subvertigo
30-08-2006, 14:08
ROMA, 30 AGO - Prende spunto dagli Usa la proposta di legge sul conflitto di interessi messa a punto dal centrosinistra. Un provvedimento che 'non e' contro Berlusconi, ma per la democrazia', ha detto ieri Romano Prodi, che ne auspica l'approvazione 'il piu' presto possibile'.
La pdl, firmata da tutti capigruppo dell'Unione alla Camera (per primo da Dario Franceschini dell'Ulivo), sara' all'esame della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio dal 13 settembre, relatore il presidente Luciano Violante.
Tra le novita', l'istituzione di un'Autorita' ad hoc nonche' l'introduzione del blind trust, sulla falsariga di quello gia' previsto per il governatore della Banca d'Italia. Una normativa severa, che certo non viene incontro alle richieste di Forza Italia e che sembra destinata ad accendere lo scontro politico.
Obiettivo numero uno del provvedimento e' impedire il cortocircuito che puo' nascere quando le decisioni del governo rischiano di essere condizionate da interessi privati del premier o della sua squadra, con particolare attenzione al conflitto di interessi nel settore dei media. La legge si applica al presidente del Consiglio, ai ministri, i viceministri, i sottosegretari e ai commissari straordinari.
Le regole proposte, secondo i parlamentari dell'Unione, sono 'determinanti' per il 'corretto funzionamento di una compiuta democrazia'. Il ragionamento parte dalla constatazione di 'una profonda lacuna legislativa' nel nostro ordinamento e dalla necessita' di allineare l'Italia alle altre 'grandi democrazie occidentali che da tempo si sono dotate di norme e organismi capaci di risolvere i casi di conflitti di interessi dei titolari di cariche pubbliche'. Non a caso l'ultimo articolo della pdl prevede esplicitamente l'abrogazione della legge del 2004, giudicata senza giri di parole 'inadeguata'. Quattordici articoli in tutto, quelli previsti dalla nuova legge, e due novita' sostanziali: l'istituzione dell'Autorita' garante dell'etica pubblica e della prevenzione dei conflitti di interessi e l'introduzione del gestore del patrimonio.
AUTORITA' GARANTE. Suo compito principale e' quello di sorvegliare e individuare le attivita' che potrebbero generare il conflitto di interessi; ma la nuova 'authority' puo' anche applicare sanzioni in 'piena autonomia e indipendenza'. E' formata da cinque componenti, eletti per sette anni. L'incarico, non rinnovabile comporta per i componenti l'impossibilita' di svolgere attivita' professionale o di consulenza o di ricoprire altri 'uffici pubblici o privati'. ATTIVITA' PATRIMONIALE. Ricadono entro i confini della legge i beni immobiliari posseduti, anche per interposta persona, se 'strumentali ad un'attivita' di impresa' e i 'valori mobiliari che superano i 10 milioni di euro'. Rientra in pieno nell'ambito della legge il possesso, anche non diretto, di partecipazioni 'rilevanti' in imprese che operano nel settore della difesa, dell'energia, dei servizi erogati in concessione o autorizzazione, nonche' 'concessionarie di pubblicita' e imprese dell'informazione giornalistica e radio-televisiva editrici di testate a diffusione nazionale', a meno che l'Autorita' insieme al garante per la concorrenza e ad altri soggetti non stabiliscano diversamente.
GESTIONE DEL PATRIMONIO. Il primo comma dell'articolo 7 prevede che i patrimoni mobiliari oltre i 10 milioni di euro vengano trasferiti a una gestione fiduciaria. Il gestore non puo' comunicare al proprietario ne' l'entita' ne' la natura degli investimenti ne' consultarlo per stabilire una linea di condotta.
CESSIONI PATRIMONIALI A CONGIUNTI. Sotto mira anche parenti ed eventuali prestanome. La legge scatta anche in caso di cessione delle attivita' patrimoniali al coniuge o a un parente fino al quarto grado. Le regole hanno effetto anche in caso di cessione delle attivita' a una persona 'interposta' allo scopo di eludere l'applicazione della disciplina. La regole previste dalla legge vengono applicate anche se la cessione del patrimonio e' avvenuta tre mesi prima della nomina all'incarico di governo.
Il relatore del provvedimento Luciano Violante non vuole anticipare nulla di quella che sara' la sua relazione. 'L'unica cosa - spiega - e' che nei mesi scorsi le varie Authority hanno fatto dei rilievi sulla legge per il conflitto di interessi attualmente in vigore. Ed io credo che si debba ricominciare da li'...'
http://www.articolo21.info/news.php?id=15986
Altri articoli:
http://www.canisciolti.info/modules.php?name=News&file=article&sid=14171
http://www.centomovimenti.com/2006/agosto/30_conflitto.htm
Ma purtroppo dopo le promesse elettorali già molti si tirano indietro invocando il "volemose bbene":
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/08_Agosto/30/marini.shtml
http://www.sdionline.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3661&Itemid=126
Testo del disegno di legge: http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/stampati/pdf/15PDL0009770.pdf
La pdl, firmata da tutti capigruppo dell'Unione alla Camera (per primo da Dario Franceschini dell'Ulivo), sara' all'esame della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio dal 13 settembre, relatore il presidente Luciano Violante.
Tra le novita', l'istituzione di un'Autorita' ad hoc nonche' l'introduzione del blind trust, sulla falsariga di quello gia' previsto per il governatore della Banca d'Italia. Una normativa severa, che certo non viene incontro alle richieste di Forza Italia e che sembra destinata ad accendere lo scontro politico.
Obiettivo numero uno del provvedimento e' impedire il cortocircuito che puo' nascere quando le decisioni del governo rischiano di essere condizionate da interessi privati del premier o della sua squadra, con particolare attenzione al conflitto di interessi nel settore dei media. La legge si applica al presidente del Consiglio, ai ministri, i viceministri, i sottosegretari e ai commissari straordinari.
Le regole proposte, secondo i parlamentari dell'Unione, sono 'determinanti' per il 'corretto funzionamento di una compiuta democrazia'. Il ragionamento parte dalla constatazione di 'una profonda lacuna legislativa' nel nostro ordinamento e dalla necessita' di allineare l'Italia alle altre 'grandi democrazie occidentali che da tempo si sono dotate di norme e organismi capaci di risolvere i casi di conflitti di interessi dei titolari di cariche pubbliche'. Non a caso l'ultimo articolo della pdl prevede esplicitamente l'abrogazione della legge del 2004, giudicata senza giri di parole 'inadeguata'. Quattordici articoli in tutto, quelli previsti dalla nuova legge, e due novita' sostanziali: l'istituzione dell'Autorita' garante dell'etica pubblica e della prevenzione dei conflitti di interessi e l'introduzione del gestore del patrimonio.
AUTORITA' GARANTE. Suo compito principale e' quello di sorvegliare e individuare le attivita' che potrebbero generare il conflitto di interessi; ma la nuova 'authority' puo' anche applicare sanzioni in 'piena autonomia e indipendenza'. E' formata da cinque componenti, eletti per sette anni. L'incarico, non rinnovabile comporta per i componenti l'impossibilita' di svolgere attivita' professionale o di consulenza o di ricoprire altri 'uffici pubblici o privati'. ATTIVITA' PATRIMONIALE. Ricadono entro i confini della legge i beni immobiliari posseduti, anche per interposta persona, se 'strumentali ad un'attivita' di impresa' e i 'valori mobiliari che superano i 10 milioni di euro'. Rientra in pieno nell'ambito della legge il possesso, anche non diretto, di partecipazioni 'rilevanti' in imprese che operano nel settore della difesa, dell'energia, dei servizi erogati in concessione o autorizzazione, nonche' 'concessionarie di pubblicita' e imprese dell'informazione giornalistica e radio-televisiva editrici di testate a diffusione nazionale', a meno che l'Autorita' insieme al garante per la concorrenza e ad altri soggetti non stabiliscano diversamente.
GESTIONE DEL PATRIMONIO. Il primo comma dell'articolo 7 prevede che i patrimoni mobiliari oltre i 10 milioni di euro vengano trasferiti a una gestione fiduciaria. Il gestore non puo' comunicare al proprietario ne' l'entita' ne' la natura degli investimenti ne' consultarlo per stabilire una linea di condotta.
CESSIONI PATRIMONIALI A CONGIUNTI. Sotto mira anche parenti ed eventuali prestanome. La legge scatta anche in caso di cessione delle attivita' patrimoniali al coniuge o a un parente fino al quarto grado. Le regole hanno effetto anche in caso di cessione delle attivita' a una persona 'interposta' allo scopo di eludere l'applicazione della disciplina. La regole previste dalla legge vengono applicate anche se la cessione del patrimonio e' avvenuta tre mesi prima della nomina all'incarico di governo.
Il relatore del provvedimento Luciano Violante non vuole anticipare nulla di quella che sara' la sua relazione. 'L'unica cosa - spiega - e' che nei mesi scorsi le varie Authority hanno fatto dei rilievi sulla legge per il conflitto di interessi attualmente in vigore. Ed io credo che si debba ricominciare da li'...'
http://www.articolo21.info/news.php?id=15986
Altri articoli:
http://www.canisciolti.info/modules.php?name=News&file=article&sid=14171
http://www.centomovimenti.com/2006/agosto/30_conflitto.htm
Ma purtroppo dopo le promesse elettorali già molti si tirano indietro invocando il "volemose bbene":
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/08_Agosto/30/marini.shtml
http://www.sdionline.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3661&Itemid=126
Testo del disegno di legge: http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/stampati/pdf/15PDL0009770.pdf