Special
14-09-2006, 16:59
Dopo l'annunciata resa di un anno fa, il popolare client P2P eDonkey abbandona il campo e paga il fio. La notizia è di ieri: MetaMachine, l'azienda produttrice di eDonkey, si è accordata con la RIAA (Recording Industry Association of America) e ha patteggiato il pagamento di 30 milioni di dollari per i danni arrecati all'industria. eDonkey è l'ultima vittima della persecuzione giudiziaria dell'industria musicale nei confronti della rete P2P sulla scia della decisione della Corte Suprema statunitense nel caso MGM vs. Grokster.
La storia. Era il 2002, poco dopo la caduta di Napster, dozzine di aziende iniziavano a popolare il panorama P2P con l'intento di colmare il vuoto lasciato dal popolare software di file-sharing musicale. Una di queste era MetaMachine, con base a New York, azienda guidata da due talentuosi, affamati di gloria, Sam Yagan e Jed McCaleb. Insieme, i due crearono il client eDonkey, una applicazione rivoluzionaria che cambiò di fatto il modo in cui i file di grandi dimensioni venivano scambiati online. In quel periodo il panorama P2P era dominato da FastTrack (KaZaA, Grokster), basato sul protocollo Gnutella, (migliorato in scalabilità, ed evoluto attraverso il concetto di supernodo), la seconda generazione dei protocolli P2P.
La tecnologia eDonkey tuttavia era all'avanguardia rispetto a FastTrack per quanto riguarda la capacità di trasferire file di grandi dimensioni. Come BitTorrent, anche eDonkey infatti è una rete (semi)decentralizzata che si occupa di "spezzare" i file in piccoli segmenti creando micro-sciami di download che incrementano notevolmente l'efficienza del trasferimento file. eDonkey inoltre permetteva agli operatori indipendenti di creare i propri server di indexing, e questo consentì alla rete di estendersi a macchia d'olio in poco tempo in tutto il mondo. Per risolvere il problema dei server, necessari a "guidare" i client nel network, MetaMachine aveva sviluppato anche una nuova versione più decentralizzata del protocollo, chiamata Overnet. Anche Overnet segnò un grande passo avanti per il P2P, ma l'attaccamento degli utenti alle "community centralizzate" non permise mai a questa rete avanzata di rimpiazzare eDonkey. La rete eDonkey traeva beneficio anche dai famosi siti di indexing che offrivano link verificati o "hash link" in modo da garantire alle community download sicuri. Lo stesso non accadeva invece per FastTrack, presto divenuta "impopolare" per l'alto numero di fake e file corrotti. Di lì a breve BitTorrent sarebbe divenuto il network di file-sharing più vasto, in termini di consumo di banda, ma eDonkey2000 non perse mai in popolarità, e la sua particolare capacità di "far trovare" file rari o non comuni non ha oggi rivali nel settore. La fortuna di eDonkey si deve anche ai numerosi client, diversi da quello ufficiale, nati sulla spinta della comunità open-source (conoscete eMule?).
A Giugno 2005 tuttavia, dopo una lunga battaglia legale, l'industria riuscì a sferrare il suo colpo più duro all'intera community P2P. La Corte Suprema si espresse sul caso MGM vs. Grokster sentenziando la responsabilità degli sviluppatori P2P nel caso di violazione di copyright da parte degli utenti dei loro software. Nel Settembre successivo la RIAA contattò le principali aziende legate al P2P invitandole a cessare l'attività, e offrendo di risolvere la disputa in "pre-litigation". Tra patteggiamenti e chiusure fu subito effetto domino: caddero Grokster, BearShare, WinMX, LimeWire e iMesh, mentre Ares Galaxy passò ad una distribuzione open-source. A fine Settembre 2005 il presidente di MetaMachine, Sam Yagan, annunciò la resa di eDonkey (mancanza di fondi per affrontare la battaglia legale). eDonkey si sarebbe dovuto trasformare in un "online content retailer" operante in un ambiente P2P chiuso.
La fine di eDonkey: A partire dall'11 Settembre scorso gli utenti del client eDonkey ricevono un messaggio pop-up all'apertura del programma: "Il client eDonkey2000 non è più disponibile. Visitate eDonkey2000.com per avere dettagli". Sul sito c'è solo un altro messaggio: "If you steal music or movies, you are breaking the law. Courts around the world - including the United States Supreme Court - have ruled that businesses and individuals can be prosecuted for illegal downloading. You are not anonymous when you illegally download copyrighted material. Your IP address is XX.XXX.XXX.XX and has been logged. Respect the music, download legally. Goodbye Everyone". MetaMachine con ogni probabilità abbandona definitivamente il mondo P2P, almeno questo si deduce dagli estratti dell'accordo di patteggiamento pubblicati da Slyck.com. E il network? Il client eDonkey non esiste più, ma a questo software faceva riferimento solo il 10% della community. La routine quotidiana di file-sharing passa ora interamente sulle spalle (schiena?) di eMule, ultimo grande faro di questo protocollo P2P.
http://www.tweakness.net/index.php?topic=2914
Altri link x maggiori info (http://news.google.it/news?ned=it&ncl=http://www.tgcom.mediaset.it/tgtech/articoli/articolo327414.shtml&hl=it)
La storia. Era il 2002, poco dopo la caduta di Napster, dozzine di aziende iniziavano a popolare il panorama P2P con l'intento di colmare il vuoto lasciato dal popolare software di file-sharing musicale. Una di queste era MetaMachine, con base a New York, azienda guidata da due talentuosi, affamati di gloria, Sam Yagan e Jed McCaleb. Insieme, i due crearono il client eDonkey, una applicazione rivoluzionaria che cambiò di fatto il modo in cui i file di grandi dimensioni venivano scambiati online. In quel periodo il panorama P2P era dominato da FastTrack (KaZaA, Grokster), basato sul protocollo Gnutella, (migliorato in scalabilità, ed evoluto attraverso il concetto di supernodo), la seconda generazione dei protocolli P2P.
La tecnologia eDonkey tuttavia era all'avanguardia rispetto a FastTrack per quanto riguarda la capacità di trasferire file di grandi dimensioni. Come BitTorrent, anche eDonkey infatti è una rete (semi)decentralizzata che si occupa di "spezzare" i file in piccoli segmenti creando micro-sciami di download che incrementano notevolmente l'efficienza del trasferimento file. eDonkey inoltre permetteva agli operatori indipendenti di creare i propri server di indexing, e questo consentì alla rete di estendersi a macchia d'olio in poco tempo in tutto il mondo. Per risolvere il problema dei server, necessari a "guidare" i client nel network, MetaMachine aveva sviluppato anche una nuova versione più decentralizzata del protocollo, chiamata Overnet. Anche Overnet segnò un grande passo avanti per il P2P, ma l'attaccamento degli utenti alle "community centralizzate" non permise mai a questa rete avanzata di rimpiazzare eDonkey. La rete eDonkey traeva beneficio anche dai famosi siti di indexing che offrivano link verificati o "hash link" in modo da garantire alle community download sicuri. Lo stesso non accadeva invece per FastTrack, presto divenuta "impopolare" per l'alto numero di fake e file corrotti. Di lì a breve BitTorrent sarebbe divenuto il network di file-sharing più vasto, in termini di consumo di banda, ma eDonkey2000 non perse mai in popolarità, e la sua particolare capacità di "far trovare" file rari o non comuni non ha oggi rivali nel settore. La fortuna di eDonkey si deve anche ai numerosi client, diversi da quello ufficiale, nati sulla spinta della comunità open-source (conoscete eMule?).
A Giugno 2005 tuttavia, dopo una lunga battaglia legale, l'industria riuscì a sferrare il suo colpo più duro all'intera community P2P. La Corte Suprema si espresse sul caso MGM vs. Grokster sentenziando la responsabilità degli sviluppatori P2P nel caso di violazione di copyright da parte degli utenti dei loro software. Nel Settembre successivo la RIAA contattò le principali aziende legate al P2P invitandole a cessare l'attività, e offrendo di risolvere la disputa in "pre-litigation". Tra patteggiamenti e chiusure fu subito effetto domino: caddero Grokster, BearShare, WinMX, LimeWire e iMesh, mentre Ares Galaxy passò ad una distribuzione open-source. A fine Settembre 2005 il presidente di MetaMachine, Sam Yagan, annunciò la resa di eDonkey (mancanza di fondi per affrontare la battaglia legale). eDonkey si sarebbe dovuto trasformare in un "online content retailer" operante in un ambiente P2P chiuso.
La fine di eDonkey: A partire dall'11 Settembre scorso gli utenti del client eDonkey ricevono un messaggio pop-up all'apertura del programma: "Il client eDonkey2000 non è più disponibile. Visitate eDonkey2000.com per avere dettagli". Sul sito c'è solo un altro messaggio: "If you steal music or movies, you are breaking the law. Courts around the world - including the United States Supreme Court - have ruled that businesses and individuals can be prosecuted for illegal downloading. You are not anonymous when you illegally download copyrighted material. Your IP address is XX.XXX.XXX.XX and has been logged. Respect the music, download legally. Goodbye Everyone". MetaMachine con ogni probabilità abbandona definitivamente il mondo P2P, almeno questo si deduce dagli estratti dell'accordo di patteggiamento pubblicati da Slyck.com. E il network? Il client eDonkey non esiste più, ma a questo software faceva riferimento solo il 10% della community. La routine quotidiana di file-sharing passa ora interamente sulle spalle (schiena?) di eMule, ultimo grande faro di questo protocollo P2P.
http://www.tweakness.net/index.php?topic=2914
Altri link x maggiori info (http://news.google.it/news?ned=it&ncl=http://www.tgcom.mediaset.it/tgtech/articoli/articolo327414.shtml&hl=it)