LUVІ
04-09-2006, 10:09
Minchia! Una più del diavolo! ACH TETESCHEN! TEUFEL!!! :mbe:
Operazione silhouette!
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/esteri/servizi-segreti-tedeschi/servizi-segreti-tedeschi/servizi-segreti-tedeschi.html
Archivi dell'intelligence britannica rivelano codici Morse tedeschi criptati tra le gonne dei modellini di moda
Ma anche spartiti musicali, appunti di stenografia e perfino descizioni di partire a scacchi e a bridge
Spionaggio, operazione silhouette
i segreti nazisti sono nell'abito
Lady Howard of Effingham, sospettata di flirtare coi diplomatici per ottenere segreti militari
BERLINO- E' una storia che forse sarebbe piaciuta agli scrittori di spionaggio magari alla maniera di Graham Greene. La notizia è che le spie naziste nascondevano messaggi Morse criptati tra le linee dei modellini della moda dell'epoca. A renderlo noto sono alcuni documenti dei servizi segreti britannici finora mai pubblicati. Uno dei metodi utilizzati dai tedeschi per eludere i controlli degli Alleati durante la Seconda guerra mondiale fu, infatti, quello di trasmettere informazioni militari riservate utilizzando i punti e le linee del codice Morse incorporato nelle sagome dei vestiti per le Hausfrau tedesche.
I documenti spiegano i tentativi ingegnosi dei nazisti di trasmettere documenti cifrati con la posta:nell'epoca hitleriana, tra i modellini della moda bavarese, lo stile prediletto dalla propaganda per il Volk, o piuttosto tra le silhouette di Chanel che viaggiavano sulla rotta Parigi-Londra, le spie naziste intrecciavano frivole corrispondenze convinti che le innocenti comunicazioni non avrebbero mai attirato l'attenzione degli 007 inglesi. Ma l'intelligence britannica, tutt'altro che ingenua, non appena scoprì la tecnica, fornì ai propri agenti di un manuale di decriptazione per intercettare i segreti tra le balze delle gonne.
Ma la scoperta del complotto da parte degli inglesi non fu, però, tempestiva: soltanto grazie alla cattura di due agenti nazisti nel 1942 furono portati alla luce due di questi codici, il cui enigma non era stato scoperto dagli ufficiali britannici. L'ufficiale dell'intelligence di allora, David Petrie, descrive questo come un episodio "disturbante" della storia del controspionaggio britannico.
Nel libro, parte di un intero archivio di scritti militari riservati pubblicati per la prima volta in Inghilterra, è contenuto un esempio di messaggio in codice nascosto nella silhouette di tre giovani modelle. "Pesanti rinforzi contro il nemico atteso ad ore" recita una frase cucita tra le balze degli abiti, piuttosto che nelle tese dei capellini o le decorazioni delle camicette dei modellini di carta. Questo tipo di codice venne usato, per esempio, in una lettera spedita da "Hubert" a "zia Janet" per mandare la comunicazione: "14 Boeing Fortresses sono giunti ieri a Hendon (Londra). I piloti devono bombardare Kiel (Germania)".
Ma frasi scottanti non si nascondevano solo tra le bionde trecce delle donne del Fuehrer. Anche inchiostro invisibile, margini rientrati e altre alchimie grafiche nascoste in comuni corrispondenze si rivelarono utili mezzi per inviare dettagli di movimenti di truppe, attacchi aerei e costruzione di navi. E perfino gli spartiti musicali, le innocenti descrizioni di partite di scacchi o simboli stenografici travestiti da scritti di uso comune. Le cartoline degli innamorati vennero, in alcuni casi, divise in due e l'intercapedine tra i fogli riempita con appunti dello spessore di un'ostia. E nelle lettere di famiglia o tra amici, alfabeti segreti potevano essere composti utilizzando le prime lettere di ogni frase.
Il controspionaggio britannico sperimentò nel corso degli anni della guerra tecniche di decriptazione sempre più sofisticate in modo da rincorrere gli astuti tentativi tedeschi di occultare messaggi. Eppure si sospetta che le comunicazioni cifrate mai identificate siano state molte: pare che ne contenessero perfino i messaggi che raccontavano partite di bridge corredate da lunghi elenchi di numeri o quelle strane lettere sconnesse che giravano per l'Europa, mandate a destinatari in paesi neutrali, ma forse con qualche francobollo di troppo.
(4 settembre 2006)
Operazione silhouette!
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/esteri/servizi-segreti-tedeschi/servizi-segreti-tedeschi/servizi-segreti-tedeschi.html
Archivi dell'intelligence britannica rivelano codici Morse tedeschi criptati tra le gonne dei modellini di moda
Ma anche spartiti musicali, appunti di stenografia e perfino descizioni di partire a scacchi e a bridge
Spionaggio, operazione silhouette
i segreti nazisti sono nell'abito
Lady Howard of Effingham, sospettata di flirtare coi diplomatici per ottenere segreti militari
BERLINO- E' una storia che forse sarebbe piaciuta agli scrittori di spionaggio magari alla maniera di Graham Greene. La notizia è che le spie naziste nascondevano messaggi Morse criptati tra le linee dei modellini della moda dell'epoca. A renderlo noto sono alcuni documenti dei servizi segreti britannici finora mai pubblicati. Uno dei metodi utilizzati dai tedeschi per eludere i controlli degli Alleati durante la Seconda guerra mondiale fu, infatti, quello di trasmettere informazioni militari riservate utilizzando i punti e le linee del codice Morse incorporato nelle sagome dei vestiti per le Hausfrau tedesche.
I documenti spiegano i tentativi ingegnosi dei nazisti di trasmettere documenti cifrati con la posta:nell'epoca hitleriana, tra i modellini della moda bavarese, lo stile prediletto dalla propaganda per il Volk, o piuttosto tra le silhouette di Chanel che viaggiavano sulla rotta Parigi-Londra, le spie naziste intrecciavano frivole corrispondenze convinti che le innocenti comunicazioni non avrebbero mai attirato l'attenzione degli 007 inglesi. Ma l'intelligence britannica, tutt'altro che ingenua, non appena scoprì la tecnica, fornì ai propri agenti di un manuale di decriptazione per intercettare i segreti tra le balze delle gonne.
Ma la scoperta del complotto da parte degli inglesi non fu, però, tempestiva: soltanto grazie alla cattura di due agenti nazisti nel 1942 furono portati alla luce due di questi codici, il cui enigma non era stato scoperto dagli ufficiali britannici. L'ufficiale dell'intelligence di allora, David Petrie, descrive questo come un episodio "disturbante" della storia del controspionaggio britannico.
Nel libro, parte di un intero archivio di scritti militari riservati pubblicati per la prima volta in Inghilterra, è contenuto un esempio di messaggio in codice nascosto nella silhouette di tre giovani modelle. "Pesanti rinforzi contro il nemico atteso ad ore" recita una frase cucita tra le balze degli abiti, piuttosto che nelle tese dei capellini o le decorazioni delle camicette dei modellini di carta. Questo tipo di codice venne usato, per esempio, in una lettera spedita da "Hubert" a "zia Janet" per mandare la comunicazione: "14 Boeing Fortresses sono giunti ieri a Hendon (Londra). I piloti devono bombardare Kiel (Germania)".
Ma frasi scottanti non si nascondevano solo tra le bionde trecce delle donne del Fuehrer. Anche inchiostro invisibile, margini rientrati e altre alchimie grafiche nascoste in comuni corrispondenze si rivelarono utili mezzi per inviare dettagli di movimenti di truppe, attacchi aerei e costruzione di navi. E perfino gli spartiti musicali, le innocenti descrizioni di partite di scacchi o simboli stenografici travestiti da scritti di uso comune. Le cartoline degli innamorati vennero, in alcuni casi, divise in due e l'intercapedine tra i fogli riempita con appunti dello spessore di un'ostia. E nelle lettere di famiglia o tra amici, alfabeti segreti potevano essere composti utilizzando le prime lettere di ogni frase.
Il controspionaggio britannico sperimentò nel corso degli anni della guerra tecniche di decriptazione sempre più sofisticate in modo da rincorrere gli astuti tentativi tedeschi di occultare messaggi. Eppure si sospetta che le comunicazioni cifrate mai identificate siano state molte: pare che ne contenessero perfino i messaggi che raccontavano partite di bridge corredate da lunghi elenchi di numeri o quelle strane lettere sconnesse che giravano per l'Europa, mandate a destinatari in paesi neutrali, ma forse con qualche francobollo di troppo.
(4 settembre 2006)