Korn
21-09-2006, 18:03
"C'è chi non ha lavoro, madri che chiedono al Signore aiuto per i problemi scolastici dei figli
e mariti e mogli che vogliono l'intercessione per il matrimonio che va in frantumi"
<B>"Pregate per me", il 'call center' della fede<br>per chi ha poco tempo e tanti problemi</B>
La basilica di Santa Anastasia al Palatino a Roma
ROMA - E' già stata ribattezzata "call center della fede". E' la singolare iniziativa della basilica di Santa Anastasia al Palatino, nella capitale. Il rettore don Alberto Pacini, ha cercato concretamente di aiutare quei fedeli che non riescono a trovare il tempo di raccogliersi in preghiera, a causa dei ritmi frenetici della vita moderna.
"Ci sono tante persone che sono impossibilitate, per serie ragioni, a venire in chiesa per pregare e ce ne sono altrettante che hanno bisogno di aiuto o di un semplice conforto - spiega padre Gregorio, aiutante del rettore e attivo telefonista del "call center" - Il nostro servizio è rivolto a tutta questa gente".
Al "call center della fede" ci si può rivolgere tutti i giorni della settimana. Domeniche incluse. Il cittadino telefona alla basilica, lancia il suo sos e un gruppo di preghiera si mette al "lavoro" per chiedere l'intercessione del Signore. "Il gruppo di preghiera è composto da almeno 186 persone che riescono a coprire l'arco dell'intera settimana durante la quale arrivano le telefonate di aiuto", spiega ancora il padre-telefonista. Il mercoledì, poi, dalle 21 alle 23, componendo il numero della basilica si attiva una segreteria telefonica sulla quale si può registrare il proprio messaggio con la richiesta di preghiera.
"Cerchiamo di esaudire tutte le richieste", dice padre Gregorio che elenca le principali. "Ci sono persone che non hanno un lavoro - spiega - e chiedono per questo una intercessione. Persone che hanno problemi economici, altri ci chiedono di poter superare le paure che li opprimono". Poi ci sono anche "madri che chiedono al Signore di vegliare sui problemi scolastici dei figli. Ma ci sono anche mariti e mogli che chiedono di pregare per il loro matrimonio che va in frantumi. Ovviamente a noi si rivolgono anche persone con gravi problemi di salute".
Un servizio collaudato nel tempo grazie alla intraprendenza del padre rettore che non ha lasciato nulla al caso. "Don Alberto ha pensato anche a curare l'aspetto tecnico del servizio", spiega ancora padre Gregorio. E così ecco i turni al telefono dove, nell'arco della giornata, tra sacerdoti e laici, si suddividono in quattro o cinque. "Una volta ricevuta la telefonata con la richiesta di aiuto scatta il lavoro del gruppo di preghiera - sottolinea ancora il sacerdote - Oltre un centinaio di persone, a turno, si riuniscono nella cappelletta della basilica e si mettono a pregare. Il nostro compito è quello di ascoltare, il resto lo fa la fede".
:eek:
e mariti e mogli che vogliono l'intercessione per il matrimonio che va in frantumi"
<B>"Pregate per me", il 'call center' della fede<br>per chi ha poco tempo e tanti problemi</B>
La basilica di Santa Anastasia al Palatino a Roma
ROMA - E' già stata ribattezzata "call center della fede". E' la singolare iniziativa della basilica di Santa Anastasia al Palatino, nella capitale. Il rettore don Alberto Pacini, ha cercato concretamente di aiutare quei fedeli che non riescono a trovare il tempo di raccogliersi in preghiera, a causa dei ritmi frenetici della vita moderna.
"Ci sono tante persone che sono impossibilitate, per serie ragioni, a venire in chiesa per pregare e ce ne sono altrettante che hanno bisogno di aiuto o di un semplice conforto - spiega padre Gregorio, aiutante del rettore e attivo telefonista del "call center" - Il nostro servizio è rivolto a tutta questa gente".
Al "call center della fede" ci si può rivolgere tutti i giorni della settimana. Domeniche incluse. Il cittadino telefona alla basilica, lancia il suo sos e un gruppo di preghiera si mette al "lavoro" per chiedere l'intercessione del Signore. "Il gruppo di preghiera è composto da almeno 186 persone che riescono a coprire l'arco dell'intera settimana durante la quale arrivano le telefonate di aiuto", spiega ancora il padre-telefonista. Il mercoledì, poi, dalle 21 alle 23, componendo il numero della basilica si attiva una segreteria telefonica sulla quale si può registrare il proprio messaggio con la richiesta di preghiera.
"Cerchiamo di esaudire tutte le richieste", dice padre Gregorio che elenca le principali. "Ci sono persone che non hanno un lavoro - spiega - e chiedono per questo una intercessione. Persone che hanno problemi economici, altri ci chiedono di poter superare le paure che li opprimono". Poi ci sono anche "madri che chiedono al Signore di vegliare sui problemi scolastici dei figli. Ma ci sono anche mariti e mogli che chiedono di pregare per il loro matrimonio che va in frantumi. Ovviamente a noi si rivolgono anche persone con gravi problemi di salute".
Un servizio collaudato nel tempo grazie alla intraprendenza del padre rettore che non ha lasciato nulla al caso. "Don Alberto ha pensato anche a curare l'aspetto tecnico del servizio", spiega ancora padre Gregorio. E così ecco i turni al telefono dove, nell'arco della giornata, tra sacerdoti e laici, si suddividono in quattro o cinque. "Una volta ricevuta la telefonata con la richiesta di aiuto scatta il lavoro del gruppo di preghiera - sottolinea ancora il sacerdote - Oltre un centinaio di persone, a turno, si riuniscono nella cappelletta della basilica e si mettono a pregare. Il nostro compito è quello di ascoltare, il resto lo fa la fede".
:eek: