Kars
07-09-2006, 12:11
RIMINI - Lo scenario della tragedia è l'affollato lungomare di Marina Centro a pochi passi da Rimini. E' lì che si è consumata la vendetta di una giovane guardia giurata di 26 anni, G.B., che, nel tentativo di vendicare l'affronto di un presunto tradimento ha ucciso un coetaneo e ferito gravemente l'amico albanese che in quel momento viaggiava con lui a bordo di una Golf. Ma il finale della vicenda è ancora più tragico: il vigilante avrebbe infatti ucciso l'uomo sbagliato.
Ecco la ricostruzione della vicenda dopo i primi accertamenti delle forze dell'ordine: Antonino Geraci, la vittima, e il suo amico albanese, sono stati raggiunti e affiancati da uno scooter guidato dal vigilante mentre si trovavano in auto in viale Regina Elena. Probabilmente aiutato da un martello G.B. ha rotto il vetro della vettura dal lato del conducente e, dopo aver colpito al volto Geraci, ha aperto il fuoco, sparando, secondo il racconto di un testimone almeno nove colpi.
Dalle prime ricostruzioni emerge però che il bersaglio della guardia non fosse Geraci, ma l'albanese, sospettato di corteggiare la sua fidanzata. Dopo aver sparato è stato proprio il vigilante a chiamare i soccorsi, ma per il giovane ormai non c'era più nulla da fare. G.B. è in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio. Le condizioni dell'albanese, ricoverato in rianimazione, sono state giudicate "molto gravi".
http://www.repubblica.it
Ecco la ricostruzione della vicenda dopo i primi accertamenti delle forze dell'ordine: Antonino Geraci, la vittima, e il suo amico albanese, sono stati raggiunti e affiancati da uno scooter guidato dal vigilante mentre si trovavano in auto in viale Regina Elena. Probabilmente aiutato da un martello G.B. ha rotto il vetro della vettura dal lato del conducente e, dopo aver colpito al volto Geraci, ha aperto il fuoco, sparando, secondo il racconto di un testimone almeno nove colpi.
Dalle prime ricostruzioni emerge però che il bersaglio della guardia non fosse Geraci, ma l'albanese, sospettato di corteggiare la sua fidanzata. Dopo aver sparato è stato proprio il vigilante a chiamare i soccorsi, ma per il giovane ormai non c'era più nulla da fare. G.B. è in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio. Le condizioni dell'albanese, ricoverato in rianimazione, sono state giudicate "molto gravi".
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