Bet
19-09-2006, 09:37
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/09_Settembre/19/budapest.shtml
"19 settembre 2006
Scontri scatentati da estremisti di destra e hooligan: feriti e auto bruciate
Budapest: devastata sede tv da manifestanti
L'opposizione chiede le dimissioni del premier Gyurcsany dopo la diffusione di un audio in cui dice che il governo ha mentito per anni
BUDAPEST - Aspri scontri a Budapest, scatenati da manifestanti di estrema destra guidati dal gruppo «64 province» e sostenuti da noti teppisti di squadre di calcio, nella sede della televisione nazionale (occupata per alcune ore). Nel palazzo è stato appiccato un incendio e una decina di auto sono state bruciate. Il bilancio degli incidenti è di un centinaio di feriti tra i poliziotti e una cinquantina tra i manifestanti. Gli scontri sono nati dopo la diffusione domenica da parte della radio pubblica di un audio, registrato in una riunione di partito a porte chiuse a fine maggio, poco dopo le elezioni di aprile, in cui il primo ministro socialista Ferenc Gyurcsany ammette che «il governo non ha fatto nulla nella legislatura precedente e di aver mentito per un anno e mezzo o due sulle reali condizioni del Paese» per far passare un piano di austerità, giudicato doloroso ma necessario. Messo alle strette, Gyurcsany ha ammesso che l'audio è autentico. «Abbiamo mentito prima delle elezioni, è chiaro che tutto quello che abbiamo detto non era vero, non c'è un solo provvedimento significativo del governo di cui possiamo essere orgogliosi, oltre al fatto che siamo rimasti al potere», si sente Gyurcsany dire nell'audio, diffuso anche su internet.
DIMISSIONI - Lunedì l'opposizione di destra, guidata dal partito Fidesz, si è presentata davanti al Parlamento nella capitale ungherese per chiedere le dimissioni immediate del primo ministro. Una parte dei dimostranti, circa 2-3 mila persone, si è poi diretta verso la sede della tv di Stato chiedendo di leggere un comunicato. Lunedì sera i dirigenti di Fidesz hanno espresso solidarietà ai manifestanti, tra i quali molti militanti nazionalisti e noti 'hooligan' tifosi di squadre di calcio. In precedenza, Tibor Navraciscs, capogruppo di Fidesz in Parlamento, aveva dichiarato che i suoi deputati martedì (oggi) avrebbero boicottato per protesta i lavori. I parlamentari socialisti hanno invece espresso solidarietà al premier e al suo programma di governo. Nella tarda serata ci sono state altre manifestazioni in città ungheresi come Eger, Debrecen e Miskolc. Secondo testimoni i dimostranti scandivano lo slogan «56-56», data dell'invasione dell'Ungheria da parte dei soldati del Patto di Varsavia, e sventolavano bandiere nazionali bucate, come quelle del 1956 con un foro centrale al posto della stella rossa.
DIBATTITO - Il Fidesz, guidato da Viktor Orban, si è rivolto al capo dello Stato Laszlo Solyom chiedendo di ritirare la fiducia al premier e indire nuove elezioni. Il presidente, pur deprecando la «crisi morale» del Paese dopo le rivelazioni di Gyurcsany, ha respinto la richiesta di dimissioni. In un messaggio all'alba, il premier ha dichiarato che «le manifestazioni radicali nelle strade non portano alla soluzione dei problemi», annunciando per martedì un dibattito in Parlamento ma di aver dato mandato alla polizia di «ristabilire l'ordine con tutti i mezzi». Il ministro della Giustizia Jozsef Petretei ha offerto le dimissioni, ma il primo ministro le ha respinte.
DANNI - I danni alla sede della televisione pubblica Mtv ammontano a circa 200 mila euro, ha annunciato il presidente dell'emittente Zoltan Rudi, aggiungendo che anche il suo ufficio è stato sfasciato completamente. In mattinata la situazione a Budapest è tornata nella normalità."
Prima della caduta del muro Gyurcsany faceva parte dell'associazione giovanile comunista... bugie prima e bugie dopo... il lupo perde il pelo, ma non il vizio.
"19 settembre 2006
Scontri scatentati da estremisti di destra e hooligan: feriti e auto bruciate
Budapest: devastata sede tv da manifestanti
L'opposizione chiede le dimissioni del premier Gyurcsany dopo la diffusione di un audio in cui dice che il governo ha mentito per anni
BUDAPEST - Aspri scontri a Budapest, scatenati da manifestanti di estrema destra guidati dal gruppo «64 province» e sostenuti da noti teppisti di squadre di calcio, nella sede della televisione nazionale (occupata per alcune ore). Nel palazzo è stato appiccato un incendio e una decina di auto sono state bruciate. Il bilancio degli incidenti è di un centinaio di feriti tra i poliziotti e una cinquantina tra i manifestanti. Gli scontri sono nati dopo la diffusione domenica da parte della radio pubblica di un audio, registrato in una riunione di partito a porte chiuse a fine maggio, poco dopo le elezioni di aprile, in cui il primo ministro socialista Ferenc Gyurcsany ammette che «il governo non ha fatto nulla nella legislatura precedente e di aver mentito per un anno e mezzo o due sulle reali condizioni del Paese» per far passare un piano di austerità, giudicato doloroso ma necessario. Messo alle strette, Gyurcsany ha ammesso che l'audio è autentico. «Abbiamo mentito prima delle elezioni, è chiaro che tutto quello che abbiamo detto non era vero, non c'è un solo provvedimento significativo del governo di cui possiamo essere orgogliosi, oltre al fatto che siamo rimasti al potere», si sente Gyurcsany dire nell'audio, diffuso anche su internet.
DIMISSIONI - Lunedì l'opposizione di destra, guidata dal partito Fidesz, si è presentata davanti al Parlamento nella capitale ungherese per chiedere le dimissioni immediate del primo ministro. Una parte dei dimostranti, circa 2-3 mila persone, si è poi diretta verso la sede della tv di Stato chiedendo di leggere un comunicato. Lunedì sera i dirigenti di Fidesz hanno espresso solidarietà ai manifestanti, tra i quali molti militanti nazionalisti e noti 'hooligan' tifosi di squadre di calcio. In precedenza, Tibor Navraciscs, capogruppo di Fidesz in Parlamento, aveva dichiarato che i suoi deputati martedì (oggi) avrebbero boicottato per protesta i lavori. I parlamentari socialisti hanno invece espresso solidarietà al premier e al suo programma di governo. Nella tarda serata ci sono state altre manifestazioni in città ungheresi come Eger, Debrecen e Miskolc. Secondo testimoni i dimostranti scandivano lo slogan «56-56», data dell'invasione dell'Ungheria da parte dei soldati del Patto di Varsavia, e sventolavano bandiere nazionali bucate, come quelle del 1956 con un foro centrale al posto della stella rossa.
DIBATTITO - Il Fidesz, guidato da Viktor Orban, si è rivolto al capo dello Stato Laszlo Solyom chiedendo di ritirare la fiducia al premier e indire nuove elezioni. Il presidente, pur deprecando la «crisi morale» del Paese dopo le rivelazioni di Gyurcsany, ha respinto la richiesta di dimissioni. In un messaggio all'alba, il premier ha dichiarato che «le manifestazioni radicali nelle strade non portano alla soluzione dei problemi», annunciando per martedì un dibattito in Parlamento ma di aver dato mandato alla polizia di «ristabilire l'ordine con tutti i mezzi». Il ministro della Giustizia Jozsef Petretei ha offerto le dimissioni, ma il primo ministro le ha respinte.
DANNI - I danni alla sede della televisione pubblica Mtv ammontano a circa 200 mila euro, ha annunciato il presidente dell'emittente Zoltan Rudi, aggiungendo che anche il suo ufficio è stato sfasciato completamente. In mattinata la situazione a Budapest è tornata nella normalità."
Prima della caduta del muro Gyurcsany faceva parte dell'associazione giovanile comunista... bugie prima e bugie dopo... il lupo perde il pelo, ma non il vizio.