View Full Version : Da adolescente ad adulto
Cosa cambia da adolescente ad adulto?
Si è davvero più maturi col passare degli anni?
E' cambiato il vostro modo di pensare su determinate cose?
Quando si capisce che si è "diventati adulti"?
Ricordo che quando ero piccolo mi chiedevo che cosa penserò quando avrò intorno ai 30 anni, non mi divertirò più come prima?
Beh penso sempre a quella cosa (come prima) ma è cambiato il modo in cui ci penso..
Invece credo che la migliore età sia quella da 25 a 30 anni...
darkfear
15-09-2006, 20:29
parli con il capo della gilda degli eroi che ti permettera' di accedere all'esame finale e diventare adulto insieme a sussurro :O
Xalexalex
15-09-2006, 20:37
parli con il capo della gilda degli eroi che ti permettera' di accedere all'esame finale e diventare adulto insieme a sussurro :O
Vabbè ma questa la capisce l'1% di chi scrive qui.. Non ha avuto neanche un successone..
Cmq :asd:
darkfear
15-09-2006, 20:39
Vabbè ma questa la capisce l'1% di chi scrive qui.. Non ha avuto neanche un successone..
Cmq :asd:
a me è piaciuto un troppo cifro :O
(nn mi sn capito neanche io quindi risparmiatevi la fatica :O)
Non credo ci sia un momento in cui ci si dice...toh son adulto!
darkfear
15-09-2006, 20:41
Non credo ci sia un momento in cui ci si dice...toh son adulto!
sei appena diventato adulto :O
:sofico:
Xalexalex
15-09-2006, 20:43
a me è piaciuto un troppo cifro :O
(nn mi sn capito neanche io quindi risparmiatevi la fatica :O)
Anche a mmiiaaa.
Ok fine OT che vedo turbamenti nella mente del supremo con la plancia di comando :asd:
Wilcomir
15-09-2006, 20:44
Vabbè ma questa la capisce l'1% di chi scrive qui.. Non ha avuto neanche un successone..
Cmq :asd:
presente! appena finito :D
sei appena diventato adulto :O
:sofico:
azz, era talmente adulta la mia frase? :stordita:
Non credo ci sia un momento in cui ci si dice...toh son adulto!
No non c'è come lo intendi tu, però secondo me, ti rendi conto delle volte che in varie situazioni da adolescente ti saresti comportato in maniera diversa, magari più aggressiva..
Xalexalex
15-09-2006, 20:47
presente! appena finito :D
Noooo non devo otizzare, noooo.. Ok lo faccio :asd: Piaciuto ?
Cmq proprio perchè non sia un post useless, anche secondo me non c'è un età... Si matura col passare degli anni.. Ad esempio, per come la penso rispetto a molti miei amici, per come mi relaziono con quelli che appunto si definiscono "adulti", mi sento molto più adulto degli altri già adesso (16 anni). Anche un po' vecchio in un certo senso...
darkfear
15-09-2006, 20:48
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1084220
è piaciuto...è piaciuto...
:O
fine ot ora altrimenti FreeLove s'incacchia :O
ciaoz
Cosa ho sentito cambiare in me durante questi anni di transito? (non che sia adulto per carità)
Sicuramente il modo di pensare, il modo di rapportarsi agli altri.
L'affacciarsi al pensiero altrui senza imporre il mio, il saper cogliere in tutte le parole qualcosa da cui apprendere ed imparare per migliorarsi. Il non sentirmi piu IO come al centro dell'attenzione, ma il cercare di comprendere gli altri, mettermi anche nei panni degli altri per poter riconoscere anche i miei errori. La consapevolezza che anche io faccio degli errori e che posso sbagliare.
Sostanzialmente penso, ma questo è al di fuori del discorso precedente ed è ovviamente soggettivo, che una persona è diventata adulta (non intendo per età ma mentalmente) quando riesce a comprendere che anche sé stessa commette errori e prende consapevolezza e forza per cercare di correggersi umilmente, quando capisce che le altre persone intorno a sé sono importanti tanto quanto sé stesso.
Marco
Xalexalex
15-09-2006, 20:56
Cosa ho sentito cambiare in me durante questi anni di transito? (non che sia adulto per carità)
Sicuramente il modo di pensare, il modo di rapportarsi agli altri.
L'affacciarsi al pensiero altrui senza imporre il mio, il saper cogliere in tutte le parole qualcosa da cui apprendere ed imparare per migliorarsi. Il non sentirmi piu IO come al centro dell'attenzione, ma il cercare di comprendere gli altri, mettermi anche nei panni degli altri per poter riconoscere anche i miei errori. La consapevolezza che anche io faccio degli errori e che posso sbagliare.
Sostanzialmente penso, ma questo è al di fuori del discorso precedente ed è ovviamente soggettivo, che una persona è diventata adulta (non intendo per età ma mentalmente) quando riesce a comprendere che anche sé stessa commette errori e prende consapevolezza e forza per cercare di correggersi umilmente, quando capisce che le altre persone intorno a sé sono importanti tanto quanto sé stesso.
Marco
Quanto è pronfondo quest'uomo :) :commotion:
darkfear
15-09-2006, 21:00
Cosa ho sentito cambiare in me durante questi anni di transito? (non che sia adulto per carità)
Sicuramente il modo di pensare, il modo di rapportarsi agli altri.
L'affacciarsi al pensiero altrui senza imporre il mio, il saper cogliere in tutte le parole qualcosa da cui apprendere ed imparare per migliorarsi. Il non sentirmi piu IO come al centro dell'attenzione, ma il cercare di comprendere gli altri, mettermi anche nei panni degli altri per poter riconoscere anche i miei errori. La consapevolezza che anche io faccio degli errori e che posso sbagliare.
Sostanzialmente penso, ma questo è al di fuori del discorso precedente ed è ovviamente soggettivo, che una persona è diventata adulta (non intendo per età ma mentalmente) quando riesce a comprendere che anche sé stessa commette errori e prende consapevolezza e forza per cercare di correggersi umilmente, quando capisce che le altre persone intorno a sé sono importanti tanto quanto sé stesso.
Marco
ogni volta che leggo un tuo commento mi pervade un senso di pace...tristezza commozione ed affetto...
nn so perche'...
:)
La consapevolezza che anche io faccio degli errori e che posso sbagliare.
Questa è la cosa più difficile... siamo troppo abbagliati dal nostro egoismo misto ad orgoglio...
Morgana2006
15-09-2006, 21:29
ho avuto fretta di crescere, credendomi più matura degli altri quando avevo 16 anni. Ho vissuto esperienze che mi hanno fatto davvero cambiare in meglio ma la mia età ha sempre continuato a tradirmi. Anche se posso sembrare già adulta da un pò di tempo ho scelto di regredire e fare qualche passo indietro.
Voglio essere più immatura dei miei coetanei perchè si fanno meno problemi e vivono la vita con più libertà.
Forse il vero cambiamento è stato quello di capire che adulta non ci voglio proprio essere
GenteDiLibrino
15-09-2006, 22:17
Cosa cambia da adolescente ad adulto?
Si è davvero più maturi col passare degli anni?
E' cambiato il vostro modo di pensare su determinate cose?
Quando si capisce che si è "diventati adulti"?
Ricordo che quando ero piccolo mi chiedevo che cosa penserò quando avrò intorno ai 30 anni, non mi divertirò più come prima?
Beh penso sempre a quella cosa (come prima) ma è cambiato il modo in cui ci penso..
Invece credo che la migliore età sia quella da 25 a 30 anni...
Scusa quanti anni hai? Questi dilemmi me li ponevo dai 5 ai 10 anni poi basta :O
Quanto è pronfondo quest'uomo :) :commotion:
ogni volta che leggo un tuo commento mi pervade un senso di pace...tristezza commozione ed affetto...
nn so perche'...
:)
:eh: :doh: :) grazie :) :imbarazzato:
lognomo33
15-09-2006, 22:28
Imho non c'è un "momento" in cui si diverta adulti.
Molti neanche ci diventano mai;la cosidetta sindrome di peter pan.
Adulti significa infatti sapersi prendere delle responsabilità,saper capire i propri errori e da li ripartire per cercare di migliorarsi.
Queste due cose sono fondamentali per questo passaggio.
Ma non sono le uniche cose,logicamente c'è tutto un modo di pensare e di rapportarsi con gli altri che cambia.
Si cambia profondamente,non si puo certamente descrivere in 2,10 o 50 parole.
Credo di aver solo iniziato questa transizione(ho 26 anni),ma gia noto in me cambiamenti molto profondi.
clasprea
15-09-2006, 22:38
un momento esatto non c'è.
Io ora ho 21 e rispetto a quando ero più piccolina noto in me che c'è stato un cambiamento nei desideri e nel mondo di immaginare la mia vita da "adulta" vera e propria, ovvero quando finirò l'uni e andrò via di casa, lavorerò, ecc.
juninho85
15-09-2006, 22:47
Cosa cambia da adolescente ad adulto?
Si è davvero più maturi col passare degli anni?
E' cambiato il vostro modo di pensare su determinate cose?
Quando si capisce che si è "diventati adulti"?
cambia principalmente la prospettiva da cui si vive la realtà.
il salto di qualità secondo me si compie quando si diventa indipendenti dai propri genitori
lognomo33
15-09-2006, 22:52
cambia principalmente la prospettiva da cui si vive la realtà.
il salto di qualità secondo me si compie quando si diventa indipendenti dai propri genitori
vedi..su questo non sono d'accordo.
1)non è necessariamente un salto di qualità.
2)Indipendenti in che senso?Se è solo un indipendenza economica serve a poco..
L'indipendenza mentale dai genitori è fondamentale.
juninho85
15-09-2006, 22:56
vedi..su questo non sono d'accordo.
1)non è necessariamente un salto di qualità.
:confused:
2)Indipendenti in che senso?Se è solo un indipendenza economica serve a poco..
L'indipendenza mentale dai genitori è fondamentale.
imparare a gestirsi,nei comportamento,nel tempo a tuo disposizione dunque nelle faccende che solo tu puoi sbrigare,e ovviamente anche dal lato economico
Cosa cambia da adolescente ad adulto?
Si è davvero più maturi col passare degli anni?
E' cambiato il vostro modo di pensare su determinate cose?
Quando si capisce che si è "diventati adulti"?
Ricordo che quando ero piccolo mi chiedevo che cosa penserò quando avrò intorno ai 30 anni, non mi divertirò più come prima?
Beh penso sempre a quella cosa (come prima) ma è cambiato il modo in cui ci penso..
Invece credo che la migliore età sia quella da 25 a 30 anni...
Cambiano tantissime cose.
Ci poniamo verso gli altri in un'altro modo, capiamo che non siamo invincibili e quindi diventiamo più prudenti e cauti.
Ci si diverte in altri modi, perchè con l'età crescono anche le responsabilità, famiglia, lavoro e problemi quotidiani ti impongono spesso di non scialare troppi euri :D nei divertimenti
Io se mi guardo indietro non mi riconosco nella persona che ero quando avevo 16-18 anni.
Ho fatto tanti errori, fortunatamente ho avuto a disposizione una seconda occasione, ed adesso mi sono rimessa a studiare, lavoro..
Mi sento meglio adesso di quando avevo 18 anni, sento che potrei spaccare il mondo.
Fabrizio ma tu di dove sei?? Io sono di Porto Santo Stefano!!
Che cosa carina, è la prima volta da quando ho internet che becco online una persona che viene dal mio stesso paese!
Saluti.
si diventa adulti nel momento in cui
Alan Ice
15-09-2006, 23:14
Non si è ne' adulti ne' adolescenti ne' bambini.
Sono semplicemente delle schematizzazioni imposteci da questa società corrotta :)
juninho85
15-09-2006, 23:20
Non si è ne' adulti ne' adolescenti ne' bambini.
Sono semplicemente delle schematizzazioni imposteci da questa società corrotta :)
..e fu la luce :asd:
Kharonte85
15-09-2006, 23:46
Cosa ho sentito cambiare in me durante questi anni di transito? (non che sia adulto per carità)
Sicuramente il modo di pensare, il modo di rapportarsi agli altri.
L'affacciarsi al pensiero altrui senza imporre il mio, il saper cogliere in tutte le parole qualcosa da cui apprendere ed imparare per migliorarsi. Il non sentirmi piu IO come al centro dell'attenzione, ma il cercare di comprendere gli altri, mettermi anche nei panni degli altri per poter riconoscere anche i miei errori. La consapevolezza che anche io faccio degli errori e che posso sbagliare.
Sostanzialmente penso, ma questo è al di fuori del discorso precedente ed è ovviamente soggettivo, che una persona è diventata adulta (non intendo per età ma mentalmente) quando riesce a comprendere che anche sé stessa commette errori e prende consapevolezza e forza per cercare di correggersi umilmente, quando capisce che le altre persone intorno a sé sono importanti tanto quanto sé stesso.
Marco
Complimenti belle parole... :)
Diciamo che è difficile e fa paura crescere adulti in questo senso (da te descritto)...le responsabilita' si distribuiscono anche a noi stessi in maniera piu' oggettiva...è piu' difficile perche' non sei piu' tu il metro per misurare tutte le cose ma ti accorgi che ci sono anche gli altri punti di vista ecc...e mi domando spesso se questo tipo di maturita' non conduca inevitabilmente all'infelicita'...
Ritrovarsi con un potenziale incredibile (riesci a capire te stesso, gli altri, il mondo...) frenato e bloccato dalla non voglia di utilizzarlo come sapendo di dare "perle ai porci" è molto triste...
E' un po' come levarsi i paraocchi...le strade possibili da intraprendere aumentano a dismisura...ma quando guardi i tuoi compagni di percorso e li vedi felicemente immersi nelle loro autoillusioni ti accorgi che è troppo tardi per tornare indietro...il tuo mondo ormai è questo.
Forse sei gia' adulto...ma non sei felice...
Tommy_83
16-09-2006, 00:05
la cosa determinante non è l'età, ma cosa ti succede a una determinata eta'...
Complimenti belle parole... :)
Diciamo che è difficile e fa paura crescere adulti in questo senso (da te descritto)...le responsabilita' si distribuiscono anche a noi stessi in maniera piu' oggettiva...è piu' difficile perche' non sei piu' tu il metro per misurare tutte le cose ma ti accorgi che ci sono anche gli altri punti di vista ecc...e mi domando spesso se questo tipo di maturita' non conduca inevitabilmente all'infelicita'...
Ritrovarsi con un potenziale incredibile (riesci a capire te stesso, gli altri, il mondo...) frenato e bloccato dalla non voglia di utilizzarlo come sapendo di dare "perle ai porci" è molto triste...
E' un po' come levarsi i paraocchi...le strade possibili da intraprendere aumentano a dismisura...ma quando guardi i tuoi compagni di percorso e li vedi felicemente immersi nelle loro autoillusioni ti accorgi che è troppo tardi per tornare indietro...il tuo mondo ormai è questo.
Forse sei gia' adulto...ma non sei felice...
Ciao Kharonte,
innanzitutto grazie mille per il complimento :) :imbarazzato^2:
Penso - sempre ragionando ovviamente in modo soggettivo e personale - che tu possa in una piccola parte malinterpretare quello che ho detto. Ciò porta ad una costruzione di basi di ragionamento che fluiscono ovviamente nella tua conclusione di infelicità.
In realtà, non è vero che non giudichi più tu. Sei sempre tu il metro di giudizio. Ma hai gli strumenti per poter formare il tuo pensiero basandoti su tante opinioni e non solo sulle tue convinzioni. Hai più input che, conseguentemente, ti permettono di poterti formare una tua idea ben solida.
In sostanza, non si tratta di "passare il testimone" del termine ultimo di giudizio. Sei sempre tu che giudichi, ma non giudichi solo in base alle tue idee basate sulle tue conoscenze, giudichi bensì dopo aver ponderato più punti di vista. E allora ti puoi rendere conto che quello che hai sempre creduto fosse giusto, se riesci ad ascoltare altre persone, magari non è più giusto o forse ne esce ancor più rafforzato. Questo perché sei riuscito a vedere oltre il tuo ego, sei riuscito a focalizzare le varie idee di tante altre persone simili a te, le hai prese in considerazione e hanno arricchito il tuo bagaglio personale.
E, concludendo (scusa per la lunghezza del post, chiedo pietà :D), secondo me questo non può creare infelicità, forgia invece una persona matura capace di guardare non solo fino alla punta del proprio naso, ma di puntare i propri occhi verso un orizzonte ben più ampio che sta immediatamente dopo il naso, come un ricchissimo sfondo sfocato in un quadro dove solo una piccola casetta viene messa a fuoco. :)
Hai ragione, è difficile - anzi difficilissimo. Quasi quanto è difficile diventare adulti di testa e non solo di età. Perdonate la mia ignoranza in materia (non sono mai stato uno studente modello) ma mi sembra sia Seneca (se ho sbagliato correggetemi e abbiate pietà :D odiavo il latino :D) che affermava: "vita longa est, si uti scias". In un esempio portato nel "De Brevitate Vitae" affermava: "Tutti invecchiano, pochi però sono quelli che diventano anziani" :)
Marco
Kharonte85
16-09-2006, 00:48
Ciao Kharonte,
innanzitutto grazie mille per il complimento :) :imbarazzato^2:
Penso - sempre ragionando ovviamente in modo soggettivo e personale - che tu possa malinterpretare quello che ho detto. Ciò porta ad una costruzione di basi di ragionamento che fluiscono ovviamente nella tua conclusione di infelicità.
In realtà, non è vero che non giudichi più tu. Sei sempre tu il metro di giudizio. Ma hai gli strumenti per poter formare il tuo pensiero basandoti su tante opinioni e non solo sulle tue convinzioni. Hai più input che, conseguentemente, ti permettono di poterti formare una tua idea ben solida.
In sostanza, non si tratta di "passare il testimone" del termine ultimo di giudizio. Sei sempre tu che giudichi, ma non giudichi solo in base alle tue idee basate sulle tue conoscenze, giudichi bensì dopo aver ponderato più punti di vista. E allora ti puoi rendere conto che quello che hai sempre creduto fosse giusto, se riesci ad ascoltare altre persone, magari non è più giusto o forse ne esce ancor più rafforzato. Questo perché sei riuscito a vedere oltre il tuo ego, sei riuscito a focalizzare le varie idee di tante altre persone simili a te, le hai prese in considerazione e hanno arricchito il tuo bagaglio personale.
E, concludendo (scusa per la lunghezza del post, chiedo pietà :D), secondo me questo non può creare infelicità, forgia invece una persona matura capace di non guardare solo fino alla punta del proprio naso, ma di puntare i propri occhi verso un orizzonte ben più ampio che sta immediatamente dopo il naso, come un ricchissimo sfondo sfocato in un quadro dove solo una piccola casetta viene messa a fuoco. :)
Hai ragione, è difficile - anzi difficilissimo. Quasi quanto è difficile diventare adulti di testa e non solo di età.
Marco
Ciao, (che maleducato prima non ho neanche salutato... :muro: )
Faccio alcune precisazioni:
Il mio discorso è in generale...non era riferito a te... :)
Non ho detto che non giudichi piu' tu...ho detto che il metro di giudizio cambia...ma sei sempre tu che devi fare la lettura della misurazione... :D
La mia riflessione parte da questo:
Tendiamo solitamente ad attribuire i successi a cause interne (ad esempio la nostra bravura) mentre gli insuccessi a cause esterne (sfortuna, colpa degli altri ecc..)
ES1: vado a seguire la lezione all'uni e capisco tutto (quindi sono io che sono un genio...) [piu' difficilmente ci viene in mente che forse è anche bravo il prof...]
ES2: Lezione ----> non capisco una mazza... (è il prof che non sa spiegare) [piu' difficilmente ammetto che magari sono un po' duretto io...oppure ammettere che ero distratto...]
Ma quando io acquisto un punto di vista oggettivo questo non avviene piu'...o meglio...quell'avvenimento positivo non è piu' indiscriminatamente associato a cause interne ma viene visto come somma di cause interne+esterne e questo ovviamente ci gratifica di meno perche' realizziamo anche l'apporto che ha avuto la fortuna nel nostro successo...
Nel caso di avvenimento negativo la "colpa" non è piu' solo degli altri o della sfortuna (perche' non lo è quasi mai del tutto) ma viene distribuita anche qui fra cause interne+esterne e questo ti giustifica di meno...sai che in parte sei responsabile...
Considerando questo una persona egoista ne esce meglio in entrambi i casi...
Considerando poi che le esperienze negative (delusioni) sono statisticamente piu' probabili di quelle positive direi che è una bella fregatura...o no? :mc:
ahhh pensavo fosse riferito precisamente al mio discorso :D scusa :)
Comunque, dimmi se sbaglio please (a quest'ora il cervello è stato bannato dal corpo :D) ma in parole povere quello che vuoi dire tu è: aprire gli occhi = vedere più cose = più possibilità di cose "spiacevoli" e infelicità.
Se ho capito bene, beh è normale :) Eccole le difficoltà per cui non è facile diventare adulto nella testa. È difficile assumersi delle responsabilità, è difficile appunto diventare anziani mentre è naturale invecchiare :)
Ma non è vero che mettere la testa "sotto la sabbia" per scaricarsi le proprie colpe è sinonimo di felicità e serenità :) Cioè, in un certo senso, è il discorso "non vedo niente quindi non mi può dispiacere se succede qualcosa di male".
Appunto il limite che c'è tra l'adolescente e l'adulto, l'abbiamo rimarcato :) L'adulto vede l'inferno dove un adolescente vede solo paradiso. Ma il conoscere l'inferno permette all'adulto di fronteggiarlo. Differentemente, un adolescente difficilmente avrà gli strumenti a disposizione per affrontarlo se ci si imbatte.
Se ho malinterpretato tutto il tuo discorso chiedo venia, mi auto-dò una botta in testa e cado in letargo fino a domattina :D :)
Marco
Kharonte85
16-09-2006, 01:14
ahhh pensavo fosse riferito precisamente al mio discorso :D scusa :)
Comunque, dimmi se sbaglio please (a quest'ora il cervello è stato bannato dal corpo :D) ma in parole povere quello che vuoi dire tu è: aprire gli occhi = vedere più cose = più possibilità di cose "spiacevoli" e infelicità.
Se ho capito bene, beh è normale :) Eccole le difficoltà per cui non è facile diventare adulto nella testa. È difficile assumersi delle responsabilità, è difficile appunto diventare anziani mentre è naturale invecchiare :)
Ma non è vero che mettere la testa "sotto la sabbia" per scaricarsi le proprie colpe è sinonimo di felicità e serenità :) Cioè, in un certo senso, è il discorso "non vedo niente quindi non mi può dispiacere se succede qualcosa di male".
Appunto il limite che c'è tra l'adolescente e l'adulto, l'abbiamo rimarcato :) L'adulto vede l'inferno dove un adolescente vede solo paradiso. Ma il conoscere l'inferno permette all'adulto di fronteggiarlo. Differentemente, un adolescente difficilmente avrà gli strumenti a disposizione per affrontarlo se ci si imbatte.
Se ho malinterpretato tutto il tuo discorso chiedo venia, mi auto-dò una botta in testa e cado in letargo fino a domattina :D :)
Marco
Ho letto e questo mi è piaciuto di piu'...ora pero' vado a letto perche' sto collassando...domani approfondisco... :ronf:
Ho letto e questo mi è piaciuto di piu'...ora pero' vado a letto perche' sto collassando...domani approfondisco... :ronf:
idem :D solo che sono già collassato :D si vede dai miei post :D
federuko
16-09-2006, 01:19
adulti vuol dire cresciuti, quindi io spero di esserlo solamente una volta morto. la vita per me dovrebbe essere una crescita costante, di fronte ad un deperimento fisico si può sempre puntare ad un'evoluzione spirituale....
Cambiano tantissime cose.
Ci poniamo verso gli altri in un'altro modo, capiamo che non siamo invincibili e quindi diventiamo più prudenti e cauti.
Ci si diverte in altri modi, perchè con l'età crescono anche le responsabilità, famiglia, lavoro e problemi quotidiani ti impongono spesso di non scialare troppi euri :D nei divertimenti
Io se mi guardo indietro non mi riconosco nella persona che ero quando avevo 16-18 anni.
Ho fatto tanti errori, fortunatamente ho avuto a disposizione una seconda occasione, ed adesso mi sono rimessa a studiare, lavoro..
Mi sento meglio adesso di quando avevo 18 anni, sento che potrei spaccare il mondo.
Fabrizio ma tu di dove sei?? Io sono di Porto Santo Stefano!!
Che cosa carina, è la prima volta da quando ho internet che becco online una persona che viene dal mio stesso paese!
Saluti.
Sono di Santo Stefano!!!!!!!!! ma ti chiami caterina? Ti conosco x caso?
BILLY911
16-09-2006, 01:55
parli con il capo della gilda degli eroi che ti permettera' di accedere all'esame finale e diventare adulto insieme a sussurro :O
Sussurro è una cippa ed ho fatto bene a mazzolarla nell'area degli eroi :asd:
darkfear
16-09-2006, 02:00
Sussurro è una cippa ed ho fatto bene a mazzolarla nell'area degli eroi :asd:
mi chiedo perche' nn ci fosse la possibilita' di abusarne sessualmente :O
paditora
16-09-2006, 02:07
Saluti.
uellllllllllllllllllllllllllllllla da quanto tempo.
come va la voce? :)
canti sempre?
paditora
16-09-2006, 02:14
Cmq mah.
A livello di idee io più o meno ho le stesse di quando avevo 18 anni.
Anche il carattere è rimasto abbastanza simile.
paditora
16-09-2006, 02:18
Cambiano tantissime cose.
Ci poniamo verso gli altri in un'altro modo, capiamo che non siamo invincibili e quindi diventiamo più prudenti e cauti.
Ci si diverte in altri modi, perchè con l'età crescono anche le responsabilità, famiglia, lavoro e problemi quotidiani ti impongono spesso di non scialare troppi euri :D nei divertimenti
Io se mi guardo indietro non mi riconosco nella persona che ero quando avevo 16-18 anni.
Ho fatto tanti errori, fortunatamente ho avuto a disposizione una seconda occasione, ed adesso mi sono rimessa a studiare, lavoro..
Mi sento meglio adesso di quando avevo 18 anni, sento che potrei spaccare il mondo.
Fabrizio ma tu di dove sei?? Io sono di Porto Santo Stefano!!
Che cosa carina, è la prima volta da quando ho internet che becco online una persona che viene dal mio stesso paese!
Saluti.
Bè sul fatto della responsabilità ti do ragione Kati.
Ossia se a 18 anni spendevi tutti i soldi che avevi in tasca, a 30 diventi più risparmiatore.
Anche qui però ci sono le eccezioni.
C'è gente che pure a 30 anni si spende tutto e fa pure i prestiti. :eek:
Invece per quanto riguarda il rapporto con gli altri a me sembra di essere stato più o meno sempre lo stesso.
Maleducato ed incivile verso gli altri non lo sono mai stato.
Anzi spesso proprio per questa mia gentilezza l'ho presa in quel posto.
Per quanto riguarda i divertimenti invece sono rimasti più o meno gli stessi.
Ma questo perchè faccio ancora la vita del single.
Penso che da sposati le cose cambino.
Da sposato non puoi di certo andare in discoteca tutte le settimane o stare in giro fino alle 3 di notte.
uellllllllllllllllllllllllllllllla da quanto tempo.
come va la voce? :)
canti sempre?
Ti posso rispondere io..
La voce è sempre bella..
grazie!!! :O
Ciao Padi!! Si canto sempre... studio molto per questo mi collego
pochissimo :( Non so se posso andare off topic :sofico: vabbè va ti mando un pvt!
parli con il capo della gilda degli eroi che ti permettera' di accedere all'esame finale e diventare adulto insieme a sussurro :O
fable..:asd:
Cosa cambia da adolescente ad adulto?
Le responsabilità fondamentalmente.
Si è davvero più maturi col passare degli anni?
Dipende dai cambiamenti della vita (lavoro, famiglia...) e dal modo con cui si affrontano queste nuove problematiche (alcuni non maturano mai)
E' cambiato il vostro modo di pensare su determinate cose?
Assolutamente sì, cambia tutto in relazione alla maggiore esperienza acquisita.
Quando si capisce che si è "diventati adulti"?
Quando si smette di sognare un mondo migliore e ci si alza tutte le mattine per andare a lavorare
Ricordo che quando ero piccolo mi chiedevo che cosa penserò quando avrò intorno ai 30 anni, non mi divertirò più come prima?
Beh penso sempre a quella cosa (come prima) ma è cambiato il modo in cui ci penso..
Invece credo che la migliore età sia quella da 25 a 30 anni...
La risposta è NO, non ti divertirai più COME prima, ma lo farai in modo diverso e altrettanto appagante... forse solo meno spensierato.
Dumah Brazorf
16-09-2006, 10:05
Sussurro è una cippa ed ho fatto bene a mazzolarla nell'area degli eroi :asd:
Concordo, mi è sempre stata sulle oo, è di un supponente che ha dell'incredibile! :asd:
Kharonte85
16-09-2006, 10:23
ahhh pensavo fosse riferito precisamente al mio discorso :D scusa :)
Comunque, dimmi se sbaglio please (a quest'ora il cervello è stato bannato dal corpo :D) ma in parole povere quello che vuoi dire tu è: aprire gli occhi = vedere più cose = più possibilità di cose "spiacevoli" e infelicità.
Se ho capito bene, beh è normale :) Eccole le difficoltà per cui non è facile diventare adulto nella testa. È difficile assumersi delle responsabilità, è difficile appunto diventare anziani mentre è naturale invecchiare :)
Ma non è vero che mettere la testa "sotto la sabbia" per scaricarsi le proprie colpe è sinonimo di felicità e serenità :) Cioè, in un certo senso, è il discorso "non vedo niente quindi non mi può dispiacere se succede qualcosa di male".
Appunto il limite che c'è tra l'adolescente e l'adulto, l'abbiamo rimarcato :) L'adulto vede l'inferno dove un adolescente vede solo paradiso. Ma il conoscere l'inferno permette all'adulto di fronteggiarlo. Differentemente, un adolescente difficilmente avrà gli strumenti a disposizione per affrontarlo se ci si imbatte.
Se ho malinterpretato tutto il tuo discorso chiedo venia, mi auto-dò una botta in testa e cado in letargo fino a domattina :D :)
Marco
Risorto a nuova luce ora commento :D
Si' hai colto il senso di quello che volevo dire...crescere significa anche realizzare che il mondo non è giusto...non si adopera a costruire la tua felicita'...ma sei tu che con le tue capacita' che te la devi trovare...ti accorgi che l'universo è grande in misura a quanto riesci a pensarlo...
Vedere di piu' ti consente di percepire di piu' sia i momenti belli che quelli brutti...hai piu' esigenze ma hai anche piu' strumenti per conseguire i tuoi scopi...in sostanza diventi piu' responsabile di quello che ti succede....ecco perche' è difficile (e tante volte non si vuole) crescere... :)
[QUOTE=Kharonte85] ...ti accorgi che l'universo è grande in misura a quanto riesci a pensarlo...
QUOTE]
leopardi ti fa un baffo :D
Kharonte85
16-09-2006, 10:34
Leopardi ti fa un baffo :D
:D
deggungombo
16-09-2006, 11:06
Cosa cambia da adolescente ad adulto?
Si è davvero più maturi col passare degli anni?
E' cambiato il vostro modo di pensare su determinate cose?
Quando si capisce che si è "diventati adulti"?
Ricordo che quando ero piccolo mi chiedevo che cosa penserò quando avrò intorno ai 30 anni, non mi divertirò più come prima?
Beh penso sempre a quella cosa (come prima) ma è cambiato il modo in cui ci penso..
Invece credo che la migliore età sia quella da 25 a 30 anni...premessa:
sono ben lontano dal definirmi adulto perchè purtroppo qualcuno (tarato) per diventare adulti intende perdere la capacità di stupirsi di fronte a cose nuove, e comunque dall'alto della propria superbia e stupidità si fa sfuggire la possibiltà di continuare a crescere mostrando un ottusa sicurezza credendo di sapere ormai tutto sulla vita...
qui sul forum da quanto leggo mi pare siano frequenti persone di "età avanzata" che si mettono ancora in discussione...non c'è nulla di più positivo. :)
spero non perdere mai la capacità di stupirmi
ognuno ha le proprie esperienze, porto la mia (ho 27 anni):
quando ero adolescente mi sentivo ogni giorno obbligato a dover dimostrare qualcosa agli altri...
non c'è stata liberazione più grossa di poter vivere senza l'obbligo di render conto verso il giudizio altrui...
non significa chiusura verso l'esterno, ma semplicemente è stato prendere coscienza della propria validità come essere umano che è in grado di decidere per se senza farsi totalmente influenzare dai giudizi esterni...
una volta acquisito tale punto fermo amo aprirmi verso tutto ciò che mi circonda e cerco di capirlo e farlo mio
non sempre facile, ma ci provo. :)
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