Adric
08-09-2006, 20:32
Venerdì 8 Settembre 2006
Cocaina, record di consumi nelle superiori del Lazio
di BEATRICE PICCHI
Facile, troppo facile trovarla, acquistarla, provarla, «per essere sempre al massimo, per riuscire a stare con gli altri in qualunque situazione, anche quando ti senti il più imbranato, il più solo». Ecco come ti fa prigioniero la cocaina, sempre più giovani, sempre prima la usano, la fumano, la tirano. Secondo il rapporto Espad-Italia 2005 realizzato dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr, il Lazio è la regione con il maggior numero di consumatori di cocaina tra gli studenti delle scuole superiori. Hanno quindici, sedici, diciannove anni e nell’ultimo anno di scuola hanno provato la cocaina, con gli amici, ma anche da soli, per provare a vincere a vincere la paura, tanto per cominciare. E si comincia, raccontano gli operatori, anche fumando la cocaina con la pipetta. Dai dati relativi agli studenti maschi, forniti dagli stessi ragazzi rispondendo in forma anonima a un questionario - “in quante occasioni, se ce ne sono state, hai usato cocaina? ” - risulta che oltre il 3 per cento ha provato almeno una volta la cocaina nell’ultimo anno, mentre poco meno del 3 per cento degli stessi dichiara di aver tirato la polvere bianca più di cinque volte nell’ultimo anno.
Dietro gli studenti delle superiori del Lazio, quelli di Sardegna, Umbria e Campania. Migliore, ma di poco, la situazione tra le studentesse laziali, che in questa classifica sono al terzo posto dopo Marche e Umbria. Oltre il 2 per cento delle ragazze, infatti, dichiara di aver provato la coca negli ultimi dodici mesi, mentre una percentuale leggermente inferiore ammette di averne fatto uso oltre cinque volte nello stesso periodo. Complessivamente, considerato che gli iscritti alle superiori nel Lazio sono circa 250.000, in base ai dati del Cnr è possibile stimare in circa 12.000 il numero degli studenti che nell'ultimo anno hanno almeno provato o consumato abitualmente cocaina. E magari fossero queste le cifre. Secondo Sabrina Molinaro, curatrice del rapporto, si tratta di cifre stimate per difetto, «perché anche se le risposte vengono fornite in forma anonima, sappiamo per esperienza che molti giovani consumatori preferiscono non dichiarare di farne uso. Il Lazio - continua la ricercatrice - se guardiamo anche ai dati relativi ai due anni passati, si conferma la regione che vede la maggior diffusione di cocaina tra gli studenti delle superiori, superando anche realtà come la Lombardia dove, a giudicare dal numero delle persone che si rivolgono alle strutture di cura e recupero dalle tossicodipendenze, si poteva immaginare una maggiore penetrazione di questo tipo di droga. Si tratta di un fenomeno preoccupante, anche perché sappiamo che il maggior consumo riguarda la cosiddetta cocaina basica, ossia quella da fumare, che arriva sul mercato a un prezzo inferiore e che quindi è più accessibile per i giovani».
Lo sanno bene gli operatori e i medici di Villa Maraini che, negli ultimi anni, hanno visto abbassarsi drasticamente l’età dei consumatori di coca. Da qui l’idea di fare lezioni, direttamente nelle scuole superiori di Roma e provincia, per spiegare ai ragazzi, ma anche a professori e genitori, le varie droghe, «un inizio importante, verso chi, sempre più spesso, si trova ad affrontare la situazione quando è già tardi, e non sa a chi rivolgersi». Ma sono tante le strade che i medici di Villa Maraini provano a indicare a chi ha bisogno di aiuto: un consultorio telematico, per esempio, www.villamaraini.it, dove fare domande e ricevere risposte al massimo entro ventiquattro ore, ma anche un servizio specifico, spazzaneve , per avere i primi aiuti sul problema cocaina.
(Il Messaggero)
Cocaina, record di consumi nelle superiori del Lazio
di BEATRICE PICCHI
Facile, troppo facile trovarla, acquistarla, provarla, «per essere sempre al massimo, per riuscire a stare con gli altri in qualunque situazione, anche quando ti senti il più imbranato, il più solo». Ecco come ti fa prigioniero la cocaina, sempre più giovani, sempre prima la usano, la fumano, la tirano. Secondo il rapporto Espad-Italia 2005 realizzato dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr, il Lazio è la regione con il maggior numero di consumatori di cocaina tra gli studenti delle scuole superiori. Hanno quindici, sedici, diciannove anni e nell’ultimo anno di scuola hanno provato la cocaina, con gli amici, ma anche da soli, per provare a vincere a vincere la paura, tanto per cominciare. E si comincia, raccontano gli operatori, anche fumando la cocaina con la pipetta. Dai dati relativi agli studenti maschi, forniti dagli stessi ragazzi rispondendo in forma anonima a un questionario - “in quante occasioni, se ce ne sono state, hai usato cocaina? ” - risulta che oltre il 3 per cento ha provato almeno una volta la cocaina nell’ultimo anno, mentre poco meno del 3 per cento degli stessi dichiara di aver tirato la polvere bianca più di cinque volte nell’ultimo anno.
Dietro gli studenti delle superiori del Lazio, quelli di Sardegna, Umbria e Campania. Migliore, ma di poco, la situazione tra le studentesse laziali, che in questa classifica sono al terzo posto dopo Marche e Umbria. Oltre il 2 per cento delle ragazze, infatti, dichiara di aver provato la coca negli ultimi dodici mesi, mentre una percentuale leggermente inferiore ammette di averne fatto uso oltre cinque volte nello stesso periodo. Complessivamente, considerato che gli iscritti alle superiori nel Lazio sono circa 250.000, in base ai dati del Cnr è possibile stimare in circa 12.000 il numero degli studenti che nell'ultimo anno hanno almeno provato o consumato abitualmente cocaina. E magari fossero queste le cifre. Secondo Sabrina Molinaro, curatrice del rapporto, si tratta di cifre stimate per difetto, «perché anche se le risposte vengono fornite in forma anonima, sappiamo per esperienza che molti giovani consumatori preferiscono non dichiarare di farne uso. Il Lazio - continua la ricercatrice - se guardiamo anche ai dati relativi ai due anni passati, si conferma la regione che vede la maggior diffusione di cocaina tra gli studenti delle superiori, superando anche realtà come la Lombardia dove, a giudicare dal numero delle persone che si rivolgono alle strutture di cura e recupero dalle tossicodipendenze, si poteva immaginare una maggiore penetrazione di questo tipo di droga. Si tratta di un fenomeno preoccupante, anche perché sappiamo che il maggior consumo riguarda la cosiddetta cocaina basica, ossia quella da fumare, che arriva sul mercato a un prezzo inferiore e che quindi è più accessibile per i giovani».
Lo sanno bene gli operatori e i medici di Villa Maraini che, negli ultimi anni, hanno visto abbassarsi drasticamente l’età dei consumatori di coca. Da qui l’idea di fare lezioni, direttamente nelle scuole superiori di Roma e provincia, per spiegare ai ragazzi, ma anche a professori e genitori, le varie droghe, «un inizio importante, verso chi, sempre più spesso, si trova ad affrontare la situazione quando è già tardi, e non sa a chi rivolgersi». Ma sono tante le strade che i medici di Villa Maraini provano a indicare a chi ha bisogno di aiuto: un consultorio telematico, per esempio, www.villamaraini.it, dove fare domande e ricevere risposte al massimo entro ventiquattro ore, ma anche un servizio specifico, spazzaneve , per avere i primi aiuti sul problema cocaina.
(Il Messaggero)