Dopo il diploma in lingue stavo considerando la possibilità di andare all'Orientale per Arabo/Cinese (o Giapponese) ma mi era sorta anche l'idea del regista sopratutto per certe cose che so le quali si potrebbero esportare sul grande schermo e ne verrebbero fuori delle genialate. Insomma, quali sono i passi per diventare regista dopo il diploma in lingue?
Si lavora subito dopo?
Lorenzaccia
25-09-2006, 00:41
E’ il mio sogno nel cassetto, quello inconfessabile ed irrealizzabile, ed è libidinoso come per un calciatore fare goal da centrocampo in rovesciata ai mondiali :D
Ho due amici che hanno fatto il Dams sezione Cinema (facoltà di per sé non certo impegnativa). Il primo ora fa corsi di teatro per bambini nel mio paese. Molto più interessante la carriera della seconda. A dire il vero le mancano ancora un po’ di esami per finire (ha quasi 31 anni) però ha sempre cercato agganci pratici col mondo del cinema, lavorando con diverse persone e ricoprendo diversi ruoli; ora, dopo aver seguito il progetto Ipotesi Cinema con Ermanno Olmi, è a Roma a concludere questa bella e impegnativa esperienza con altri ragazzi. All’attivo ha lavorato come Direttore di produzione di un lungometraggio presentato al Future festival di Bologna e prodotto da lei e dall’amico regista. Sul set ho avuto modo di lavorare pure io: molti loro compagni si erano defilati, così la mia amica, sapendo che non le avrei detto di no, mi chiese se potevo dare una mano, senza dirmi quello che avrei dovuto fare nello specifico, e alla fine, quando mi sono presentata, m’ha fatto fare, nell'ordine, la comparsa (dicembre: 4 ore avanti e indietro in un cortile all'aperto con 0° :eek: ), la sostituta della truccatrice e pure la cuoca (in realtà panini per 80 persone :D). Dopo quest’istruttiva e faticosa esperienza, posso proprio dire che realizzare un film è un'impresa colossale, paragonabile alle sette fatiche di Ercole! Le riprese, i posizionamenti, le scenografie sono solo una parte del lavoro di realizzazione; si tratta soprattutto di coordinare e mettere d’accordo squadre di persone, di norma già consolidate al loro interno e non sempre inclini ai cambiamenti: attori soprattutto, operatori e tecnici (ad es. dolly), produzione, scenografi, costumisti; il tutto per raggiungere un medesimo progetto: quello del regista. Poi c'è un bilancio da tenere; per non parlare infine del montaggio che crea il film.
Credo che per chi voglia buttarsi in questo mondo sia importantissimo non solo avere qualcosa da dire e una continua curiosità intellettuale, ma proprio fare materialmente di tutto, svolgere più ruoli, in primis i lavori più umili, che fanno capire immediatamente come funziona l’ambiente in ogni sfacettatura. Però, se posso permettermi un commento spassionato (non indirizzato a te, naturalmente, non ti conosco), ho potuto constatare che di idee al giorno d’oggi ne hanno tutti e fin troppe; per quel che mi riguarda c’è “troppa gente che risponde all’appello dell’arte senza essere stata chiamata” (è di Longanesi questa bella frase). Il cinema è un mondo indubbiamente dalle luci molto brillanti e affascinanti, ma, quanto al frutto della creazione, Boldi e De Sica bastano ed avanzano.
Cmq sia, buona fortuna!
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