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View Full Version : sponsor uccideranno il grande rock ?


Adric
14-09-2006, 15:29
«Gli sponsor uccideranno il grande rock»

Jovanotti alla presentazione del suo libro fotografico: è triste che il pop serva per vendere gelati.

Le industrie offrono i concerti gratis ma ti impediscono di esprimere idee.

di LUCA BENEDETTI MILANO — «Vasco Rossi può permettersi di legare la sua musica agli sponsor senza perdere credibilità. È un maestro nella gestione dell'immagine: ha capito che doveva smetterla di dare canzoni alla pubblicità e, guarda caso, ha dichiarato che la sua anima non è più in vendita proprio nel momento in cui era in circolazione lo spot con "Happy Hour" di Ligabue. La loro rivalità per il trono del rock mi ricorda i duelli sul ring fra Cassius Clay e George Foreman». Metti una sera a cena con Jovanotti in un ristorante di Milano: risotto ai frutti di mare e filetto di branzino («Sono sempre vegetariano, ma ho ripreso a mangiare il pesce») accostato coraggiosamente a un eccellente vino rosso, perché il bianco proprio non gli piace. Lorenzo Cherubini vuole festeggiare l'uscita dell'elegante libro fotografico "Quarantology" edito da Rizzoli (da oggi in libreria a 35 euro): è un lussuoso volume formato gigante di quasi trecento pagine che ripercorre 40 anni di vita (li compirà il 27 settembre) e 20 di musica attraverso immagini pubbliche e private («Mostro per la prima volta la mia casa e la mia bambina»), alcune inedite e altre scattate dallo stesso Jovanotti. Stimolata dall'atmosfera conviviale, spesso la conversazione deraglia su altri argomenti, fra cui il rapporto fra artista e pubblicità, su cui Lorenzo torna ammettendo di essere attratto dalla creatività di questo ambiente: «Forse anch'io scriverò la musica per uno spot pubblicitario, ma sarà una composizione concepita per quello scopo e che non inciderò mai su disco». E fra i due rivali Vasco Rossi e Ligabue, Jovanotti chi sceglie? «Vasco è l'unica vera icona del rock italiano; ma ho molta stima anche per Luciano: mi piace quello che scrive anche se ha uno stile diverso dal mio. Vasco, Ligabue e Luca Carboni, a cui auguro tanta fortuna per il disco nuovo che sta per uscire, sono tre persone a cui chiederei un giudizio e un consiglio: mi fido di loro perché sono persone buone, oneste e sincere». Ma ce n’è anche per De Gregori, senza rancore: «Chiesi a Francesco di cantare con me "Salvami" perchè sapevo che era una canzone che avrebbe suscitato polemiche e un duetto con lui mi avrebbe legittimato. Lui mi rispose con una lunga lettera piena di complimenti ma disse che non se la sentiva di affrontare casini». Nelle oltre 500 foto del libro "Quarantology" c'è anche la testimonianza dell'affetto straripante con cui la gente accoglie Lorenzo nei suoi concerti: «Il tour estivo è andato molto bene: c'erano sempre non meno di 5 mila persone nonostante il biglietto a 25 euro. A parte le grandi produzioni internazionali, però, la musica dal vivo è in crisi per colpa dei troppi live gratis, che non fanno bene né al mercato né alla cultura musicale. Mi avvilisce pensare che il pop serva a vendere più gelati e provo un senso di disgusto quando vedo un grande come Sting esibirsi "marchiato" dal cornetto Algida. Bono mi ha raccontato che la Pepsi li avrebbe ricoperti d'oro pur di sponsorizzare il "Pop Mart Tour" degli U2: potevano guadagnare miliardi, invece ci hanno rimesso una valanga di soldi, perché Bono è convinto, ancora oggi, che la presenza di uno sponsor non gli permetta di esprimere le sue idee con la stessa forza, sincerità e libertà. E io sono d'accordo con lui». Secondo Jovanotti la pubblicità sta uccidendo la musica anche in televisione: «Il calo di ascolti del "Festivalbar" è dovuto ai tanti, troppi spot. Mi spiace per Andrea Salvetti, al quale voglio bene anche se l'anno scorso mi ha negato una vittoria sacrosanta con "Tanto(3)" per far vincere Nek. Erano sbagliati anche i presentatori del "Festivalbar", perché non erano al servizio della musica, ma solo della propria immagine: bisogna prendere esempio da Pippo Baudo, che fa apparire noi cantanti più belli, intelligenti e bravi di quello che in realtà siamo». L'elogio a Pippo Baudo non è il segnale di un clamoroso ritorno di Jovanotti al Festival di Sanremo del 2007: «Sicuramente non andrò a Sanremo in gara. Potrei partecipare come ospite, ma solo con una motivazione artistica molto forte. L'anno prossimo mi concentrerò sul disco nuovo, che dovrebbe uscire a cavallo fra il 2007 e il 2008».

mercoledì 13 settembre 2006
(Il Tempo)

Adric
15-09-2006, 23:33
ce ne sono di affermazioni interessanti, al di là di chi le ha pronunciate, ma pare che nessuno voglia sbilanciarsi.

Harvester
16-09-2006, 00:59
tralasciando il "regalo" per i fan a 35€......

la musica live è in crisi per i prezzi assurdi che chiedono.....o te la cavi con un festival oppure se ne vanno 40-50 euro per un concerto di ligabue o simili. ma siano impazziti? ben vengano quelli gratis.

e poi tira in mezzo il "top" della produzione musicale.....il festivalbar! piagnucolando perfino perchè voleva vincere con quell'ammasso di suoni sconclusionati che lui chiama canzone. ma che tristezza jovanotti......

Adric
16-09-2006, 01:45
A parte le grandi produzioni internazionali, però, la musica dal vivo è in crisi per colpa dei troppi live gratis, che non fanno bene né al mercato né alla cultura musicale.
questa affermazione non l'ho proprio capita, mica siamo più negli anni 70, quando i giovani proletari dalle altre regioni andavano a Umbria Jazz perchè i concerti erano gratuiti (e non perchè del jazz gliene fregasse qualcosa).

Mi avvilisce pensare che il pop serva a vendere più gelati e provo un senso di disgusto quando vedo un grande come Sting esibirsi "marchiato" dal cornetto Algida. Bono mi ha raccontato che la Pepsi li avrebbe ricoperti d'oro pur di sponsorizzare il "Pop Mart Tour" degli U2: potevano guadagnare miliardi, invece ci hanno rimesso una valanga di soldi, perché Bono è convinto, ancora oggi, che la presenza di uno sponsor non gli permetta di esprimere le sue idee con la stessa forza, sincerità e libertà.
Ma se Heineken da parecchi anni sponsorizza festival sia di rock che di jazz, così come JVC e Playboy i festival di jazz in altre nazioni e nessuno ho mai sentito lamentarsene.....
bisogna prendere esempio da Pippo Baudo, che fa apparire noi cantanti più belli, intelligenti e bravi di quello che in realtà siamo.
E qui Jovanotti ignora (o finge di ignorare), a proposito di sponsor, che Pippo Baudo ha patteggiato in passato una condanna per le mazzette dagli sponsor in RAI:
http://old.lapadania.com/1998/settembre/18/180998p10a4.htm :blah:

Darkel83
16-09-2006, 01:59
voleva vincere con quell'ammasso di suoni sconclusionati che lui chiama canzone. ma che tristezza jovanotti......

Non so se ridere o compatirti... l'ensamble che ha messo su jovanotti è fra i migliori in italia ed è composto da musicisti di livello internazionale...
Tu vai pure a guardarti i festival a scrocco, io preferisco spendere e sentire uno spettacolo di musica seria, mica dei buffoni che cantano merdate in playback.

Mi astengo dall'esprimere giudizi su quello che pensa, anche perchè quando fai un disco come "buon sangue" ti puoi permettere di dire quel cazzo che vuoi per quanto mi riguarda.

Harvester
16-09-2006, 07:58
Non so se ridere o compatirti... l'ensamble che ha messo su jovanotti è fra i migliori in italia ed è composto da musicisti di livello internazionale...
Tu vai pure a guardarti i festival a scrocco, io preferisco spendere e sentire uno spettacolo di musica seria, mica dei buffoni che cantano merdate in playback.

Mi astengo dall'esprimere giudizi su quello che pensa, anche perchè quando fai un disco come "buon sangue" ti puoi permettere di dire quel cazzo che vuoi per quanto mi riguarda.

tu hai dei seri problemi. fossi in te, compatirei il tuo stato mentale :asd:

che significa sto post? quali merdate in playback? mah....:rolleyes:

visti i tuoi post deliranti fino ad ora.....non capivo se ci fai o ci sei. ora la risposta è chiara. bye bye ;)

JackTheReaper
16-09-2006, 09:14
tu hai dei seri problemi. fossi in te, compatirei il tuo stato mentale :asd:

che significa sto post? quali merdate in playback? mah....:rolleyes:

visti i tuoi post deliranti fino ad ora.....non capivo se ci fai o ci sei. ora la risposta è chiara. bye bye ;)

i Children of Bodom regnano!
altro che playback!!!

BadMirror
16-09-2006, 11:02
Vogliamo ripetere le stesse scenette dell'ultimo 3d aperto da Adric (detto tra noi, uno dei pochi ad aprire 3d di una certa rilevanza...)?
Stavolta non entro in discussioni sterili, vado giù di sospensioni di brutto, fate vobis ;)

STICK
16-09-2006, 16:51
a proposito di spot e canzoni vendute ai vari sponsor;ecco la dichiarazione in merito di Vasco sul suo sito:


…In principio fu Vodafone…
Con le sue colossali campagne pubblicitarie capaci di lanciare e di far conoscere nuovi artisti e talenti (Dandy Warhol o, Luna pop ecc.) con un’efficacia cento volte più potente di una qualsiasi normale promozione discografica.
Confesso di aver pensato che avrebbe potuto essere un’idea interessante “prestare”, per tre mesi, una mia canzone nuova - “Come Stai”- in occasione dell’uscita dell’ album, sostituendo così la “solita” promozione televisiva e radiofonica.
Presto mi resi conto di avere commesso due errori.
Primo: il concetto della canzone veniva ridotto e in qualche modo distorto, piegato in favore di un prodotto in vendita.
Secondo: la campagna era talmente ossessiva e martellante da finire per trasformare il significato, per me profondo e provocatorio della canzone in un… motivetto orecchiabile e leggero.
In ultimo, probabilmente avevo sottovalutato la popolarità di vascorossi che non aveva bisogno di una esposizione così martellante e prepotente.

Ne presi atto e, perciò, rifiutai decisamente la proposta di vodafone di utilizzare un’altra canzone dell’album BUONI o CATTIVI. Mi rassegnai al fatto compiuto, che oramai
“come stai?…ti distingui dal luogo comune…”
potesse essere associato all’ essere clienti di una determinata compagnia telefonica o al possesso di un telefonino con qualche funzione in più.
(…per fortuna non è andata così…)

Poi arrivò la FIAT, il marchio nazionale per eccellenza che chiedeva rispettosamente di usare il concetto di SENZA PAROLE (“ho guardato dentro un’emozione e ci ho visto dentro tanto amore, che ho capito perché non si comanda al cuore”)
per pubblicizzare la nuova Punto e rilanciare il marchio “attraverso una canzone e un personaggio tanto vicino ai giovani”.
La campagna, mi venne precisato, sarebbe stata meno martellante e lo spot era molto bello. Lo speaker non copriva mai le parole e il concetto di emozione che non fa ragionare e che comanda al cuore mi sembrava correttamente sottolineato anche attraverso le immagini di una spensierata corsa in automobile.
Pensavo che non fosse stata fatta violenza alla canzone e al suo significato e che anzi lo spot la valorizzasse.
Quando mi fu chiesto REWIND, però, cominciai a pensare che ogni gioco è bello finchè dura poco. Ero tentato di rifiutare. Poi visionai lo spot: era molto originale e ben fatto anche se il concetto che usciva dalle immagini legate al testo cominciava a risultarmi un tantino riduttivo. “perché tu vai, vai veloce come il vento” nella mia canzone significa
velocità di “cervello”, non di velocità in senso fisico, di una automobile! Qui cominciò ad incrinarsi la mia speranza che la pubblicità potesse diventare uno strumento valido per diffondere l’emozione di una mia canzone. Ero sempre più convinto, invece, che le parole e il senso venivano forzatamente piegati all’unico scopo di vendere il prodotto. E la cosa mi piaceva sempre di meno.
Quando è arrivata la richiesta di utilizzare anche TI PRENDO E TI PORTO VIA non ho neanche voluto vedere lo spot.

Solo all’idea che “ti prendo e ti porto via” potesse essere interpretata …su “un’ automobile” invece che “sulla coda di una cometa”, mi veniva il vomito.
Avevo improvvisamente realizzato che non sono più disposto ad accettare che una mia canzone venga manipolata per un’interpretazione diversa da quella “ideale”, quella che ognuno sente con l’immaginazione nel proprio cuore.
Le emozioni e i sogni dei miei fans meritano rispetto.

Ecco perché non ho più dato il mio consenso.

Un’ultima considerazione:
Non ho niente contro la pubblicità anche se non l’ho mai amata.
La considero una forma di comunicazione destinata a creare un bisogno in più da soddisfare e a generare quindi frustrazione.
Come molti la ritengo un male necessario e certamente nel mondo c’è di peggio.
Forse può anche aiutare a far conoscere e divulgare la produzione di un artista sconosciuto e di talento.
Ma Questo non è il mio caso.

Non ho più intenzione di lasciare che le mie canzoni vengano utilizzate per veicolare messaggi commerciali e d’ora in avanti per quanto mi sarà possibile cercherò di difenderle.
È sbagliando che imparo…
Come sempre.

Vasco Rossi


alla fine i dubbi permangono,anche parzialmente su scelte del genere:in questo caso non serviva arrivare al terzo brano per fare queste riflessioni,mah non sò che dire.

Darkel83
16-09-2006, 17:22
Secondo me hanno capito che le musice negli spot iniziano a fare male alle vendite degli album, anche perchè senitire 1000 volte alla settimana sempre lo stesso ritornello alla fine finisci per odiarla quella canzone, troppo ossessionante...

STICK
16-09-2006, 17:58
Secondo me hanno capito che le musice negli spot iniziano a fare male alle vendite degli album, anche perchè senitire 1000 volte alla settimana sempre lo stesso ritornello alla fine finisci per odiarla quella canzone, troppo ossessionante...



Può darsi;fatto sta che in generale ora un artista riesce a guadagnare con gli sponsor e i concerti:ormai i dischi non li compra più nessuno.Da un lato li capisco se "si vendono" per uno spot.

Darkel83
16-09-2006, 18:01
Può darsi;fatto sta che in generale ora un artista riesce a guadagnare con gli sponsor e i concerti:ormai i dischi non li compra più nessuno.Da un lato li capisco se "si vendono" per uno spot.

Sì è vero.
Cmq per l'artista è anche meglio, anche perchè come diceva qualcuno: "vorrei capire perchè, sulle 30 carte del mio CD a me ne rimangono solo 3"

giovane acero
16-09-2006, 18:07
a proposito di spot e canzoni vendute ai vari sponsor;ecco la dichiarazione in merito di Vasco sul suo sito:


…In principio fu Vodafone…
Con le sue colossali campagne pubblicitarie capaci di lanciare e di far conoscere nuovi artisti e talenti (Dandy Warhol o, Luna pop ecc.) con un’efficacia cento volte più potente di una qualsiasi normale promozione discografica.
[...]
È sbagliando che imparo…
Come sempre.

Vasco Rossi


alla fine i dubbi permangono,anche parzialmente su scelte del genere:in questo caso non serviva arrivare al terzo brano per fare queste riflessioni,mah non sò che dire.

secodo me è una buona analisi analisi, vista dalla prospettiva dell'artista, mi pare chiarisca maggiormente i 'pesi' in campo... :stordita: