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View Full Version : Francesco Moser: 'il doping ? forse è meglio liberalizzarlo'


Adric
30-08-2006, 14:13
Il doping? Forse è meglio liberalizzarlo
Parola di Francesco Moser

Pesanti dichiarazioni dell'ex campione italiano che alle domande sul doping di un giornalista Rai ha spiegato che ''tutti devono essere messi sullo stesso piano''. E sui rischi ai quali vanno incontro i giovani: ''Nel nostro mondo ce ne sono tantissimi di pericoli''

BOLZANO - Liberalizzare il doping nel ciclismo professionista. Una provocazione o cosa? La proposta viene da uno dei più grandi campioni di sempre di questa disciplina, Francesco Moser.

Dichiarazioni pesanti, quasi spaventose. Moser è stato intervistato dalla Rai, per il Gr locale. La Rai ne ha diffuso immediatamente il testo.

"Se riusciamo a trovare un modo per mettere tutti sullo stesso piano - ha dichirato l’ex campione - è bene fare i controlli, altrimenti forse per il professionismo, se non si riesce a garantire un'eguaglianza, allora la soluzione potrebbe essere quella di liberalizzare il doping. Anche se si lasciasse libero, sarà comunque meglio che i corridori si diano una regolata".

Il giornalista Rai allora ha fatto notare a Moser che "il pericolo maggiore è però per i giovani". E l’ex ciclista ha risposto: “Nel nostro mondo di pericoli ce ne sono tantissimi".

Sicuramente sono parole che non passeranno inosservate… (30 ago 2006)
(Kataweb Sport)

c-darma
30-08-2006, 14:17
Il doping? Forse è meglio liberalizzarlo
Parola di Francesco Moser

Pesanti dichiarazioni dell'ex campione italiano che alle domande sul doping di un giornalista Rai ha spiegato che ''tutti devono essere messi sullo stesso piano''. E sui rischi ai quali vanno incontro i giovani: ''Nel nostro mondo ce ne sono tantissimi di pericoli''

BOLZANO - Liberalizzare il doping nel ciclismo professionista. Una provocazione o cosa? La proposta viene da uno dei più grandi campioni di sempre di questa disciplina, Francesco Moser.

Dichiarazioni pesanti, quasi spaventose. Moser è stato intervistato dalla Rai, per il Gr locale. La Rai ne ha diffuso immediatamente il testo.

"Se riusciamo a trovare un modo per mettere tutti sullo stesso piano - ha dichirato l’ex campione - è bene fare i controlli, altrimenti forse per il professionismo, se non si riesce a garantire un'eguaglianza, allora la soluzione potrebbe essere quella di liberalizzare il doping. Anche se si lasciasse libero, sarà comunque meglio che i corridori si diano una regolata".

Il giornalista Rai allora ha fatto notare a Moser che "il pericolo maggiore è però per i giovani". E l’ex ciclista ha risposto: “Nel nostro mondo di pericoli ce ne sono tantissimi".

Sicuramente sono parole che non passeranno inosservate… (30 ago 2006)
(Kataweb Sport)

Finalmente qualcuno che non dice sempre le stesse cose :)
Cioè ammette che il doping è diffuso :O

Dona*
30-08-2006, 14:21
Ammettere qualcosa che pare evidente a tutti mi pare la scoperta dell'acqua calda... :O

svarionman
30-08-2006, 14:22
Finalmente qualcuno che non dice sempre le stesse cose :)
Cioè ammette che il doping è diffuso :O

Se non lo sa lui.....--> vedi inchiesta sul professor Conconi :read:

c-darma
30-08-2006, 14:42
Se non lo sa lui.....--> vedi inchiesta sul professor Conconi :read:

Già vista ;)

c-darma
30-08-2006, 14:44
Ammettere qualcosa che pare evidente a tutti mi pare la scoperta dell'acqua calda... :O

Sì ma gli ex atleti preferiscono scottarsi nell'acqua che svuotare il sacco! :O

lnessuno
30-08-2006, 15:46
mi domando e chiedo perchè non fare controlli a tappeto e lasciare definitivamente a casa tutti i corridori beccati per doping... con relativi medici...


probabilmente staremmo senza ciclismo professionista per uno o due anni, però poi credo che si riprenderebbe... :stordita:

Andrewgiz
30-08-2006, 19:19
...forse ha fatto troppe apparizioni alle giornate dedicate al turismo del vino nel Trentino Alto Adige!!! (e non sto scherzando!!!).



Il problema è che il ciclismo è uno sport dove contano solo cuore e gambe...

rendere legale il doping mi sembra cmq un'assurdità. Di certo non è la soluzione al problema.

A.

energy+
30-08-2006, 19:26
Quest'uomo è 1 maledetto GENIO!
La soluzione era lì davanti a tutti ma nessuno se n'è accorto prima d'ora..... :eek:





Moser ma va a caghèr!

:nono:

Andre106
30-08-2006, 20:14
Beh almeno è coerente....è stato il più grande dopato nel suo periodo, giustamente difende le sue idee :rolleyes: :D

Johnn
30-08-2006, 20:23
Io sono d'accordo, ma a patto di assegnare premi e scrivere albi dopo 30-40 anni solo ai vivi :Perfido: , prima solo classifiche provvisorie.

energy+
30-08-2006, 20:24
Beh almeno è coerente....è stato il più grande dopato nel suo periodo, giustamente difende le sue idee :rolleyes: :D
Beh tutti i torti nn li hai..... :asd:

imho il ciclismo è morto da 1 pezzo......... :rolleyes:

dottormaury
30-08-2006, 20:30
bhè oddio è la soluzione migliore a breve termine tanto abbiamo visto nel ciclismo degli ultimi anni che pantanti era dopato, armstrong era dopato(non voglio storie con gli antitumorali), quello che ha visto il tuor era dopato.
alla fine chi non vince o non si dopa o lo fa in misura mirore cercando di fregare i controlli ma non vince.
a questo punto che si bombino tutti come cavolo vogliono almeno tutti hanno le stesse opportunità i rischi li sanno, vogliono rovinarsi la vita pe runa magliettina di colore diverso?
che lo facciano, se crepano l'han voluto loro.
e tra l'latro i controlli lasciano il tempo che trovano visto che per beccare armstrong han dovuto ri-esaminargli le urine 5 anni dopo, vedete voi quanto sono avanti loro rispetto all'antidoping

Super Vegetto
30-08-2006, 23:04
bhè oddio è la soluzione migliore a breve termine tanto abbiamo visto nel ciclismo degli ultimi anni che pantanti era dopato, armstrong era dopato(non voglio storie con gli antitumorali), quello che ha visto il tuor era dopato.
alla fine chi non vince o non si dopa o lo fa in misura mirore cercando di fregare i controlli ma non vince.
a questo punto che si bombino tutti come cavolo vogliono almeno tutti hanno le stesse opportunità i rischi li sanno, vogliono rovinarsi la vita pe runa magliettina di colore diverso?
che lo facciano, se crepano l'han voluto loro.
e tra l'latro i controlli lasciano il tempo che trovano visto che per beccare armstrong han dovuto ri-esaminargli le urine 5 anni dopo, vedete voi quanto sono avanti loro rispetto all'antidoping
Va bene, però poi bisogna togliere il termine "Sport" e chiamaro semplicemente "Show". Allora sarebbe fattibile. Poi tu mi dirai che tanto non è più sport nemmeno adesso (questo e tanti altri...), ma legalizzare il doping nello sport è inammissibile, è meglio che ci sia il doping ma che sia chiaro che quello non è sport, IMHO, Olimpia è Sacra! :banned:

castexx
30-08-2006, 23:20
...d'accordissimo pure io...ma ad una condizione: le cure per i tumori se le devono pagare di tasca loro :D

FuGu
30-08-2006, 23:21
bhè oddio è la soluzione migliore a breve termine tanto abbiamo visto nel ciclismo degli ultimi anni che pantanti era dopato, armstrong era dopato(non voglio storie con gli antitumorali), quello che ha visto il tuor era dopato.
alla fine chi non vince o non si dopa o lo fa in misura mirore cercando di fregare i controlli ma non vince.
a questo punto che si bombino tutti come cavolo vogliono almeno tutti hanno le stesse opportunità i rischi li sanno, vogliono rovinarsi la vita pe runa magliettina di colore diverso?
che lo facciano, se crepano l'han voluto loro.
e tra l'latro i controlli lasciano il tempo che trovano visto che per beccare armstrong han dovuto ri-esaminargli le urine 5 anni dopo, vedete voi quanto sono avanti loro rispetto all'antidoping

Non so se è il caso di raccogliere cadaveri col cuore scoppiato lungo le salite del Mortirolo... si sa dove si aprte ma non si sa dove si finisce...

Ripenso alle atletE della ex DDR, che adesso sono uomini... :(

Topomoto
30-08-2006, 23:43
imho il ciclismo è morto da 1 pezzo......... :rolleyes:
C'è da chiedersi se sia mai esistito ;)

Imrahil
30-08-2006, 23:47
Sinceramente anche a me era venuta la stessa idea di Moser ;)

Mecoita
31-08-2006, 07:22
IL DIARIO DI UN EX PROFESSIONISTA

ECCO IL MIO DOPING, GIORNO PER GIORNO

ROMA - In una stagione duecentodiciottomila unità di epo, la famigerata eritropoietina, l’ormone principe del doping negli ultimi anni; 396 pasticche di anabolizzanti vari, più di una al giorno, concentrate però nei mesi del "carico", novembre e dicembre quando serve intensificare gli allenamenti per il "salto di qualità"; 150 unità di Gh, l’ormone della crescita, invisibile ai controlli e poi insulina a piacere, per fermare il catabolismo dei muscoli e aumentare le riserve di zuccheri; 230 unità di IGF3 la nuovissima sostanza che provoca gli effetti del Gh, ancora più introvabile. Non è la tabella di marcia di un poveretto, afflitto da chissà quale malattia, ma è lo choccante bilancio di una stagione da ciclista professionista. Quarantamila chilometri in bici; salite, sudore, fatica e farmaci (pribiti e non) a go go. E’ quanto emerge dalle pagine di un diario fitto e meticoloso, di un professionista di discreto livello, A. T. (citiamo solo le iniziali perché è oggetto di un’inchiesta ancora in corso), che ha militato in squadre molto importanti, per poi passare nei ranghi dei cicloamatori, e finire nella rete di uno dei tanti sequestri antidoping dei Nas: l’operazione "Oil for drug" del maggio scorso.

Poveretto anche lui, perché nonostante il ricorso massiccio a qualcosa come 27 tipi di farmaci diversi, non riesce ad emergere dal plotone delle "gambe nere". Non solo non vince, ma fatica perfino ad arrivare al traguardo. Il suo è un doping "invisibile", fatto di piccole dosi, per ingannare i controlli: nonostante il numero delle assunzioni e le quantità, il nostro passa indenne tutti i controlli, pur prendendo parte a corse di grande rilievo, come il Giro del Mediterraneo, il "Laigueglia"; la clasica di Almeria in Spagna, la "Coppi e Bartali" in Toscana, le grandi classiche del nord come la Freccia Vallone, la Liegi-Bastogne-Liegi, l’Amstel Gold Race. Gare in cui l’Uci, la federazione di ciclismo internazionale, in teoria, mette in piedi un ferreo controllo antidoping, prima e dopo le corse. Ma la nostra "primula rossa" riesce sempre a farla franca, nonostante un tragitto che è un’autentica odissea nel farmaco. Il diario di A.T., è un vero e proprio prontuario farmacologico fra eritropoietina, il farmaco che arricchisce di globuli rossi il sangue consentendo di trasportare più ossigeno; Gh, l’ormone della crescita, il principe degli anabolizzanti; antidolorifici a raffica; fluidificanti ematici per tamponare i danni dell’epo; testosterone, oxandrolone e altri anabolizzanti; gonadotropine varie; insulina, stimolanti, corteccia surrenale e perfino il "Theodur", uno spray ritardante normalmente usato per combattere l’eiaculazione precoce. Corre i Europa e in America. Ma il bilancio alla fine è ugualmente sconfortante.


A settembre osserva sconsolato: "Siamo a fine stagione, le cose non sono andate per niente bene, è stato un anno molto lungo se si pensa che ho cominciato a novembre con gli allenamenti e poi le cose sono molto cambiate, i corridori vanno molto più forte; da parte mia ci ho messo il massimo impegno per fare bene; l’unica cosa che dovevo fare con più decisione è fare molto Gh, almeno 4 unità al giorno divise 2 la mattina, 2 la sera; quel poco che ho provato ho sentito di stare molto meglio: più potenza e riesci a dimagrire più velocemente". Il suo resoconto è del minuzioso resoconto, mese per mese di un corridore professionista. Eppure a marzo era pieno di speranze: "In questo mese sono stato abbastanza bene; ho sentito miglioramenti soprattutto da metà mese ...l’ultima tappa della Coppi e Bartali (una mini corsa a tappe italiana, n.d.r.) ho provato1/2 cc di Luforan (prodotto spagnolo che stimola il rilascio delle gonadotropine, n.d.r.) e mi sono trovato buone sensazioni di forza e fluidità, nel finale di corsa". Racconta con pignoleria dei farmaci presi, ma anche dell’alimentazione: "Colazione normale, a pranzo pasta o riso a cena un po’ di tutto, carne bianca uova prosciutto, formaggio, dolcetti vari...": Ma i risultati non vengono e allora bisogna insistere con la farmacia.

"Preparazione di una corsa - scrive ad aprile - la mattina: 1/2 Geref (una sostanza che stimola la produzione endogena del Gh, vietata, ovviamente), 1/2 Luforan (prodotto spagnolo che stimola il rilascio di gonadotropine, vietato); 1/2 contramal (un potente antidolorifico per sentire meno la fatica); 2 carnitene; Neoton (carnitina) in vena, Caffeina a piacere e supposta di Optalidon. La sera: fare un carico di carboidrati (di qui l’uso dell’insulina, che, oltre ad avere effetto anti-catabolizzante, aumenta la possibilità di immagazzinare glicogeno, n.d.r.); esafosfina (zuccheri) e Neoton in flebo". Per le corse a tappe c’è il Dinistenile, un potente steroide anabolizzante per recuperare più in fretta; da "fare a giorni alterni" assieme all’onnipresente Gh, l’ormone oggi più abusato, perché, pur essendo proibito, non viene rilevato dai test.

La strategia è chiara: nei periodi liberi dagli impegni di gara si fa il "carico" ma in piccoli dosaggi ripetuti più volte, per passare fra le maglie dei controlli. Nelle giornate di gara poco o niente. Il resto lo fanno i test impotenti, inefficaci o peggio. Il nostro assume 2000 unità di epo il 29 marzo e il 30 passa indenne i controlli "incrociati" dell’Uci. Come mai?

Oltretutto da questo turbinio di prodotti il poveretto non riesce a trovare il minimo giovamento. La risposta ai farmaci, dicono gli esperti, è sempre molto soggettiva: c’è il fisico che "risponde" splendidamente, trasformandosi e quello che resta in "sur place". E il nostro non solo non vince mai, ma più volte è costretto al ritiro e si lamenta. A luglio, in un solo mese, si sottopone ad una settantina di "assunzioni", fra epo, Gh, IGf, steroidi anabolizzanti, vitamine, integratori vari, ecc. Ma non va ugualmente: "Al Giro del Portogallo ho trovato corridori che andavano a tutta (non c’erano i controlli) ... sono venuto a casa, ho fatto le cose come dovevo, ma non sono servite a niente, perché al secondo giro in Portogallo i corridori andavano più forte...". Per "rimediare" non resta che una "cura" ancora più forte. Tra novembre e dicembre 170 pasticche di anabolizzante, e il ricorso alle gonadotropine per limitare i danni ai testicoli. Poi arriva il tempo di far tuonare il "cannone", il tempo dell’epo e del Gh. Una storia da brividi (solo a pensare ai possibili danni alla salute) ma che segnala il totale fallimento dei controlli antidoping.

Sia perché ai test sfuggono sostanze importantissime come il Gh e l’insulina, sia perché le analisi si fanno prevalentemente nei giorni di gara, mentre oggi - come conferma il "diario" del nostro "kamikaze" del farmaco - il doping si fa prevalentemente fuori competizione. Per poter sopportare "carichi" di allenamento sempre maggiori. Che senso ha, dunque, spendere miliardi - come fanno le federazioni sportive e la stessa Cvd, la commissione di vigilanza sulla legge antidoping italiana - per fare controlli quasi esclusivamente in gara? Confidava qualche tempo fa un funzionario della stessa Cvd: "L’antidoping? E’ uno spauracchio che deve stare lì, deve servire a tenere in piedi certe cose però; poi, se si deve fare seriamente come dici tu, diventa difficile fare un lavoro serio". Già, perché?

RiccardoS
31-08-2006, 07:34
IL DIARIO DI UN EX PROFESSIONISTA

ECCO IL MIO DOPING, GIORNO PER GIORNO...

[cut]
... Già, perché? [/i]


davvero interessante.


cmq bisogna essere pazzi, ma nel vero senso della parola, per assumere tutta 'sta roba per "tentare di primeggiare" in uno sport. fuori di testa. :eek:


ah... per quel che riguarda la proposta di moser... lo mando a cagher come ha fatto il buon energy più su. :D

c-darma
31-08-2006, 07:51
IL DIARIO DI UN EX PROFESSIONISTA

ECCO IL MIO DOPING, GIORNO PER GIORNO

ROMA - In una stagione duecentodiciottomila unità di epo, la famigerata eritropoietina, l’ormone principe del doping negli ultimi anni; 396 pasticche di anabolizzanti vari, più di una al giorno, concentrate però nei mesi del "carico", novembre e dicembre quando serve intensificare gli allenamenti per il "salto di qualità"; 150 unità di Gh, l’ormone della crescita, invisibile ai controlli e poi insulina a piacere, per fermare il catabolismo dei muscoli e aumentare le riserve di zuccheri; 230 unità di IGF3 la nuovissima sostanza che provoca gli effetti del Gh, ancora più introvabile. Non è la tabella di marcia di un poveretto, afflitto da chissà quale malattia, ma è lo choccante bilancio di una stagione da ciclista professionista. Quarantamila chilometri in bici; salite, sudore, fatica e farmaci (pribiti e non) a go go. E’ quanto emerge dalle pagine di un diario fitto e meticoloso, di un professionista di discreto livello, A. T. (citiamo solo le iniziali perché è oggetto di un’inchiesta ancora in corso), che ha militato in squadre molto importanti, per poi passare nei ranghi dei cicloamatori, e finire nella rete di uno dei tanti sequestri antidoping dei Nas: l’operazione "Oil for drug" del maggio scorso.

Poveretto anche lui, perché nonostante il ricorso massiccio a qualcosa come 27 tipi di farmaci diversi, non riesce ad emergere dal plotone delle "gambe nere". Non solo non vince, ma fatica perfino ad arrivare al traguardo. Il suo è un doping "invisibile", fatto di piccole dosi, per ingannare i controlli: nonostante il numero delle assunzioni e le quantità, il nostro passa indenne tutti i controlli, pur prendendo parte a corse di grande rilievo, come il Giro del Mediterraneo, il "Laigueglia"; la clasica di Almeria in Spagna, la "Coppi e Bartali" in Toscana, le grandi classiche del nord come la Freccia Vallone, la Liegi-Bastogne-Liegi, l’Amstel Gold Race. Gare in cui l’Uci, la federazione di ciclismo internazionale, in teoria, mette in piedi un ferreo controllo antidoping, prima e dopo le corse. Ma la nostra "primula rossa" riesce sempre a farla franca, nonostante un tragitto che è un’autentica odissea nel farmaco. Il diario di A.T., è un vero e proprio prontuario farmacologico fra eritropoietina, il farmaco che arricchisce di globuli rossi il sangue consentendo di trasportare più ossigeno; Gh, l’ormone della crescita, il principe degli anabolizzanti; antidolorifici a raffica; fluidificanti ematici per tamponare i danni dell’epo; testosterone, oxandrolone e altri anabolizzanti; gonadotropine varie; insulina, stimolanti, corteccia surrenale e perfino il "Theodur", uno spray ritardante normalmente usato per combattere l’eiaculazione precoce. Corre i Europa e in America. Ma il bilancio alla fine è ugualmente sconfortante.


A settembre osserva sconsolato: "Siamo a fine stagione, le cose non sono andate per niente bene, è stato un anno molto lungo se si pensa che ho cominciato a novembre con gli allenamenti e poi le cose sono molto cambiate, i corridori vanno molto più forte; da parte mia ci ho messo il massimo impegno per fare bene; l’unica cosa che dovevo fare con più decisione è fare molto Gh, almeno 4 unità al giorno divise 2 la mattina, 2 la sera; quel poco che ho provato ho sentito di stare molto meglio: più potenza e riesci a dimagrire più velocemente". Il suo resoconto è del minuzioso resoconto, mese per mese di un corridore professionista. Eppure a marzo era pieno di speranze: "In questo mese sono stato abbastanza bene; ho sentito miglioramenti soprattutto da metà mese ...l’ultima tappa della Coppi e Bartali (una mini corsa a tappe italiana, n.d.r.) ho provato1/2 cc di Luforan (prodotto spagnolo che stimola il rilascio delle gonadotropine, n.d.r.) e mi sono trovato buone sensazioni di forza e fluidità, nel finale di corsa". Racconta con pignoleria dei farmaci presi, ma anche dell’alimentazione: "Colazione normale, a pranzo pasta o riso a cena un po’ di tutto, carne bianca uova prosciutto, formaggio, dolcetti vari...": Ma i risultati non vengono e allora bisogna insistere con la farmacia.

"Preparazione di una corsa - scrive ad aprile - la mattina: 1/2 Geref (una sostanza che stimola la produzione endogena del Gh, vietata, ovviamente), 1/2 Luforan (prodotto spagnolo che stimola il rilascio di gonadotropine, vietato); 1/2 contramal (un potente antidolorifico per sentire meno la fatica); 2 carnitene; Neoton (carnitina) in vena, Caffeina a piacere e supposta di Optalidon. La sera: fare un carico di carboidrati (di qui l’uso dell’insulina, che, oltre ad avere effetto anti-catabolizzante, aumenta la possibilità di immagazzinare glicogeno, n.d.r.); esafosfina (zuccheri) e Neoton in flebo". Per le corse a tappe c’è il Dinistenile, un potente steroide anabolizzante per recuperare più in fretta; da "fare a giorni alterni" assieme all’onnipresente Gh, l’ormone oggi più abusato, perché, pur essendo proibito, non viene rilevato dai test.

La strategia è chiara: nei periodi liberi dagli impegni di gara si fa il "carico" ma in piccoli dosaggi ripetuti più volte, per passare fra le maglie dei controlli. Nelle giornate di gara poco o niente. Il resto lo fanno i test impotenti, inefficaci o peggio. Il nostro assume 2000 unità di epo il 29 marzo e il 30 passa indenne i controlli "incrociati" dell’Uci. Come mai?

Oltretutto da questo turbinio di prodotti il poveretto non riesce a trovare il minimo giovamento. La risposta ai farmaci, dicono gli esperti, è sempre molto soggettiva: c’è il fisico che "risponde" splendidamente, trasformandosi e quello che resta in "sur place". E il nostro non solo non vince mai, ma più volte è costretto al ritiro e si lamenta. A luglio, in un solo mese, si sottopone ad una settantina di "assunzioni", fra epo, Gh, IGf, steroidi anabolizzanti, vitamine, integratori vari, ecc. Ma non va ugualmente: "Al Giro del Portogallo ho trovato corridori che andavano a tutta (non c’erano i controlli) ... sono venuto a casa, ho fatto le cose come dovevo, ma non sono servite a niente, perché al secondo giro in Portogallo i corridori andavano più forte...". Per "rimediare" non resta che una "cura" ancora più forte. Tra novembre e dicembre 170 pasticche di anabolizzante, e il ricorso alle gonadotropine per limitare i danni ai testicoli. Poi arriva il tempo di far tuonare il "cannone", il tempo dell’epo e del Gh. Una storia da brividi (solo a pensare ai possibili danni alla salute) ma che segnala il totale fallimento dei controlli antidoping.

Sia perché ai test sfuggono sostanze importantissime come il Gh e l’insulina, sia perché le analisi si fanno prevalentemente nei giorni di gara, mentre oggi - come conferma il "diario" del nostro "kamikaze" del farmaco - il doping si fa prevalentemente fuori competizione. Per poter sopportare "carichi" di allenamento sempre maggiori. Che senso ha, dunque, spendere miliardi - come fanno le federazioni sportive e la stessa Cvd, la commissione di vigilanza sulla legge antidoping italiana - per fare controlli quasi esclusivamente in gara? Confidava qualche tempo fa un funzionario della stessa Cvd: "L’antidoping? E’ uno spauracchio che deve stare lì, deve servire a tenere in piedi certe cose però; poi, se si deve fare seriamente come dici tu, diventa difficile fare un lavoro serio". Già, perché?

Interessante, non lo avevo mai letto.
Dove lo hai trovato?

gorillone
31-08-2006, 09:03
Qualche hanno fa una squadra professionista ha partecipato al giro qualificandosi come squadra pulita, rinunciando quindi ad ogni tipo di doping.
Si staccavano dal gruppo in pianura ... nel senso che non tenevano dietro al plotone neanche quando il plotone andava tranquillo.
Devo aggiungere altro?
In tantissimi sport se non sei fatto come una biscia non fai più un c@**o.
Io non voglio assolutamente giustificarli perchè non ha senso rischiare effetti collaterali che ti porti dietro chissa per quanto tempo, ma ... questa è la realtà.
Nello sci di fondo, nella maratone o corse di fondo, nell'atletica in generale, ecc. credete che sia diverso?
Io sono stato un agonista per + di 20 anni (non ho mai preso nulla e mai vinto nulla di importante) ma credo di capire cosa sta cercando di dire Moser: vuole cercare di spiegare che in un mondo dove si fanno tutti, ne beccano solo alcuni; con quali criteri??? beccano quelli meno allineati?? ma guarda che coincidenza ... questo vuole dire lui.
Ben Johnson era fatto come una biscia ma vinceva, gli altri erano fatti tanto e più di lui ma non vincevano neanche..
Pongo un problema: molti giovani attratti da soldi e fama si fanno a volontà e ... questo è un fenomeno difficile da fermare ..... è come cercare di combattere l'ignoranza (per farsi ci vuole una certa dose di ignoranza, non sai nemmeno cosa ti propinano e quali sono gli effetti collaterali); secondo me sono peggio ancora (sotto l'aspetto dell'ignoranza) quelli che si fanno per vincere gare amatoriali o per farsi belli grossi in palestra.

Rik_Verbrugghe
31-08-2006, 09:26
Che fesseria la liberalizzazione del doping. E purtroppo non è la prima volta che viene proposta...

A parte il menefreghismo verso la salute dei corridori, questo darebbe ancora più vantaggio alle squadre più ricche, il che è inacettabile in uno sport come il ciclismo.

c-darma
31-08-2006, 10:07
Qualche hanno fa una squadra professionista ha partecipato al giro qualificandosi come squadra pulita, rinunciando quindi ad ogni tipo di doping.
Si staccavano dal gruppo in pianura ... nel senso che non tenevano dietro al plotone neanche quando il plotone andava tranquillo.
Devo aggiungere altro?
.

Il nome della squadra e chi ci correva :D
Ma il giro prof.?

Mecoita
31-08-2006, 11:54
Interessante, non lo avevo mai letto.
Dove lo hai trovato?

http://www.sportpro.it/doping/news/2005/dopato1.htm


molto interessante è anche questo

http://www.sportpro.it/doping/DOPprobl.htm

KiBuB
31-08-2006, 12:19
Questo mi fa venire in mente una puntata di futurama quando il prof. Farnsworth dice:
"Si è un grande giocatore ma non è certo jonson, e dire che jonson giocava ancora quando le ignezioni di steroidi non erano ancora obbligatorie"
insomma ormai da diverso tempo la presenza del doping è diventata evidente in moltissimi sport.
onestamente non guarderei mai uno sport dove è legale doparsi perche non sarebbe sport, tanto vale fare le sfide a chi riesce a prendere piu eroina in una giornata.
di soluzioni non ne vedo molte ma sicuro una cosa che si potrebbe fare è squalificare a vita i dopati da qualsiasi sport e togliere TUTTE le vincite fatte prima anche se forse erano state prese da non dopate, per chi produce e vende prodotti dopanti galera per qualche anno.
Per i controlli che fanno sempre piu spesso mi sembrano inefficaci e sopratutto che siano pilotati e vengano fatti su persone che si vogliono segare per un motivo o per altro.

ora che ci penso l'unico modo per eliminarlo sarebbe premiare i peggiori invece che i migliori :doh: :D

gorillone
31-08-2006, 13:40
Il nome della squadra e chi ci correva
Ma il giro prof.?

si, il giro prof, ma il nome della squadra non me lo ricordo.
non c'erano atleti di primo piano

durden74
31-08-2006, 14:44
faccio mauntain bike e non uso niente, neanche il gatorade, io dove arrivo painto il zippo ;) , tutti 'sti cretini che si bombardano li odio dal 1° all'ultimo. io non prendo esempio da loro, gli ignoranti li seguano pure ma quando poi gli viene il coccolone, PER FAVORE, non facciamone dei martiri della società! sono soltanto dei furbi che fanno colpo sugli ignoranti ipocriti (penso ai giornalisti sportivi che santificano tizio o caio e poi appena lo trovano dopato gli fanno il servizio giornalistico come a dire "o poverino vittima del sistema.... "). moser per me è un pazzo e se ormai la sua dignità è andata a finire nelle fogne, non per questo vi ci deve finire la nostra intelligenza. detto ciò ognuno faccia come creda ma per me lo sport deve essere divertimento, gioia di allenarsi, non veicolo per accedere a certi salotti. un ciao a tutti e ABBASSO IL DOPING!! :banned:

c-darma
31-08-2006, 15:11
faccio mauntain bike e non uso niente, neanche il gatorade, io dove arrivo painto il zippo ;) , tutti 'sti cretini che si bombardano li odio dal 1° all'ultimo. io non prendo esempio da loro, gli ignoranti li seguano pure ma quando poi gli viene il coccolone, PER FAVORE, non facciamone dei martiri della società! sono soltanto dei furbi che fanno colpo sugli ignoranti ipocriti (penso ai giornalisti sportivi che santificano tizio o caio e poi appena lo trovano dopato gli fanno il servizio giornalistico come a dire "o poverino vittima del sistema.... "). moser per me è un pazzo e se ormai la sua dignità è andata a finire nelle fogne, non per questo vi ci deve finire la nostra intelligenza. detto ciò ognuno faccia come creda ma per me lo sport deve essere divertimento, gioia di allenarsi, non veicolo per accedere a certi salotti. un ciao a tutti e ABBASSO IL DOPING!! :banned:

Ma nel tuo sport il doping secondo te quanto è diffuso?

bimbumbam
01-09-2006, 15:56
Io ho scio a bassissimo livelli (provincia di Venezia e capirai :mc: ), e nonostante sia uno sport molto tecnico (forse il terzo dopo tennis e golf) e non bastino gambe esplosive (però permettono di recuperare gli errori), ho visto gente nel giro di 8 mesi (aprile- dicembre) è riuscita a prendere una decina di chili ("ma mi sono allenato tutta l'estate), per non parlare della coppa del mondo dove il grandissimo Herminator era stato messo fuori squarda perchè troppo gracile, torna dop due anni un armadio con preparatore atletico (lo stesso che segue Kostelic nel femminile) ex DDR già squalificato nell'atletica...

durden74
01-09-2006, 17:06
Ma nel tuo sport il doping secondo te quanto è diffuso?
e chi lo sa?! ma il problema che per me anche gli integratori sono doping. lo so che molti diranno "ma che stai a di....! :p " però io sono del parere che il muscolo e la testa non hanno bisogno di altre sostanze oltre quelle naturali. su una salita sentire le gambe che ti scoppiano e mantenere la concentrazione per non sciupare energie inutili dà tutta un'altra soddisfazione rispetto a salire come un fuoristrada, perchè lì per lì non senti fatica solo perchè chissà che ti sei preso. comunque gli sport estremamente muscolari (tutti) sono a rischio doping. chi + e chi - ma siamo lì :( . ciao ;)