versus2k3
12-09-2006, 14:05
"Lucciola" fa arrestare lo sfruttatore
grazie al nuovo amore bolognese
Il 27enne è riuscito a convincere la giovane donna ha denunciare l'albanese che per convincerla a "vendersi" la picchiava e violentava
BOLOGNA, 12 SETTEMBRE 2006 - E' stata picchiata, violentata e costretta a prostituirsi. E proprio sulla strada ha conosciuto l' uomo che l'ha aiutata a rifarsi una vita e convinta a denunciare i suoi sfruttatori. Il suo angelo custode è un 27enne bolognese, lei, una giovane lucciola dell'Est.Grazie alla denuncia della ragazza, gli agenti del commissariato Santa Viola, dopo numerosi appostamenti, hanno arrestato Lavdrim Ismaili, 29 anni, albanese, che l'aveva costretta a prostituirsi nel milanese dopo averle requisito il passaporto.
La lucciola finita in carcere a Piacenza per inottemperanza alla legge Bossi-Fini, aveva però continuato a tenere i rapporti con quello che era diventato il suo fidanzato attraverso una fitta corrispondenza. Nello stesso carcere pero' era finito persfruttamento della prostituzione anche Lavdrim Ismaili. Quando la ragazza e' stata scarcerata, il 31 luglio, ad attenderla c'era lo straniero, che era uscito prima di lei per decorrenza dei termini di custodia cautelare e che l'ha riportata dinuovo sulla strada, questa volta a Borgo Panigale, alla periferia di Bologna. La vittima veniva rinchiusa in un appartamento subaffittato all'albanese, dove subiva continue violenze, anche sessuali.
Lo sfruttatore la costringeva sulla strada dalle 20 alle 5, con l'obbligo di guadagnare 600 euro a notte. Approfittando di un'assenza dell'albanese dall'appartamento, la giovane l'1 settembre e' riuscita a fuggire e a rifugiarsi a casa del fidanzato, poi tutti e due sono andati dalla polizia. Gli agenti hanno iniziato gli appostamenti sotto casa delbolognese, visto che lo sfruttatore si aggirava nei paraggi. L'albanese era infatti risalito all'indirizzo dalla corrispondenza che la ragazza custodiva con se' nell'appartamento in cuiera relegata.
La svolta alle indagini e' arrivata giovedi' scorso, quando un sovrintendente del commissariato Santa Viola ha notato l'auto dell'albanese, una Honda Prelude descritta dalla vittima, aggirarsi nella zona della Barca. L'agente l'ha seguita fin sotto la casa del bolognese e qui, assieme agli equipaggi di alcune volanti subito allertate, ha fermato lo sfruttatore. Nella vettura i poliziotti hanno trovato una valigia: all' interno c'erano i due passaporti della ragazza, denaro contante, un telefono cellulare e la corrispondenza della giovane, mentre nell'appartamento sono stati rinvenuti un cutter, una pistola giocattolo, videocassette pornoe abbigliamento intimo femminile. Lo straniero e' finito in carcere alla Dozza e il pm Morena Plazzi ha convalido l'arresto, per violenza sessuale continuata, sfruttamento dellaprostituzione, percosse, furto e minacce gravi
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/bologna:5435091:/2006/09/12:
grazie al nuovo amore bolognese
Il 27enne è riuscito a convincere la giovane donna ha denunciare l'albanese che per convincerla a "vendersi" la picchiava e violentava
BOLOGNA, 12 SETTEMBRE 2006 - E' stata picchiata, violentata e costretta a prostituirsi. E proprio sulla strada ha conosciuto l' uomo che l'ha aiutata a rifarsi una vita e convinta a denunciare i suoi sfruttatori. Il suo angelo custode è un 27enne bolognese, lei, una giovane lucciola dell'Est.Grazie alla denuncia della ragazza, gli agenti del commissariato Santa Viola, dopo numerosi appostamenti, hanno arrestato Lavdrim Ismaili, 29 anni, albanese, che l'aveva costretta a prostituirsi nel milanese dopo averle requisito il passaporto.
La lucciola finita in carcere a Piacenza per inottemperanza alla legge Bossi-Fini, aveva però continuato a tenere i rapporti con quello che era diventato il suo fidanzato attraverso una fitta corrispondenza. Nello stesso carcere pero' era finito persfruttamento della prostituzione anche Lavdrim Ismaili. Quando la ragazza e' stata scarcerata, il 31 luglio, ad attenderla c'era lo straniero, che era uscito prima di lei per decorrenza dei termini di custodia cautelare e che l'ha riportata dinuovo sulla strada, questa volta a Borgo Panigale, alla periferia di Bologna. La vittima veniva rinchiusa in un appartamento subaffittato all'albanese, dove subiva continue violenze, anche sessuali.
Lo sfruttatore la costringeva sulla strada dalle 20 alle 5, con l'obbligo di guadagnare 600 euro a notte. Approfittando di un'assenza dell'albanese dall'appartamento, la giovane l'1 settembre e' riuscita a fuggire e a rifugiarsi a casa del fidanzato, poi tutti e due sono andati dalla polizia. Gli agenti hanno iniziato gli appostamenti sotto casa delbolognese, visto che lo sfruttatore si aggirava nei paraggi. L'albanese era infatti risalito all'indirizzo dalla corrispondenza che la ragazza custodiva con se' nell'appartamento in cuiera relegata.
La svolta alle indagini e' arrivata giovedi' scorso, quando un sovrintendente del commissariato Santa Viola ha notato l'auto dell'albanese, una Honda Prelude descritta dalla vittima, aggirarsi nella zona della Barca. L'agente l'ha seguita fin sotto la casa del bolognese e qui, assieme agli equipaggi di alcune volanti subito allertate, ha fermato lo sfruttatore. Nella vettura i poliziotti hanno trovato una valigia: all' interno c'erano i due passaporti della ragazza, denaro contante, un telefono cellulare e la corrispondenza della giovane, mentre nell'appartamento sono stati rinvenuti un cutter, una pistola giocattolo, videocassette pornoe abbigliamento intimo femminile. Lo straniero e' finito in carcere alla Dozza e il pm Morena Plazzi ha convalido l'arresto, per violenza sessuale continuata, sfruttamento dellaprostituzione, percosse, furto e minacce gravi
http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/bologna:5435091:/2006/09/12: