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View Full Version : Pubblico impiego:"Tutti contro Fantozzi"


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05-09-2006, 19:03
Un esercito di 3,5 milioni di elettori. Per di più molto sindacalizzati. In tanti, da destra a sinistra, vorrebbero raddrizzare i conti italiani intervenendo proprio su di loro. Ma i travet sono come i fili della luce: chi li tocca muore



Povero Tommaso Padoa-Schioppa, povero Luigi Nicolais. E povero anche Cesare Damiano. Da ministri dell'Economia, della Funzione pubblica e del Lavoro, come tre cirenei si stanno accollando la croce del pubblico impiego, col rischio di restare schiacciati dall'immane peso.
Quello che li aspetta in vista della preparazione della Legge finanziaria è un calvario, perché tutti sanno che in Italia gli statali sono come i fili della luce, chi li tocca muore. E non solo perché sono tanti, quasi 3,5 milioni, che diventano almeno il doppio con i familiari, uno ogni 6-7 elettori circa.

Ma perché risultano concentrati nelle regioni che fanno la differenza alle votazioni: Lombardia (12,4 per cento), Lazio (12,1), Campania (10,1) e Sicilia (9,1). E oltretutto sono molto sindacalizzati, con adesioni massicce (oltre l'80 per cento) alle tre sigle confederali e in particolare alla Cgil, che alle ultime consultazioni interne ha raccolto il 34 per cento dei consensi, 4 in più della Cisl. Mentre la Uil è intorno al 18 e sono in forte crescita (oltre il 7 per cento) le Rdb, Rappresentanze di base, gli estremisti di sinistra.

I tre ministri appaiono sempre più incastrati tra l'incudine dei veti e delle richieste sindacali e il martello di chi, al contrario, invoca misure drastiche, dai prepensionamenti ai tagli, dai licenziamenti al congelamento degli stipendi. Un partito composito che tiene insieme non solo esponenti dell'opposizione, ma anche molti amici, compagni e simpatizzanti del centrosinistra, dall'ex consigliere economico di Massimo D'Alema, Nicola Rossi, all'autorevole editorialista del Corriere della sera, Francesco Giavazzi, dal giuslavorista Pietro Ichino all'ex responsabile del Lavoro, Tiziano Treu.

Tutti premono perché il governo affondi il bisturi per tagliare almeno 4 miliardi nel corpaccione del pubblico impiego, considerato un'insopportabile zavorra per lo Stato, soprattutto nel momento in cui ci sono da trovare tanti soldi per la Finanziaria: 30 miliardi per raddrizzare i conti e tentare di rilanciare lo sviluppo.
Sul Corriere della sera ha avviato le ostilità Rossi, consigliando ai ministri interessati "un massiccio piano di prepensionamenti di 100 mila statali". Qualche tempo dopo Giavazzi ha insistito suggerendo più risolutezza al "caro collega e amico" ministro del Tesoro, il quale ha risposto semipubblicamente innescando una velenosa querelle durata una settimana.

Qualche giorno dopo, Ichino ha addirittura invitato senza mezzi termini il governo a mandar via i dipendenti fannulloni suggerendo un sistema che ha mandato in bestia i sindacalisti: licenziamento ogni anno di un nullafacente ogni 100, una specie di decimazione da rotta di Caporetto o, per stare ad anni più vicini, una sorta di riedizione del motto brigatista "colpirne uno per educarne cento". Il giorno successivo Treu ha parlato di "lodevole esagerazione".

A sentir evocare tagli e licenziamenti, i sindacalisti si inalberano. Attacca Carlo Podda, leader degli statali Cgil: "Ma vogliamo scherzare? Il numero dei dipendenti è in linea col resto d'Europa. Il governo pensi piuttosto alle 150 mila consulenze di cui 13 da un milione l'una e 35 da 500 mila euro. Tutte insieme costano la bellezza di 1,2 miliardi, quanto un punto percentuale di incremento di stipendio per i dipendenti pubblici.Oppure pensi al costo del personale politico: 1,4 miliardi a partire da Prodi per arrivare all'ultimo consigliere di circoscrizione. O infine il governo pensi alla spesa per l'acquisto di beni e servizi cresciuta in un anno del 52 per cento".

Presi tra due fuochi, i tre ministri cercano di barcamenarsi sapendo benissimo, però, che i conti premono. Secondo i dati elaborati a fine maggio 2006 dalla Ragioneria generale, in tre anni (2002-2004) le retribuzioni medie sono aumentate del 5,9 per cento, uno scatto considerevole, superiore a quello di molti comparti del settore privato, con punte del 9 per cento per i magistrati e del 22,4 per diplomatici e prefetti.
E anche il costo del lavoro è salito di quasi il 7 per cento compresi i contratti a tempo determinato. Una crescita causata da quattro elementi: la progressione delle carriere, il costo dei soldati inviati in missione di pace, i rinnovi contrattuali ordinari e integrativi e la corresponsione degli arretrati.
Nell'immediato futuro tutte e quattro le voci sono destinate ad aumentare. Per quanto riguarda le missioni militari, tra poco ai costi per quelle in atto si aggiungeranno quelli per il Libano. Mentre nella gestione del personale in tre anni sono stati riconosciuti più di un milione di passaggi di carriera, in pratica quasi un dipendente su tre ne ha beneficiato. Nel 2004 il numero delle promozioni è cresciuto di oltre il 26 per cento. Il blocco del turnover, cioè il congelamento degli organici, è stato invece più apparente che reale.
Il numero di dipendenti a tempo indeterminato è rimasto sostanzialmente costante negli ultimi anni, ma nel frattempo c'è stato un incremento sensibile dei lavoratori cosiddetti precari, flessibili e Co.co.co. In un solo anno, il 2004, il lavoro interinale pubblico, per esempio, è aumentato di oltre 19 punti percentuali, i Co.co.co in tre anni sono cresciuti del 33 per cento.
Flessibili e Co.co.co sono oltre 200 mila, ma secondo valutazioni di fonte sindacale elaborate su anticipazioni di un rapporto Censis di prossima divulgazione, addirittura il 10 per cento (330 mila unità) della forza lavoro pubblica ha un rapporto a tempo determinato.

Infine il contratto: dato che è scaduto otto mesi fa, i sindacati a luglio hanno presentato al governo una bozza di rinnovo con richieste di aumento tra il 5 e il 6 per cento, con un costo presunto di 5 miliardi in cifra assoluta in due anni, mentre il governo non ha fatto sapere quanto è disposto a concedere. Alcuni ministri hanno parlato di 4 miliardi, ma il leader Cgil, Guglielmo Epifani, li ha subito bocciati: "Poco" ha sentenziato.
Mentre il titolare della Funzione pubblica, con Panorama ipotizza 5 miliardi, ma in tre anni (intervista in alto). Fino a oggi i contratti nel pubblico impiego sono stati biennali e l'aumento della vigenza a tre sarebbe una novità che potrebbe assicurare al governo almeno un piccolo risparmio rispetto alle richieste sindacali.

Un taglietto che potrebbe essere speso se non altro sul piano dell'immagine insieme ai contenimenti di spesa (3-4 miliardi) previsti come benefico effetto dell'unione Inps-Inpdap. Un progetto, quest'ultimo, su cui pesano, però, centomila incognite. Gli esperimenti passati non sono confortanti. La fusione nell'Indap di alcune casse separate come Enpas, Inadel (enti locali), Cassa pensioni del Tesoro non ha dato i risultati sperati.

A distanza di anni l'operazione di accorpamento per molti aspetti è ancora solo sulla carta, ancora sopravvivono comitati di gestione separati, con i loro organi, i consigli che deliberano ognuno per proprio conto e pagano ai propri rappresentanti emolumenti e gettoni di presenza. E anche questo insospettisce i sindacalisti.
Le Rdb hanno già annunciato uno sciopero, mentre Salvatore Bosco, segretario Uil, sbotta: "Allungamento del contratto, mirabolanti fusioni e magari congelamento della contrattazione integrativa: ma che novità sono? Parlano di concertazione e poi ci fanno conoscere queste belle pensate dai giornali. Così non va". Lo scontro è assicurato.

LINK:http://www.panorama.it/italia/capire_politica/articolo/ix1-A020001037776

thotgor
05-09-2006, 19:13
accettiamo tutto


http://www.stihl.it/upload/timbersports-collection/produkte/images/produkte/0988_200_3000.gif

edited823
05-09-2006, 19:16
magari prima di un discorso simile bisognerebbe conoscer le differenze nella contrattazione collettiva nel settore privato e in quello publico.

per il funzionamento del sistema è necessario che sian "sindacalizzati"

sinceramente io sono molto garantista verso i lavoratori, ma penso che nel settore publico nn ci debban esser tutti i dir che ci sono nel settore privato.

Onisem
05-09-2006, 19:36
magari prima di un discorso simile bisognerebbe conoscer le differenze nella contrattazione collettiva nel settore privato e in quello publico.

per il funzionamento del sistema è necessario che sian "sindacalizzati"

sinceramente io sono molto garantista verso i lavoratori, ma penso che nel settore publico nn ci debban esser tutti i dir che ci sono nel settore privato.
Cioè? Perchè, parlo del mio settore (sanità), nel pubblico a livello collettivo ci sono condizioni contrattuali più favorevoli che nel privato. Il privato ti spreme e sfrutta come un mulo da soma. Rimane il fatto che se provi a toccare qualche parassita ministeriale i sindacati si danno da fare, certamente più di quanto non facciano per rivendicare migliori condizioni per tanta altra gente, magari più meritevole.

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05-09-2006, 21:59
Cioè? Perchè, parlo del mio settore (sanità), nel pubblico a livello collettivo ci sono condizioni contrattuali più favorevoli che nel privato. Il privato ti spreme e sfrutta come un mulo da soma. Rimane il fatto che se provi a toccare qualche parassita ministeriale i sindacati si danno da fare, certamente più di quanto non facciano per rivendicare migliori condizioni per tanta altra gente, magari più meritevole.
In effetti è proprio così :(

svarionman
05-09-2006, 22:04
Fantozzi non era uno statale.

fabio80
05-09-2006, 22:06
mi domando con che faccia si chiedano sacrifici agli italiani se poi c'è un esercito di sta gente da mantenere :rolleyes:

Freeride
05-09-2006, 22:20
Fantozzi non era uno statale.
Lavorava al Italpetrolcementermotessilfarmometalchimica !

svarionman
05-09-2006, 22:27
Lavorava al Italpetrolcementermotessilfarmometalchimica !
Infatti! Non era un'azienda statale, era una mega ditta! :D

edited823
05-09-2006, 22:35
Cioè? Perchè, parlo del mio settore (sanità), nel pubblico a livello collettivo ci sono condizioni contrattuali più favorevoli che nel privato. Il privato ti spreme e sfrutta come un mulo da soma. Rimane il fatto che se provi a toccare qualche parassita ministeriale i sindacati si danno da fare, certamente più di quanto non facciano per rivendicare migliori condizioni per tanta altra gente, magari più meritevole.

nel publico è necessario arrivar alla contrattazione, le rsu son costituite necessariamente, il dat lav è sempre parte sindacale.

il sindacalismo è, diciamo così, "forzato". dev' esserci necessariamente.

Black Dawn
06-09-2006, 08:37
mi domando con che faccia si chiedano sacrifici agli italiani se poi c'è un esercito di sta gente da mantenere :rolleyes:

Ottima considerazione, riassumento possiamo dire che in Italia abbiamo quasi 3,5 milioni di passacarte mantenuti dal popolo... :muro:

the_joe
06-09-2006, 08:45
Ottima considerazione, riassumento possiamo dire che in Italia abbiamo quasi 3,5 milioni di passacarte mantenuti dal popolo... :muro:
A parte che alcune lodevoli eccezioni si possono trovare anche nel pubblico impiego, per la maggior parte hai ragione, inoltre non è da trascurare nemmeno questo:
Attacca Carlo Podda, leader degli statali Cgil: "Ma vogliamo scherzare? Il numero dei dipendenti è in linea col resto d'Europa. Il governo pensi piuttosto alle 150 mila consulenze di cui 13 da un milione l'una e 35 da 500 mila euro. Tutte insieme costano la bellezza di 1,2 miliardi, quanto un punto percentuale di incremento di stipendio per i dipendenti pubblici.Oppure pensi al costo del personale politico: 1,4 miliardi a partire da Prodi per arrivare all'ultimo consigliere di circoscrizione. O infine il governo pensi alla spesa per l'acquisto di beni e servizi cresciuta in un anno del 52 per cento".
E aggiungo anche il personale delle Forze dell'ordine che per la maggior parte è diventato personale di ufficio così come i vigili urbani che fanno tutto tranne che i vigili ecc. ecc. in pratica un esercito di scribacchini che poi alla fine ottengono il risultato di essere sempre indietro con le pratiche :rolleyes:

ironmanu
06-09-2006, 09:19
Ottima considerazione, riassumento possiamo dire che in Italia abbiamo quasi 3,5 milioni di passacarte mantenuti dal popolo... :muro:
sta pur certo che si verificano paradossi retributivo/lavorativi impossibili in ambiente privato, visto che nn si è sulle spalle di tutti e chi sgancia i $$$ nn è lontano ed indefinito!

ALBIZZIE
06-09-2006, 09:29
sta pur certo che si verificano paradossi retributivo/lavorativi impossibili in ambiente privato, visto che nn si è sulle spalle di tutti e chi sgancia i $$$ nn è lontano ed indefinito!
infatti in ambiente privato si verificano paradossi lavorativi/retribuitivi.

tanto per generalizzare, per parlare per luoghi comuni e prendere gli eccessi e gli abusi come esempi.

Lorekon
06-09-2006, 09:30
lincenziarli tutti mi sembra troppo...
iniziamo a fargli fare 8 ore come tutti.
iniziamo ad assicurarci che quelli che fanno poco facciano quello che dovrebbero, e magari premiamo quelli che sgobbano davvero (e ce ne sono, e ne ho visti, anche perchè devono sobbarcarsi anche il lavoro dei fancazzisti).
iniziamo a fare una verifica puntuale per via gerarchica dei risultati ottenuti.

fabio80
06-09-2006, 09:33
lincenziarli tutti mi sembra troppo...
iniziamo a fargli fare 8 ore come tutti.
iniziamo ad assicurarci che quelli che fanno poco facciano quello che dovrebbero, e magari premiamo quelli che sgobbano davvero (e ce ne sono, e ne ho visti, anche perchè devono sobbarcarsi anche il lavoro dei fancazzisti).
iniziamo a fare una verifica puntuale per via gerarchica dei risultati ottenuti.


se vabbè, comincia col dire che i sindacati han già fatto la testuggine di romana memoria anche solo a sentirne parlare... figurati a passare dalle parole ai fatti.

lacrime e sangue, anche per mantenere sta gente. poi si chiedono come mai le tasse uno le paga malvolentieri. forse perchè in gran parte sono soldi buttati nel cesso, soldi che uno si guadagna giorno per giorno e deve fare a meno per alimentare ste buffonate???

oscuroviandante
06-09-2006, 09:37
Infatti! Non era un'azienda statale, era una mega ditta! :D

e la mega ditta è un'entita superiore allo Stato. :O

ALBIZZIE
06-09-2006, 09:38
se vabbè, comincia col dire che i sindacati han già fatto la testuggine di romana memoria anche solo a sentirne parlare... figurati a passare dalle parole ai fatti.

lacrime e sangue, anche per mantenere sta gente. poi si chiedono come mai le tasse uno le paga malvolentieri. forse perchè in gran parte sono soldi buttati nel cesso, soldi che uno si guadagna giorno per giorno e deve fare a meno per alimentare ste buffonate???
pensi che la colpa sia esclusiva dei sindacati?

eppure l'articolo parla chiaro. gli statali sono un esercito, di voti, oltr che nullafacenti. i primi ad aver interesse allo status quo sono proprio i politici.

IpseDixit
06-09-2006, 09:40
Fantozzi lavorava in una ditta privata 20 ore al giorno per una paga ridicola, non mi pare un paragone corretto. Complimenti al giornalista per la grande conoscenza di un pezzo di storia del cinema italiano :rolleyes:

fabio80
06-09-2006, 10:03
pensi che la colpa sia esclusiva dei sindacati?

eppure l'articolo parla chiaro. gli statali sono un esercito, di voti, oltr che nullafacenti. i primi ad aver interesse allo status quo sono proprio i politici.


no ma penso che i sindacati debbano, per interesse dei lavoratori onesti, tutelare le persone valide e non fare mai quadrato a prescindere, cosa che succede regolarmente nel pubblico ( ma anche nel privato )

il sindacato potrebbe essere l'interfaccia ideale per iniziare a sistemare le cose ma come vedi non collaborano. non spererai forse nelle autodenuncie tra statali o in improbabili comitati di controllo pronti a diventare essi stessi della partita?

e resto dell'idea che chiedere sacrifici ai cittadini per poi alimentare sto carrozzone di stato è istigazione a delinquere.

ALBIZZIE
06-09-2006, 10:07
no ma penso che i sindacati debbano, per interesse dei lavoratori onesti, tutelare le persone valide e non fare mai quadrato a prescindere, cosa che succede regolarmente nel pubblico ( ma anche nel privato )

il sindacato potrebbe essere l'interfaccia ideale per iniziare a sistemare le cose ma come vedi non collaborano. non spererai forse nelle autodenuncie tra statali o in improbabili comitati di controllo pronti a diventare essi stessi della partita?

d'accordo.
il che si ricollega con il post di lorekon, a parte il numero di ore lavorate, che lascia il tempo che trova.

edited823
06-09-2006, 10:14
il problema è che settore publico e privato han fini diversi, e diversi sono gli interessi in gioco.
per me settore publico e privato nn devon esser regolati in maniera tendenzialmente simile, e nn posson avere gli stessi diritti.

Northern Antarctica
06-09-2006, 10:33
Fantozzi lavorava in una ditta privata 20 ore al giorno per una paga ridicola, non mi pare un paragone corretto. Complimenti al giornalista per la grande conoscenza di un pezzo di storia del cinema italiano :rolleyes:

la megaditta era (leggendo sui libri di Fantozzi) ispirata, in chiave super-ironica, a quello che poteva essere una società del gruppo IRI degli anni '70... non proprio il massimo esempio di società privata ;)

ironmanu
06-09-2006, 10:50
infatti in ambiente privato si verificano paradossi lavorativi/retribuitivi.

tanto per generalizzare, per parlare per luoghi comuni e prendere gli eccessi e gli abusi come esempi.
si verificheranno pure, ma nn certo come nel pubblico impiego, dove uno è pure dirigente del propiro cestino, retribuito...

Window Vista
06-09-2006, 21:53
Ma sempre così deve finire, cioè che gli statali possono fare quel che vogliono??? :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: