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View Full Version : Quarto Reich, Casa Bianca


Dona*
01-09-2006, 10:50
Maurizio Blondet
01/09/2006
http://www.effedieffe.com/tasti/img/20060831-1_g8o7405-515h.jpg
Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush

SATI UNITI - Giornalisti stranieri che vogliono coprire un servizio negli Stati Uniti non possono più arrivarci liberamente saltando sul primo aereo, nemmeno se provengono da un Paese da cui non è richiesto il visto (visa waiver), in genere un Paese europeo.
Ora devono fornirsi di un visto speciale, «I Visa», rilasciato dalle ambasciate americane e solo da alcuni consolati.
Senza questo, è vietato - e perseguito penalmente - raccogliere informazioni in USA. (1)
Per ottenere l'«I Visa», occorre riempire un lungo formulario, in cui fra l'altro deve specificare che tipo di storia va a coprire in America, e per che giornale o TV lavora; i giornalisti indipendenti o free-lance vengono esclusi.
Il giornalista inoltre deve recarsi personalmente nella sede dell'ambasciata USA per essere sottoposto a «intervista personale» e «raccolta di dati biometrici»: ossia deve lasciare le impronte digitali prese con scanner elettronico sul posto; in certe ambasciate viene rilevata l'iride.
Chi arriva all'ambasciata o al consolato farà bene a lasciare a casa il telefonino, come ogni altro oggetto elettronico.
In genere, all'entrata il telefonino viene consegnato e poi restituito all'uscita dall'intervista: è possibile che nel frattempo, i numeri nella memoria vengano registrati, e forse lo stesso cellulare «modificato».
Il nuovo visto per la stampa è anche costoso: 85 euro, 108 dollari.

Strano e curioso il metodo di pagamento imposto: in Germania e Danimarca è vietato pagare in contanti, con carta di credito o assegno.
Bisogna fare il versamento su uno speciale conto bancario indicato dall'ambasciata.
In Germania, ad un'entità semi-sconosciuta, la Roskos & Meier OHG, un ufficetto di una ventina di dipendenti che risulta una sussidiaria del gruppo Allianz.
A Cipro, gli USA hanno scelto come banca di fiducia per il versamento la LAIKI Bank.
Ossia la banca che durante il regime di Milosevic deteneva i conti segreti del capo serbo, e attraverso cui passavano le transazioni per la fornitura a Milosevic di carburante, materie prime, parti di ricambio ed armi - in violazione dell'embargo ONU.
In ogni Paese è stata scelta una banca diversa, senza apparente motivo.
Il motivo reale non può essere che uno: sono banche infiltrate dai servizi americani.
Il visto può essere rifiutato senza spiegazioni.
Per giunta, anche in caso di rifiuto, gli 85 euro o 108 dollari, che hanno dovuto essere versati in anticipo, non vengono rimborsati.
Solo alcuni uffici diplomatici danno questo visto.
Così ad esempio un giornalista del Liechtenstein deve andare in Svizzera: ma non a Zurigo, sede diplomatica e città da cui si può poi partire sul primo aereo disponibile, bensì nella sonnolenta Berna.
Un giornalista di Monaco deve ottenere il visto personalmente a Parigi.
Uno di Granada deve viaggiare fino alle Barbados (Bridgetown).
Un groenlandese, deve prendere prima l'aereo e farsi dare il visto a Copenhagen, poi riprendere l'aereo verso ovest e andare in USA.

Una volta atterrati in USA, il costoso «I Visa» non ti facilita; anzi ti candida a lunghi interrogatori nell'aeroporto e ad umilianti ispezioni corporali.
Un giornalista danese ha denunciato di avere dovuto subire… un'ispezione rettale da parte di un agente della Homeland Security.
Alcune giornaliste provenienti dalla Gran Bretagna e dall'Australia - Paesi alleati, dopotutto - sono state palpate in modo offensivo e, alle loro proteste, ammanettate.
Il visto speciale per la stampa era richiesto in URSS e in Paesi come la Bulgaria, è ancora richiesto in Cina e in Siria.
A Cuba le restrizioni sono notevolmente inferiori a quelle in vigore in USA.
Israele restringe severamente la libertà di movimento dei giornalisti stranieri a Gaza e in Cisgiordania.
Ma in nessuno di questi regimi, tra le pratiche per la stampa, sembra contemplata l'ispezione rettale.
Questa è una novità americana, della terra delle libertà.
Infatti, nel sito web del Dipartimento di Stato si legge la seguente dichiarazione: «No, l'America non è una fortezza; non vogliamo mai essere una fortezza. Siamo un Paese libero, siamo una società aperta. E noi dobbiamo sempre difendere i diritti della nostra legge - diritti dei cittadini ossequiosi alle leggi che vengono dal mondo per affari, studio e passare il tempo con la famiglia». Firmato: George Bush, il Fuehrer.


Evidentemente, ficcare l'indice di un poliziotto nell'ano di giornalisti appena atterrati fa parte della vita in un Paese libero.
E' la nuova libertà, bisognerà abituarsi.
Si apprende che l'AIPAC (American Israeli Public Affairs Committee, il braccio più politico della lobby) esige la chiusura di un sito internet iraniano, Baztab, che usa un server americano. Baztab ha riportato alcuni brani degli interrogatori cui Hezbollah ha sottoposto i due soldati israeliani «rapiti» (catturati) il 12 luglio, inizio della distruzione del Libano.
I due soldati avrebbero ammesso che l'attacco militare israeliano era previsto per settembre-ottobre, ma la reazione Hezbollah aveva indotto ad anticiparlo. (2)

Maurizio Blondet

dantes76
01-09-2006, 10:58
Maurizio Blondet

http://img163.imageshack.us/img163/582/lol91qv6.gif

plut0ne
01-09-2006, 11:00
http://img163.imageshack.us/img163/582/lol91qv6.gif


BAUHAUHAUAHUH stupenda sta faccina :D

dantes76
01-09-2006, 11:02
BAUHAUHAUAHUH stupenda sta faccina :D

per Maurizio Blondet, cerco sempre il meglio

Encounter
01-09-2006, 11:56
Ma, a parte blondet, sta roba del visto speciale per la stampa è vera oppure no?

Feric Jaggar
01-09-2006, 12:04
Una volta atterrati in USA, il costoso «I Visa» non ti facilita; anzi ti candida a lunghi interrogatori nell'aeroporto e ad umilianti ispezioni corporali.
Un giornalista danese ha denunciato di avere dovuto subire… un'ispezione rettale da parte di un agente della Homeland Security.
Alcune giornaliste provenienti dalla Gran Bretagna e dall'Australia - Paesi alleati, dopotutto - sono state palpate in modo offensivo e, alle loro proteste, ammanettate.

Maurizio Blondet


I NOMI, Blondet, vogliamo I NOMI!..... Altrimenti ti mandiamo a fare l'inviato con al seguito come cineoperatore il mio amico pallonaro!!!! :D :D :D

FastFreddy
01-09-2006, 12:04
Direi che più o meno fa il pari con questa: http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1269835

Dona*
01-09-2006, 13:18
Direi che più o meno fa il pari con questa: http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1269835

è tutto quello che hai da osservare? :)

p.NiGhTmArE
01-09-2006, 13:31
Direi che più o meno fa il pari con questa: http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1269835

sì, decisamente :asd:

FastFreddy
01-09-2006, 13:38
è tutto quello che hai da osservare? :)

Io mi riferivo al contenuto dell'articolo, non a chi l'aveva postato...

(e tra l'altro non ci avevo minimamente fatto caso che anche quell'altro l'avessi postato tu)

svarionman
01-09-2006, 16:01
Beh qualcosa di vero ci sarà o no? :stordita:

recoil
01-09-2006, 16:11
Beh qualcosa di vero ci sarà o no? :stordita:

è diventato un po' più complicato entrare negli USA, anche per noi che siamo un paese alleato e che fino a 6 mesi fa avevamo i due presidenti pappa e ciccia.
naturalmente le misure di sicurezza esagerate che ho letto nell'articolo non trovano riscontro nei siti delle ambasciate, ma qui si parla di giornalisti e non di turisti o lavoratori di altro tipo

svarionman
01-09-2006, 16:17
Comunque è vero che ci vuole un visto apposta per i giornalisti e che se ti beccano a fare un servizio con il solo visto turistico passi dei guai...una sorta di controllo su quello di cui puoi o non puoi parlare c'è.

shambler1
01-09-2006, 17:04
Ma, a parte blondet, sta roba del visto speciale per la stampa è vera oppure no?
Che centra? Vera o no se colui che la riporta è sgradito è come se non fosse vera; non bisogna stare ad indagare...non vorrei che qualcuno mettere un dito nel sedere anche a noi :oink:

sider
01-09-2006, 17:27
Che centra? Vera o no se colui che la riporta è sgradito è come se non fosse vera; non bisogna stare ad indagare...non vorrei che qualcuno mettere un dito nel sedere anche a noi :oink:

e senza vaselina.
Bè se siete stati in america i questionari da compilare in aereo sono spassosi.

Questionario
Una qualsiasi delle domande seguenti si adatta al vostro caso? (rispondere Si o No)
1.Siete affetto da malattie trasmissibili? fisiche o mentali? siete un consumatore di droghe o sostante illecite?

2.Siete mai stato arrestato per crimini legati a offesa della morale pubblica o violazioni, legate all’assunzione di sostanze proibite? siete mai stato arrestato per due o più volte per crimini per cui la pena complessiva fosse di 5 anni o più? avete cercato di entrare a far parte di organizzazioni criminali?

3. Siete mai stato coinvolto in passato o tutt’ora, in attività di spionaggio o sabotaggio? in attività di terrorismo o genocidio? fa il 1933 ed il 1945 siete stati coinvolti in alcun modo nelle persecuzioni ad opera dei Nazisti tedeschi o dei loro alleati?

4. State cercando lavoro in USA? sete mai stati espulsi in precedenza dagli USA? avete mai cercato di entrare nel paese con un visto illegale o simulando la persona di un altro?

5. Avete mai sottratto un bambino ad un cittadino americano incaricato della sua custodia?

6. Vi è mai stato negato il visto per entrare in USA? dove? quando?

7. Avete mai chiesto asilo contro persecuzioni di vario tipo?

p.NiGhTmArE
01-09-2006, 17:34
sempre meglio delle fiche da compilare in frontiera nei paesi arabi :asd:
compili, il funzionario legge la fiche (non capendo niente perché non hai scritto in arabo) e poi la butta nel cestino :asd:

shambler1
01-09-2006, 23:29
http://img234.imageshack.us/img234/2705/fitzhughhandva1.jpg (http://imageshack.us)




"Vieni qui che ti faccio l'esplorazione rettale! E' per la libertà ahahahaha!"