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View Full Version : USA: rumsfeld, contro terrorismo anche arma icbm senza atomica


StefanoAnalisi
23-09-2006, 10:17
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Fairbanks%20(Alaska,%20Usa),%2008:51/1727745/7

ma poi anche se l'atomica la mettono come fanno a sapere la differenza una volta che l'hanno usata? per le radiazioni? e se avesse sviluppato un arma con potenza simile ma con poche radiazioni?

http://www.lapadania.com/PadaniaOnLine/Articolo.aspx?pDesc=64881,1,1

Gli Usa rimuoverebbero le testate nucleari sostituendole con quelle convenzionali
«Contro il terrorismo usiamo i super missili»
Mirko Molteni Gli Stati Uniti propongono ai russi un loro piano che prevede l’uso di missili intercontinentali con testata convenzionale per sferrare «attacchi preventivi contro i terroristi». Ma raccolgono le perplessità di Mosca, che non si fida dei nuovi programmi strategici di Washington. È successo domenica a Fairbanks, in Alaska, dove i ministri della Difesa dei due Paesi, l’americano Donald Rumsfeld e il russo Sergei Ivanov si sono incontrati per discutere di vari altri temi, fra cui le sanzioni all’Iran (respinte dalla Russia) e il problema del riarmo nordcoreano.
Nel bel mezzo dei colloqui, Rumsfeld ha confermato ufficialmente al collega russo ciò di cui già si discuteva da mesi. «Gli Stati Uniti -ha detto il volpone di Washington- stanno esaminando la possibilità di prendere un piccolo numero dei nostri missili balistici, toglierne la testata nucleare e montarvi una testata convenzionale». Ha poi proseguito: «Se i nostri Paesi, o i nostri alleati fossero minacciati fra qualche anno con armi di distruzione di massa, penso che sia gli Usa che la Russia vorrebbero avere un’arma convenzionale capace di attaccare rapidamente e con precisione». Non a caso Rumsfeld alludeva ai cosidetti Icbm, o missili balistici intercontinentali, che da decenni assicurano l’equilibrio nucleare fra le maggiori potenze. Simili razzi hanno una gittata fra i 6000 e i 10.000 km e possono coprire le enormi distanze fra le Americhe e l’Eurasia in mezz’ora. Questo tempo può scendere a pochi minuti nel caso degli SLBM, cioè i missili balistici lanciati da sottomarini. Ad esempio i Trident 2 imbarcati sui sommergibili classe Ohio della marina americana. Infatti un sottomarino nucleare che si porti al largo di un paese ostile può lanciare le sue testate da una posizione più ravvicinata.
Ivanov ha subito manifestato perplessità, mascherandole con una formula diplomatica. «Non sono pronto a dire -ha ribattuto il ministro alla Difesa di Mosca- che la Russia sia d’accordo ad appoggiare l’iniziativa, ma esistono varie alternative». «Per attacchi preventivi -ha aggiunto- si possono usare anche i missili a raggio intermedio, che però Usa e Russia, a differenza di altri Paesi, non possono schierare a causa dei trattati INF del 1987». Ivanov ha quindi risposto agli americani rinnovando in toni «soft» una minaccia che già ha ventilato pochi giorni prima. Il 25 agosto il ministro russo aveva vagheggiato che Mosca potrebbe ritirarsi unilateralmente dal trattato INF «se ci sarà un bisogno pressante». «Mosca -aveva detto Ivanov- considera il trattato un relitto della guerra fredda. Allora Usa e Urss erano i soli ad avere missili a medio raggio, ma entro 20 anni molti altri Paesi ne disporranno». Per i russi, un ritiro unilaterale dall’accordo INF sarebbe «giustificato» dal fatto che gli stessi Usa hanno stracciato nel 2002 un’altro trattato, quello ABM (limitante le difese antimissile), che intralciava il presidente George Bush nella sua avventura dello «scudo spaziale».
L’estate 2006 fa dunque registrare fra Russia e America un botta e risposta di reciproche provocazioni nel campo degli armamenti strategici. E il movente «anti-terroristico» sembra più che altro un pretesto. In effetti l’esperto russo Viktor Litovkin vede più in là e ipotizza che si tratti di un escamotage americano per «truccare» gli accordi Usa-Russia sul disarmo, che prevedono una riduzione delle atomiche strategiche a circa 2000 testate ciascuno. «Mosca -spiega Litovkin- potrebbe pensare che Washington ci stia giocando e che i suoi missili strategici mantengano dozzine o centinaia di testate nucleari catalogate come convenzionali».
L’idea di Icbm convenzionali da scagliare sui Talebani è stata sdoganata già lo scorso 22 maggio, quando sul «Washington Post» apparve un articolo firmato da due ex-segretari alla Difesa, Harold Brown (sotto l’amministrazione Carter) e James Schlesinger (che lavorò con Nixon e Ford). I due grandi vecchi suggerirono per primi, tre mesi fa, di modificare alcuni missili Trident 2 per un uso «anti-terroristico». Subito dopo ne discusse il Congresso, finchè domenica Rumsfeld ha confermato il proposito a Ivanov.
Ma già le prime avvisaglie misero i russi in allerta. A cominciare dal presidente Vladimir Putin, che alla vigilia del G8 di San Pietroburgo, il 4 luglio, aveva definito l’idea «molto pericolosa». «Non dovete essere esperti per capire -aveva spiegato Putin- che se questi missili balistici vengono usati, altri Paesi possono pensare che è stato lanciato un attacco contro di loro. Nessuno infatti sa se tali Icbm sono nucleari o convenzionali, la risposta arriva solo dopo un po’ di minuti». Le paure del Cremlino si riferiscono al fatto che le potenze nucleari possano lanciare una rappresaglia massiccia. Lo teme anche il capo di Stato Maggiore delle forze armate russe, generale Yuri Baluyevsky, che dice: «Usare questi missili contro Bin Laden è una soluzione costosa e inefficace».

Jo3
23-09-2006, 12:07
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Fairbanks%20(Alaska,%20Usa),%2008:51/1727745/7

ma poi anche se l'atomica la mettono come fanno a sapere la differenza una volta che l'hanno usata? per le radiazioni? e se avesse sviluppato un arma con potenza simile ma con poche radiazioni?

http://www.lapadania.com/PadaniaOnLine/Articolo.aspx?pDesc=64881,1,1

Gli Usa rimuoverebbero le testate nucleari sostituendole con quelle convenzionali
«Contro il terrorismo usiamo i super missili»
Mirko Molteni Gli Stati Uniti propongono ai russi un loro piano che prevede l’uso di missili intercontinentali con testata convenzionale per sferrare «attacchi preventivi contro i terroristi». Ma raccolgono le perplessità di Mosca, che non si fida dei nuovi programmi strategici di Washington. È successo domenica a Fairbanks, in Alaska, dove i ministri della Difesa dei due Paesi, l’americano Donald Rumsfeld e il russo Sergei Ivanov si sono incontrati per discutere di vari altri temi, fra cui le sanzioni all’Iran (respinte dalla Russia) e il problema del riarmo nordcoreano.
Nel bel mezzo dei colloqui, Rumsfeld ha confermato ufficialmente al collega russo ciò di cui già si discuteva da mesi. «Gli Stati Uniti -ha detto il volpone di Washington- stanno esaminando la possibilità di prendere un piccolo numero dei nostri missili balistici, toglierne la testata nucleare e montarvi una testata convenzionale». Ha poi proseguito: «Se i nostri Paesi, o i nostri alleati fossero minacciati fra qualche anno con armi di distruzione di massa, penso che sia gli Usa che la Russia vorrebbero avere un’arma convenzionale capace di attaccare rapidamente e con precisione». Non a caso Rumsfeld alludeva ai cosidetti Icbm, o missili balistici intercontinentali, che da decenni assicurano l’equilibrio nucleare fra le maggiori potenze. Simili razzi hanno una gittata fra i 6000 e i 10.000 km e possono coprire le enormi distanze fra le Americhe e l’Eurasia in mezz’ora. Questo tempo può scendere a pochi minuti nel caso degli SLBM, cioè i missili balistici lanciati da sottomarini. Ad esempio i Trident 2 imbarcati sui sommergibili classe Ohio della marina americana. Infatti un sottomarino nucleare che si porti al largo di un paese ostile può lanciare le sue testate da una posizione più ravvicinata.
Ivanov ha subito manifestato perplessità, mascherandole con una formula diplomatica. «Non sono pronto a dire -ha ribattuto il ministro alla Difesa di Mosca- che la Russia sia d’accordo ad appoggiare l’iniziativa, ma esistono varie alternative». «Per attacchi preventivi -ha aggiunto- si possono usare anche i missili a raggio intermedio, che però Usa e Russia, a differenza di altri Paesi, non possono schierare a causa dei trattati INF del 1987». Ivanov ha quindi risposto agli americani rinnovando in toni «soft» una minaccia che già ha ventilato pochi giorni prima. Il 25 agosto il ministro russo aveva vagheggiato che Mosca potrebbe ritirarsi unilateralmente dal trattato INF «se ci sarà un bisogno pressante». «Mosca -aveva detto Ivanov- considera il trattato un relitto della guerra fredda. Allora Usa e Urss erano i soli ad avere missili a medio raggio, ma entro 20 anni molti altri Paesi ne disporranno». Per i russi, un ritiro unilaterale dall’accordo INF sarebbe «giustificato» dal fatto che gli stessi Usa hanno stracciato nel 2002 un’altro trattato, quello ABM (limitante le difese antimissile), che intralciava il presidente George Bush nella sua avventura dello «scudo spaziale».
L’estate 2006 fa dunque registrare fra Russia e America un botta e risposta di reciproche provocazioni nel campo degli armamenti strategici. E il movente «anti-terroristico» sembra più che altro un pretesto. In effetti l’esperto russo Viktor Litovkin vede più in là e ipotizza che si tratti di un escamotage americano per «truccare» gli accordi Usa-Russia sul disarmo, che prevedono una riduzione delle atomiche strategiche a circa 2000 testate ciascuno. «Mosca -spiega Litovkin- potrebbe pensare che Washington ci stia giocando e che i suoi missili strategici mantengano dozzine o centinaia di testate nucleari catalogate come convenzionali».
L’idea di Icbm convenzionali da scagliare sui Talebani è stata sdoganata già lo scorso 22 maggio, quando sul «Washington Post» apparve un articolo firmato da due ex-segretari alla Difesa, Harold Brown (sotto l’amministrazione Carter) e James Schlesinger (che lavorò con Nixon e Ford). I due grandi vecchi suggerirono per primi, tre mesi fa, di modificare alcuni missili Trident 2 per un uso «anti-terroristico». Subito dopo ne discusse il Congresso, finchè domenica Rumsfeld ha confermato il proposito a Ivanov.
Ma già le prime avvisaglie misero i russi in allerta. A cominciare dal presidente Vladimir Putin, che alla vigilia del G8 di San Pietroburgo, il 4 luglio, aveva definito l’idea «molto pericolosa». «Non dovete essere esperti per capire -aveva spiegato Putin- che se questi missili balistici vengono usati, altri Paesi possono pensare che è stato lanciato un attacco contro di loro. Nessuno infatti sa se tali Icbm sono nucleari o convenzionali, la risposta arriva solo dopo un po’ di minuti». Le paure del Cremlino si riferiscono al fatto che le potenze nucleari possano lanciare una rappresaglia massiccia. Lo teme anche il capo di Stato Maggiore delle forze armate russe, generale Yuri Baluyevsky, che dice: «Usare questi missili contro Bin Laden è una soluzione costosa e inefficace».

Non servono missili balistici intercontinentali, quando da qualsiasi sottomarino della flotta USA puo essere usato per lanciare dei missili da crociera Tomahawk (non balistici) il cui raggio d'azione e' di circa 2000 km.

goldorak
23-09-2006, 12:11
Non servono missili balistici intercontinentali, quando da qualsiasi sottomarino della flotta USA puo essere usato per lanciare dei missili da crociera Tomahawk (non balistici) il cui raggio d'azione e' di circa 2000 km.

Esatto, e poi se usassero davvero i missili icbm con testata convenzionale, tutti i sistemi di allarme (early warning systrems) andrebbero rivisti, in quanto la russia, o qualunque altro paese non sarebbe in grado di distinguere se il lancio del icbm fosse a testata convenzionale o nucleare.
Questo genera confusione, e la confusione e' l'ultima cosa che vuoi quando si parla di armi atomiche.

StefanoAnalisi
23-09-2006, 12:30
Esatto, e poi se usassero davvero i missili icbm con testata convenzionale, tutti i sistemi di allarme (early warning systrems) andrebbero rivisti, in quanto la russia, o qualunque altro paese non sarebbe in grado di distinguere se il lancio del icbm fosse a testata convenzionale o nucleare.
Questo genera confusione, e la confusione e' l'ultima cosa che vuoi quando si parla di armi atomiche.

quello che gli interessa è proprio questo :stordita: