovi altre aziende che te li danno; altrimenti ti attacchi .

Voglio dire, in pratica, che conta molto anche le situazioni in cui uno si viene a trovare, i colpi di fortuna, la situazione economica, ecc. ; il voto di laurea e le capacità contano, ma, purtroppo, solo in parte.

nn faccio la scoperta dell'acqua calda se dico che ci sono tanti 110 e lode che meritano il voto e altri che invece non lo meritano anche se hanno la massima votazione....... le capacità si dimostrano sul campo......... conosco qualche 105 che è di gran lunga più in gamba di qualche 110......... contano tantissime cose, anche il carattere...... un mio amico 110 con lode sono 2 anni che pur facendo stages e tirocini non viene assunto (infatti ha un carattere particolare.... "io qua, io là....")....... un altro caro amico con 97 è stato assunto dopo il primo stages di 6 mesi ed ora ha un contratto a tempo indeterminato!!!
quindi è meglio imparare anche altre cose al di fuori di ciò che ti offre l'università....... ovvio che poi se il 110 è più che meritato si hanno più chance di fare una brillante e meritata carriera.....

cmq x rispondere alla domanda sarebbe meglio il parere di uno che lavora già, io mi attengo a ciò che mi raccontano....... in genere dopo aver fatto 2-3 anni di gavetta da stages e tirocini vari a 400-500 € mensili se tutto va bene (e sottolineo il "se".... xkè 1-2-3 anni possono non bastare!) in media un primo contratto si aggira tra 1100-1200-1300 € ......... chiaro che con straordinari (pagati!) e disponibilità alle trasferte si può implementare di altre 300/500 € lo stipendio base (pure di più)...... ma il problema sta tutto nell'essere assunti e possibilmente da aziende serie...... :rolleyes: ... hai detto niente!? :mbe:

P.S. personalmente mi piacerebbe una piccola azienda, anche nuova da far "crescere".... sarebbe una grande soddisfazione portare un contributo positivo alla crescita di un'azienda...... e poi nelle grande aziende si rischia sempre di essere "uno dei tanti"...... un numero, facilmente sostituibile.....

mark41176
03-10-2006, 18:23
oggi mentre facevo la fila allo sportello del rettorato ho incontrato un ragazzo che si è laureato a luglio a ingegneria (v.o.) con cui mi è capitato in passato di seguire 2 o 3 corsi, si è laureato con 105 a 28 anni e mi ha detto che la situazione lavorativa è nera, la concorrenza è ai limiti dell'immaginabile, la professione del docente universitario è pressochè impossibile da intraprendere se non hai un certo nome alle spalle, ecc.... alla fine ha concluso che ha sbagliato a specializzarsi nel settore delle macchine elettriche perchè lavoro attinente a questa specializzazione in Italia non se ne trova, mi ha detto che ho fatto bene invece io a propendere per i sistemi elettrici perchè è più facile trovare occasioni lavorative in questo settore .... poi però ha lasciato intendere che se non prenderò un voto compreso tra 105/110 sarà molto ma molto ma molto difficile.....

:mbe: ..... io infatti non lo prenderò e nemmeno mi ci avvicinerò, quindi cosa dovrei concludere? che non serve proprio a niente quello ho fatto in questi anni? che la mia laurea sarà carta stracci perchè non degna di essere presa nemmeno in considerazione?
non me lo sono certo presa, ci mancherebbe, ma ho preferito non rispondergli nulla altrimenti avrei dovuto dirgli ciò che ripeto qua da un pò di tempo a sta parte.....

tra l'altro sono 3 mesi che si è laureato e già pretende il posto di lavoro? parla di grandi aziende (Enel, Ansaldo, Abb....) .... ma perchè ci sono solo queste aziende in Italia? ci credo che lì possono accedervi solo i migliori, ci mancherebbe.... :doh: ... mah ... che strano modo di ragionare, ma più che altro non mi fiderei delle sue lamentele, non credo ad una situazione così tragica e nemmeno mi metto a piangere perchè non prenderò 105 o 110....

un pò di tristezza mi viene solo quando penso a certe cose scandalose che ho visto in questi anni di università, persone che si sono laureate con 110 e lode dopo aver preso 30 "regalati" e mai lontanamente meritati, gente dedita al lecchinaggio dei prof pur di accaparrarsi la lode o il massimo dei punti alla tesi....... e altro schifo simile che non sto a dire........ :muro: ..... sono stato io un idiota, un cretino, un fesso perchè non ho avuto il coraggio di fare come loro, sempre zitto e dientro in fila senza alzare la voce, senza alcuna lamentela.... quante volte mi è capitato di essere messo davanti in prima fila a fare esami scritti e altri (quasi sempre gli stessi) spostati dietro a tutto dove invece si copiava alla grande...........

ed ora che mi devo sentir dire? che dato che non prenderò un gran voto mangerò la polvere mentre i miei cari colleghi più furbi di me invece continueranno a navigare nell'oro......... ecco la realtà...... ecco da cosa deriva la mia incazzatura.... è qualcosa che non posso far capire agli altri e nemmeno posso lamentarmene più di tanto perchè mi riderebbero in faccia!

mark41176
04-10-2006, 11:10
Scusa se insisto, ma una persona che si laurea in 9 anni (NOVE) invece che in 5 mi pare normale che non sarà in cime alle richieste dei datori di lavoro.

infatti nn ho mai pensato il contrario, però dato che ognuno di noi sa cosa gli ha riservato la vita non è che sia dignitoso andare in giro a piangersi a dosso col cartello "sono stato sfortunato, abbiate pietà di me" .... non frega niente a nessuno delle sventure degli altri, ognuno ha i propri problemi e ognuno se li risolve da solo, quello che ho detto io ha ben altro significato......... ho visto delle merde di persone ottenere risultati senza meritarseli a scapito di altri che hanno fatto sempre onestamente il proprio lavoro... ed ora questi s****** sono "in cima alle richieste dei datori di lavoro" ..... e non mettetemi in bocca parole nn dette.... ci sono moltissimi che lo meritano, onore a loro, ma anche tanti che stanno sempre davanti grazie alle "spintarelle".... non mi sembra di essere tanto in torto a pensare che il voto di laurea può e non può rispecchiare la vera qualità e capacità del laureato? e per i tempi del conseguimento della laurea il discorso è simile!
poi venitemi a spiegare xkè una persona di 29 anni con 97/110 è stato assunto in una grande azienda ed una di 27 con 110 e lode no? stessa università, stesso periodo di laurea, stesso indirizzo e stesso periodo di colloquio alla medesima azienda! ..... :doh:

jesusquintana
04-10-2006, 12:19
questo ti fa capire che il voto di laurea non conta una cippa, soprattutto una volta entrati nel mondo del lavoro

mark41176
04-10-2006, 15:34
questo ti fa capire che il voto di laurea non conta una cippa, soprattutto una volta entrati nel mondo del lavoro

ma si, il valore si mostra direttamente sul campo... il problema resta sempre l'occasione... chi te la da? ovvio ke chi nn ti conosce si basa sul solito c.v. e in assenza di grandi esperienze lavorative ricade tutto sul voto di laurea e l'età..... non è ke mi rode, l'ho già detto, chi merita è giusto ke ambisca al meglio, mi da molto fastidio quando penso però ke così mi ritroverò davanti quelle persone che spavoneggiano una certa carriera universitaria non meritata..... quella persona incontrata ieri ha voluto farmi capire che se nn appartieni ad una certa fascia di votazione (tra 105 e 110) non ti prendono nemmeno in considerazione...... io la penso a modo mio, ho conosciuto persone che meritavano addirittura ben più del 110 e lode eppure hanno ottenuto la stessa massima votazione di altri 110 e lode che probabilmente non meritavano nemmeno 100....... allora capisco che il voto è diventata un'indicazione che non rende piena giustizia!

...e prima di chiudere il noioso discorso sentite questa...

mi ha detto oggi un mio compagno di studi:
"...mi viene da sorridere quando penso che la maggior parte delle persone laureate che già lavorano ci ripetono sempre che di tutto ciò che hanno studiato possono mettere in pratica solamente un minimo.... dove sta l'incongruenza? un voto di laurea si basa su un insieme di votazioni di singole materie, di cui alcune molto diverse per tipologia di argomenti..... se su 30 esami per assurdo prendo 30 (come votazione) a 25 esami e poi 20 ai restanti 5 esami e magari questi 5 sono i più importanti per il lavoro avrò cmq un voto di laurea maggiore di te che prendi 20 a 25 esami e 30 agli ultimi 5..... al datore di lavoro che ti assume per lavorare sugli azionamenti elettrici però cosa può importare se ad analisi matematica hai preso 20? ad azionamenti elettrici magari hai 30!... e allora mi dici quanta professionalità hanno queste aziende, magari pure grandi aziende, che scartano a priori chi non ha 105/110? senza sapere quanto vali in un determinato campo che a loro potrebbe essere utile! poi magari arrivo io con un voto superiore al tuo e mi prendono mentre tu resti a casa..... e queste sono le aziende che portano avanti la nostra economia?" :doh:

mark41176
04-10-2006, 15:51
Concorrono molti fattori. Se uno al colloquio ha voti altissimi etc. ma si presenta alla Rampinelli (pupe e secchioni), capisco che non lo prendano. ;) Ci va un bel mix di cose.
Poi c'è il capitolo "spintarelle", ma almeno a livello universitario qui a Torino non posso lamentarmi, pare che anche l'accesso al dottorato sia assai serio, fra 2 anni saprò confermarlo :)

ho una grande ammirazione per il politecnico di torino, peccato non aver potuto provare quest'esperienza, probabilmente nn ne avrei avuto la stoffa però mi rimarrà per sempre un dubbio ... "chissà cosa sarei riuscito a fare in un ambiente più serio, dove probabilmente ognuno compete ad armi pari e dove i giochetti con i docenti non attaccano?..."

mark41176
14-10-2006, 13:27
ecco.... prima di mandare in pensione questa discussione riporto brevemente quanto letto dal giornale stamattina.....

"Università-parcheggio addio:
Fuori corso scesi dal 90% al 62,4% e cresce il numero degli iscritti.
Gli immatricolati prima della riforma erano 295000, dopo la riforma invece 348000 (per l'anno 2004-2005).
In totale prima della riforma i laureati e diplomati erano 149000, dopo la riforma circa 300000 (2004-2005.
Negli ultimi 4 anni l'incremento degli iscritti è stato del 14,8%."

quello che penso io ha poco conto, mi piacerebbe piuttosto che le statistiche di Almalaurea fossero più approfondite nei confronti dei neolaureati, perchè ciò che interessa di più tutti (almeno credo :stordita: ) sono le condizioni dei neolaureati... di cui tanto si discute in questo forum!!!

La domanda per me più importante è:
ma l'aumento del numero di laureati e diplomati, l'aumento delle immatricolazioni e la diminuzione dei fuori corso che effetto pratico ha sulla situazione lavorativa in generale?

Gli addetti ai lavori (politici, rettori, ecc...) pensano che questo sia l'obiettivo della riforma? tutti laureati e sempre più giovani...... bello ;) !
ma il lavoro? l'indipendenza economica? meglio i giovani perchè sono più "gestibili" e più facilmente da tenere a bada ed accontentare?
più ti laurei giovane e più puoi fare esperienza? eh, magari.... sai che esperienza... fare fotocopie, andare alla posta a pagare le bollette del datore di lavoro, fare telefonate e magari pure le pulizie.... ecco la verità.....
evito sempre di dire le mie impressioni e cerco di riportare ciò che mi viene raccontato dalla maggior parte delle persone che mi parlano della loro situazione personale vissuta in prima persona!

Rimango dell'idea che la riforma sia stata una costrizione per adeguarsi allo status del resto del mondo e non la soluzione migliore per fronteggiare la disoccupazione.... ma quello che pensano i diretti interessati non conta mai niente, purtroppo le leggi le fanno sempre una minoranza che spesso non ne capisce un beneamato ca....... :doh:

mark41176
15-10-2006, 15:02
un'altra cazzata madornale della riforma del 3+2 riguarda la votazione finale di laurea........ molti del n.o. ora si incazzeranno ;) ... pazienza, tanto non ce l'ho affatto con voi, nel modo più assoluto..... la mia avversione è per coloro che fanno attuare delle riforme così importanti tralasciando cose fondamentali in modo assurdo e vergognoso..........

premesso che ho fatto tutti gli esami del mio piano di studi (v.o.) ho provato a fare in modo minuzioso e più obiettivo possibile la conversione dei miei esami dal v.o. al n.o. ebbene con non poca sorpresa mi sono accorto che nella laurea specialistica avrei una media in 110 più alta di una decina di punti :eek: ! chiaramente la media alla specialistica si fa sui voti degli esami che corrispondono a quei 2 anni appunto di specialistica (quasi tutti esami degli ultimi 2 anni del v.o.)..... esami che in media (fra tutti i laureati) sono quelli con i voti più alti :stordita: ...........

conclusione: pur non avendo fatto la scoperta dell'America, è ben evidente il motivo di tutti questi 110 che fioccano fra i laureati alla specialistica (indipendentemente dal tipo di facoltà e dal merito sacrosanto del laureato n.o., per carità!).......... ed ovviamente è facile comprendere come i laureati della specialistica ci tengano ad evidenziare l'alta votazione della laurea di secondo livello (è normalissimo e giustissimo xkè lo farei pure io!)............ in pratica io esco con 100 al v.o. e magari uno del n.o. che prende 90 alla laurea di primo livello è cmq più avantaggiato di me se poi si presenta con 110 dalla specialistica (ovvero la laurea di secondo livello).......... e credetemi.... non tutti i datori di lavoro che devono assumere comprendono la differenza dei 2 ordinamenti!!!!!!! :muro:

P.S. esempio pratico: 2 miei amici, stessa facoltà e stessa laurea.... uno resta al v.o. mentre l'altro passa al n.o. xkè reputa avere difficoltà restando al v.o.......... quello del v.o. si laurea con 102 mentre l'altro converte gli esami al n.o. e prende 94 alla laurea di primo livello e successivamente 106 a quella di secondo livello...... quest'ultimo nel suo c.v. ci mette la votazione più alta ovviamente perchè l'indirizzo sempre quello è.... cioè alla fine sono entrambi dottori magistrali in ingegneria meccanica e quello che aveva la media più bassa alla fine si è ritrovato con un voto di laurea più alto!!

giusto e normalissimo..... per me però è una falla enorme non prevista nel momento della riforma........

pacionet
15-10-2006, 19:03
mi ha detto che la situazione lavorativa è nera, la concorrenza è ai limiti dell'immaginabile, la professione del docente universitario è pressochè impossibile da intraprendere se non hai un certo nome alle spalle,

HO cominciato da settembre a lavorare (contratto co.co.co di 1 anno con "stipendio" di circa 1000 euro al mese, non si scappa... :( ) per un'azienda qui vicina.
Dopo che mi sono laureato (110 e lode in ing. informatica) mi sono arrivate 4 o 5 proposte di lavoro di aziende piccole/sconosciute, che se non ti trovano a casa quando telefonano, raramente si fanno risentire (e stranamente non rispondono o sono non rintracciabili quando provavo io a richiamarle :eek: )

Ho mandato un burst di curriculum a diverse aziende ma, così a impressione mia, raramente ne terranno conto ...

Ora mi trovo bene, spero che in seguito mi assumano a tempo indeterminato.

La carriera universitaria la vedo anchio una cosa non troppo sicura; ho visto troppa gente per pochi posti, per poi fare cosa: il ricercatore precario ? E se uno volesse diventare, diciamo, docente universitario, dovrebbe vincere concorsi già "decisi" ? No, grazie.

limpid-sky
16-10-2006, 10:43
Riporto un parere di un ragazzo su un altro forum, riguardo ing biomedica.
è un po sconcertante tutto il messaggio, soprattutto il consiglio di alcuni suoi prof.
Poi da più parti leggo che la soluzione è emigrare, ma a questo punto c'è da chiedersi se veramente volendo e avendo i mezzi (ovvero richiedere un grosso sacrificio alle nostre famiglie sia in termini economici che affettivi) si è in grado di farlo. L'università così concepita era stata creata anche per equiparere la situazione italiana a quella europea. Io penso che le aziende estere più di quelle italiane vogliano essere produttive da subito e forse a loro interessa poco formare studenti neolaureati e per giunta stranieri(con tutti i problemi che questo comporta...lingua,(problema non da poco per facoltà a forte impatto tecnologico) trasloco, ambientazione..). Poi non è che all'estero aspettano gli italiani per produrre. Poi penso che personalmente a me piacerebbe un esperienza all'estero.

allora hai fatto una bella domanda. Sono laureato da poco e sto cercando di affacciarmi al mondo del lavoro.
I giudizi dei proff biomedici più giudiziosi fanno capire (andate ad informatica altrimenti rimarrete disoccupati)

Per l' ingegneria biomedica nel meridione non c'è poco , ma proprio niente.
l'unica cosa che si può fare è il tecnico, ma per questo basta essere perito. Conosco molti tecnici che non sanno neanche cosa sia un' equazione e non ci vedono proprio a livello tecnico e credimi fare il tecnico e aver buttato il sangue per metodi matematici e teoria dei segnali non è confortante (questo lo pensi mentre cambi un filtro sporco ad un ecografo e magari dopo avergli pulito con l'alcol la tastiera).

l'unica cosa è emigrare, ma non parlo di milano (li di biomedici ce ne sono pure troppi) ma l'estero, vanno forte germania e stati uniti.

Poi certo un lavoro che è quello del venditore di macchinari, è vero un po ne devi capire per spiegare le tue ragioni ad un medico, ( non stai vendendo un alfa romeo, il tuo cliente in materia è un esperto...si spera).Magari economicamente sarà anche gratificante, però se volevo fare il venditore perdevo un po di tempo a sociologia e poi mi mettevo a lavorare.

non fare il mio stesso errore, rimani ad informatica, perchè cmq alla fine del tuo percorso formativo andrai a fare il programmatore, almeno da informatica esci con le palle e farai carriera.
ciao ,
se ti sembro pessimista cerca gli annunci di lavoro e comparali con qualsiasi altra laurea.

p.s.
inoltre ora a biomedica si iscrive molta , moltissima gente, ( non sempre è oro tutto quello che luccica)