View Full Version : Cina, Prodi: "Italia in ritardo, deve correre"
NANCHINO, 13 settembre (Reuters) - L'Italia ha accumulato troppo ritardo nelle relazioni economiche con la Cina ed è arrivato il momento di correre.
E' la sollecitazione del presidente del Consiglio Romano Prodi arrivato oggi a Nanchino per una missione che vede la presenza, oltre che del governo, di una rappresentanza di circa 700 imprese italiane guidate da Confindustria, Abi e Ice.
"L'Italia è stata fuori troppo (dal mercato cinese) e dobbiamo entrare con tutte le forze che abbiamo anche se abbiamo molte debolezze", ha detto Prodi.
A chi gli faceva notare che forse l'Italia arriva troppo tardi Prodi ha risposto: "Il ritardo può esserci stato ma quando ci si trova davanti a uno sviluppo così i premi sono tanti. Guai a ritardare ancora. Adesso arriviamo tardi e dobbiamo correre".
Nel corso della visita è prevista la sigla di un accordo di joint venture tra Iveco e la società cinese Nac e la finalizzazione di un accordo tra Fiat <FIA.MI> e la cinese Saic Motor per i motori diesel.
Reuters
Ominobianco
13-09-2006, 12:29
Vista l'importanza della Cina era necessario un viaggio serio con un ampia delegazione in quel paese.
In 5 anni di governo Berlusconi in Cina non ci è mai andato mentre tutti gli altri premier andavano portando a casa importanti accordi con uno dei paesi più importanti la mondo.
Mi ricordo che dovette muoversi il presidente Ciampi mettendo su una delegazione per fare una visita alla Cina e cercare di portare a casa qualcosa.
sempreio
13-09-2006, 12:36
Vista l'importanza della Cina era necessario un viaggio serio con un ampia delegazione in quel paese.
In 5 anni di governo Berlusconi in Cina non ci è mai andato mentre tutti gli altri premier andavano portando a casa importanti accordi con uno dei paesi più importanti la mondo.
Mi ricordo che dovette muoversi il presidente Ciampi mettendo su una delegazione per fare una visita alla Cina e cercare di portare a casa qualcosa.
ma credi che prodi faccia qualcosa? ma dai non scherziamo, abbiamo le aziende in declino, i nostri manufatti ormai sono ai livelli dei loro, prodi dovrebbe preoccuparsi molto di più dell' economia interna, per ora da quello che sento sarà il solito immobilismo
Ominobianco
13-09-2006, 12:51
ma credi che prodi faccia qualcosa? ma dai non scherziamo, abbiamo le aziende in declino, i nostri manufatti ormai sono ai livelli dei loro, prodi dovrebbe preoccuparsi molto di più dell' economia interna, per ora da quello che sento sarà il solito immobilismo
Ha organizzato una delegazione in grande stile.
Ci sarà Prodi accompagnato da 4 ministri(Di Pietro, Bindi, Bonino e Mussi)e 1 Viceministro(Sergio D'Antoni).
Ci sarà Corrado Faissola presidente dell'ABI(Associazione Banche Italiane) con la rappresentanza di 20 banche.
Ci sarà Luca Cordero Di Montezemolo presidente di Confindustria con una rappresentanza di 700 imprese.
12 rappresentanti regionali e 26 rappresentanti di associazioni di industriali.
Ci saranno 5 appuntamenti:a Nanchino,Canton,Shangai,Tianjin,Pechino.
Si tratteranno le materie più disparate dagli accordi economici agli scambi culturali ai diritti umani.
L'economia interna si risana anche così,pensare di arroccarci e non trattare e comunicare con grandi colossi come la Cina è una follia.
su questo argomento mi sento tanto rifondarolo :p
sempreio
13-09-2006, 13:17
Ha organizzato una delegazione in grande stile.
Ci sarà Prodi accompagnato da 4 ministri(Di Pietro, Bindi, Bonino e Mussi)e 1 Viceministro(Sergio D'Antoni).
Ci sarà Corrado Faissola presidente dell'ABI(Associazione Banche Italiane) con la rappresentanza di 20 banche.
Ci sarà Luca Cordero Di Montezemolo presidente di Confindustria con una rappresentanza di 700 imprese.
12 rappresentanti regionali e 26 rappresentanti di associazioni di industriali.
Ci saranno 5 appuntamenti:a Nanchino,Canton,Shangai,Tianjin,Pechino.
Si tratteranno le materie più disparate dagli accordi economici agli scambi culturali ai diritti umani.
L'economia interna si risana anche così,pensare di arroccarci e non trattare e comunicare con grandi colossi come la Cina è una follia.
il problema è che io non mi fido di prodi, ci scommetto che pur di farsi dare qualche appalto è capace di regalare la sardegna o le coste italiane :mbe:
occhio che i cinesi sono furbi però :)
sempreio
13-09-2006, 13:57
occhio che i cinesi sono furbi però :)
;) infatti, vogliono tutto in cambio di nulla
occhio che i cinesi sono furbi però :)
tu dici? :D
bluelake
13-09-2006, 14:07
Io continuo a dire che un paese serio e onesto dovrebbe riservare alla Cina lo stesso trattamento riservato a suo tempo alla Libia, all'Iraq, all'Iran, all'Afghanista, a Cuba e a ogni altro regime totalitario: embargo, non leccargli il culo.
Prodi da podista che sei...perchè non vai a NY per la prossima maratona...ma ti fermi sul ponte di Brooklyn...ti attacchi na pietra al collo e ti lanci :D :D
Azz vuoi correre?
:mbe:
Io continuo a dire che un paese serio e onesto dovrebbe riservare alla Cina lo stesso trattamento riservato a suo tempo alla Libia, all'Iraq, all'Iran, all'Afghanista, a Cuba e a ogni altro regime totalitario: embargo, non leccargli il culo.
io rifondarolo, e tu guerrafondaio!
non c'è più religione :D
Io continuo a dire che un paese serio e onesto dovrebbe riservare alla Cina lo stesso trattamento riservato a suo tempo alla Libia, all'Iraq, all'Iran, all'Afghanista, a Cuba e a ogni altro regime totalitario: embargo, non leccargli il culo.
Anche io la penso così...spero che il mondo occidentale, un giorno, non abbia a pentirsi di questo suo comportamento accomodante nei confronti della Cina...secondo me aprire le frontiere è stato un grossissimo errore......IMHO ovviamente :fagiano:
ALBIZZIE
13-09-2006, 15:10
Io continuo a dire che un paese serio e onesto dovrebbe riservare alla Cina lo stesso trattamento riservato a suo tempo alla Libia, all'Iraq, all'Iran, all'Afghanista, a Cuba e a ogni altro regime totalitario: embargo, non leccargli il culo.
già mi pare di vedere la cina tremare al solo pensiero di un embargo italiano.
Ha organizzato una delegazione in grande stile.
Ci sarà Prodi accompagnato da 4 ministri(Di Pietro, Bindi, Bonino e Mussi)e 1 Viceministro(Sergio D'Antoni).
Ci sarà Corrado Faissola presidente dell'ABI(Associazione Banche Italiane) con la rappresentanza di 20 banche.
Ci sarà Luca Cordero Di Montezemolo presidente di Confindustria con una rappresentanza di 700 imprese.
12 rappresentanti regionali e 26 rappresentanti di associazioni di industriali.
Ci saranno 5 appuntamenti:a Nanchino,Canton,Shangai,Tianjin,Pechino.
Si tratteranno le materie più disparate dagli accordi economici agli scambi culturali ai diritti umani.
L'economia interna si risana anche così,pensare di arroccarci e non trattare e comunicare con grandi colossi come la Cina è una follia.
Finalmente qualcosa si muove, 5 anni buttati al vento, praticamente sarà il primo viaggio ufficiale in Cina del governo italiano, alla buon ora, gli altri paesi UE hanno più di 5 anni di vantaggio.
Come ho letto oggi su la stampa, quella del berluska è ricordata in Cina come la visita più breve fatta dal capo di un governo UE, 12 ore, che vergogna, si vede che per Mediaset non c'erano spiragli nel mercato cinese.
bluelake
13-09-2006, 15:14
io rifondarolo, e tu guerrafondaio!
non c'è più religione :D
ma va, che guerrafondaio :D con un mese di embargo la Cina si ritroverebbe tanta di quella produzione inevasa che andrebbe a piangere all'Onu come un bimbo piccino...
ah già! ma la Cina è nel consiglio di sicurezza dell'Onu! Che mattacchioni! :D
bluelake
13-09-2006, 15:17
già mi pare di vedere la cina tremare al solo pensiero di un embargo italiano.
io parlavo di qualunque paese serio, non della sola Italia... del resto, Cuba è in embargo solo perché ha un regime comunista, l'Iran è prossimo all'embargo perché vuole usare l'energia atomica, l'Iraq è stato democraticizzato a forza, e in tutti e tre questi stati sono garantiti più diritti umani di quelli che vengono garantiti in Cina. se è serietà questa...
bluelake
13-09-2006, 15:20
dimenticavo: quando le ditte in cui lavorate (quella in cui lavoro io no per fortuna) chiuderanno e vi manderanno a casa per andare ad aprire una bella fabbrica e una bella sede in Cina, come ha suggerito Montezemolo stamani, ricordatevi di questo thread :rolleyes:
roverello
13-09-2006, 15:23
ma credi che prodi faccia qualcosa? ma dai non scherziamo, abbiamo le aziende in declino, i nostri manufatti ormai sono ai livelli dei loro, prodi dovrebbe preoccuparsi molto di più dell' economia interna, per ora da quello che sento sarà il solito immobilismo
Autarchia?
Oppure ho capito male?
E dove esporteremo le nostre merci?
In Burkina Faso?
dimenticavo: quando le ditte in cui lavorate (quella in cui lavoro io no per fortuna) chiuderanno e vi manderanno a casa per andare ad aprire una bella fabbrica e una bella sede in Cina, come ha suggerito Montezemolo stamani, ricordatevi di questo thread :rolleyes:
ma anche no, vado da coVdeVo direttamente :rolleyes:
ALBIZZIE
13-09-2006, 15:27
io parlavo di qualunque paese serio, non della sola Italia... del resto, Cuba è in embargo solo perché ha un regime comunista, l'Iran è prossimo all'embargo perché vuole usare l'energia atomica, l'Iraq è stato democraticizzato a forza, e in tutti e tre questi stati sono garantiti più diritti umani di quelli che vengono garantiti in Cina. se è serietà questa...
cuba, iran, iraq... non sarebbero sotto embargo se avessero le potenzialità economiche pari a quelle della cina.
mi par di vederlo bush, che si fuma un bel sigaro insieme al suo amico fidel...
ironia a parte, ovvio che anche io troncherei i rapporti con chi non rispetta i diritti umani, ma anche con chi non rispetta le più elementari regole del commercio (vedi diritti, brevetti, royalty, lavoro minorile)
ma ci accodiamo agli altri e adesso andiamo a fare la fila davanti la sede cinese del commercio con l'estero.
sempreio
13-09-2006, 15:27
Autarchia?
Oppure ho capito male?
E dove esporteremo le nostre merci?
In Burkina Faso?
ma che vuoi esportare se le nostre aziende fanno acqua da tutte le parti, ora i cinesi comprano qualcosa per poi copiarcelo, fra 5 anni che facciamo noi? :rolleyes:
roverello
13-09-2006, 15:27
il problema è che io non mi fido di prodi, ci scommetto che pur di farsi dare qualche appalto è capace di regalare la sardegna o le coste italiane :mbe:
Sparata x sparata mi accontenterei che regalasse l'area su cui sorge Villa Certosa!
Gli argomenti principali saranno contraffazioni, concorrenza sleale e interscambio commerciale.
Comunque continuiamo con l'autarchia di chi non ha idee...
roverello
13-09-2006, 15:30
ma che vuoi esportare se le nostre aziende fanno acqua da tutte le parti, ora i cinesi comprano qualcosa per poi copiarcelo, fra 5 anni che facciamo noi? :rolleyes:
Visto che c'è il rischio che ce lo copino non lo mettiamo neppure in produzione.
E tutti a pane e acqua.
Comunque l'amore per il tuo Paese si vede già dalla firma.
Ciao
bluelake
13-09-2006, 15:31
Comunque continuiamo con l'autarchia di chi non ha idee...
sempre meglio che sporcarsi le mani di sangue lavorando con la Cina...
Prodi da podista che sei...perchè non vai a NY per la prossima maratona...ma ti fermi sul ponte di Brooklyn...ti attacchi na pietra al collo e ti lanci :D :D
Azz vuoi correre?
:mbe:
mazza che divertente!
:rolleyes:
ciaozoaiza
trallallero
13-09-2006, 15:59
ironia a parte, ovvio che anche io troncherei i rapporti con chi non rispetta i diritti umani, ma anche con chi non rispetta le più elementari regole del commercio (vedi diritti, brevetti, royalty, lavoro minorile)
ma ci accodiamo agli altri e adesso andiamo a fare la fila davanti la sede cinese del commercio con l'estero.
infatti é assurdo: noi abbiamo i sindacati al governo e i difensori dei diritti piú assurdi dei lavoratori e poi ci rincorriamo chi calpesta questi diritti senza problemi e fa viaggiare il proprio PIL solo ed esclusivamente grazie a questo.
:what: non capisco ?
davide87
13-09-2006, 16:01
è bravo prodi..portiamo gli industriali in cina... :muro: invece di mantenere le produzioni in Italia..sbattiamogli in faccia che la manodopera cinese costa meno...ma fai qualcosa per ridurre i costi del lavoro in Italia :muro: :rolleyes:
A Montezemolo può anche far piacere un viaggio in Cina, là i ricchi stanno diventanto tanti e le Ferrari può vendercele facilmente, inoltre potrebbe aprirci una fabbrica per fare le GPunto e risparmiare 2/3000 Euro cadauna per poi rivenderle in Italia allo stesso prezzo di oggi.........
Peccato poi che dovrà licenziare 2/3000 operai in FIAT Italia come danno collaterale non c'è male :O
Peccato poi che dovrà licenziare 2/3000 operai in FIAT Italia come danno collaterale non c'è male :O
ma va là, minaccia di chiudere, scalda un pò le parti sociali, piovono soldi e tutto come prima :rolleyes:
ma va là, minaccia di chiudere, scalda un pò le parti sociali, piovono soldi e tutto come prima :rolleyes:
Appunto perchè è FIAT così la fabbrica in CINA la compra coi nostri soldi, tutte le altre fabbriche che delocalizzano però licenziano senza troppi preamboli purtroppo.
Ti posso solo dire che nel suo piccolo, l'Italia con FIAC e ABAC era leader mondiale nella costruzione di compressori, indovina un po' ora dove vengono fabbricati? (perlomeno quelli per hobby, il professionale per ora è ancora costruito in italia).
Ciao
Appunto perchè è FIAT così la fabbrica in CINA la compra coi nostri soldi, tutte le altre fabbriche che delocalizzano però licenziano senza troppi preamboli purtroppo.
Ti posso solo dire che nel suo piccolo, l'Italia con FIAC e ABAC era leader mondiale nella costruzione di compressori, indovina un po' ora dove vengono fabbricati? (perlomeno quelli per hobby, il professionale per ora è ancora costruito in italia).
Ciao
eh ma noi stiamo diventanto un "paese di servizi"... :rolleyes:
Secondo me dobbiamo diventare bastardi come gli altri, farei accordi anche con l'Iran se ci danno petrolio a prezzo di favore :D :D
sempreio
13-09-2006, 18:29
Sparata x sparata mi accontenterei che regalasse l'area su cui sorge Villa Certosa!
Gli argomenti principali saranno contraffazioni, concorrenza sleale e interscambio commerciale.
Comunque continuiamo con l'autarchia di chi non ha idee...
queste sono idee? ma dai è logico che l' italia debba espandersi anche in cina il principale mercato nel mondo negli anni a venire, ma non credere che non si sia fatto molto negli anni passati, anzi i rapporti fra cina e italia sono solidi ormai da anni, ma i veri problemi sono proprio dentro al nostro paese per interscambio che possiamo offrire? per ora nulla o poco più, anzi tra poco i nostri laureati se ne andranno anche in cina per trovare un lavoro decente
sempreio
13-09-2006, 18:30
Secondo me dobbiamo diventare bastardi come gli altri, farei accordi anche con l'Iran se ci danno petrolio a prezzo di favore :D :D
che accordi e accordi, guerra contro l' iran per liberarla e poi gli fottiamo il petrolio :sofico:
anzi tra poco i nostri laureati se ne andranno anche in cina per trovare un lavoro decente
ne hanno già tanti di loro non è necessario.
delete_Daniel_Nero_delete
13-09-2006, 18:56
Io continuo a dire che un paese serio e onesto dovrebbe riservare alla Cina lo stesso trattamento riservato a suo tempo alla Libia, all'Iraq, all'Iran, all'Afghanista, a Cuba e a ogni altro regime totalitario: embargo, non leccargli il culo.
un paese serio ed onesto dovrebbe mettere alla gogna la popolazione?
bella onestà, degna giusto di personaggi alla bush che si sognano lo spionaggio cubano anche di notte.
andiamo, ognuno in casa propria è libero di fare quello che vuole e fino a prova contraria è sempre stato l'occidente a rompere il cazzo in casa degli altri.
Io continuo a dire che un paese serio e onesto dovrebbe riservare alla Cina lo stesso trattamento riservato a suo tempo alla Libia, all'Iraq, all'Iran, all'Afghanista, a Cuba e a ogni altro regime totalitario: embargo, non leccargli il culo.
ma tu forse non sai che commerciare con la cina provoca danni enormi alle piccole/medie imprese,ma al contrario avvantaggia molto le grosse aziende che possono delocalizzare.
infine anche allo stato conviene,perchè ad ogni oggetto imoportato dal paese asiatico corrisponde una tassa(tassa=soldi).
la colpa è da ricercare sopratutto nella moneta cinese lo yuan,che vale 10 volte di meno dell'euro.
Prodi da podista che sei...perchè non vai a NY per la prossima maratona...ma ti fermi sul ponte di Brooklyn...ti attacchi na pietra al collo e ti lanci :D :D
Azz vuoi correre?
:mbe:
Questa la si poteva anche risparmiare, neh.. emoticon o meno.
Ammonito.
trallallero
14-09-2006, 07:33
e fino a prova contraria è sempre stato l'occidente a rompere il cazzo in casa degli altri.
la accendiamo ? :D
o prima riapriamo il libro di storia ? ;)
mazza che divertente!
:rolleyes:
ciaozoaiza
Beh in effetti, con il senno di poi, potevo anche evitarmela ... :banned:
Comunque che questi accordi con la Cina, non implichino la cassa integrazione e o peggio, dei lavoratori italiani...e che sopratutto gli industriali...non si spostino baracca e burattini in Cina, per via del basso costo, sia della manodopera che dei costi "burocratici" ;)
dantes76
14-09-2006, 08:59
l'Italia come imprese e industrie, non ha niente da triplicare, abbiamo solo un ego enorme, che ci fa credere che piu di un 1000.000.000 di persone debba comprare caciotte, mutande e lustrini a prezzi esorbitanti e prodotti con manodopera da fame, non abbiamo prodotti ad alta tecnologia da esportare, cioe' prodotti difficilmente replicabili: copiare un vestito non e la stessa cosa di copiare una Bmw, non abbiamo una classe imprenditoriale degna di questo nome, per esempio qualcuno ha preferito mangiarsi 13 mld di € della propia impresa che investirli in un mercato in continua espansione,
non abbiamo banche che pensano a espandersi all'estero, ma pensano a farsi parare il sedere dallo stato,
detto questo il sign. Prodi puo'dire e pensare quello che vuole, puo pensare di volare, ma domani mattina non gli spunteranno le ali..
Window Vista
14-09-2006, 09:00
MISSIONE NEL CELESTE IMPERO PRIMI INCONTRI PER I TRECENTO IMPRENDITORI GIUNTI A NANCHINO. IL PREMIER: NO A ULTERIORI RITARDI ANCHE SE ABBIAMO MOLTE DEBOLEZZE
L’Italia sbarca in Cina: «Triplicare gli affari»
Prodi: tanti treni da prendere. Montezemolo: basta catenaccio, è ora di passare all’attacco
NANCHINO. Prodi è franco e schietto: «Abbiamo perso del tempo dobbiamo recuperare». E poi passando da un tavolo all'altro del banchetto ufficiale scandisce: «Qui dobbiamo triplicare. Capito: tri - pli- ca - re». Montezemolo usa invece una metafora sportiva: «Fino ad ora abbiamo fatto catenaccio, ora bisogna passare all'attacco».
Si parla di Cina e di affari. La missione del «sistema Italia» parte da Nanchino a tutta velocità: 1500 incontri faccia a faccia tra 300 imprenditori italiani, un po' di tutti i settori (dalla meccanica al tessile, all'alimentare), e 900 loro colleghi locali. Al pomeriggio cittadinanza onoraria della città a Luca di Montezemolo, «amico di vecchia data», con scambio di doni e discorsi ufficiali, la sera banchetto ufficiale per 600 ospiti, con menù cinese e sottofondo di canzoni napoletane. C'è un bel pezzo di governo, oltre al premier sono qui anche quattro ministri: Bonino, Mussi, Bindi e Di Pietro, tante imprese (soprattutto medio piccole) guidate dal presidente di Confindustria e da suoi vice, Morandini e Bombassei, per tutti semplicemente «quello che fa i freni della Ferrari».
Parola magica che conquista ogni interlocutore, compreso il potente segretario del Pc della regione. E ovviamente non mancano le banche, una ventina in tutto, altro record per la missione «dei record». Il nostro obiettivo - spiega Prodi, che oggi sarà a Canton e poi proseguirà per Shangai e Pechino - è «rilanciare le relazioni tra i due Paesi, consolidare una vera e propria alleanza strategica e impostare le basi per una cooperazione più forte, a tutto campo» coinvolgendo tutto il sistema delle nostre piccole e medie imprese.
Si parte dalla regione dello Jaingsu, perché «è un esempio di successo nelle relazioni tra Italia e Cina», un vero «pilastro della cooperazione industriale tra i nostri due paesi e sede dei più importanti investimenti italiani» simboleggiato dalla storica presenza della Fiat. Siamo arrivati in ritardo, spiega il premier, è quando è così tocca correre. Ma non dispera: «Quando c'è uno sviluppo così multiplo i treni sono tanti». Ora «guai a ritardare ancora», «dobbiamo entrare con tutte le forze che abbiamo, anche se abbiamo molte debolezze». Per Montezemolo la presenza del governo in questa missione è «un segnale forte. C'è da recuperare molti anni, ma anche recuperare punti in Formula 1 è difficile, ma lo stiamo facendo». Almeno in Cina, però, non si parte da zero.
Dopo la missione guidata da Ciampi nel 2004 sono stati siglati molti accordi, le relazioni si sono fatte ancora più intense e l'Italia è diventata il secondo partner della regione scavalcando la Francia. Sarà un paradosso, ma secondo il presidente dei Piccoli di Confindustria, Giuseppe Morandini, «è più facile fare impresa qui in Cina che in Italia: c'è molta meno burocrazia». A suo parere per le piccole e medie imprese, oggi, la «carta Cina» è quasi una scelta obbligata sulla via dell'internazionalizzazione: serve a ridurre i costi, effettuando qui una parte delle lavorazioni manifatturiere ma tendendo in Italia la definizione dello stile. Da parte dei cinesi c'è attenzione per il business, ma anche interesse per il «ruolo sociale che le nostre Pmi rappresentano - aggiunge Morandini - per creare anche qui quel cuscinetto di coesione sociale che le nostre piccole e medie imprese costituiscono».
«Banche e imprese sono pronte a rafforzare la collaborazione con gli imprenditori locali che vogliono operare sul mercato italiano e vogliono cogliere le molte opportunità di investimenti» spiega il presidente dell'Abi Corrado Faissola, che ricorda come ci siano a disposizione delle imprese ben 4,5 miliardi di euro di linee di credito, utilizzati appena per il 32 per cento. Un ruolo importante, in Cina, lo gioca anche la Simest, società mista pubblico-privata che negli ultimi due anni ha finanziato con 850 milioni la creazione di oltre 80 nuove aziende. L'ultimo investimento in Cina si inaugura oggi: è un impianto della Meccanotecnica Umbra che produce guarnizioni per pompe.
LINK:http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200609articoli/10694girata.asp
E' ADESSO COSA SI Fà DOPO QUESTO, COSA SUCCEDE?????
trallallero
14-09-2006, 09:15
detto questo il sign. Prodi puo'dire e pensare quello che vuole, puo pensare di volare, ma domani mattina non gli spunteranno le ali..
gli consiglio una Red Bull :D
dantes76
14-09-2006, 09:16
gli consiglio una Red Bull :D
io consiglierei altro, ma gia ho fatto 5gg di vacanza :O
trallallero
14-09-2006, 09:25
ma secondo il presidente dei Piccoli di Confindustria, Giuseppe Morandini, «è più facile fare impresa qui in Cina che in Italia: c'è molta meno burocrazia». A suo parere per le piccole e medie imprese, oggi, la «carta Cina» è quasi una scelta obbligata sulla via dell'internazionalizzazione: serve a ridurre i costi, effettuando qui una parte delle lavorazioni manifatturiere ma tendendo in Italia la definizione dello stile.
:rolleyes: c'é bisogno di commentare ? é li in Cina con il governo, con chi ha le carte (e il dovere, per me) di facilitare e promuovere lo svilupppo del proprio paese e invece no! elogia la Cina :muro:
Sentito stamani alla radio: per aprire un autofficina (in Italia) ci vogliono 76 (o 79 ? ) autorizzazioni e visti :read:
un hurrà per prodi che facilita la pmi ad andarsene stringendo accordi con la cina :rolleyes:
tra quarant'anni qua saremo tutti consulenti, accenture farà servizio per mckinsey che a sua volta servirà ethnoteam che a sua volta servirà BCG che tornerà da accenture
ma vadavialcù... engineered in italy, made in china... dobbiamo solo mandare nei forni quei 50 milioni di italiani di troppo che non sono nella R&D nel mkting o nel bancario :rolleyes:
bah
trallallero
14-09-2006, 10:00
un hurrà per prodi che facilita la pmi ad andarsene stringendo accordi con la cina :rolleyes:
tra quarant'anni qua saremo tutti consulenti, accenture farà servizio per mckinsey che a sua volta servirà ethnoteam che a sua volta servirà BCG che tornerà da accenture
ma vadavialcù... engineered in italy, made in china... dobbiamo solo mandare nei forni quei 50 milioni di italiani di troppo che non sono nella R&D nel mkting o nel bancario :rolleyes:
bah
怎么样? 我不知道你 我是学中文
( mi sto adeguando :D )
[provoke mode on]
chissa se prodi ha suggerito a tronchetti provera di vendere la telecom ai cinesi, in fondo dobbiamo espandere il nostro mercato........
[provoke mode off]
davide87
14-09-2006, 16:02
Caro prodi adesso che stai in cina..vai nelle fabbriche a vedere come vengono trattati gli operai...parla con i presidenti dei sindacati.. :doh: :doh: in cina i sindacati non ci sono..
Caro prodi adesso che stai in cina..vai nelle fabbriche a vedere come vengono trattati gli operai...parla con i presidenti dei sindacati.. :doh: :doh: in cina i sindacati non ci sono..
guarda che in cina gli operai sono gente normalissima sai,e non vengono sfruttati come dicono certi ''tg''(emilio fede docet),a parte rari dove lavorano illegalmente :rolleyes:
trallallero
15-09-2006, 08:25
guarda che in cina gli operai sono gente normalissima sai,e non vengono sfruttati come dicono certi ''tg''(emilio fede docet),a parte rari dove lavorano illegalmente :rolleyes:
"forse non tutti sanno che:" in Cina (non mi ricordo se 20 o 30) milioni di lavoratori sono carcerati che quindi lavorano in cambio del vitto e dell'alloggio (immagino le condizioni). Facile alzare il PIL cosí ;)
guarda che in cina gli operai sono gente normalissima sai,e non vengono sfruttati come dicono certi ''tg''(emilio fede docet),a parte rari dove lavorano illegalmente :rolleyes:
sì qualche volta può anche capitare...
Per il fatto del minor costo della manodopera mi ritrovo già disoccupato :cry: :muro: :muro: :cry:
trallallero
15-09-2006, 09:03
Per il fatto del minor costo della manodopera mi ritrovo già disoccupato :cry: :muro: :muro: :cry:
vai in Cina ;)
davide87
15-09-2006, 15:36
guarda che in cina gli operai sono gente normalissima sai,e non vengono sfruttati come dicono certi ''tg''(emilio fede docet),a parte rari dove lavorano illegalmente :rolleyes:
huahau..ma stai scherzando..? :rolleyes: mio padre in cina c'è stato..precisamente è andato alla fiera elettronica dell'anno scorso a hong-kong..è stavo invitato a visitare un azienda fuori hongkong.. sai li la mattina come funziona...qui in italia entrano tutti e vanno ai posti di lavori..lì davanti al cancello della fabbrica c'è un display con scritto quanta gente serve per la produzione giornaliera..quelli che restano fuori se la prendono in quel posto..questo come lo chiami lavoro precario o sfruttamento??
huahau..ma stai scherzando..? :rolleyes: mio padre in cina c'è stato..?
invece io sono cinesi sai?e penso che dl mio paese ne sappia un pò più di voi :rolleyes:
@trallallero: invece i lavori forzati che fanno carcerati delle prigioni occidentali cos'è allora?
poi 20-30 milioni di lavoratori in un paese come la cina sono una cifra abbastanza bassa in confronto alla popolazione totale,in poche parole,non è per quello che il pil della cina cresce molto ogni anno :)
sempreio
15-09-2006, 20:16
invece io sono cinesi sai?e penso che dl mio paese ne sappia un pò più di voi :rolleyes:
un cinese evvai :sofico: , ha qualche bella cinesina da presentarmi? :D
NeSs1dorma
15-09-2006, 22:10
Ma corri te, ciccione!
davide87
16-09-2006, 11:38
invece io sono cinesi sai?e penso che dl mio paese ne sappia un pò più di voi :rolleyes:
@trallallero: invece i lavori forzati che fanno carcerati delle prigioni occidentali cos'è allora?
poi 20-30 milioni di lavoratori in un paese come la cina sono una cifra abbastanza bassa in confronto alla popolazione totale,in poche parole,non è per quello che il pil della cina cresce molto ogni anno :)
okkk hai ragione mio padre è un bugiardo.. :doh: :doh: :doh: :doh: :doh: :doh: ...in cina ci sono i sindacati,le pensioni, le ferie pagate,la 13°,la 14°,i giorni di permesso..ecc...vero.?
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