Adric
05-09-2006, 13:22
Sabato 2 Settembre 2006
Il caso/ I residenti della zona fanno causa al progetto del Whitney Museum
New York, rischia il blocco la torre di Piano
Due associazioni di residenti dell’Upper East Side di Manhattan hanno fatto causa al Museo Whitney di New York nella speranza di bloccare il piano di allargamento firmato da Renzo Piano.
Nella denuncia, a cui si sono associati i proprietari del leggendario Carlyle Hotel, si afferma che il comune ha sbagliato concedendo al Whitney le varianti al piano regolatore che dovrebbero consentire al museo di andare avanti con il piano di espansione, e in particolare una torre di acciaio ideata da Piano che dovrebbe innalzarsi arretrata di poco rispetto a sei villini d'epoca su Madison Avenue.
Le obiezioni riguardano soprattutto l’altezza e l’aspetto della torre di Piano: «È uno schedario di 18 piani, un edificio di metallo senza praticamente finestre», ha protestato il presidente della Coalition of Concerned Whitney Neighbours Donald Gringer. A suo parere «un edificio in acciaio inossidabile come questo appartiene a una zona industriale, non al centro di Manhattan e sullo sfondo di bellissimi villini antichi».
C’è, forse, un precedente importante all’attuale iniziativa delle due associazioni dell’Upper East Side newyorkese. Alla fine degli anni 80, un comitato di residenti della zona - guidato allora da Jacqueline Kennedy Onassi - bloccò un piano che prevedeva la costruzione di diversi grattacieli intorno a Central Park. Il progetto non ebbe seguito per la loro decisa opposizione all’idea che il grandioso “polmone verde” di Manhattan potesse essere “offuscato” da edifici eccessivamente alti. Si tratterà, adesso, di vedere se il Comune sarà costretto a fare marcia indietro o riterrà il progetto di Piano compatibile con i requisiti della zona.
T.P.
(Il Messaggero)
Il caso/ I residenti della zona fanno causa al progetto del Whitney Museum
New York, rischia il blocco la torre di Piano
Due associazioni di residenti dell’Upper East Side di Manhattan hanno fatto causa al Museo Whitney di New York nella speranza di bloccare il piano di allargamento firmato da Renzo Piano.
Nella denuncia, a cui si sono associati i proprietari del leggendario Carlyle Hotel, si afferma che il comune ha sbagliato concedendo al Whitney le varianti al piano regolatore che dovrebbero consentire al museo di andare avanti con il piano di espansione, e in particolare una torre di acciaio ideata da Piano che dovrebbe innalzarsi arretrata di poco rispetto a sei villini d'epoca su Madison Avenue.
Le obiezioni riguardano soprattutto l’altezza e l’aspetto della torre di Piano: «È uno schedario di 18 piani, un edificio di metallo senza praticamente finestre», ha protestato il presidente della Coalition of Concerned Whitney Neighbours Donald Gringer. A suo parere «un edificio in acciaio inossidabile come questo appartiene a una zona industriale, non al centro di Manhattan e sullo sfondo di bellissimi villini antichi».
C’è, forse, un precedente importante all’attuale iniziativa delle due associazioni dell’Upper East Side newyorkese. Alla fine degli anni 80, un comitato di residenti della zona - guidato allora da Jacqueline Kennedy Onassi - bloccò un piano che prevedeva la costruzione di diversi grattacieli intorno a Central Park. Il progetto non ebbe seguito per la loro decisa opposizione all’idea che il grandioso “polmone verde” di Manhattan potesse essere “offuscato” da edifici eccessivamente alti. Si tratterà, adesso, di vedere se il Comune sarà costretto a fare marcia indietro o riterrà il progetto di Piano compatibile con i requisiti della zona.
T.P.
(Il Messaggero)