easyand
06-09-2006, 18:20
Sale la polemica sull'utilizzo degli Incursori del Col Moschin e del Comsubim in azioni antiterrorismo in Afghanistan.
Molti politici si chiedono, dopo l'articolo di Libero che ha sollevato il polverone, se sia vero che i nostri reparti speciali siano impiegati in aree "combat" in Afghanistan.
Risponde il Ministro Parisi , segnalando la "formula" di ingaggio per azioni di combattimento.
Ecco alcuni dettagli apparsi sulla STAMPA di Torino di oggi:
ROMA- La Nato ci aveva chiesto rinforzi in Afghanistan per combattere i taleban. E i rinforzi sono arrivati. Ha rivelato ieri il ministro Arturo Parisi che sono stati inviati soldati dei reparti speciali Comsubin (Marina) e Incursori Col Moschin (Esercito).
Il governo italiano, però, non ha autorizzato l’utilizzo in prima linea di questi reparti. Prodi e Parisi, infatti, a maggio hanno fatto cambiare le regole d’ingaggio e si sono riservati, in caso di richieste «particolari», cioè se partecipare a combattimenti, di dare alla Nato una risposta entro 72 ore.
Tre giorni per decidere se mandare i soldati in battaglia. E le rivelazioni di Parisi hanno riaperto una ferita appena chiusa.
La sinistra radicale è rimasta quasi sotto choc nello scoprire questa situazione in Afghanistan, salvo poi accettare una «precisazione» del ministro.
«Abbiamo rafforzato la capacità operativa del nostro contingente a Kabul e ad Herat - ha spiegato il ministro ai giornalisti della Stampa Estera che l’avevano invitato per un lungo colloquio a porte chiuse, il primo mai accaduto per un ministro della Difesa - con la presenza di truppe speciali».
Rafforzato il contingente? E perché? E’ vero - hanno chiesto i giornalisti stranieri al ministro - che l’Alleanza Atlantica ha chiesto anche all’Italia di partecipare all’offensiva in corso al sud contro le roccaforti dei taleban?
La risposta di Parisi, vista la materia incandescente, è stata calibrata parola dopo parola: «Fermo restando che per operazioni in extremis i comandanti sul terreno possono disporre di ogni aliquota della forza internazionale, per soccorrere reparti o sostenere azioni di emergenza assoluta abbiamo previsto la possibilità che determinati reparti del nostro contingente possano essere impiegati in zone diverse dall’ovest del paese.
Ma solo in situazioni straordinarie: in questi casi i comandanti sul terreno devono chiedere autorizzazione al governo che si è impegnato a dare una risposta positiva o negativa entro 72 ore»
C.F.
Assurdo veramente assurdo, 72 ore per dedicere se autoizzae o meno un azione, spero tanto che non sia vero e sia una palla per tenere buoni i membri più "estremi" dell' unione
Molti politici si chiedono, dopo l'articolo di Libero che ha sollevato il polverone, se sia vero che i nostri reparti speciali siano impiegati in aree "combat" in Afghanistan.
Risponde il Ministro Parisi , segnalando la "formula" di ingaggio per azioni di combattimento.
Ecco alcuni dettagli apparsi sulla STAMPA di Torino di oggi:
ROMA- La Nato ci aveva chiesto rinforzi in Afghanistan per combattere i taleban. E i rinforzi sono arrivati. Ha rivelato ieri il ministro Arturo Parisi che sono stati inviati soldati dei reparti speciali Comsubin (Marina) e Incursori Col Moschin (Esercito).
Il governo italiano, però, non ha autorizzato l’utilizzo in prima linea di questi reparti. Prodi e Parisi, infatti, a maggio hanno fatto cambiare le regole d’ingaggio e si sono riservati, in caso di richieste «particolari», cioè se partecipare a combattimenti, di dare alla Nato una risposta entro 72 ore.
Tre giorni per decidere se mandare i soldati in battaglia. E le rivelazioni di Parisi hanno riaperto una ferita appena chiusa.
La sinistra radicale è rimasta quasi sotto choc nello scoprire questa situazione in Afghanistan, salvo poi accettare una «precisazione» del ministro.
«Abbiamo rafforzato la capacità operativa del nostro contingente a Kabul e ad Herat - ha spiegato il ministro ai giornalisti della Stampa Estera che l’avevano invitato per un lungo colloquio a porte chiuse, il primo mai accaduto per un ministro della Difesa - con la presenza di truppe speciali».
Rafforzato il contingente? E perché? E’ vero - hanno chiesto i giornalisti stranieri al ministro - che l’Alleanza Atlantica ha chiesto anche all’Italia di partecipare all’offensiva in corso al sud contro le roccaforti dei taleban?
La risposta di Parisi, vista la materia incandescente, è stata calibrata parola dopo parola: «Fermo restando che per operazioni in extremis i comandanti sul terreno possono disporre di ogni aliquota della forza internazionale, per soccorrere reparti o sostenere azioni di emergenza assoluta abbiamo previsto la possibilità che determinati reparti del nostro contingente possano essere impiegati in zone diverse dall’ovest del paese.
Ma solo in situazioni straordinarie: in questi casi i comandanti sul terreno devono chiedere autorizzazione al governo che si è impegnato a dare una risposta positiva o negativa entro 72 ore»
C.F.
Assurdo veramente assurdo, 72 ore per dedicere se autoizzae o meno un azione, spero tanto che non sia vero e sia una palla per tenere buoni i membri più "estremi" dell' unione