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View Full Version : Thailandia: rischio colpo di Stato, tank in strada


alex10
19-09-2006, 16:25
Thailandia: rischio colpo di Stato, tank in strada

alex10
19-09-2006, 16:27
BANGKOK - Carri armati si stanno dirigendo verso il centro di Bangkok e stanno bloccando il traffico intorno all'edificio che ospita la sede del governo. Lo hanno riferito testimoni. La tv dell'esercito sta trasmettendo immagini della famiglia reale e musiche, come le altre volte in cui ci sono stati colpi di stato. (Agr)

alex10
19-09-2006, 16:30
BANGKOK - Il primo ministro thailandese ha dichiarato lo stato di emergenza nel paese dopo che una decina di carri armati hanno accerchiato l'edificio che ospita il governo a Bangkok. (Agr)

FastFreddy
19-09-2006, 16:32
Ma i carriarmati lo stanno assediando o lo stanno difendendo l'edificio del governo, non si capisce bene...

Swisström
19-09-2006, 16:33
Ma i carriarmati lo stanno assediando o lo stanno difendendo l'edificio del governo, non si capisce bene...

assediando da quel che ho capito ;)

alex10
19-09-2006, 16:33
Una decina di carri armati si sono diretti verso il centro della capitale e hanno bloccato il traffico

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BANGKOK - Oltre una decina di carri armati si sono diretti verso il centro di Bangkok e stanno bloccando il traffico intorno all'edificio che ospita la sede del governo thailandese. La televisione dell'esercito, intanto, trasmette immagini della famiglia reale e musiche, come avvenuto in passato in occasione di colpi di stato militari. Il primo ministro thailandese, Thaksin Shinawatra, ha dichiarato lo stato di emergenza da New York dove si trova per l'Assemblea delle Nazioni Unite
19 settembre 2006

FastFreddy
19-09-2006, 16:34
assediando da quel che ho capito ;)


Ah, ok. Pensavo che i carri fossero stati schierati a difesa dell'edificio...

Ferdy78
19-09-2006, 16:34
N'namo bene... :muro:

Ungheria...in crisi...e su quella rotta, stati africani in lotta da anni e colpi di stato devastanti..moh pure questa...mah.. :mbe: :muro:

Radagast82
19-09-2006, 16:41
ho idea che se la cosa non si sistema in maniera civile saranno guai, soprattutto per la moltitudine di turisti che si trova in quel paese

IpseDixit
19-09-2006, 16:52
Era nell'aria, la storia del primo ministro (http://it.wikipedia.org/wiki/Thaksin_Shinawatra) spiega bene i motivi del golpe.

Ferdy78
19-09-2006, 17:28
Oi... :(

Sembra che 50 soldati, guidati da un ex capo delle forze armate (destituito in passato dallo stesso primo ministro), abbiano fatto irruzione nella sede del governo a Bangkok... :(

Pur dichiarando lo stato di emergenza il primo ministro, ha invitato la polizia a non effettuare azioni illegali...e ha nominato un nuovo capo delle forze armate, nella speranza di risolvere tale situazione..già comunque in "pentola" da un pò...:sperem:

IpseDixit
19-09-2006, 17:45
Pur dichiarando lo stato di emergenza il primo ministro, ha invitato la polizia a non effettuare azioni illegali...e ha nominato un nuovo capo delle forze armate, nella speranza di risolvere tale situazione..già comunque in "pentola" da un pò...:sperem:
L'attuale primo ministro che parla di azioni illegali :rolleyes:

Hal2001
19-09-2006, 20:31
Il Sole 24 ORE (http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=21.0.2046454490&chId=30&artType=Articolo&DocRulesView=Libero)

19 settembre 2006

Colpo di Stato a Bangkok: carri armati nelle strade presa la sede del premier

In Thailandia vi è stato un colpo di stato, secondo quanto è stato diffuso dalla televisione militare e dalla radio statale, che ha interrotto le programmazioni: a provocare l'allarme sono stati i carri armati che si sono mossi verso il centro di Bangkok, bloccando le vie di accesso al quartier generale del governo. Secondo le prime ricostruzioni, una cinquantina di soldati sono penetrati
all'interno del palazzo del governo a Bangkok. La tv thailandese ha annunciato che il primo ministro Thaksin Shinawatra ha nominato un nuovo capo delle forze armate. "È incaricato di risolvere i problemi finché il Paese si trova in stato d'emergenza", ha detto il premier da New York
Da New York, dove si trova per l'Assemblea generale dell'Onu, il premier Thaksin Shinawatra ha ordinato l'imposizione dello stato di emergenza a Bangkok e ha deciso di anticipare a giovedì 21 settembre il rientro in patria. La sua presenza al Palazzo di Vetro serviva anche a sostenere la candidatura del numero due del governo di Bangkok, il vicepremier Surakiart Sathirathai, uno degli aspiranti alla successione di Kofi Annan, alla poltrona di segretario generale delle Nazioni Unite.

La Thailandia, «terra dei liberi» ('thaì, nella lingua locale, vuol dire 'liberò), è l'unico paese in tutto il sud-est asiatico che non ha mai conosciuto dominazione straniera, ma la sua storia moderna è un

susseguirsi di colpi di Stato, riscritture della Costituzione e governi diversi e instabili. L'ultimo colpi di stato è avvenuto oggi.

Geografia e popolazione: la Thailandia confina con Birmania, Malaysia, Laos e Cambogia. Ha una superficie di 513.115 kmq (una volta e mezza l' Italia) e oltre 64 milioni di abitanti. La popolazione è per il 75% di etnia thai, per il 12% di origine cinese, per il resto di etnie minori con una prevalenza di malesi. Il 95 per cento degli abitanti è di religione buddhista, il 4,5 musulmana e lo 0,5 cristiana. La capitale è Bangkok (oltre 6 milioni di abitanti).

Storia: La Thailandia, che corrisponde all'antico regno del Siam, ha cominciato verso il 1834 un processo di modernizzazione uscendo da secoli di isolamento. Nel 1932 un gruppo di ufficiali

con un colpo di Stato incruento abolì la monarchia assoluta che nel 1937 divenne costituzionale con la nascita dell'attuale Thailandia. Il re Bhumipol Adulyadej, sul trono dal 1946, è il regnante con maggiore 'anzianità di serviziò del mondo. L' instabilità del sistema ha avuto come conseguenza diversi colpi di stato e prolungati periodi di legge marziale. Il sistema parlamentare è stato modificato da ben 14 differenti Costituzioni tra il 1932 ed il 1987. L'ultimo colpo di stato nel 1991 ha portato al potere il generale Suchinda Krapayoon, che ha abrogato la costituzione. Nel 1992, dopo dure manifestazioni, il regime è stato costretto a indire libere elezioni e a tornare alla democrazia, ma nel Paese è rimasto molto forte il ruolo dell'esercito. Il Governo era fino ad oggi guidato da Thaksin Shinawatra, imprenditore e magnate delle telecomunicazioni passato alla politica, vincitore delle elezioni politiche anticipate svoltesi in aprile, ma boicottate dall'opposizione.

Economia: il Paese, una delle «tigri» economiche asiatiche, ha avuto negli ultimi anni una crescita del Pil inferiore solo a quella della Cina, con una media annua di circa il 5%. La Thailandia, assieme ad altri sei paesi, fa parte dell' Asean, l'Associazione del paesi del Sudest asiatico. Il turismo è una importante risorsa. La Thailandia è uno dei maggiori Paesi esportatori di riso.

majino
19-09-2006, 21:00
ho idea che se la cosa non si sistema in maniera civile saranno guai, soprattutto per la moltitudine di turisti che si trova in quel paese

il mi fratello è tornato da 5 giorni tipo.. :eek:

Booyaka
19-09-2006, 22:08
Andiamo bene:
Thailandia: imposta legge marziale
Militari e polizia riuniti per avviare riforme politiche (ANSA) - BANGKOK, 19 SET - Le forze armate thailandesi guidate dal generale Boonyaratglin hanno imposto la legge marziale in tutti il Paese. La costituzione del 1997 e' stata sospesa cosi' come il Parlamento, il governo e la Corte costituzionale. Le forze armate e i capi della polizia nazionale hanno creato 'una commissione per avviare riforme politiche'. Carri armati e truppe in assetto di guerra hanno preso posizione nella notte in alcune strade principali di Bangkok.

Chissà come reagirà l'ONU? :rolleyes:

IpseDixit
20-09-2006, 18:54
La situazione è tranquilla, pare non sia successo nulla...

Leron
20-09-2006, 19:27
Thaksin fu coinvolto in un conflitto di interessi tra il suo ruolo di Primo Ministro e i suoi vari interessi finanziari. Nel 2001 fu molto vicino agli arresti e ad un bando di 5 anni dalla vita politica, ma poi riuscì a venirne fuori, come dichiarato, corrompendo la corte giuridica e manipolando le indagini. A sua difesa, Thaksin dichiarò che il suo conflitto d'interessi dipese solo da una sua distrazione. Nel 2003, la campagna di Thaksin contro gli spacciatori di droga portò ad un'esecuzione extra-giudiziaria diverse centinaia di sospetti e venne altamente criticata dai difensori dei diritti umani. Un altro scandalo riguardante la sua vita politica fu l'appoggio che egli diede per il passaggio di grado di suo cugino Chaiyasit Shinawatra da semplice comandante in un piccolo distretto militare a generale. Thaksin fu rieletto nelle elezioni legislative del febbraio 2005 con una vittoria schiacciante del suo partito, aggiudcandosi 374 seggi su 500 in Parlamento e lasciando al Partito Democratico Tailandese, il maggiore oppositore, solo 96 seggi. La pubblicità sfrenante che Thaksin fece al suo Thai Rak Thai nelle televisioni statali subito dopo lo Tsunami, gli portò i voti della maggioranza della popolazione nelle aree nord e nord-orientali. Anche a Bangkok la classe media fu colpita molto dalla sua pubblicità ininterrotta nei mass-media e sorprendentemente il suo partito si aggiudicò anche qui 32 dei 37 collegi elettorali. Solo nelle regioni del Sud il suo partito venne sconfitto aggiudicandosi un solo seggio.




:eek: non dico niente che è meglio :stordita:

IpseDixit
22-09-2006, 07:57
Bangkok, 21 set. (Adnkronos/Ign) - L'84% dei thailandesi approva il colpo di mano dei militari con cui è stato destituito il premier Thaksin Shinawatra. Il 75% è convinto che porterà a un miglioramento della situazione politica, secondo il 20,2% invece resterà la stessa. Soltanto il 4,7% della popolazione ritiene che il golpe peggiorerà le cose. E' quanto emerge da un sondaggio pubblicato dal 'Bangkok Post', il quotidiano più letto della capitale e uno dei principali del Paese, che oggi titola in prima pagina a lettere cubitali: ''Il Sovrano appoggia il Cdr (Comitato per le riforme democratiche, ndr)''.

''I militari e i capi che hanno preso il governo martedì notte godono maggior supporto popolare della maggior parte dei loro predecessori'', si legge nell'editoriale del 'Bangkok Post', in riferimento ai 20 colpi di stato in Tailandia dal 1932 fino ad oggi. ''In questa posizione privilegiata, ora non possono permettersi di fare la cosa sbagliata. Devono invece dare inizio a un sistema che permetta una vasta partecipazione nelle decisioni importanti per il Paese e che impedisca gli abusi di potere o il saccheggio delle risorse pubbliche a beneficio di un solo individuo o di piccoli gruppi''. Nella capitale la vita quotidiana è tornata alla completa normalità: scuole e banche hanno riaperto dopo un giorno di chiusura, mentre negozi e uffici non avevano mai chiuso. Nella strade principali restano i carri armati, con il nastro giallo simbolo della fedeltà al re legato alla bocca del cannone, ma si è sensibilmente ridotta la presenza di pattuglie armate.

http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Esteri&loid=1.0.548097226

V.H.A.C
22-09-2006, 08:19
Thaksin fu coinvolto in un conflitto di interessi tra il suo ruolo di Primo Ministro e i suoi vari interessi finanziari. Nel 2001 fu molto vicino agli arresti e ad un bando di 5 anni dalla vita politica, ma poi riuscì a venirne fuori, come dichiarato, corrompendo la corte giuridica e manipolando le indagini. A sua difesa, Thaksin dichiarò che il suo conflitto d'interessi dipese solo da una sua distrazione. Nel 2003, la campagna di Thaksin contro gli spacciatori di droga portò ad un'esecuzione extra-giudiziaria diverse centinaia di sospetti e venne altamente criticata dai difensori dei diritti umani. Un altro scandalo riguardante la sua vita politica fu l'appoggio che egli diede per il passaggio di grado di suo cugino Chaiyasit Shinawatra da semplice comandante in un piccolo distretto militare a generale. Thaksin fu rieletto nelle elezioni legislative del febbraio 2005 con una vittoria schiacciante del suo partito, aggiudcandosi 374 seggi su 500 in Parlamento e lasciando al Partito Democratico Tailandese, il maggiore oppositore, solo 96 seggi. La pubblicità sfrenante che Thaksin fece al suo Thai Rak Thai nelle televisioni statali subito dopo lo Tsunami, gli portò i voti della maggioranza della popolazione nelle aree nord e nord-orientali. Anche a Bangkok la classe media fu colpita molto dalla sua pubblicità ininterrotta nei mass-media e sorprendentemente il suo partito si aggiudicò anche qui 32 dei 37 collegi elettorali. Solo nelle regioni del Sud il suo partito venne sconfitto aggiudicandosi un solo seggio.




:eek: non dico niente che è meglio :stordita:

Cos'è questa forte senzazione di deja vu? ...

Radagast82
22-09-2006, 09:46
Cos'è questa forte senzazione di deja vu? ...
:asd: è la prima cosa che ho pensato ma anche io mi sono limitato nell'esprimere pareri

Adric
27-09-2006, 08:21
Thailandia: Un golpe di seta, finora
Domenica, 24 settembre

In Thailandia è in corso da qualche giorno un colpo di Stato molto particolare che agli occhi di noi europei o occidentali in genere è qualcosa di naturalmente inconcepibile, antidemocratico e quindi è da condannare fermamente. Ma forse è il caso, prima di dare giudizi netti tout court, addentrarsi un po’ più a fondo nella situazione politica thailandese degli ultimi tempi.


E’ noto che da cinque anni e mezzo il panorama politico di quel Paese è stato dominato da un personaggio, Thaskin Shinawatra, che ricalcando un po’ le orme del nostro Silvio Berlusconi è sceso in politica con tutta la forza economica e mediatica di cui disponeva. E’ l’uomo più ricco della Thailandia che, già dopo pochi mesi dalla sua prima elezione plebiscitaria a premier nel 2001, aveva dovuto affrontare un processo per irregolarità finanziarie e corruzione che lo avevano messo a rischio di impeachment; ma l’aveva scampata.

Contraddistinto da una politica populista, il suo primo impegno, dopo quello di evitare l’esilio dalla politica ed eventualmente il carcere, è stato quello di distruggere le mafie locali del narcotraffico; impegno che è costato la vita a più di 2000 persone in un anno circa e che è riuscito a sostituire queste gang con altre e a far triplicare i prezzi delle sostanze. Ma il pugno di ferro Shinawatra l’ha usato anche nella lotta contro i separatisti musulmani del sud, cittadini thailandesi di etnia malay; un separatismo che non è una novità degli ultimi anni, si trascina soprattutto dagli anni ’80 ma a quell’epoca i gruppi separatisti erano uniti sotto il simbolo del comunismo, ora sostituito dal fondamentalismo musulmano.

Dal Gennaio 2004 ad oggi circa 2000 persone sono morte nel sud a causa di attentati e di omicidi mirati, soprattutto capi villaggi e insegnanti buddisti e musulmani. E la settimana scorsa il primo turista occidentale, un canadese, è morto in seguito ad un attentato dinamitardo. Nell’ottobre 2004 nella provincia di Narathiwat (sud Thailandia), dopo una manifestazione di 2000 persone, che chiedevano la liberazione di 6 uomini arrestati con l’accusa di aver passato armi ai ribelli, la polizia ha sparato sulla folla e ne ha arrestati più di un migliaio. Caricati e ammassati su camion dell’esercito, alla fine 78 persone sono morte schiacciate e soffocate dal peso dei corpi.

Shinawatra si è rifiutato di aprire un’indagine in merito richiestagli dalle Nazioni unite. Mentre solo sei mesi prima c’era stato un assalto della polizia e dell’esercito in una storica moschea nella provincia di Pattani, che era ritenuta un rifugio dei ribelli armati; il bilancio era stato di 32 persone morte dentro la moschea e gli scontri che poi ne erano seguiti avevano provocato la morte di più di 100 persone. A essere contrari alla sua politica troppo repressiva nei confronti del sud musulmano erano sempre più ampi settori dell’esercito, tra cui il Capo dell’Esercito, il Generale Sonthi Boonyaratkalin, il primo musulmano ad assumere tale carica nella Thailandia buddista e leader adesso della giunta golpista. Ma i disaccordi sulla questione erano via via cresciuti anche con la figura più importante e amata della Thailandia, il Re Bhumibol Adulyadej.

Comunque,Thaskin ha stravinto le elezioni del febbraio 2005, grazie anche all’onda lunga emozionale dello tsunami, e ha confermato ancora una volta di essere popolarissimo nelle zone rurali e povere del Paese ma di non essere amato dalla classe media e imprenditoriale di Bangkok. La goccia che però ha fatto traboccare il vaso è stata la vendita nel gennaio scorso da parte della famiglia di Thaskin del proprio pacchetto azionario della Shin Corp, l’impero delle telecomunicazioni fondato dallo stesso Thaskin, ad un’impresa di Singapore tre giorni dopo che il suo governo aveva fatto passare una legge che aumentava la percentuale di azioni legalmente detenute da stranieri nelle imprese di telecomunicazioni al 49%; una vendita che ha fruttato alla famiglia di Thaskin 1,9 miliardi di dollari esentasse, anche in Thailandia quindi il conflitto d’interessi è un grosso problema…..

Da quel giorno sono cominciate manifestazioni di piazza e presidi giornalieri organizzati soprattutto da esponenti della classe media di Bangkok e guidati da un altro imprenditore del settore delle telecomunicazioni, ex amico di Thaskin - Sondhi Limthongkul – e dal principale partito di opposizione, il Partito Democratico. Proteste che hanno portato alle elezioni anticipate del 2 Aprile indette da Thaskin, ma a cui ha partecipato solo il suo partito, vincendole ovviamente. I risultati di queste elezioni farsa sono stati contestati da una piazza che appunto era già in fermento da mesi in piazza costringendo Thaskin ad andare dal re per promettergli che si sarebbe fatto da parte una volta che fosse stato convocato il nuovo parlamento; nel frattempo cedeva i poteri di ordinaria amministrazione al vice premier.

Il re allora chiedeva fermamente alla Corte Costituzionale di far uscire il Paese da questo guazzabuglio e questa infatti nel Maggio scorso invalidava le elezioni chiedendone la ripetizione entro pochi mesi. Thaskin ne approfitta però per riprendere in mano le redini del governo e fissa per il 15 Ottobre la data delle nuove elezioni, data accettata dal re. Ma, sia il partito di Thaskin che quello democratico presentano denunce di abusi elettorali alla Corte Costituzionale che decide di prenderle in considerazione dichiarando che se ritenuti colpevoli entrambi i partiti sarebbero stati sciolti di autorità. Insomma, la situazione si fa’ sempre più caotica e a luglio il capo dell’esercito fa’ un grosso ricambio nei ranghi medi dell’esercito e molti paventano una divisione all’interno delle forze armate tra fedeli e contrari a Thaskin, con annesso rischio golpe.

A fine agosto si comincia a mettere in discussione la data del 15 ottobre e si parla di spostare le elezioni di almeno un mese, mentre Thaskin accusa alcuni ufficiali della polizia di aver organizzato un piano per assassinarlo con un autobomba. In quel periodo ero a Bangkok e in effetti, anche se in superficie tutto era tranquillo, la gente con cui parlavo non aveva molta voglia di entrare nei dettagli della complicata situazione politica; preferiva non parlarne, sperando che succedesse un qualcosa che potesse sbloccare questo pericoloso impasse politico. Questo qualcosa è arrivato nei giorni scorsi e la stragrande maggioranza della popolazione thailandese ha accolto positivamente l’intervento dei militari, che è stato avallato dal re, persona dietro cui tutto il popolo thailandese si unisce. Certo per noi occidentali tutto ciò è molto difficile da comprendere, ma non lo è affatto per un Paese che ha subìto 18 colpi di Stato in 70 anni, tutti cruenti tranne quest’ultimo in cui non è stato sparato finora un solo colpo.

Molti abitanti di Bangkok ogni giorno portano cibo ai soldati, si fanno fotografare davanti ai carroarmati, gli stessi turisti e i monaci buddisti lo fanno e la vita quotidiana sembra procedere normalmente. Ovviamente finora tutto sta andando liscio, anche se sono stati sospesi i diritti politici, la libera stampa e i più stretti collaboratori di Thaskin più alcuni ex ministri sono stati arrestati, e si vedrà nei successivi giorni se il generale Sonthi, leader dei golpisti e del CDRM (Consiglio per le Riforme Democratiche sotto la Monarchia Costituzionale - acronimo della giunta militare golpista), manterrà le sue promesse di nominare entro due settimane un nuovo premier ad interim che possa portare il Paese a nuove elezioni entro 6 mesi (come chiede il partito democratico) o un anno (come ha annunciato il generale Sonthi); la CDRM vorrebbe nominare un esperto di diritto pubblico visto che la sua priorità è la riforma della Costituzione del 1997, ma si fanno anche i nomi del Governatore della Banca Centrale Thailandese, o dell’ex Direttore del WTO Supachai Panitchpakdi a capo ora dell’UNCTAD, o del presidente della Corte Suprema Amministrativa. Tra breve quindi si capirà se questo golpe sarà veramente di seta o provocherà danni seri alla società tailandese; ma finora, per una realtà come quella tailandese, il golpe ha positivamente smosso le acque che se fossero restate stagnanti avrebbero potuto arrecare danni maggiori al Paese e paradossalmente al suo stesso sistema democratico. Sembra incredibile a dirsi, ma è così.
Enrico Sabatino
(canisciolti.info)